Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Festivalbar-LE EDIZIONI DEGLI ANNI '70

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    FESTIVAL BAR ANNI 70



    Il decennio che segnerà il passaggio dalla contestazione al terrorismo, definito degli "anni di piombo", segna una crisi per tutte le manifestazioni canore: chiude Canzonissima (1974), il Festival di Sanremo è in calo, la Rai dal 1973 al 1976 snobba la serata finale, per rilanciarlo, nel 1977, si rivolgerà proprio a Vittorio Salvetti. Chiudono il Cantagiro e il Festival delle Rose. L'unica manifestazione che non è in crisi è proprio il Festivalbar. Il 1970 passa alla storia come l'anno della musica classica nei juke box. L'idea frulla nella testa di Vittorio Salvetti da qualche tempo, ma solo ora viene realizzata. E così, vengono stampati dischi specialissimi per consentire di avere all’interno dei juke box i successi di Battisti, Dalla, Patty Pravo al fianco delle arie di Vivaldi, Papatanassiou e Mozart. Il Festivalbar viene vinto per il secondo anno consecutivo da Lucio Battisti ("Fiori rosa fiori di pesco"), mentre tra i gruppi si riconfermano Camaleonti e Dik Dik; primi degli stranieri gli Aphrodite's Child di Demis Roussos con "It's five o'clock"; ma anche Vivaldi entra in hit parade con "L'andante dal concerto per due mandolini" eseguito dai Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Ad Asiago verranno anche Salvatore Accardo e Narciso Yepes. I juke-box segnalano, tra i ‘verdi’, un dolcissimo brano di un giovane alla sua prima esperienza nazionale: Claudio Baglioni canta "Favola blu. Ma non è finita: tra i nuovi gruppi si mettono in luce i Pooh. Scoppieranno letteralmente il prossimo anno con "Tanta voglia di lei". Nell'edizione 1971 la parte del leone la fanno gli stranieri, o meglio uno: Demis Roussos con “We shall dance”, già vincitore l’anno prima con gli Aphrodite’s Child. Tra i personaggi più gettonati dell’estate anche il chitarrista messicano Santana (Oye como va) e il gruppo hard-rock Deep Purple. Tra gli italiani, invece, affermazione autorevolissima dei Pooh con uno dei brani più famosi della carriera dei ‘baronetti d’Italia’: “Tanta voglia di lei”. Dopo l’edizione dei grandi ospiti stranieri, nel 1972 il Festivalbar torna a parlare italiano grazie alle nuove interpreti femminili. Tra queste, si mette in luce particolarmente Mia Martini, che trionfa con Piccolo uomo. Da questo momento inizia l’escalation di Mia (ex Mimì Bertè), una delle cantanti più raffinate della nostra canzone. Lanciata dal Festivalbar l’anno precedente, nel 1973 Mia Martini, indimenticata primadonna della canzone italiana, rivince con Minuetto. Un’altra estate al femminile, quindi, grazie anche all’affermazione di Marcella Bella (“Io domani”) e Patty Pravo (“Pazza idea”). Quella del 1973 è anche l’estate di Claudio Baglioni, che presenta al Festivalbar un capolavoro immortale come “Questo piccolo grande amore”. Da segnalare che a festeggiare il decennale ad Asiago c’è anche una leggenda del calibro di Leo Ferrè. A decretare la canzone vincitrice sono, oltre ai juke-box, le cartoline inviate dai lettori di TV SORRISI E CANZONI che da il patrocinio alla manifestazione. L'edizione del 1974 è l'ultima di Asiago, si consacra definitivamente il talento di Claudio Baglioni, che si impone con "E tu". Per la grande festa estiva di Patron Salvetti ci sono anche James Last con "Beethoven 74", i Sentacruz con "Soleado", Waldo de Los Rios con la "Sinfonia n° 40 di Mozart" arrangiata a marcetta. L'idea del ‘classico’ quindi, torna con successo; fra le canzoni Soleado, diversi gli autori, non accreditato Maurizio Seymandi (Telegattone “miaooo”), e qualcosa sta già balenando nella testa di Seymandi poichè il regista del Festivalbar televisivo è Pino Callà, futuro regista di SUPERCLASSIFICA SHOW. Il 1975 è un anno storico per il Festivalbar. Infatti, seppure con grande dispiacere, Vittorio Salvetti lascia l'Altopiano d'Asiago, ormai diventato stretto, per cogliere la grande occasione dell'Arena di Verona. Gli stessi amici asiaghesi comprendono e, seppur tristi, gli "concedono il permesso di andarsene". E' l'Arena! Vince Drupi (Due), ma ci sono anche Patty Pravo, Charles Aznavour e la grande orchestra, Gloria Gaynor (Reach out’ll be there), Suzy Quatro. A conferma del suo ruolo di trampolino di lancio per i futuri dominatori delle classifiche italiane, anche nel 1976 Salvetti centra l’obiettivo: a conquistare l’Arena è Gianni Bella ("Non si può morire dentro"), mentre sul palcoscenico si esibiscono anche Julio Iglesias, Eric Carmen, John Miles e Le Orme di "Canzone d'amore". Ospiti d’onore, con la grande orchestra dell'Arena diretta da Ennio Morricone, il tenore Placido Domingo, Claudio Baglioni con "Sabato pomeriggio" e Riccardo Cocciante con la canzone che ne segnerà la carriera: "Margherita". Nel 1977 il Festivalbar si tinge di… rossonero. Vince Umberto Tozzi con "Ti amo", ma a scatenare la folla ci pensano anche Roberta Kelly e Donna Summer. Spazio all'argento delle Silver Convention e all'oro di Napoli degli Alunni del Sole ("A canzuncella"). Proprio gli Alunni vincono l'anno dopo con "Liù". Ma non è finita: all’Arena di Verona si celebrano anche due straordinari ‘concerti speciali del Festivalbar’ con protagonisti i Chicago e Santana. Indimenticabili. A decretare i vincitori, oltre alla selezione dei juke-box e alle cartoline dei lettori di TV SORRISI E CANZONI, quest'anno di sono anche le radio libere che stanno nascendo come i funghi, le canzoni più suonate dalle varie radio non a caso sono quelle che spopolano anche al Festivalbar. Lo slogan che accompagna l’edizione del 1978 è "Festivalbar ha 15 anni, Festivalbar ha la tua età". E' il primo, vero, grande anno degli stranieri alla manifestazione di Vittorio Salvetti. Tra gli altri si esibiscono Kate Bush (Wuthering heights), Julio Iglesias ("Sono un pirata, sono un signore"), Madleen Kane, Grace Jones, Ian Dury (“Sex’n’droug’n’rock’n’roll”). Il Discoverde lo vince un giovane
    cantautore napoletano: Pino Daniele con "Ca' calore". Ai Pooh va invece il premio come miglior gruppo con "Pensiero".

