Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Significato e Linguaggio dei fiori

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    Significato e Linguaggio dei fiori

    Tutti gli esseri viventi, siano essi uomini, animali oppure piante, si esprimono nel modo a loro più consono, comunicano con il mondo che li circonda, a volte volontariamente altre in maniera inconscia. Anche i fiori hanno una propria intrinseca capacità comunicativa che dipende dal tipo, dalla varietà e dal colore che li contraddistingue. Queste valenze sono state attribuite ai fiori nel corso dei secoli da poeti, da leggende tramandate di generazione in generazione, da studiosi.
    I fiori comunicano attraverso un proprio linguaggio, frutto dei valori assegnati loro dall’uomo. Ditelo con un fiore....

    Significato dei fiori: il cardo mariano

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    Oggi nella nostra rubrica dedicata al significato dei fiori parleremo di una pianta che difficilmente vedremo su un mazzo di fiori tradizionale ma che per la sua storia ed importanza culturale merita di essere affrontata con dovizia: il cardo mariano. Una fioritura da sempre associata a positività grazie al suo essere “solare”. Il suo significato, come scopriremo insieme, è legato all’amore.
    Sono molte le storie che girano attorno a questo fiore: essenzialmente nel linguaggio dei fiori esso è sinonimo di amore certo. Ogni leggenda che si accosta a tale pianta vive un po’ di questo riflesso “rosa”. In particolare si dice che il cardo mariano era in grado di aiutare a capire se una persona è innamorata di noi a non sa come confessarcelo. La tradizione vuole che bisogna raccogliere un cardo mariano in piena fioritura in occasione della Festa di San Giovanni e dopo averlo bruciacchiato a dovere (non chiedetemi il perché, N.d.R.), bisogna tenerlo esposto tutta la notte della vigilia di questa festività cristiana all’interno di un bicchiere di acqua. Se il cardo riprenderà colore, ciò significherà che vi è qualcuno che vi pensa con amore.

    In Germania la leggenda di riferimento del cardo mariano è ancora più pittoresca: si diceva, infatti, che la pianta fosse in grado di nascere, in corrispondenza temporale del mezzogiorno nel luogo nel quale una persona era deceduta per mano di altri e che il cardo avrebbe assunto una forma ricordante quella umana. La particolarità? Il cardo mariano spariva, secondo le storie della tradizione, quando avesse raggiunto la forma di un umanoide a dodici teste. E se qualcuno lo avesse toccato, anche con un bastone come accadde ad un pastore, avrebbe avuto non solo il suo supporto ligneo carbonizzato, ma anche il braccio paralizzato.
    Nei paesi dell’est, al contrario, il cardo mariano è considerato ottimale contro gli spiriti maligni e per debellare i vermi negli animali, con la seguente filastrocca: “Piccolo cardo mio, piccolo cardo mio, non libererò la tua testolina fino a quando non libererai … (il nome dell’animale, N.d.R.) dai vermi“. E ricordate il film con Alberto Sordi “L’avaro”? Anche in Italia era considerato nei secoli passati un fiore magico. La serva, se non ricordo male recitava qualcosa che suonava come “Fiore di cardo, fiore di cardone, fate stare bene il mio padrone”.

     
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    Il significato dei fiori

    fiori

    I fiori hanno un proprio linguaggio e questo fatto si è tramandato nel corso dei secoli. Quando acquistiamo o regaliamo un fiore dobbiamo prestare particolare attenzione al tipo e al colore. Questo perchè ci sono fiori specifici ed adatti ad ogni occasione.
    Subito dopo il salto, per non incappare in qualche errore vedremo insieme il significato di alcuni tra i principali fiori.

    - Acacia: amore platonico.
    - Azalea: sta ad indicare fortuna. Ecco perchè andrebbe regalata prima di affrontare una prova.
    - Bella di notte: significa timidezza.
    - Biancospino: indica speranza e fortuna.
    - Bocca di leone: indifferenza.
    - Camelia: vuol dire sacrificio. In nome dell’amore si è disposti ad affrontare qualsiasi sacrificio. Quella rossa significa “Sei la fiamma nel mio cuore“. Quella bianca “Sei adorabile”
    - Ciclamino: amore … ma attenzione “senza pretese”

