Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Un disco per l'estate

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    Un disco per l'estate


    Un disco per l'estate è il nome di una manifestazione canora radiotelevisiva italiana svoltasi dal 1964 al 2003.

    Storia

    La manifestazione nasce dall'idea dell'A.F.I. di promuovere il mercato discografico estivo con un festival che presentasse le novità delle varie etichette, allo stesso modo di quello che era il Festival di Sanremo per il mercato invernale.
    La realizzazione della prima edizione (e di quelle seguenti) fu realizzata dall'A.F.I. in collaborazione con la RAI, che si occupò della messa in onda.
    Fino al 1975 la manifestazione si svolgeva annualmente sotto forma di gara suddivisa in due fasi: una prima fase eliminatoria radiofonica e una fase finale televisiva; nel 1981, dopo cinque anni in cui la competizione è stata annullata (successivamente avverrà solo nel 1982, 1990 e 1991), è stata ripresa con modalità diverse, cioè con la creazione di una sezione fuori concorso, destinata ai big, e di una sezione giovani con gara e premiazione: solo in poche edizioni la sezione big avrebbe ancora avuto il suo vincitore, anche se invero nel 1992, 1998 e 1999 sarebbe tornata ad esserci un'unica sezione.
    Limitatamente alla prima edizione (1964), il concorso proseguì dopo le tre serate di Saint Vincent e si concluse il 24 ottobre con una classifica aggiornata con il riscontro delle vendite dei dischi. Dalla successiva edizione, la manifestazione premiava i vincitori, intorno alla metà di giugno, al termine di tre serate (due semifinali e una finale), e successivamente le canzoni finaliste tornavano in onda alla radio fino a settembre nel programma Vetrina di un disco per l'estate. Il concorso fu indetto dalla RAI su richiesta delle case discografiche per incentivare anche nel periodo estivo la vendita del 45 giri, formato che conobbe in quegli anni il massimo delle vendite di pezzi.
    Limitatamente al periodo dal 1995 al 2001, la manifestazione è andata in onda su Canale 5.

    Regolamento

    Pur cambiando nei dettagli, dal 1964 al 1975 il regolamento prevedeva che ogni casa discografica italiana inviasse alla RAI (a seconda dell'importanza del catalogo della casa e del suo fatturato) uno, due o tre brani inediti di autore italiano. Si arrivava così a una prima selezione di cinquanta-sessanta canzoni (minimo 42 nel 1964, record 64 nel 1972), che per circa due mesi venivano trasmesse a rotazione in apposite "vetrine" radiofoniche che andavano in onda più volte al giorno nei due mesi precedenti la finale.
    Le canzoni erano votate dagli ascoltatori con apposite cartoline-voto e più avanti anche da apposite giurie. Si sceglievano così le canzoni finaliste (14 nella prima edizione, da 20 a 28 in quelle successive), che sarebbero state eseguite dai rispettivi interpreti in due serate eliminatorie e una finale trasmesse in televisione dal Salone del Casino de la Vallée di Saint-Vincent.



