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Complementi per lo sposo: la cravatta
La cravatta é da sempre identificata come un complemento maschile (anche se oggi oggigiorno, le donne la indossano o come elemento di ribellione o come elemento di distinzione che da eleganza e uno stile unico). La parola deriva dal francese cravate, derivante a sua volta dal termine croato hrvat, che vuol dire appunto “croato”. Infatti i cavalieri croati, assoldati da Luigi XIV, portavano al collo una sciarpa. In origine la si denominava sciarpa croatta poi abbreviata in croatta e dunque in crovatta.
Per lo sposo, i colori della cravatta sono generalmente scuri e sobri, con camicia bianca. Il nero continua ad essere la scelta piú in voga anche se il grigio é associato al matrimonio per la sua discrezione. generalmente non si raccomanda una cravatta troppo colorata o con disegni ma qualcosa di semplice, una tonalitá omogenea con un pó di luce.
Fare il nodo alla cravatta
Un’alternativa alla cravatta per il vestito dello sposo é il “farfallino” o “papillon”, generalmente associato allo smoking. L’origine é incerta, anche se sembra che si possa far risalire ai croati. Si associa ancora con il sofisticato e con la classe alta ma oggigiorno é un’opzione spesso scelta dallo sposo.
Il papillon per lo smoking
Lo sposo ha un’ampia gamma di modelli, forme, stampe per il suo vestito. L’ideale é scegliere uno stile sempre sobrio ed elegante…il futuro marito non puó passare inosservato peró neanche chiamare troppo l’attenzione…o si?
Cravatta bianca, un tocco di distinzione
Cravatte a righe
Ecco alcuni consigli per differenziare una cravatta elegante da una di uso quotidiano:
deve avere una cucitura nella parte sottile per evitare che si giri;
non deve mai essere stropicciata. Il tessuto deve essere di qualitá in modo da permettere di fare il nodo e cadere con grazia.
per sapere se una cravatta é di qualitá, basta farla cadere su un tavolo o sulla propria mano: una cravatta attorcigliata non é buona. Una buona cravatta é fatta con tessuti né troppo fini né troppo spessi, giacché sarebbe troppo sottile e senza consistenza. Per questo vi consigliamo di dare un pó di vita al nodo una volta effettuato.
Un poco di storia:
La storia remota risale agli egiziani che portavano al collo un tessuto di forma triangolare e ai romani, che indossavano qualcosa di simile alla cravatta credendo che lasciare il collo scoperto fosse pericoloso. Ma la data di nascita, come dicevamo al principio, risale alla rivoluzione Francese, quando l’accessorio acquisí anche un valore politico.
Il creatore della cravatta moderna fu un tale Jesse Langsdorf enel 1924. Il suo modo di tagliare questo panno che si portava al collo con lo stile della moderna cravatta evitava spreco di tessuto. E di questa forma, la cravatta é arrivata ai nostri giorni.
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