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    Vincono gli Alunni del Sole con Liù. L'edizione del 1979 lancia alcuni dei personaggi che monopolizzeranno le classifiche degli anni Ottanta. Vince Alan Sorrenti con "Tu sei l'unica donna per me", mentre esplodono Loredana Bertè ("E la luna bussò"), Miguel Bosè ("Super superman") e Pino Daniele – finalmente tra i big - con "Ie so' pazze". I juke-box italiani sono 30 mila e i Bee Gees vengono premiati come il gruppo più gettonato al mondo. Nel Discoverde vince un cantante dolce e bravo, Ivan Graziani con “Lugano addio”.

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    FESTIVALBAR – Anni 70

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    Festivalbar è stata una manifestazione canora estiva svoltasi ogni anno in Italia dal 1964 al 2007.

    Anni sessanta e settanta


    La manifestazione nacque nel 1964 da un’idea di Vittorio Salvetti e prevedeva una gara fra le canzoni dell’estate: lo scopo finale era eleggere simbolicamente la più gradita e la più rappresentativa della bella stagione. La misurazione delle preferenze del pubblico avveniva attraverso gli ascolti rilevati dai juke-box disseminati nei bar di tutta Italia (di qui il nome). Il meccanismo era semplice: ad ogni apparecchio era applicato un “contatore” che rilevava quante volte un brano veniva scelto e di conseguenza suonato. Alla fine dell’estate, la somma di tutte le “gettonature” (dal momento che il brano partiva inserendo nel juke-box un apposito gettone) decretava il vincitore. La manifestazione aveva quindi solo una premiazione finale, in settembre, che a partire dal 1968 diventò una vera e propria serata televisiva e venne trasmessa su Rai 2 fino al 1982. La sede “storica” di questa serata finale era l’Arena di Verona. A questa trasmissione si deve la nascita del neologismo “gettonare”, che indicava appunto la preferenza espressa verso un dato brano musicale o artista tramite il gesto di ascoltare la canzone inserendo il gettone nel juke-box.









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    Musica, i 500 dischi piu' belli di sempre: spopolano gli anni '70


    Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band - The Beatles
    La musica più bella è finita negli anni Settanta? Secondo la classifica dei 500 migliori album di sempre, stilata dal magazine "Rolling Stone", infatti, gli album anni '70 spopolano con ben 187 titoli. Al primo posto ci sono i Beatles con "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band".




     
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