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Accusativo e ablativo di tempo
L'indicazione del momento determinato in cui avviene un'azione (per es. ieri, d’inverno, l'anno scorso, di notte, ecc.) è espressa in latino dall'ablativo semplice.
L'accusativo, semplice o talvolta preceduto dalla preposizione per, è invece impiegato
per esprimere la durata dell’azione stessa. Quando la determinazione temporale si riferisce alle circostanze durante le quali si svolge l'azione (in giovinezza, in vecchiaia, durante il consolato, durante la guerra, ecc.), il latino preferisce l'ablativo semplice se tali espressioni sono accompagnate da un attributo, e l'ablativo preceduto dalla preposizione in quando sono usate da sole.
Accusativo e infinito
Il costrutto dell'accusativo più infinito si applica quando troviamo un verbo come:
- Dire, pensare, vedere, è necessario etc..
Questi sono verbi che di solito nn ammettono complemento oggetto.
Quando in una frase Greca o Latina si trova:
il verbo(dire,pensare)+un accusativo+un infinito
dobbiamo subito pensare che c'è questo contrutto.Cioè che l'accusativo è diventato soggetto del verbo
Come si traduce?
Es. Penso(uno dei verbi precedentemente detti),accompagnato subito dopo dal "che" poi il nome all'accusativo e il verbo infinito ke si traduce basandosi sulla consecutio temporum.
Io penso che Alcibiade pervenisse..
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