    Albo d'oro

    1964: Los Marcellos Ferial - Sei diventata nera
    1965: Orietta Berti - Tu sei quello
    1966: Fred Bongusto - Prima c'eri tu
    1967: Jimmy Fontana - La mia serenata
    1968: Riccardo Del Turco - Luglio
    1969: Al Bano - Pensando a te
    1970: Renato dei Profeti - Lady Barbara
    1971: Mino Reitano - Era il tempo delle more
    1972: Gianni Nazzaro - Quanto è bella lei
    1973: Camaleonti - Perché ti amo
    1974: Gianni Nazzaro - Questo sì che è amore
    1975: Il Guardiano del Faro - Amore grande amore libero
    1976-1980: non c'è gara
    1981:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Franco Dani - Piccolo amore mio
    1982: non c'è gara
    1983:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Giampiero Artegiani - Il sogno di un buffone
    1984:
    Sezione Big: Tony Esposito - Kalimba de luna
    Sezione Giovani: Roberta Voltolini - Stella
    1985:
    Sezione Big: Tony Esposito - As To As
    Sezione Giovani: Lu Colombo - Rimini Ouagadougou
    1986:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Lena Biolcati - Io donna anch'io
    1987:
    Sezione Big: Luca Barbarossa - Roberto
    Sezione Giovani: Aleandro Baldi - La curva dei sorrisi
    1988:
    Sezione Big: Fiorella Mannoia - Il tempo non torna più
    Sezione Giovani: Jo Chiarello - Come nasce un nuovo amore
    1989:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Francesco Baccini - Figlio unico
    1990-1991: non c'è gara
    1992: Aleandro Baldi - Il sole
    1993:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Bungaro - Persi per amore
    1994:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Nikki - L'ultimo bicchiere
    1995:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Articolo 31 - Maria Maria
    1996:
    Sezione Big: Massimo Di Cataldo - Con il cuore
    Sezione Giovani: Cattivi Pensieri - Emozione
    1997:
    Sezione Big: Marina Rei - Primavera
    Sezione Giovani: Gemini - Sento che ci sei
    1998: Niccolò Fabi e Max Gazzè - Vento d'estate
    1999: Neja - The Game
    2000:
    Sezione Big: Paola e Chiara - Vamos a bailar (esta vida nueva)
    Sezione Giovani: Mariadele - So ancora di te
    2001:
    Sezione Big: Spagna - Quella carezza della sera
    Sezione Giovani: Paolo Meneguzzi - Mi sei mancata
    2002:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: Simone Patrizi - L'onda
    Sezione Giovani: Federico Stragà - Il coccodrillo innamorato
    2003:
    Sezione Big: i Big partecipano solo come gli ospiti
    Sezione Giovani: B-nario - Meglio da soli




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    La manifestazione nasce nell'aprile 1964 per iniziativa della Rai, durante i mesi estivi 42 cantanti presentano per tre mesi alla radio, nell'ambito del programma CANZONI PARTECIPANTI AL CONCORSO UN DISCO PER L'ESTATE, delle canzoni. I radioascoltatori votano attraverso apposite cartoline e scelgono le canzoni finaliste che vengono presentate nel corso di tre serate televisive al salone delle Feste di Saint Vincent. La prima finale si svolge il 18, 19 e 20 giugno, e vinta dai Los Marcellos Ferial, con SEI DIVENTATA NERA, sembra che il mare e le spiagge la facciano da padrone nei titoli e nei testi delle canzoni in gara: oltre alla vincitrice spiccano CON TE SULLA SPIAGGIA di Nico Fidenco, PICCOLA SPIAGGIA di Carla Boni, L'HO CONOSCIUTA AL MARE di Lilli Bonato, WEEK-END IN PORTOFINO di Gian Costello. E' l'Italia del boom economico, delle vacanze di massa e delle canzoni sentite alla radio in spiaggia. Nel 1965 si svolge la seconda edizione di UN DISCO PER L'ESTATE i brani in gara sono ora 46 vince Orietta Berti con TU SEI QUELLO; nel 1966 il vincitore è Fred Bongusto con PRIMA C'ERI TU. Con l'edizione 1967 si passa a 50 canzoni in gara, debuttano Lalla Leone, Gabriella Marchi e Fiammetta, vince Gimmy Fontana con LA MIA SERENATA, buona prova anche per Claudio Lippi che però di li a poco abbandonerà la carriera canora per intraprendere quella di conduttore. Sono in gara Lola Falana, Dionnie Warwick, i New Trolls, Dik Dik, Camaleonti, I Quelli (complesso il cui batterista è Franz Di Ciocco e il cantante Teo Teocoli, futuro comico di successo), primeggiano Rocky Roberts con STASERA MI BUTTO, e Albano trionfatore della nuova serie Verde per gli esordienti. L'edizione di Un Disco per l'Estate 1968 vede trionfare Riccardo Del Turco con LUGLIO, canzone destinata a diventare un evergreen. Nel 1969 vince Al Bano con PENSANDO A TE, nel 1970 vince Renato dei Profeti con LADY BARBARA, nel 1971 è la volta di Mino Reitano con ERA IL TEMPO DELLE MORE.
    Edizione 1972: le canzoni in gara sono diventate 64, vince Gianni Nazzaro con QUANTO E' BELLA LEI, l'anno successivo trionfano I Camaleonti con PERCHE' TI AMO, nel 1974 vince Gianni Nazzaro con QUESTO SI CHE E' AMORE, l'ultima edizione del primo ciclo di un DISCO PER L'ESTATE si svolge nel 1975, vince il Guardiano del Faro con AMORE GRANDE AMORE LIBERO. Stanno arrivando gli "anni di piombo", l'Italia sta cambiando e sembra tramontata l'epoca di Un Disco per l'Estate che chiude così i battenti. A questa manifestazione si sono affermate canzoni che, pur non vincendo, sono ancora oggi delle evergreen: AMORE SCUSAMI (Bruno Martino), ANDIAMO A MIETERE IL GRANO (Louiselle), CINQUE MINUTI (Maurizio Arcieri), IL MONDO (Jimmy Fontana), HO SCRITTO T'AMO SULLA SABBIA (Franco IV e Franco I), TEMA (I Giganti), SINGAPORE (I Nuovi Angeli), LISA DAGLI OCCHI BLU (Riccardo Del Turco), FIN CHE LA BARCA VA (Orietta Berti), IL GIGANTE E LA BAMBINA (Ron), SUSAN DE MARINAI (Michele), LA RIVA BIANCA E LA RIVA NERA (Iva Zanicchi), DONNA FELICITA' (Nuovi Angeli), CON TE SULLA SPIAGGIA (Edoardo Vianello), SEMO GENTE DE BORGATA (I Vianella), SALVATORE (Ombretta Colli).


