Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Marc Chagall. (Appunti)

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    Marc Chagall. (Appunti)

    UN PITTORE EBREO :MARC CHAGALL -- IL MARTIRE



    Marc Chagall nacque a Vitebsk in Russia nel 1887 da una povera famiglia di ebrei.La pietà che egli sente per il suo popolo e per gli animali domestici è stato il sentimento fondamentale della sua vita . Anche il mistero della leggende popolari lo attrasse .



    Il suo popolo e i suoi animali costituiscono il suo legame con la realtà.



    Realismo frammentario e fantasia sfrenata sembrano tipici dell_arte e della poesia popolare .Ma invece che nell_arte popolare le origini dell_arte di Chagall vanno piuttosto ricercate in quelle icone russe ,di grande tradizione ,ma che tuttavia sono prive di qualcosa di cui un_occidentale difficilmente può fare a meno ,e cioè il principio di causa .



    Chagall arrivò a Parigi nel 1910 e subito si ribellò sia all_impressionismo sia al cubismo ,anche se approfittò di ambedue largamente .



    L_assenza geometrica di forme semplificate e l_uso del colore come forma furono i due motivi che egli assimilò. Ma sia impressionismo che cubismo gli apparvero come troppo legati al mondo fisico ;e volle trasformare la natura non soltanto materialmente dal di fuori ma anche ideologicamente dal di dentro ; e non si spaventò dell_accusa di fare della letteratura in pittura . Infatti Parigi gli aveva dato la fiducia di seguir la propria via .



    E quando nel 1914 tornò in Russia vi trovò un nuovo motivo :l_amore,la dolcezza di vivere dopo tanti anni di miseria e di lotta intellettuale ;e trovò la felicità di cui ora parla come un paradiso perduto.



    Il MARTIRE è una specie di sommario dei motivi di Chagall :ha ingigantito la pietà del suo popolo ,a causa della guerra ,sino a contemplare la catastrofe dell_umanità intera.



    E ai piedi del crocifisso ecco il dolce ,rassegnato ,malinconico pianto della donna,che non manca mai nell_opera dell_artista ,quasi l_ultimo fiore che sopravviveva nel deserto della crudeltà.



    Questa dolcezza è la chiave dell_arte di Chagall. Egli è certamente il ribelle in arte,con scoppi di ardimento,eppure è una creatura dolce ,gentile e impaurita .



    Chagall trova le sue unità non in proporzioni spaziali o in forme plastiche ,bensì in qualcosa che è più fluente e variato,più duttile a seguire il suo vagabondaggio fantastico :il suo colore.



    Chagall è stato considerato dai surrealisti ufficiali come uno dei loro precursori ,ora entro i limiti del surrealismo ora al di là di essi .



    Rappresenta il MARTIRE che fu dipinto nel 1940 con accenni palesi al martirio del popolo ebreo in Polonia e in altre contrade d_Europa.



    Lo scopo di Chagall è dunque non fantasioso ma storico,perché è simbolo di un avvenimento verosimile della guerra ora chiusa ,ed è un simbolo religioso perché l_ebreo morto legato al palo accenna al Cristo crocifisso e il palo è una croce simbolica .



    Tuttavia il fantasioso non manca ,diremo che il soggetto è storico e simbolico,ma il contenuto è fantastico.



    MARTIRE è la figura maggiore per colpire la nostra emozione,poi viene la donna che piange ai piedi di martire ,seguita da altre figure la cui grandezza e distanza dal prima piano sono determinate dal grado della loro partecipazione al dramma e non dalla loro posizione nello spazio .



    La medesima gerarchia si applica agli animali simbolici ,l_uno è irreale ,mezzo vacca e mezzo donna ,l_altro è un uccello che rassomiglia a un gallo .



    Il giallo del corpo del martire ,interrotto dal bianco e nero della camicia ,intona il senso della tragedia che si sprigiona dalla pittura, mentre il rosa del velo e della camicetta della donna che è ai piedi del martire e l_azzurro,l_arancio e il verde della sua sottana suggeriscono un dolore dolce ,rassegnato e malinconico .



    Contrastanti con questa rassegnazione sono i verdi e gli aranci del violinista e il rosa e il celeste brillante del violino quasi a suggerire un_evasione dalla tragedia .



    L_azzurro scuro della madre col bambino accentua il senso di paura di disperazione che anche le forme e gli atteggiamenti esprimono . Cioè tutti questi colori sono come dei protagonisti del dramma che si distaccano dal fondo dove è un villaggio grigio neutro su cui grava la massa del fumo bruno del fuoco distruttore. Solo in cima appare una sottile zona di cielo azzurro e bianco .



    Il fumo che si ammassa sopra le case assume una vaga forma umana per accentuare il significato della crudeltà e dell_imminente distruzione. Le case sembrano scosse come da un terremoto .



    Un uomo sta cadendo da una finestra preceduto dalla sua sedia . Infine l_ultimo razzo : la testa del violinista è tagliata in due .



    Come nelle opere primitive ,le proporzioni sono gerarchiche anziché naturali,cioè dipendono dall_interesse maggiore o minore che l_artista vi pone e non dalla realtà obbiettiva. Inoltre le immagini hanno tra ,loro un rapporto che è psicologico: la morte la catastrofe ,il dolore,la paura ,la legge,la vita che continua ,i mostri dell_apocalisse .



    Ogni motivo è rappresentato e mai rappresentato in rapporto d_azione e con altri motivi:sembrano voci staccate eppure s_accordano in un mondo estraneo alla realtà ,pieno di nostalgia e ,di poesia ,di tristezza .

     
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0 replies since 2/10/2011, 13:41   95 views
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