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Luciana Littizzetto
Luciana Littizzetto (Torino, 29 ottobre 1964) è un'attrice, cabarettista, doppiatrice e scrittrice italiana.
biografia
Gli esordi
Nata a Torino da una famiglia piemontese (originaria di Bosconero), è cresciuta nel quartiere San Donato; nell'omonima via i genitori hanno gestito fino alla pensione una latteria.
Dopo essersi diplomata in pianoforte nel 1984 presso il conservatorio di Torino, intraprende l'insegnamento della musica in una scuola media di un quartiere della periferia di Torino, attività che la terrà occupata per nove anni e che le permetterà di venire a contatto con situazioni che, in futuro, le daranno spunto per la creazione dei suoi personaggi. In quegli anni inoltre Luciana collabora con Gioventù Operaia, il mensile della GiOC (movimento a cui aderisce in quel periodo), su cui pubblica i suoi primi articoli, per lo più sul mondo della scuola o recensioni musicali o cinematografiche, in cui è già percepibile lo stile ironico e disincantato che la caratterizzerà in seguito.
Nel frattempo si laurea in Materie Letterarie presso la facoltà di Magistero nel 1990, con una tesi in storia del melodramma intitolata "La luna nel romanticismo". Tra il 1988 ed il 1990 frequenta la scuola di recitazione dell'"Istituto d'Arte e Spettacolo" al circolo Dravelli di Moncalieri, all'epoca diretta da Arnoldo Foà. Qui concepisce i suoi primi spettacoli di cabaret, Lacrime, Sogni e Sesso, iniziando ad esibirsi in alcuni locali cittadini come il Teatro Juvarra ed Hiroshima Mon Amour, spesso con altri (allora) giovani cabarettisti torinesi come le Sorelle Suburbe, Cesare Vodani, Federico Bianco e Beppe Braida.
Parallelamente inizia l'attività di doppiaggio presso la "Delta Film" di Gassino Torinese, prestando la voce a personaggi di soap e telenovele. Dopo aver vinto, nel 1991, il premio "Ettore Petrolini" al Festival di cabaret Bravograzie di Aosta e dopo la partecipazione come corista, sempre nello stesso anno, ad una delle canzoni del disco Càbala dei Loschi Dezi (poi divenuti Mau Mau) entra a far parte del cast della trasmissione televisiva "Avanzi" di RaiTre, condotta da Serena Dandini, guadagnando continui consensi.
Iniziano anche sporadiche apparizioni televisive al Maurizio Costanzo Show. Aiutata da un'agenzia di Milano, Luciana Littizzetto abbandona l'impiego di insegnante e si dedica a tempo pieno ai suoi spettacoli.
Anni novanta
Luciana Littizzetto con la fiaccola olimpica, il 10 febbraio 2006
Dal 1993, Luciana Littizzetto torna a teatro con lo spettacolo Parlami d'amore Manù, del quale è anche autrice dei testi. Il copione mette in scena personaggi tipici della Littizzetto, stravaganti vittime della società, che si rivolgono ad una misteriosa dispensatrice di aiuto per risolvere i loro dilemmi. Al Festival di Sanscemo scrive un testo provocatorio, Naziskina, affidato al cabarettista torinese Cesare Vodani, che si classifica quarto.
Lo stesso anno partecipa, sempre su Raitre, alla trasmissione Cielito Lindo condotta da Claudio Bisio ed Athina Cenci, nella quale interpreta il personaggio di Sabrina (personaggio al quale si deve una frase divenuta un tormentone in voga in quegli anni, "Minchia Sabbry!"). Successivamente esordisce in radio conducendo, assieme a Piero Chiambretti, una trasmissione per RadioDue, la Hit Parade.
Il 1995 si apre con la partecipazione alla trasmissione di Raitre Letti gemelli con Oreste De Fornari e Gloria De Antoni e, in estate, sempre sulla stessa rete, è nel cast di TV cumpra dove presenta gag comiche in collaborazione con Michele Mirabella e Toni Garrani. Non si ferma la sua attività presso Radiodue, con cui firma la radiocommedia Giada, che sarà in onda fino all'estate 1996. Nel 1997 conduce "Single" con Bruno Gambarotta su Rai 2 per poi dedicarsi al ruolo di inviata per il programma Radio Duo, in onda da giugno a settembre dello stesso anno.
