Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Claudio Baglioni;Paola Massari..questo piccolo grande amore..

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    Paola Massari nasce a Roma il 3 marzo 1955.
    Sposa Claudio Baglioni nell'agosto del '73.
    Collaboratrice importantissima in moltissimi album di Claudio.
    Nel 1982 mette al mondo il loro unico figlio: Giovanni Baglioni
    Nel 1993 viene pubblicato il suo primo disco "Il Vento Matteo"


    Amore dannato

    Resta mio

    Mamma Montanara

    Mi vuoi sposare?

    Serena è mia

    Quale libertà

    Stella anche tu

    Tua da sempre perduta veramente mai

    Nuvole di trent'anni fa


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  2. dennyrose
     
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    rimmarranno i più grandi , paola per sempre nei nostri cuori .... grazie che esisti....
     
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  3. tomiva57
     
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    Paola Massari: «Che tenerezza quel ragazzo, sulle scale dell’Eur»

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    Paola Massari, il grande amore giovanile di Baglioni, che sposò e con cui ebbe un figlio, Giovanni, oggi apprezzato chitarrista, è stata la musa ispiratrice di “Questo piccolo grande amore”. La giovane agordina e il cantautore agli esordi si conobbero per caso a Roma, studenti, e da quella storia, l’incontro casuale, l’amore improvviso, nacque la storia finita nel disco: «In realtà la nostra storia è stata molto più semplice di quella raccontata, non c’è stato l’inganno e il tradimento, non ci siamo neanche conosciuti a una manifestazione. Ci siamo trovati e messi insieme, tutto qui. Poi Claudio ha creato su questo una storia nuova, romanzata per renderla più interessante, che è diventata il disco».
    Come vi siete incontrati?
    «A una mostra di elettronica all’Eur, perchè la mia scuola aveva uno stand di cinematografia e tv e lui era amico di una ragazza che conoscevo. Ero uno strano tipo. Di quelli che ti trovi a parlarci e passano le ore e non te ne accorgi tanto ci stai bene. Ci sedemmo sulla scalinata del palazzo dei congressi e dopo cinque ore eravamo ancora lì. Ricordo anche che a una delle festine in casa a cui si andava all’epoca, parlando mi accorsi che gli scendeva una lacrima e ho pensato: “Ma guarda questo com’è sensibile”. Poi ho scoperto che era perchè aveva le lenti a contatto, le prime, che gli davano fastidio».
    Cosa pensi di questo recupero del progetto dopo tanti anni?
    «Sono curiosa. Io l’ho visto nascere, con Claudio che mi faceva sentire i pezzi con i testi scritti a mano. Me li cantava portandomi a casa con la sua duecavalli gialla, “Camilla”, mezza sfondata. Ho pure interpratato la parte femminile di una canzone “Battibecco”. Ci sono state tante occasioni in cui si è pensato di farne una commedia musicale. Spero solo che non rientri nel filone dei film giovanilistici alla Moccia. Sarebbe un peccato».
    Fonte: “Il Gazzettino Online“

     
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