    - Edera: simboleggia fedeltà e amicizia. Ma anche dipendenza
    - Fiori d’arancio: se vi sentite pronti questi fiori stanno proprio a significare richiesta di matrimonio ma anche verginità.
    - Geranio: follia.
    - Glicine: amicizia e disponibilità
    - Lavanda: buona fortuna ma anche diffidenza e distacco
    - Margherita: sta a significare innocenza
    - Mimosa: indica liberà ed autonomia. E’ simbolo di femminilità e di forza.
    -Mughetto: felicità ritrovata
    - Orchidea: simbolo di sensualità e passione. Regalatelo solo se site certi al 100% che i vostri sentimenti siano corrisposti.
    [color=red]- Ortensia: freddezza
    - Rosa:[/color]
    Blu= mistero
    Rossa= vero amore
    Bianca= amore puro
    Rosa= amicizia e affetto
    Color pesca= amore segreto
    Gialla= gelosia
    - Stella di Natale: è segno di buon auspicio
    - Viola del pensiero: è il fiore ideale per gli anniversari. Significa pensiero profondo
    - Vischio: significa vittoria

     
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    Significato dei fiori: la bocca di leone

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    Per il nostro consueto appuntamento con la rubrica riguardante il significato dei fiori, oggi ci occuperemo di un nome ampiamente diffuso nel nostro paese spesso in maniera spontanea in alcune aree: la bocca di leone. Questa pianta, il cui nome scientifico è Antirrhinum majus, è originaria delle regioni mediterranee e diffusa da secoli sul nostro territorio.
    Il suo nome così “originale” deriva dall’aspetto del fiore. La sua particolare conformazione ricorda in buona parte una bocca e contemporaneamente anche un naso di animale. E’ il nome latino stesso a connotarne quello con il quale è normalmente conosciuto. Il nome del genere, Antirrhinum, significa infatti ”simile a un muso (o un naso) “. E basta osservare le labbra del fiore per capire come migliore connotazione non poteva essere inventata. Queste due specifiche parti vengono infatti ad unirsi in un modo così eclettico che se si comprime la corolla la si vede aprire al pari della bocca di un leone che ruggisce.
    I fiori della bocca di leone possono essere di diversi colori: quelli che nascono spontanei sono solitamente porporini o bianchi; a differenza di quelli coltivati che riescono ad esprimersi in diversi colori: giallo, violetto, rosa. Il fiore, originario dell’Europa meridionale e il Nordafrica, può raggiungere i 6 cm di grandezza. Nel nostro paese questo fiore cresce in luoghi sassosi ed aridi solitamente, ma non disdegna i muri soleggiati ed i margini dei sentieri. Viene spesso coltivata nei giardini per il suo bell’aspetto.

    Nel linguaggio dei fiori questa pianta possiede un significato di disinteresse ed indifferenza. E si racconta che fin dal medioevo venisse considerato il “fiore del capriccio”. Questo perché le ragazze giovani si ornavano i capelli con queste fioriture per rifiutare elegantemente i corteggiatori non voluti. Abbiate quindi cura, a meno di una passione particolare per questo fiore della persona alla quale rivolgete la vostra attenzione, di non inserire le bocche di leone all’interno di un mazzo di fiori o in composizioni floreali da regalare.
    In antichità si pensava inoltre che il seme della bocca di leone, insieme all’olio di giglio, avesse la peculiarità di sistemare le imperfezioni del viso e della pelle.



    Significato dei fiori: la bardana

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    Oggi, continuando il nostro viaggio nel mondo del significato dei fiori parleremo della bardana. Un fiore molto caratteristico, forse non considerabile bello nel senso classico del termine, ma davvero interessante nella sua composizione e nel suo significato. Un fiore “appiccicoso”, nel vero senso della parola, e che in questa sua “peculiarità” contiene tutto il suo significato.
    Non molti conoscono questa fioritura, quindi descriviamone brevemente le caratteristiche. È una pianta ricurva e dotata di una radice cilindrica imponente e un fusto robusto. Le sue foglie, tra il verde e grigiastro, sono molto grandi alla base e più piccole man mano che ci si avvicina all’apice. I fiori, di color porporino, sono racchiusi in un involucro uncinato e poco appariscenti. La fioritura avviene in estate e grazie alla sua tendenza a nascere spontaneamente, in particolare nei terreni incolti e ad ogni altezza viene considerata una pianta infestante, sebbene dalle caratteristiche fitoterapiche molto sviluppate.