La nuova stagione è zeppa di impegni per la Littizzetto che si trova divisa tra televisione e il debutto al cinema: passando alla Mediaset lavora a Facciamo Cabaret prima e a Ciro, figlio di Target (con Gaia De Laurentiis e Enrico Bertolino) poi; parallelamente è sul set di Tutti giù per terra, storia tratta dall'omonimo romanzo del torinese Giuseppe Culicchia, e del fortunatissimo film d'esordio di Aldo, Giovanni e Giacomo, Tre uomini e una gamba. Il successo la lancia in un periodo della sua carriera molto fertile: dal 1998 partecipa per la prima volta a numerose puntate di Mai dire gol per poi tornare nel cast di Ciro, figlio di Target. In aprile riceve l'incarico di condurre il programma radiofonico "Titanic(a)", ogni domenica dopo pranzo, che per ogni puntata ha un colore associato attorno al quale la Littizzetto costruisce ogni volta un monologo di un'ora. Più avanti esordisce anche in Zelig - Facciamo Cabaret presentato da Simona Ventura dove corona una fama da comica da tempo consolidata.
I mondiali di calcio Francia 1998 le danno occasione di improvvisarsi nuovamente inviata, stavolta per conto della Gialappa's Band, e, contemporaneamente, torna in radio con un nuovo programma, dal curioso nome Quizzas. La stagione televisiva la vede impegnata ancora con Mai dire gol dove introduce due nuovi personaggi molto popolari, la pianista Nives e la ninfomane Lolita.
Nel 1999 la Littizzetto ritorna sul set, dove recita insieme a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu in E allora mambo poi continua la sua felice partecipazione a "Mai dire gol", riproponendo la figura di Sabrina, assunta come cassiera in un fast-food. L'anno si chiude con la pubblicazione del suo primo libro, intitolato L'agenda di Minchia Sabbry.
Anni recenti
Il nuovo millennio si apre con la scritturazione della Littizzetto in svariate pellicole cinematografiche: oltre a recitare nel primo film della Gialappa's Band, Tutti gli uomini del deficiente, e nella seconda pellicola di Lucio Pellegrini, Tandem, è cosceneggiatrice di Ravanello pallido, di cui è la protagonista. Tornata alla RAI, partecipa a Quelli che il calcio di Fabio Fazio, proponendo diversi nuovi personaggi, tra cui le celebri Babooskha e Bianca Eberni.
In novembre, pur non corrispondendo ai canoni di quella che viene normalmente definita una vamp, appare in un servizio fotografico sexy nella rivista Max; scrive infine il suo secondo libro Ti amo, bastardo. Successivamente a Mediaset lavora a Matricole, in onda su Italia 1, e al Maurizio Costanzo Show e nel 2001 conduce in radio Le parole che non ti ho chiesto, incentrato sui problemi di coppia. La sua attività di scrittrice non si ferma e trova nello stesso anno un grande slancio: dopo Un attimo, sono nuda, ottiene un imprevedibile successo editoriale con Sola come un gambo di sedano, pubblicato dalla Mondadori (oltre un milione di copie vendute [2]).
Il libro raccoglie alcuni degli articoli che la Littizzetto scrive settimanalmente per Il pensiero debole, la rubrica da lei tenuta su Torino Sette, l'inserto del venerdì de La Stampa.
Il 2002 la vede ospite di trasmissioni molto popolari, da Stasera pago io di Fiorello (in cui propone una famosa rivisitazione in chiave comica della canzone Buonasera, dottore di Claudia Mori) a C'è posta per te di Maria De Filippi, ma anche in Per un pugno di libri, e ancora Mai dire Domenica e Maurizio Costanzo Show. Particolarmente nota la comparsata al Festival di Sanremo del 2003, dove bacia in diretta il conduttore Pippo Baudo.
