Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Beth Ditto

BIOGRAFIA, DISCOGRAFIA, NEWS, FOTO, ETC...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    Beth Ditto

    image



    Mary Beth Patterson, in arte Beth Ditto (Arkansas, 19 febbraio 1981), è una cantante statunitense, frontwoman del gruppo punk-soul dei Gossip.


    biografia

    Apertamente lesbica, è nota per il suo supporto verso i diritti della comunità LGBT. Nel 2006 scatena una controversia quando, durante un'intervista per il periodico New Musical Express, dichiara di aver mangiato scoiattoli da bambina. Nel febbraio 2009 compare senza veli sulla copertina del primo numero di Love, una rivista inglese[3]. Nello stesso anno crea una linea di abbigliamento per Evans e afferma in un'intervista che l'essere obesa stimola la sua creatività nel vestirsi. Nell'ottobre 2009 appare sulla copertina di Rolling Stone Italia-


    Beth Ditto: "Meglio io di Kate Moss"

    image




    La cantante dei Gossip ha inciso un "extended play" da solista: quattro "ballabili" destinati a diventare tormentoni. "Essere donna e lesbica e grassa fu un handicap pazzesco all'inizio. Ci ho messo anni a far capire al mondo che anche una come me può amare il make up e indossare abiti di moda"
    di GIUSEPPE VIDETTI



    La cantante dei Gossip, Beth Ditto
    ROMA - Esagerata. In tutto. La mole, il trucco, i tacchi altissimi, le calze a rete a trama larghissima, l'abitino stretch dal quale deborda più abbondante di Divine, transessuale cult dell'era disco. «Sa che le dico?», esordisce Beth Ditto, «sono nata in un paesino dell'Arkansas con la Bibbia sul comodino, mi dicevano che ero fortunata perché a otto anni avevo stretto la mano a Bill Clinton, mentre io non mi piacevo al punto da sentirmi una minaccia per me stessa e per gli altri. E adesso che lo show business mi ha accettato, mi godo la celebrità. E non mi dispiace a fatto». Ha esagerato anche Karl Lagerfeld, quando dopo un party di Fendi di cui è stata la reginetta, l'ha definita «an absolute beauty».

    Ha esagerato Jean Paul Gaultier - stilista esagerato - che pochi mesi fa le ha fatto aprire e chiudere una schizofrenica sfilata parigina cucendole addosso improbabili sputnick di tulle. Ma soprattutto, come ha dimostrato in dieci anni di attività con i Gossip, Ditto ha uno straripante sense of humour che ha sedotto il pubblico, prima come icona gay (Beth è lesbica dichiarata; per nove anni è stata la compagna del performer transgender Freddie), poi come rockeuse dalla voce esagerata in bilico tra funk e punk. Ora che il glamour le ha dato alla testa, ha pubblicato un Ep come solista in cui interpreta quattro canzoni contagiose che saranno i tormentoni della prossima estate dance.

    «Mi è sembrato naturale, volendo azzardare un progetto senza i Gossip, incidere un Ep di canzoni ballabili», spiega. «Qualcuno si è scandalizzato. La cantante dei Gossip alle prese con la dance? Perché no? Andare in discoteca non è mica un delitto. L'idea mi è venuta quando vedevo che durante i concerti la gente si scatenava quando eseguivamo brani come Listen up o Standing in the way of control. Una volta qualcuno scrisse che quando cantavo Heavy cross sembravo Donna Summer alle prese con una canzone dei Bauhaus, e forse aveva ragione».

