Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

i mesi dell'anno - OTTOBBRE

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    Ottobre

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    Ottobre è il decimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed il secondo mese dell'autunno nell'emisfero boreale, della primavera nell'emisfero australe; consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile.
    Il nome deriva dal latino october, perché era l'ottavo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo. L'imperatore Commodo operò una riforma in base alla quale il mese assumeva uno dei suoi titoli, Invictus, ma dopo la sua morte la riforma fu abbandonata.
    Nel calendario persiano corrispondeva al mese di Mehr (fino al 22) e poi a quello di Aban.
    Nel calendario rivoluzionario francese ottobre corrispondeva a due mesi: a Vendemmiaio fino al 22/24 ottobre, successivamente a Brumaio.

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    Impressioni di ottobre

    L'acqua scintilla alla luce di ottobre,
    nel cielo vola un aquilone giallo
    a cogliere i colori dell'autunno.

    Il fumo buono della legna sale
    abbrustolendo castagne, nel vino
    rosso si specchia il sole del tramonto.

    Il rubino si mischia all'arancione,
    la sera scende con gusto di terra.

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    autunno03

    ottobre...mese di castagne!!!




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    Edited by Lussy60 - 20/5/2012, 21:55
     
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    OTTOBRE ED HALLOWEEN

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    Lavori di ottobre in giardino: la cura delle rose

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    Tra i lavori di ottobre che proprio non dovete procrastinare, se avete un giardino, vi è quello della cura delle rose. Queste stupende piante che con le loro diverse varietà ci fanno compagnia praticamente tutto l’anno hanno bisogno di essere adeguatamente lavorate in base alla loro specie ed alle loro caratteristiche. Cerchiamo di capire come comportarci, in linea generale, a prescindere dagli esemplari che possediamo.

    La prima cosa da fare è quella di preparare il terreno per i nuovi impianti dei rosai a radice nuda se dobbiamo mettere a dimora delle piante di rosa. Quest’operazione può essere condotta fin dall’inizio dell’inverno, ma una preparazione del terreno si rende necessaria. Dopo aver scelto la posizione più adatta per le vostre piante, vangate il suolo in profondità in modo tale da rivoltare la terra in modo adeguato ammorbidendola, e scavate le buche in base alla grandezza delle radici che dovete piantare.

    Esse devono rimanere aperte fino al momento dell’effettiva messa a dimora della pianta di rosa. Per disinfettare il terreno potete eventualmente gettare della calce al suo interno. Assicuratevi di scegliere una posizione se possibile soleggiato, rendendo “appetitoso” il terreno utilizzando dei concimi organici nei suoli sabbiosi o calcarei e della torba con fertilizzante in quelli troppi leggeri. Utilizzare del letame maturo si rivelerà in ogni caso la scelta migliore, anche se non si conosce la composizione del proprio terreno.

    Questo è anche il momento adatto per dare vita ad una siepe di rose. Per farlo basterà scavare le buche di messa a dimora ad una distanza di 45-60 cm l’una dall’altra. Gli spazi sono importanti, per dar modo alle rose di crescere liberamente ma fitte. Se avete delle rose già impiantate, questo è il mese nel quale dovete legare le rose rampicanti o gli esemplari da poco impiantati, per evitare che vengano danneggiati dal vento. Per combattere i parassiti potete eseguire un trattamento con ossicloruro di rame.


    Lavori di ottobre: la raccolta delle olive

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    Quest’anno il tempo è stato pazzerello, e negli uliveti, la maggior parte dei contadini ha già iniziato la raccolta delle olive. Questo passo rientra a pieno titolo nei lavori di ottobre, anche se di rado con alberi di ulivo non precoci come sta accadendo ora. Il periodo di raccolta delle olive è infatti solitamente compreso tra ottobre e dicembre, quando le olive giungono a giusta maturazione. Scopriamo insieme le principali tipologie di raccolta.

    Prima di tutto una considerazione: maggiore sarà la maturazione dell’oliva è più si otterrà del buon olio. Maturando infatti il frutto tende a perdere la sua parte acquosa e ad incrementare quella oleosa. Per far si che le olive possano essere raggruppate con facilità è necessario porre sotto gli alberi dei teli, specifici per l’operazione, leggeri ma a maglia fitta in grado di accoglierle.

