Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

"La Sylphide"

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    "La Sylphide"


    MarieTaglioni


    Prima versione
    Rappresentazione: 12 marzo 1832
    Coreografia: Filippo Taglioni
    Musiche: Jean Madeleine Schneitzhoffer
    Interpretato da Maria Taglioni
    Seconda versione
    Rappresentazione: 28 novembre 1836
    Coreografia: August Bournonville
    Musiche: Herman Lovenskjold
    Interpretato da Lucille Grahn


    I balletti Romantici differiscono da quelli precedenti perché ispirati alla letteratura dell'epoca, e non più alla mitologia classica: la storia della Sylphide è ambientata nel 1830 ed è quindi contemporanea alla messa in scena del balletto. Il libretto, scritto da Adolphe Nourrit, è basato sulla novella "Trilby ou le Lutin d'Argail" di Charles Nodier, noto autore Romantico. Fu Nourrit, tenore dell'Opéra di Parigi, a suggerire a Filippo Taglioni l'idea di creare un balletto ispirato al racconto, dopo che egli vide la figlia del coreografo, Maria, danzare con estrema grazia e leggiadria "Robert le Diable". La Sylphide è stato il balletto che ha segnato la rivoluzione in senso romantico della danza: per la prima volta la ballerina utilizza le scarpette da punta, alla ricerca di una bellezza e di una leggerezza innaturale che si addice perfettamente al personaggio. Il tutù, il costume bianco della Silfide, ha creato uno stile che ha segnato il balletto per più di un secolo, ed è ancora oggi la divisa tipica della ballerina "classica". Il tutù venne disegnato dal costumista Eugène Lamy, mentre gli altri costumi erano di Lormier. Con l'introduzione del tutù, La Sylphide dette l'avvio ad una serie di "ballets blancs" o balletti bianchi che sarebbero diventati il simbolo dello stile Romantico. La coreografia, rappresentata per la prima volta all'Opéra di Parigi il 12 marzo 1832, è di Filippo Taglioni, con la musica composta per il balletto da Jean Schneitzhoeffer. Maria la danzò con Joseph Mazilier, circondata dagli straordinari macchinari scenografici di Pierre Luc-Charles Cicéri. Nonostante il successo strepitoso del balletto e le innumerevoli repliche che ebbe in seguito, la Sylphide di Taglioni venne replicata solo fino al 1858, con interprete Emma Livry: ricomparve solo nel 1972, quando Pierre Lacotte la ripropose sulle scene. Pochi anni dopo la prima rappresentazione della versione ideata da Taglioni, August Bournonville ideò una propria versione del balletto a Copenaghen, intitolato Sylfiden. August, figlio e allievo di Antoine Bournonville, che dal 1792 era stato primo ballerino, poi maestro del Balletto Reale Danese, dopo aver studiato a Parigi con Auguste Vestris e Pierre Gardel, divenne il primo ballerino al Balletto dell'Opera di Parigi dal 1820 al 1828, al fianco di Maria Taglioni. Ritornato in Danimarca nel 1829 e nominato primo ballerino e coreografo del Balletto Reale Danese, dopo aver visto La Sylphide a Parigi nel 1834, creò una nuova versione del balletto, seguendo lo stesso schema e libretto di quella di Taglioni. Bournonville utilizzò una nuova partitura musicale di Hermann Severin von Løvenskjold e fece interpretare il ruolo della protagonista alla sua allieva prediletta, Lucile Grahn: il 28 novembre 1836 a Copenaghen andò in scena la nuova Sylphide. La coreografia di Bournonville, rimasta attualmente come la versione più celebre del balletto, si distingue da quella di Taglioni, oltre che per la musica, per l'esuberanza, la leggerezza, la bellezza formale e per il maggior rilievo dato al ballerino maschio rispetto ad altri coreografi europei suoi contemporanei. La Sylphide di Taglioni fu presentata negli Stati Uniti nel 1835; quella di Bournonville soltanto nel 1956.