Bissa la fortuna ottenuta con il libro precedente con la pubblicazione de La principessa sul pisello, sempre per la Mondadori. Sotto il profilo radiofonico viene ingaggiata da Radio Deejay, con cui presenta insieme a Paoletta la trasmissione settimanale La Bomba. Comincia inoltre a firmare degli spot pubblicitari, la cui vena umoristica viene addirittura premiata . Nella prima parte del 2003 torna a lavorare con la Gialappa's Band, entrando nel cast di Mai dire Domenica, dove porta al successo la parodia della cartomante della Zingara e trasforma la pianista Nives in un'esperta sessuologa. Insieme a Davide Ferrario mette in scena Se devo essere sincera, film di cui è cosceneggiatrice e protagonista: nel cast anche Neri Marcorè.
L'anno successivo la vede impegnata alla radio, dove La bomba viene trasformato in un appuntamento quotidiano, e di nuovo nel ruolo di scrittrice: mentre i suoi due più grandi successi commerciali vengono tradotti in Portogallo, Spagna, Germania, Ungheria, Russia, Repubblica Ceca e Lituania, a dicembre pubblica Col cavolo (che chiude la cosiddetta "Trilogia della verdura"). Prima che avvenisse la fusione tra Le Iene con Mai dire Lunedì (che porta alla nascita di Mai dire Iene) Luciana ne era coconduttrice a fianco di Luca & Paolo (la coppia artistica con cui debuttava nel 1999 al cinema).
Dal 2005 è nel cast del programma di Fabio Fazio Che tempo che fa, appuntamento settimanale molto seguito che le garantisce nuovo lustro: abbandonati i personaggi che l'hanno resa celebre, la Littizzetto si prodiga in monologhi comici su temi d'attualità, spesso irriverenti (di gran successo gli appelli a Camillo Ruini, al quale la Littizzetto si rivolge con l'appellativo di Eminens, parodiando il trattamento di "eminenza" dovuta ai cardinali), nei quali rimane spesso senza scarpe. Nel corso dello stesso anno gode del successo al botteghino di Manuale d'amore di Carlo Verdone. Ancora impegnata alla conduzione de La bomba, stavolta affiancata da Vic, Luciana si prepara nel frattempo alla stesura di una sceneggiatura per un film.
Nel 2006 la Littizzetto viene confermata per l'appuntamento domenicale di Che tempo che fa e pubblica un nuovo libro, Rivergination, edito Mondadori: nel giro di poche settimane il libro fa capolino al primo posto dei libri più venduti della settimana [4], confermando il grande successo editoriale della comica torinese. Anche la stagione 2007-2008 di Che tempo che fa vede ancora la comica impegnata la domenica sera. In aprile subisce un'operazione per asportare dei calcoli renali: ne approfitta per scherzare anche su questa esperienza, con dei collegamenti televisivi dalla sua casa di Torino, facendo leggere bollettini medici al limite dell'assurdo. L'8 marzo 2009 è stata la protagonista assoluta del programma Che tempo che fa, con una puntata tutta dedicata alle donne.
Nei mesi di luglio, agosto e settembre 2010 è impegnata su due set, quello dello sceneggiato televisivo Fuoriclasse (in onda nel 2011) e quello del nuovo film di Giovanni Veronesi, Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso.
Vita privata
Dal 1997 è legata a Davide Graziano, ex batterista degli Africa Unite (e session man con altri artisti, tra cui Vinicio Capossela); la coppia ha due ragazzi in affido.
Trasmissioni radiofoniche e televisive
Su la testa! (1992), Rai Tre
Cielito Lindo (1993), Rai Tre, con Athina Cenci e Claudio Bisio
Hit Parade (1994), Radio2, con Piero Chiambretti
Letti gemelli (1995), Rai Tre, con Oreste De Fornari e Gloria De Antoni
TV cumprà (1995), Rai Tre, con Michele Mirabella ed Toni Garrani
Giada (1995 - 1996), Radio2 con la Banda Osiris
Single (1997), Radio2, con Bruno Gambarotta
Radio Duo (1997), Radio2, con Ermanno Anfossi
Facciamo Cabaret (1997), Italia 1
Ciro, il figlio di Target (1997 - 1998), Italia 1, con Gaia De Laurentiis ed Enrico Bertolino.