    Metodo della caduta spontanea

    Il primo “metodo” è quello della caduta spontanea, ovvero attendere che cadano da sole dall’albero di ulivo. Si tratta di una metodologia a costo zero, ma molto poco praticata. Solitamente infatti quando l’oliva cade da sola è eccessivamente matura e questo tende a incrementare l’acidità libera ed ad influire in modo inadeguato sulle proprietà organolettiche dell’olio. Minore è l’acidità, migliore è l’olio. SI può spingere la pianta a far cadere prima le olive tramite l’uso di sostanze specifiche, ma si rischia di intaccare sia la qualità delle olive che quelle dell’albero. Si tratta di un metodo sconsigliabile.

    Metodo della pettinatura

    La pettinatura è il metodo più applicato nelle campagne a meno di una produzione industriale dell’olio. Praticato fino ad un numero pari a 30-40 piante, questa operazione consiste nel pettinare i rami degli alberi con dei rastrelli o delle “manine” (sono comunemente chiamati così, n.d.r) provocando cosè il distacco delle drupe ed ogni tanto di qualche foglia, ma senza incidere sulla struttura dell’albero. Per le grandi famiglie talvolta rappresenta una occasione per stare in compagnia e rendere produttivo un ponte di festività (chi vi scrive solitamente applica tale assunto il ponte del 1° novembre, n.d.r.)

    Metodo della scrollatura

    Equivale alla automatizzazione (più o meno) dell’intera operazione. Viene fatta con dei bracci meccanici che avvolgono il fusto o i grossi rami dell’olivo e li percuotono in modo leggero ma persistente, favorendo la caduta delle olive. La macchina è solitamente collegata ad un compressore. Esistono anche dei piccoli scuotitori a spalla ma (per esperienza personale, n.d.r) la raccolta, seppure più veloce, attraverso questi ultimi risulta più faticosa della pettinatura.

    Si tratta di una tecnica che provoca stress alla pianta.


    Lavori di ottobre nell’orto: iniziare la costruzione di tunnel freddi

    tunnel-freddi-serra-invernale

    Tra i lavori di ottobre, ne figura uno davvero molto importante ma più che altro effettivo sul lungo periodo. Non parliamo di una semina o di una messa in dimora, ma di una “costruzione” in grado di rendere le nostre colture nell’orto decisamente più protette dagli agenti esterni e coadiuvate nella crescita: i tunnel freddi. Sotto questo nome è possibile riscontrare una particolare tipologia di “serra”, adatta a favorire le colture autunnali ed anticipare quelle primaverili.

    Ovviamente prima di partire con la costruzione bisogna accertarsi di avere tutte le componenti a portata di mano: archi di metallo, tiranti e cavo e telo di copertura. Vi sono dei kit specifici venduti presso i vivai con tutto il materiale. E’ consigliabile comprare il materiale nuovo se si è al primo “tentativo” di costruzione o se il materiale posseduto dovesse essersi deteriorato con l’uso nel tempo. E’ importante verificare che che gli archi di metallo abbiano tutti la stessa curvatura e che non vi siano particolari ammaccamenti che possano rendere più debole o tagliente ogni loro parte, in particolare quelle da interrare.

    Da ricordare: si può decidere di distanziare meno gli archi del tunnel in zone particolarmente ventose. Una volta interrati i supporti di metallo solitamente posti a due metri l’uno dall’altro, (la distanza sarà dettata dalla lunghezza del tunnel che intendete costruire, e definita in parte dal kit usato, n.d.r.), si stende il telo, che sarà largo non meno di due metri e che verrà fissato alle testate degli archetti tramite fermagli appositi.

    Passate quindi a fissare i tiranti. La raccomandazione è quella di tenderli uno alla volta al fine di verificarne sia la corretta elasticità che la resistenza. Fate in maniera tale di avere più tiranti rispetto al numero necessario in modo di poter ovviare a qualche rottura accidentale. Ricordate che gli archetti devono affondare all’interno del terreno fino quasi all’altezza dei ganci.