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    Storia di due amici



    Mi piace molto tutto ciò che fa parte del cosiddetto "collezionismo cartaceo", libri, riviste, spartiti musicali e tutto ciò che fa rivivere il passato.
    Oggi stavo sfogliando un libricino delle Messaggerie Musicali che contiene i testi delle 64 canzoni del DISCO PER L'ESTATE del 1972 e pensavo che di canzoni veramente belle quell'estate ce n'erano pochissime.




    Ho dato una scorsa veloce e leggendo i testi di qualche canzone mi è tornata in mente anche la musica e l'interprete, altre invece mi erano completamente sconosciute. E' stato proprio il testo di una canzone che per me era "sconosciuta" ad attirare la mia attenzione.




    Il titolo è "Storia di due amici" gli autori sono Cellamare, Dalla, Baldazzi, Donato.
    Cellamare è Rosolino Cellamare (Ron) e cercando in internet ho scoperto che era proprio lui a cantarla nel 1972


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    E' la storia di una vera amicizia.
    Questo è il testo:

    Storia di due amici

    Un uomo e un cane in riva al mare
    L’uomo non sa, ma vuole nuotare
    E scende in acqua a poco a poco
    Il cane pensa sarà un gioco,
    qui l’acqua è fresca, qui l’acqua è gaia
    l’uomo ha gridato, il cane abbaia.
    Laggiù in paese c’è gente che prega
    Però quell’uomo intanto annega.
    Il mare è calmo, le luci spente
    Non c’è nessuno, nessuno che sente.
    Il cane ha paura ma scende in mare,
    trascina l’uomo, lo può salvare.
    L’uomo è arrivato mezzo distrutto
    Il cane invece ha dato tutto.
    L’uomo ora è vivo, il cane è morto.
    Fischia una nave laggiù nel porto
    Ora ogni sera, ci puoi giurare
    C’è un uomo solo a ricordare.
    La gente dice che il cane è mio
    E che quell’uomo son proprio io,
    ma queste storie non sono belle
    muore l’amico per la tua pelle.
    Così ogni sera se l’acqua è gaia
    Un uomo piange, un cane abbaia