Mai dire gol (dal 1998 al 2000), Italia 1, con la Gialappa's Band
Quelli che il calcio (2000), Rai 2
Le parole che non ti ho mai chiesto (2001), Radio2
Mai dire Domenica (2003), Italia 1, con la Gialappa's Band
La bomba (dal 2004), Radio Deejay
Le Iene (2004), Italia 1
Che tempo che fa (dal 2005), Rai Tre, con Fabio Fazio
Cinema
Tutti giù per terra di Davide Ferrario (1997)
Tre uomini e una gamba di Aldo Giovanni e Giacomo e Massimo Venier (1997)
Scomparsa di Andrea Bolioli, Alberto Marini e Claudia Pavan (1998)
Svitati di Ezio Greggio (1999)
E allora mambo! di Lucio Pellegrini (1999)
La grande prugna di Claudio Malaponti (1999)
Tutti gli uomini del deficiente di Paolo Costella (1999)
Tandem di Lucio Pellegrini (2000)
Ravanello pallido di Gianni Costantino (2001)
Se devo essere sincera di Davide Ferrario (2004)
Manuale d'amore di Giovanni Veronesi (2005)
Cover Boy - L'ultima rivoluzione di Carmine Amoroso (2007)
Peopling the Palaces at Venaria Reale di Peter Greenaway (2007)
Tutta colpa di Giuda di Davide Ferrario (2009)
Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso di Giovanni Veronesi (2010)
Matrimoni e altri disastri di Nina Di Majo (2010)
Maschi contro femmine, regia di Fausto Brizzi (2010)
Femmine contro maschi, regia di Fausto Brizzi (2011)
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Frasi celebri e aforismi di Luciana Littizzetto
“Dai su… Non facciamo i balenghi.
Una volta tanto pensiamo positivo.
Io capisco che per noi piemontesi è difficilissimo, che dobbiamo fare
uno sforzo sovrumano, andare proprio contro la nostra
natura, ma proviamoci.
Per sposarsi La cresima è come il passaporto.
La fai all’ultimo momento.
Oggi Tury mi ha detto: “Minchia, Sabbry, ma ci hai sempre le mani sudate!
Quando ci camminiamo mano nella mano mi sembra di portare a spasso un capitone!
Oggi Tury mi ha detto: “Minchia, Sabbry,
dopo la moto, il calcetto e il totonero sei la prima nei miei pensieri!
Quando se n’è arrivata la prof di Mate già mi stavo incazzando come un cobra!
Quella mi fa: Sabbrina facciamo i logaritmi!
Ma io ci ho detto: Ohhhhh…I logaritmi me li faccio a casa
col Tantum Verde, quando ci ho le placche!
Per sempre c’è solo la Carrà. Basta.
Per essere politically correct, le donne piatte
si chiameranno portatrici sane di capezzoli.
Bisogna vivere come i gigli dei campi.
E così voglio fare: baciata dal sole, lambita dal vento e pisciata dai dobermann.
Tu sei come il vino: più invecchi più sai il tappo.
La rivergination si fa per evitare la svalutation e incentivare la devolution.
Sentire che bush si occuperà di ecologia, che ha anche l’alito che sa di cherosene, è come sentire la De Filippi che canta in un coro di voci bianche.
Anche il maschio in fatto di attrezzatura notturna non scherza.
Il pigiama classico a striscione verticali, da carcerato, è ancora il meno mostruoso, magari con l’elastico molle che quando lui va sul balcone e si appoggia alla ringhiera gli cala lentamente e sbuca fuori il cardellino, così tutto il condominio viene a conoscenza della miseria con cui abbiamo a che fare.
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LETTERA DI LUCIANA LITIZZETTO AD ANDREA BIAVARDI,DIRETTORE DEL MENSILE 'FOR MEN MAGAZINE'
Lo confesso.