    I Gossip non sono in pericolo. Dopo Music for men, l'album prodotto da sua maestà Rick Rubin, sono di nuovo in studio. «Volevo semplicemente mettermi in gioco da sola, per una volta, in un piccolissimo progetto, un esperimento diverso, una sfida. Mettiamola così: mi sono presa una piccola vacanza dalla band», minimizza Beth (vero nome Mary Beth Patterson), che ha compiuto trent'anni a febbraio. I riferimenti alla sua infanzia a Searcy, Arkansas, sono frequenti, anche se l'idea di diventare cantante non le era balenata prima di trasferirsi a Portland, in Oregon, dove negli anni Novanta c'era una vivace scena underground. «Mia madre era molto giovane quando nacqui io», racconta. «I suoi dischi erano i miei dischi. Boy George, Madonna, Peter Gabriel. Mio padre era più tradizionale, amava Johnny Cash, Patsy Cline e i Bee Gees. Forse proprio perché da piccola sono stata esposta a una quantità enorme di musica di qualità, da adolescente, per reazione, ho abbracciato la scena alternative del Midwest, la più radicale d'America. E ho incominciato a fare musica molto più… rumorosa di quella che ascoltavo in casa. A 18 anni scoprii i Nirvana, Pearl Jam, le Raincoats e Siouxsie and the Banshees. Il mainstream a quel punto mi sembrò repellente».

    Le prime incisioni dei Gossip rimasero un fenomeno locale. «Essere donna e lesbica e grassa fu un handicap pazzesco all'inizio», confessa. «Quando mi presentavo ai discografici o ai manager leggevo l'imbarazzo nei loro occhi: mi stai prendendo in giro? ma dove vuoi andare con tutta questa ciccia addosso? Quello che nessuno accettava, e che invece è diventato un ingrediente del mio appeal personale, è che mi vestissi e truccassi come se fossi Kate Moss e anche di più. Ci ho messo anni a far capire al mondo che anche una cicciona può amare il make up e indossare abiti alla moda. È quel che ho sempre fatto sul palco, nei servizi fotografici e nei videoclip».

    Nel 2009 Beth e i Gossip furono adottati dal mercato anglosassone. Lei, come al solito, esagerò. Si fece fotografare nuda sulle copertine del mensile Love e del New Musical Express e fu ingaggiata dal Guardian per rispondere alle lettere delle lettrici. «Il mio successo è partito dall'Europa», ammette. «Quando tenevo concerti sold out in Belgio, negli Usa non sapevano neanche chi fossi. Voi del vecchio continente siete più sensibili alla trasgressione. Mi consolavo pensando che anche Patti Smith, se non avesse inciso "Because the night", sarebbe rimasta un fenomeno europeo. L'America è grande, la nostra provincia è piena di pregiudizi. Mica è facile salire sul palco a Nashville e gridare "sono grassa, lesbica, godetevi il mio rock" senza essere linciata. Mica è facile farsi ascoltare se hai una voce come Chaka Khan e non sei nera. Viviamo in un'epoca di grande conformismo. E non parlo solo dei pregiudizi che possono affliggere persone obese e/o omosessuali come me. Prendete Kate Moss. Bella, bellissima, magra, magrissima, eppure flagellata dai tabloid. Quando l'ho conosciuta non credevo ai miei occhi: tenera, con un atteggiamento quasi materno nei miei confronti, esattamente il contrario di come l'hanno sempre descritta. E tutt'altro che superficiale, quando invece il luogo comune vuole che le top model siano tutte oche».

    È stata proprio la sua amica Kate Moss a convincerla a disegnare una collezione di abiti glamour per signorine della sua taglia. Gli anni bui appartengono al passato. «Già... quando i Gossip esordirono, sull'America gravava la nube nera di Bush. Poi è arrivato Obama, e abbiamo urlato di gioia. Non sta facendo per i gay quel che mi aspettavo, ma oggi quando grido il mio slogan ("Sono grassa, gay e felice") non mi sento più trasgressiva, ma semplicemente americana. Le sembra poco?».


     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline


    Beth Ditto:
    «Voi mi vedete grassa?»

    image


    Voce di Aretha Frankiln in un corpo XXL. Ecco la cantante dei Gossip, nuova icona pop, che non ha mai temuto la prova bikini di Chiara Gamberale