     
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    maurizio+guardami











    Storia semiseria e disordinata della canzone italiana - Un disco per l’estate 1970: prima serata
    di Dario Cordovana


    peppino_gagliardi_oggi


    Esaminiamo adesso le magnifiche 24 canzoni che si danno battaglia a St.Vincent e avranno l’onore di essere trasmesse per tutta l’estate dalla radio (che a quei tempi era praticamente solo quella della Rai). Le serate sono due e in ognuna si possono ascoltare 12 canzoni.
    Apre le ostilità della prima serata (solo sei le canzoni che giungeranno in finale) “Dove andranno le nuvole” di Mario Zelinotti, un brano dall’arrangiamento raffinato, ma penalizzato da alcune frasi melodiche abbastanza banali. La sua corsa si ferma in semifinale. Stesso discorso per “La corriera” di Anna Maria Izzo, un brano pieno zeppo di umorismo (per lo più involontario). A parte il ritornello (“La corriera ah ah/ ci trasporta in città”), la parte migliore è quando spiega che l’autista “parte solo se ci sei tu”… credo non occorra aggiungere altro.
    Il primo finalista è Mino Reitano con “Cento colpi alla tua porta” (“Cento colpi alla tua porta questa notte batterò/non mi importa se qualcuno nella casa sveglierò”… capirai con 100 colpi alla porta chi riuscirebbe a dormire? Persino Giobbe uscirebbe con la lupara…). Segue Angelica, ex-compagna di banco di Anna Identici, come al solito servita dal maestro Mario Mellier; la sua “Con il mare dentro agli occhi” non è neanche male, ma i posti in finale sono solo sei e Angelica non ce la fa. La stessa sorte subiscono i Nuovi Angeli (che anzi finiscono ultimi) con “Color cioccolata”, allegra canzone estiva che anticipa i successi degli anni seguenti.
    La sesta canzone in gara annunzia il ritorno sulle scene di Piero Focaccia. A distanza di alcuni anni da “Stessa spiaggia stesso mare”, con un nuovo look (i baffi), il buon Piero si ripresenta con uno strano ibrido, una via di mezzo tra un tango e un rhythm’n’blues, intitolato “Permette signora”, rimasto famoso anche per il verso finale che si concludeva con la “licenza poetica” “…e fuggisca con me”. Focaccia comunque azzecca il brano giusto per il suo rilancio e arriva in finale.
    Niente da fare per Dominga invece con “Dimmi cosa aspetti ancora”, storia di un ragazzo troppo timido che lei si mangia con gli occhi. La rivelazione della serata è però “Amore dove sei” di Giorgio Laneve, brevissimo brano (meno di due minuti), di impronta cantautorale, che si permette versi quali: “vorrei poter tornare un nulla nel tempo dei tempi, un atomo solo fra gli atomi di quell’Energia a cui tutto tende, vita dell’anima mia”. Arrangiamento scarno e finale imprevista, ma meritata. Laneve non sfrutterà però la popolarità acquisita mettendosi a scrivere canzoni per bambini.
    Altra finalista Romina Power, con “Armonia”, un pezzo che ben asseconda le sue “doti” vocali (dolcezza tanta, voce quasi zero). Grande successo anche per il napoletano Tony Astarita, ormai un habituè di questa rassegna. Il brano di questa edizione, “Ho nostalgia di te” è uno dei suoi migliori (anche se non so se abbia un senso dirlo…). Resta fuori dalla finale (per la serie: non si guarda in faccia a nessuno) Caterina Caselli, che comunque aveva fatto di peggio di questa “Spero di svegliarmi presto”.
    Chiude la prima serata “Settembre” di Peppino Gagliardi. Dopo anni di gavetta e di incerti successi il simpatico cantante partenopeo azzecca il brano giusto e coglie il…primo di innumerevoli secondi posti ai concorsi canori. D’altronde chi non ricorda “Settembre” con l’interminabile finale “…e piangeranno solo gli occhi miei ehehehi…” Peppino! Peppino!...

    SETTEMBRE (Peppino Gagliardi)











     
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