Ho ceduto alla
tentazione di
comprare la nuova rivista maschile 'For men magazine'.
Del resto,
come potevo resistere agli affascinanti argomenti annunciati dalla copertina (che, tra parentesi, ritrae un tizio con una faccia da pirla e un asciugamano di spugna bianca che fa tanto 'figo da spogliatoio')?
Almeno quattro i titoli memorabili:
'Falle
dire basta
stanotte!'
'Ricco entro Pasqua: 15 idee geniali'
'Trucchi: mangi
il doppio diventi la metà '
'Smetti di fumare e
voli ai Caraibi'.
Non vorrei deludere il geniale direttore Andrea Biavardi, ma a far dire 'BASTA' a una donna siete già tutti bravissimi da soli poichè di solito ne abbiamo abbastanza dopo i primi tre minuti.
La vostra
difficoltà sta nel farle dire 'ANCORA!', al limite.
Ci pensi su, per
il prossimo numero.
Riguardo
allo slogan 'Ricco entro Pasqua'
beh, signor Biavardi, se vuole
fare le cose fatte bene, nel prossimo
numero
alleghi anche due
simpatici gadgets: passamontagna e chiave inglese.
Alla
promessa 'Mangi il doppio e diventi la metà ', invece, tenderei anche a credere. Bisogna vedere la metà di cosa.
Io
se mangio il doppio,
signor Biavardi, divento l'esatta metà del Partenone, in effetti.
Infine, sempre in copertina, campeggia la scritta 'Smetti di fumare e voli ai Caraibi'.
Guardi signor
direttore, io non ho mai
conosciuto uno che abbia smesso di
fumare e
che sia andato in un'isola
tropicale a festeggiare.
In compenso ho
sentito un sacco di gente
che ha cominciato a fumare sostanze
illecite
e s'è fatta certi viaggi
senza neanche uscire di casa che lei
neanche
si immagina.
Ma
questo è solo l'inizio.
Una si illude che
il peggio sia già
tutto in copertina e invece no, il
meglio è
all'interno!
A
pagina 52 c'è un avvincente e istruttivo servizio con tanto di foto redazionali su 'come slacciarle il reggiseno' che tiene conto dei vari modelli (classico, seduttivo, sportivo...).
A
parte l'intelligenza
del servizio in sè, vorrei soffermarmi sul consiglio per slacciare rapidamente il modello sportivo, che è : 'se lei è spiritosa dacci un taglio con le forbici!'.
Biavardi, io le
garantisco che sono una
donna alquanto spiritosa, ma se un
uomo che
magari conosco da poco, in
un momento di intimità mi tira fuori dal taschino un paio di forbici, io come minimo penso che sia il mostro di Milwaukee e nella migliore delle ipotesi gli assesto un calcio nelle palle che il mese dopo il soggetto in questione passa dal suo For Men Magazine a Donna Moderna.
A pagina 50 poi, si tocca l'apice
grazie ad un servizio che
affronta la
spinosa questione: 'Se l'iguana
domestico ci prova con tua
moglie'.
Nell'articolo si sostiene
nfatti che ci sono diversi casi
di molestie
sessuali da parte di
iguana nei confronti di donne con il
ciclo.
Senta signor Biavardi,
lei l'ha mai vista una donna col
ciclo?
Mi segua signor direttore,
non parlo di una donna in sella
al motorino.
Parlo della donna in
quei giorni lì.
Ecco guardi,
io in quei giorni ho la cera del cugino
It e l'affabilità di
Godzilla,
non mi si avvicinerebbe a meno di cento
metri un velociraptor si figuri
un iguana.
E infine, l'apoteosi
vera e propria: il test 'sei
uno stallone o una
schiappa?'.
Le
domande sono tra le cose più
esilaranti che io abbia mai letto in vita mia In pratica sei ritenuto uno stallone se rispondi sì a domande come
questa:
'Ti è mai
capitato di farlo con una donna e poco dopo, con la sua compagna di stanza?'