    Trama

    La storia si compone di 2 atti:

    ATTO Iº


    taglioni2Scozia. Alla vigilia delle sue nozze con Effie, James giace addormentato su una poltrona: gli appare in sogno una figura eterea che lo contempla e lo bacia, la Sylphide. Il giovane si sveglia turbato ma la fanciulla è scomparsa. Entra Effie, accompagnata dalla madre e dagli invitati, tra cui vi è Gurn, innamorato di Effie, e la strega Madge, la quale viene scacciata da James. Prima di andarsene, però, la vecchia predice ad Effie che non sposerà James ma Gurn. Rimasto da solo James rivede la Sylphide che gli confessa il suo amore e gli chiede di fuggire con lei. Alla scena assiste Gurn, che corre a chiamare Effie; James tenta di nascondere la Sylphide sulla poltrona con un mantello ma al rientro di Gurn e degli altri sotto il mantello non c'è più nulla. Durante i festeggiamenti per le nozze imminenti, tra la folla si introduce la Sylphide, visibile solo a James. Ella gli strappa l'anello di fidanzamento e fugge nella foresta. Il giovane, non potendo più resisterle, la segue abbandonando la sua promessa sposa in lacrime.

    ATTO IIº

    Nella foresta, regno delle silfidi, la strega Madge con le sue compagne, prepara per vendetta un incantesimo, immergendo nel calderone una sciarpa da donare al giovane. James sta vagando per la foresta quando incontra tra le sue compagne la Sylphide che però fugge non appena il giovane tenta di abbracciarla. Effie e Gurn smettono di cercare James nella foresta: la strega consiglia a Gurn di corteggiare Effie, mentre dona a James la sciarpa incantata con la quale potrà conquistare la Sylphide. Quando però il giovane mette la sciarpa intorno al collo della creatura, questa perde le ali e muore rendendogli l'anello che gli aveva rubato. James, disperato, sviene mentre la Sylphide viene portata via dalle compagne. Sullo sfondo si vede il corteo di nozze di Gurn ed Effie tra l'esultanza della strega Madge, che ha raggiunto il proprio scopo.

    Interpretazione

    bojese09La Sylphide viene considerato universalmente come il balletto che meglio esprime i concetti e i valori della filosofia Romantica: la figura dell'eroe che sta per soccombere, rinuncia a tutto per cercare la vera felicità, la reale essenza della vita ed evitare le responsabilità. Il mondo è visto come un mondo lirico, soprannaturale, una dimensione parallela alla realtà, dove esistono esseri impalpabili e creature fantastiche, simili a sogni, opposto ad un mondo reale, in cui esistono personaggi come James che aspirano a qualcosa di irreale e sognano un grande amore impossibile. Ed è proprio in una dimensione onirica che la Sylphide si mostra al suo innamorato: quando però il protagonista perde il suo sogno, anche lui è destinato a morire. Da alcuni viene anche definito come il manifesto di una nuova generazione di artisti ribelli: i Romantici. Insoddisfatti della realtà del loro tempo, essi volevano allontanarsi dai valori su cui si poggiava la società moderna, consapevoli dei limiti della ragione e della razionalità, cercavano in un mondo di sogni un rifugio Sylphidedall'atmosfera della Rivoluzione Industriale che vivevano come oppressiva e anonima. La Sylphide è il prototipo del balletto romantico o ballet blanc per le sue connotazioni estetiche, per la sua natura irreale e fantastica, per l'atmosfera fantastica e intensa da un punto di vista emotivo, per la sua nuova tecnica di danza assolutamente rivoluzionaria, per l'incarnazione degli ideali di bellezza e purezza che emana e che ne hanno fatto un modello, un caposaldo della danza che qui raggiunge lo stesso livello che nel Romanticismo rappresentarono la musica, la letteratura, la poesia.

     
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