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Il Malato Immaginario”
Opera teatrale musicata e rivisitata in chiave ironica.
MUSICHE DI LEONARO ROSSI
MUSICISTI:
Flauto- Claudia Benvenuti
Clarinetti - Luca Nocentini, Morena Bartolini, Serena Giambagli
Trombone - Riccardo Bargiacchi
Tromba, Flicorno - Graziano Norcini, Palmiro Giuliani
Sax - Guido Fognani, Alberto Bartolini
trama
narra le disavventure di un ipocondriaco Argan, padre di una bella figlia Angélique, marito di Béline, donna opportunista e fedifraga e vittima di uno sciame di dottorini- avvoltoi salassatori e ciarlatani.
I guai cominciano quando, con un patto di matrimonio arbitrariamente siglato, Argan promette
la figlia in moglie ad un giovane Thomas Diafoirus quanto babbeo dottorino di fresca laurea, in modo da potersi garantire un sereno (…e gratuito) futuro di consulti e ricette. L’ostilità della figlia, segretamente innamorata di Cléante, e la calcolata ingerenza della moglie, algida esecutrice di un piano truffaldino, finiscono per spingere il povero Argan in una fitta trama di inganni, equivoci, burle e finzioni, giocate - per lo più - sulla sua stessa
burbera ed inguaribile ingenuità. Ipocondriaco sino a rasentare la follia, Argante vive di medici e medicine, spiando
ossessivamente in se stesso i sintomi di tutte le possibili malattie. Su questa base scattano i meccanismi classici della commedia: una moglie avida, una figlia il cui amore è contrastato salvo poi trionfare al momento buono in un immancabile lieto fine, un gruppo di untuosi ed infidi dottori che si nascondono dietro grandi paroloni in “latinorum”, un fratello savio e una cameriera, Toinette, fedele e astuta come tradizione vuole. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiezza identificando di conseguenza il ruolo del Malato con un attore anziano o addirittura vecchio. Argante probabilmente ha più paura di vivere che di morire..