'Un sacco di volte! Alla casa di riposo
'Domus Mariae'.
O 'Di essere chiamato da una donna che ti chiede se può venire da te alle nove del mattino?'
Sì certo, da una
rappresentante della
Folletto.
Mi fermo qui. Donne,
consoliamoci: noi una volta al
mese avremo pure le
nostre cose, ma loro
una volta al mese hanno For
Men Magazine in edicola.
Mica lo so'
chi sta peggio!!. -
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Luciana Littizzetto docet: tutti chiamano Ruini “Eminence”
Vi ricordate delle puntate di “Che tempo che fa“, nelle quali Luciana Littizzetto rivolgendosi al cardinale Camillo Ruini lo chiamava con un divertentissimo soprannome? Ebbene, a quanto pare non è solamente l’attrice comica torinese a rivolgersi a sua Eminenza con quel nomignolo molto più moderno e rappeggiante. Secondo quanto rivelato dallo stesso Cardinal Camillo Ruini, anche la sua segretaria avrebbe ormai rinunciato a chiamarlo con i nomi canonici, preferendo utilizzare quell’”Eminence” diventato famoso grazie a Luciana Litizzetto.
”Anche la mia segretaria mi chiama Eminence, come fa Luciana Littizzetto in televisione”: queste le parole del cardinale vicario rilasciate ai giornalisti diopo la registrazione del programma “Otto e mezzo” di Giuliano Ferrara. Il Cardinal Ruini ha però poi confessato di non aver mai visto la trasmissione nella quale Luciana Littizzetto lo chiama con quel nomignolo. Eppure lo conosce tanto bene, visto che anche la sua segretaria lo chiama così: “Mi hanno detto che è simpatica e brava, ed anche la mia segreteria adesso mi chiama sempre Eminence, con lo stesso tono della Littizzetto“.. -
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Spettacolo, Personaggi tv dell’anno sono Bisio e Litizzetto
CLAUDIO BISIO LUCIANA LITIZZETTO PERSONAGGI TV DELL’ANNO / ROMA – Sono stati premiati ieri sera i migliori personaggi tv dell’anno. Claudio Bisio, bandiera di Zelig, batte Fabrizio Frizzi e Gianni Morandi e si classifica come miglior personaggio maschile, mentre Luciana Litizzetto sbaraglia Antonella Clerici e Paola Cortellesi posizionandosi come miglior personaggio femminile. Vince la comicità dunque, nella gara degli Oscar Tv, ieri sera all’Ariston e su Raiuno. Morandi,vince comunque come ‘capitano del Festival’ e pensa a un Sanremo-bis: “Avrei firmato per l’anno prossimo se me l’avessero proposto a Festival appena finito, sull’onda dell’entusiasmo. Ora si deve vedere, mancano tanti mesi”. Fabrizio Frizzi invece, che ha condotta la serata è anche lui vincitore con ‘I Soliti Ignoti’.
Edited by Lussy60 - 21/11/2011, 11:49. -
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C'è un decoder che permette di vedere il contenuto del cervello maschile. L'ho comprato e si vedeva tutto buio.
"Allora funziona", mi son detta...
Avete una soglia di sopportazione della sofferenza così bassa che se sbattete il gomito contro uno spigolo non sentite la scossa, cadete fulminati.
Poi si lamentano se noi facciamo l'epidurale per partorire e loro farebbero l'anestesia anche per farsi la barba.
-- Luciana Littizzetto
In Olanda hanno inventato la birra per cani. metà del mondo muore di fame, l'altra metà inventa minchiate!
-- Luciana Littizzetto. -
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Luciana Littizzetto è il sogno proibito degli italiani
LUCIANA LITTIZZETTO – Le donne che non hanno le forme e la bellezza di gente come Ilary Blasi e Michelle Hunziker possono dormire comunque sonni tranquilli. Sì, perchè agli uomini italiani più che la bellezza piace la simpatia, l’intelligenza e l’ironia. A confermarlo è un sondaggio lanciato su un sito in incontri extraconiugali che ha chiesto ai maschi italiani con chi tradirebbero la propria donna.