    Questi ultimi servono per dare modo di abbassare ed alzare il telo con maggiore facilità per ciò che riguarda l’irrigazione e la presa “d’aria” delle piante.

    fonte:pollicegreen.com

     
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    Ottobre, Viva le castagne!!!

    mese delle castagne!!!!

    castagne-calabria


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    Ottobre il viburno

    viburno

    Una fiaba boèma racconta di un giovane di nome Lucindo che si mise in testa di diventare re e per questo lasciò la famiglia per seguire un mercante ebreo. In un paese deserto nel quale capitò per caso con il compagno, Lucindo fu messo alla prova dagli spiriti dei defunti. Lui fu generoso e caritatevole e diede sepoltura ai corpi delle anime tormentate.
    Allora, sulla tomba ancora fresca, crebbe un cespuglio dai fiori bianchi e un pettirosso fatato disse a Lucindo che quei fiori di Viburno l'avrebbero reso invincibile. Il giovane ne colse qualcuno e proseguì il cammino, finche non giunse in un regno che aveva perduto da poco il re ed era governato da dodici savi. Su quel Paese gravava però la minaccia di un terribile drago con dieci teste, al quale ogni anno andavano sacrificati dieci giovinetti. Lucindo si offrì di andare ad affrontare il drago e, fiducioso nella sua invulnerabilità, per dieci volte decapitò la mostruosa creatura con il solo aiuto di un semplice bastone. Il popolo lo acclamò con tutti gli onori e lo fece re. L'amico ebreo rimase al fianco di Lucindo come consigliere. E ogni decisione importante venne sempre presa dai due passeggiando in giardino: una rigogliosa macchia di viburni che in primavera fioriva di nuvole bianche e in autunno si copriva di bacche vermiglie.

    fonte:http://ww2.raccontidifata.com/

     
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    CULTI, TRADIZIONI E CURIOSITA' DEL MESE DI OTTOBRE

    CASTAGNE

    Il decimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano prende il nome dal numero otto, in quanto nell’antica Roma prima che Giulio Cesare promulgasse il calendario giuliano spostando l'inizio dell'anno al 1° Gennaio questo era l'ottavo mese dell'anno.

    Ottobre, mese pienamente autunnale, segna la fine del ciclo vegetativo delle piante e cambiamenti importanti nella vita degli animali. Le foglie di gran parte degli alberi sia in città che in campagna cambiano lentamente colore, segno che il loro lavoro di sintesi è terminato. Interi boschi si colorano di giallo, arancio, rosso, marrone, uno spettacolo che è alla portata di tutti , tanti sono ancora i boschi che circondano la Capitale. Ad Ottobre - esattamente il 13 - i romani offrivano ghirlande di fiori, vino e olio al dio Fontus, dio delle fonti e dei pozzi. Figlio di Giano e della ninfa Giuturna aveva un altare consacrato ai piedi del Gianicolo.

    Ottobre è inoltre legato al ciclo annuale della vite, in particolare per la lavorazione delle uve e la fermentazione del mosto. In campagna inoltre finita la lavorazione dei terreni e raccolti gli ultimi tagli delle foraggifere ci si prepara alla semina del grano. Molti sono i frutti che questo mese ci regala, oltre alla già citata uva, troviamo castagne, noci, nocciole, mele e pere, giuggiole e le ultime pesche e susine. Nell'orto insalate, cicorie, spinaci, cavolfiori e broccoli, carote, fagioli già preannuncio di piatti più invernali sono il dono di Ottobre. Per gli appassionati questo mese è tempo anche di funghi, da raccogliere con sapienza e rispetto per il bosco e i suoi abitanti.

    È la festa dell’equilibrio ed è tempo di bilanci: possiamo veramente passare in rassegna i frutti che abbiamo raccolto dal nostro lavoro. È il periodo dell’aratura, attività da sempre accompagnata da numerosi e diversi riti locali per ringraziare il raccolto e propiziarsi gli dei e pregarli affinché donassero un inverno mite o non troppo aspro.

    È anche il tempo della vendemmia, che veniva anch’essa accompagnata da numerosi rituali grazie alla sua profonda valenza simbolica – la trasformazione dell’uva era vista come simbolo della trasformazione spirituale degli uomini che, come il vino viene chiuso nel buio delle botti e delle cantine, venivano iniziati ai riti misterici nel buio di santuari e templi sotterranei. Mabon è quindi una festa iniziatica, finalizzata alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. È tempo di iniziare ad interiorizzarci, a viaggiare entro noi stessi accompagnati dal buio che avanza e che concilia alla riflessione sui misteri della trasformazione attraverso la morte, sempre portando in noi stessi il seme della rinascita.

    fonte:http://www.ecocastelli.it

     
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