    Sono una di quelle Una di quelle che davvero si vedono grasse, anche se si aggirano sui cinquanta chili. Una come tante, insomma: come praticamente tutte. Ma non come Beth Ditto.
    Ti bastano pochi minuti con la leader dei Gossip per capire che, se l'idea che nel profondo abbiamo di noi stessi, nella vita, è il segreto di tutto, beh, questo fenomeno a forma di ragazza si muove, parla e ti guarda come fosse l'essere più arrapante del mondo. E inevitabilmente lo diventa
    la Ditto sembra spargere polvere magica su tutto quello che fa e renderlo spettacolare. Dalla copertina di Love che l'ha voluta nuda all'attivismo per le cause femministe e omosessuali, dall'infanzia nell'Arkansas (con sei fratelli, una madre, nessun padre e troppi patrigni) alla storia d'amore con il transgender Freddie, la vita di Beth fa pensare a un film di John Waters sceneggiato da Lewis Carroll, in cui cioè tutto è possibile, ma nell'ambiguità, o forse proprio grazie all'ambiguità, rimane innocente.
    In questi giorni i Gossip sono in tour per il lancio del nuovo, riuscito e sinuoso disco, Music for Men. Li incontro tutti e tre (la Magica, il chitarrista Brace Payne e la batterista Hannah Billie) nella stanza di un albergo di Amsterdam. Sono sfiancati dalla stanchezza, come venissero da ore di palestra. «Ieri sera abbiamo fatto un concerto e noi al palco ci consegniamo proprio, come dire: fisicamente», si giustifica, immediatamente affettuosa, Beth.

    Così, senza volerlo, mi dà lo spunto per chiederglielo subito.
    Come si riesce ad abitare il proprio corpo non solo con piacere, ma perfino con arte, come fa lei?
    «Facile!», risponde «Quando tutti i pronostici sono contro di te, o ti decidi a essere almeno tu dalla tua parte, oppure è finita! Da bambina io coglievo l'imbarazzo di mia madre e delle mie sorelle nei miei confronti: capivo che si vergognavano di me, o forse per me, fa lo stesso. In spiaggia, per esempio, mia madre mi diceva sempre: mettiti una maglietta, su. Come per dire: non ti rendi conto di essere troppo grassa per stare in bikini? E allora io quel bikini me lo sono conquistato da sola, in senso metaforico e non: adoro esibirmi in due pezzi!».

    Ma perché allora le persone, e soprattutto le donne, faticano tanto ad accettarsi per quello che sono?
    «È colpa del capitalismo!», interviene Hannah. «Di questa fottuta società che ti dà l'idea sempre di un "meglio" da dover raggiungere, per essere felice. Un "meglio" estetico, economico, sociale...».
    «Anche per quanto riguarda le relazioni è così!», prosegue Beth. «Da tutte le parti arriva il messaggio di un progresso collettivo a cui dover partecipare, e spesso solo per questo ci si sposa e si fanno figli».

    Lei non vorrebbe sposarsi?
    «Vorrebbe farlo solo per dare un party indimenticabile e per mettersi un vestito fichissimo », la prende in giro Hannah.
    «Vero!», conferma lei.
    Poi, seria: «Quello che realmente sogno, e per cui lotto, anche con le mie canzoni, è la possibilità che il matrimonio sia permesso in tutto il mondo alle persone omosessuali. Per quanto mi riguarda, Freddie di fatto è già la mia famiglia. Ormai stiamo insieme da sei anni».
    quindi c'era nella sua vita ancora prima che Beth Ditto diventasse Beth Ditto?
    «Oh, sì. Anzi, gli unici problemi fra noi li ha creati proprio il successo. Se si cresce insieme è difficile sintonizzarsi sui cambiamenti inevitabili dell'una o dell'altra: avevo diciannove anni quando ho conosciuto Freddie, e lei ne aveva ventisette! Oggi, nel bene e nel male, siamo persone diverse da quelle che eravamo quando ci siamo incontrate. Ma l'importante è cambiare stando sempre attenti a che cosa nel frattempo sta o non sta succedendo all'altro».

    non teme, ad esempio, tutto quello che il successo comporta?
    «Mi sforzo a far sì che non mi riguardi ».
    «Pensi che non leggiamo mai gli articoli su di noi, a meno che qualcuno non ci assicuri che sono buoni», dice Hannah.
    «Altrimenti è da impazzire», chiosa Beth.