Ed ecco la sorpresa. A sbaragliare tutte è stata Luciana Littizzetto, tornata a Che tempo che fa, considerata “una donna piacevole e interessante” per la sua ironia e intelligenza, ovvero “la compagnia ideale con cui ingannare il tempo e passare una serata divertente a cena”.
Un plebiscito per l’artista piemontese che ha praticamente trionfato nel sondaggio condotto dal sito gleeden.com su 2.500 uomini fra i 30 e i 50 anni, ottenendo addirittura il 43% delle preferenze.
La statutaria Michelle Hunziker arrivata seconda ha ottenuto meno della la metà dei voti (21%) mentre la moglie di Francesco Totti si è dovuta accontentare del terzo posto e di un misero18%. Quarta è invece finita la bionda padrona di casa del Grande Fratello, Alessia Marcuzzi con appena il 12% dei consensi.
E’ andata peggio a Simona Ventura, Antonella Clerici e Maria de Filippi, tutte nelle ultime posizioni della classifica.
Edited by Lussy60 - 21/11/2011, 11:49. -
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LUCIANA LITTIZZETTO:”Io mamma di un attore porno”
LUCIANA LITTIZZETTO TORNA SUL SET E IN TV – Che Luciana Littizzetto fosse una con la quale si ride bene eppure di gusto, era una cosa già nota. Che, però, avesse un figlio attore porno, si scopre soltanto adesso. Tranquilli, si tratta di un figlio fitizio, parte dell’immaginazione di Nick Hornby, da cui romanzo “È nata una star?” è tratto l’omonimo film di Lucio Pellegrini, con protagonisti Luciana Littizzetto, Rocco Papeleo e Pietro Castellito, figlio del noto regista e attore Sergio Castellito.In questo film comico Luciana e Rocco sono due genitori piuttosto ‘normali’, lei maestra alle medie, lui impiegato al catasto, che subiscono un grande choc nel scoprire che il loro figlio 19enne, tra l’altro timido e impacciato, ha fatto un film porno rivelandosi un potente seguace di Rocco Siffredi. “L’idea di raccontare di un film porno non è per indagare nel mondo del cinema pornografico – spiega la Littizzetto – ma nell’incomunicabilità tra genitori e figli. Abbiamo degli alieni in casa, lo dico come madre, oggi può succedere, come nel film, che i nostri figli abbiano vite parallele del tutto sconosciute. E quando le verità vengono fuori, scoppiano i sensi di colpa.” Dice l’attrice che rivedremo accanto a Fabio Fazio in “Che tempo che fa” dal 23 ottobre. “Lucia e Fausto, i genitori del film, dopo lo chock iniziale, cominciano a chiedersi come sia stato possibile non accorgersi di niente. Una cosa possibile invece.” Conclude la comica.Si tratta del terzo film tratto da un romanzo di Nick Hornby, prodotto da Beppe Caschetto e da Warner Bross, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. La location della pellicola è Torino, dove si gira da quattro settimane, delle sette previste. L’uscita nelle sale cinematografiche di “È nata una star?” si prevede per la primavera. Visto il cast di eccezione, sarà di sicuro un successo!. -
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Luciana Littizzetto: “Riprendiamoci la Rai”
LUCIANA LITTIZZETTO – Ieri sera alle ore 21 nell’Aula Magna del Politecnico di Torino è andato in scena Riprendiamoci la Rai, un dibattito-evento sulle prospettive del sistema radiotelevisivo italiano in questa delicata fase di “transizione e di revisione economica e strutturale” (la crisi e le sue conseguenze, insomma).
L’iniziativa è stata organizzata dai sindacati dei lavoratori della Rai per combatterne “il progressivo svuotamento”. A questo proposito la Littizzetto ha voluto lanciare un messaggio sia al presidente della Regione Piemonte (“Cota, ti occupi di federalismo? Allora federalizza la Rai”) sia ai dirigenti Rai:
“Possibile che a Torino ci sia l’orchestra nazionale della Rai e si debba appaltare tutto fuori? Siamo convinti che non sappiano suonare le canzoni di Laura Pausini o di Marco Carta? (…) A Torino non c’é più neanche Piero Angela… si è estinto come i dinosauri”.
L’evento, in realtà, rientra in un movimento ben più vasto che sostiene “il diritto-dovere all’informazione e alla cultura nell’interesse della collettività”, che crede nell’intelligenza del pubblico e che vuole stimolare il dialogo tra le generazioni e le diversità.
“Riprendiamoci la Rai“ butta anche l’occhio alla gestione del servizio nazionale pubblico chiedendo:
più società civile e meno spartizione lottizzata affidata alla politica
niente sprechi e “giornalismo con la schiena dritta”
assoluto divieto di inseguire le dinamiche della televisione commerciale
risorse equilibrate e degne della grande tradizione di maestranze Rai italiane
Capito Minzolini?. -
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Al Festival del cinema Gltb la Littizzetto si aggiudica il premio Dorian Gray
E’ andato all’attrice Luciana Littizzetto il premio ”Dorian Gray” del Torino Glbt Film Festival, in corso a Torino fino al 25 aprile.
La motivazione della premiazione è stata quella che la Littizzetto, ha saputo con la sua ironia ribaltare i luoghi comuni sull’amore, sostenendo con impegno costante la causa dei diritti delle persone Glbt.
La premiazione è ora in programma per la sera del 24 aprile. Il riconoscimento, negli scorsi anni è andato a James Ivory e Lindsay Kemp.. -
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Luciana Littizzetto: “Berlusconi ha rotto il caz*o”. Verro protesta, è polemica
LUCIANA LITTIZZETTO – Domenica sera a Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto ha commentato le dimissioni di Mario Monti e il ritorno in politica di Silvio Berlusconi (a proposito, lo avete visto l’inno per il PDL sulle note del Gangnam Style ideato da Crozza?):
Berlusconi è fatto così: quando vede che il Paese si sta riprendendo, deve intervenire. È più forte di lui (…). Ma lo capite che non ne possiamo più, che ci siamo rotti le balle?! Che ogni volta che vi vediamo in televisione ci si chiude lo stomaco e si allargano le vie di smaltimento?! Non è antipolitica, la politica è una cosa bella. Noi ce l’abbiamo con voi, che vi fate i fatti vostri sulla nostra pelle. Noi ci siamo fatti un mazzo così. Una volta accettavamo le vostre cazzate: mangiavate la mortadella in Parlamento, facevate finta che Ruby era nipote di Mubarak. Ci siamo messi anche a ridere, adesso basta. Monti ci ha messo tutte ’ste supposte una per una come le cartucce della cerbottana. Adesso torna Berlu e sale lo spread. Non dico un pudore, che è un sentimento antico, ma una pragmatica sensazione di aver rotto il caz*o“.
L’ultima uscita della comicaha scatenato una scrosciante cascata di applausi del pubblico ma non è andata giù al centrodestra e in particolare ad Antonio Verro, consigliere Rai in quota Pdl che ha dichiarato:
“Considero più che legittima la satira, inclusa quella politica. Ma l’insulto no, non è tollerabile. Ciò che ha detto Luciana Littizzetto su Berlusconi, mi chiedo, è satira o è politica?Far ridere con la volgarità è la cosa più semplice del mondo. Ma chi fa spettacolo ha una grande responsabilità nei confronti del pubblico. E certi divi troppo pagati, naturalmente mi riferisco anche alla Littizzetto, rischiano di dimenticare quale sia il loro vero ruolo e si trasformano in predicatori. Tutto questo non è tollerabile così come non è concepibile offendere in diretta televisiva non solo un esponente politico ma anche quegli spettatori che pagano il canone di un servizio pubblico e magari fanno parte dell’elettorato di centrodestra. Io rispetto le idee della signora Littizzetto, diametralmente opposte alle mie, ma non posso accettare che il servizio pubblico diventi il megafono delle sue posizioni”.
E voi che ne pensate? Lucianina questa volta ha esagerato?
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