    Quindi, adesso che è uscito il disco, che si fa?

    «Si torna a casa da Freddie», risponde. E sorride, da Alice Rock nel Paese di Hairspray.
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Beth Ditto nuda su Max

    image

    Forme piu' che generose per la frontgirl dei Gossip: 95 chili di sensualita'

    La più che formosa Beth Ditto (pesa 95 chili), leader del gruppo pop dei Gossip, ha deciso di lanciarsi in una nuova provocazione contro i canoni di bellezza occidentali, contro le donne ossute dei giornali di moda, contro i dettami di una società in cui l’apparire viene prima di tutto. E così Mary Beth Petterson (questo il suo vero nome) posa senza veli, con naturalezza, sulla copertina del nuovo numero di Max.

    “Non mi piacciono i giornali di moda che celebrano le donne scheletriche – dichiara nell’intervista – Penso che una donna senza curve non sia interessante, le donne imperfette mi rendono felice. […] Tutti quelli che amo e rispetto sono persone normali, non sono all glamorous come quell’asfittico manico di scopa che si chiama Victoria Beckham”.

    G.S.


    A chi gli chiedeva il segreto della sua longevità, Winston Churchill, primo ministro inglese negli anni terribili della seconda guerra mondiale, rispondeva serafico: «Lo sport!». E aggiungeva, con perfida ironia: «Mai fatto sport in vita mia!». Ecco, a noi di Max lo sport piace prenderlo così, con ironia, divertimento e leggerezza (una risposta del genere meriterebbe, come minimo, una medaglia d’oro olimpica). Lo sport come modo di vivere la vita, con la giusta dose di competitività e di allegria, e di rispetto per gli avversari e dunque anche per se stessi. Vincere sì, ma vincere bene, senza trucchi e senza inganni, oppure perdere con classe, o addirittura con enfasi, perché la grandezza risiede anche nella sconfitta più clamorosa e inaspettata. Osvaldo Soriano è uno scrittore argentino, purtroppo scomparso nel 1997. Amava il calcio (giocava male, da giovane: «Aveva le gambe storte e una bella castagna, niente di più, però aveva una mente superiore», ricorda un amico d’infanzia), la letteratura e le sigarette, e ci ha lasciato un mondo di perdenti a testa alta, sperduti in piccoli paesi laggiù dove la terra finisce nel nulla. Uno dei suoi racconti migliori è Il rigore più lungo del mondo, pubblicato in Italia nel ’95 da Einaudi nella raccolta Pensare con i piedi. Forse il più bel racconto mai scritto sul calcio, la storia di una sfigatissima squadra della Patagonia, l’Estrella Polar, che contende il titolo, all’ultima giornata di campionato, al blasonato Deportivo Belgrano. Mancano pochi minuti alla fine, e l’Estrella, che gioca fuori casa, conduce per 2 a 1. Ma l’arbitro, Herminio Silva, un epilettico che vende i biglietti della lotteria nel circolo locale e che fino ad allora ha conservato il rispetto di sé, decide di pensare al suo presente e al suo futuro e di fischiare un rigore inesistente per i padroni di casa. Succede di tutto: rissa in campo, invasione, spari in aria, e partita sospesa. Appuntamento la domenica dopo, a porte chiuse: solo 20 secondi per battere il rigore che verrà parato dal Gato Diaz, il portiere indio dell’Estrella, la cui testa, pettinata con la brillantina, risplende come una pentola di alluminio. “Così”, scrive Soriano, “quel rigore durò una settimana ed è, se nessuno mi dimostra il contrario, il più lungo della storia”. Le cose, in verità, non andarono in questo modo (l’episodio è realmente accaduto, vinsero i più forti). Ma Soriano sapeva che la realtà non è sempre bella come un racconto, e per questo ci sono i libri, e per questo lui diventò un narratore di sogni. Che cosa c’entra tutto ciò con Beth Ditto? Nulla o, forse, tutto.


     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Blondie feat. Beth Ditto - Una rosa con qualsiasi nome

    Video

     
    Top
    .
3 replies since 26/3/2011, 20:29   340 views
  Share  
.