    Abbiamo detto che il fatto di essere appiccicosa connota il suo significato. Niente di più vero, visto che nel linguaggio dei fiori la bardana esprime riservatezza e ritrosità, proprio per la tendenza naturale che le persone hanno nel non entrarne in contatto. Nell’antichità il succo di questa pianta veniva utilizzato per allontanare gli insetti e per difendersi dalle loro punture. Alcune popolazioni ne cuocevano le foglie nel latte a crearne un cataplasma al fine di utilizzarlo come “antibrufoli” e contro le imperfezioni della pelle.
    Era conosciuta tra gli antichi Bretoni come “erba del grembo”, ma si pensa che questo nome sia nato a causa della confusione fatta tra i termini “bardane” (francese) e “barlen”(bretone), che significa appunto ventre. In Europa, nel medioevo, le foglie di questa pianta venivano utilizzate, una volta polverizzate nel vino, come oggi usiamo il burro di cacao. Piccola curiosità: sembra che sia stata la bardana a dare ispirazione all’inventore del velcro.

     
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    Significato dei fiori: la carota

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    Oggi nella nostra rubrica dedicata al significato dei fiori, parleremo di una pianta che tutti noi consideriamo più che altro per il suo lato commestibile ma, che soprattutto nella sua versione selvatica, è in grado di regalare davvero dei fiori piacevoli alla vista e molto delicati: la carota. Se provate a fare una passeggiata in un qualsiasi prato incolto, vi renderete facilmente conto di essere circondati da questi esemplari.
    La carota, infatti, cresce spontanea nei prati di tutta Europa, diventando quasi “infestante” in concomitanza con la tarda primavera. La carota selvatica ha una tale capacitò di diffusione che arriverete a considerare i suoi fiori invasivi. Per esperienza personale posso però assicurarvi che sono perfetti da utilizzare come compendio aggiuntivo a delle particolari acconciature quali possono essere quelle relative ad una cerimonia. La loro delicatezza, specialmente se divisi dal loro cespo naturale e il loro candore sono ottimali in tal senso.

    Lo dimostra anche l’uso che fin dall’antichità è stato fatto della sua fioritura, utilizzata dagli antichi romani e dalle popolazioni che sono a loro seguite per addobbare ed abbellire gli ambienti in occasione di matrimoni, sia in epoca pagana che in epoca cristiana. Si è pensato per molto tempo che i fiori di carota avessero un’efficacia particolare nei confronti dei problemi d’amore, che fossero un potente afrodisiaco, e che potessero curare gli stadi di alterazione mentale. Questa fioritura appare addirittura riprodotta all’interno degli affreschi di Pompei. L’uso commestibile della carota è nato con il medioevo, prima di allora veniva utilizzata la radice (ciò che noi mangiamo, N.d.R.) solo a scopo medicamentoso.
    Nel linguaggio dei fiori acquista un significato di felicità e festa. Nel rinascimento i ricettari delle erbe curative (antenati degli attuali ricettari fitoterapici, N.d.R.) consigliavano di bere una tisana a base di fiori di carota come rimedio sicuro contro l’epilessia e di consumarla cruda per favorire il concepimento nelle coppie sterili.

     
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    Significato dei fiori: la bocca di leone

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    Per il nostro consueto appuntamento con la rubrica riguardante il significato dei fiori, oggi ci occuperemo di un nome ampiamente diffuso nel nostro paese spesso in maniera spontanea in alcune aree: la bocca di leone. Questa pianta, il cui nome scientifico è Antirrhinum majus, è originaria delle regioni mediterranee e diffusa da secoli sul nostro territorio.
    Il suo nome così “originale” deriva dall’aspetto del fiore. La sua particolare conformazione ricorda in buona parte una bocca e contemporaneamente anche un naso di animale. E’ il nome latino stesso a connotarne quello con il quale è normalmente conosciuto. Il nome del genere, Antirrhinum, significa infatti ”simile a un muso (o un naso) “. E basta osservare le labbra del fiore per capire come migliore connotazione non poteva essere inventata. Queste due specifiche parti vengono infatti ad unirsi in un modo così eclettico che se si comprime la corolla la si vede aprire al pari della bocca di un leone che ruggisce.
    I fiori della bocca di leone possono essere di diversi colori: quelli che nascono spontanei sono solitamente porporini o bianchi; a differenza di quelli coltivati che riescono ad esprimersi in diversi colori: giallo, violetto, rosa. Il fiore, originario dell’Europa meridionale e il Nordafrica, può raggiungere i 6 cm di grandezza. Nel nostro paese questo fiore cresce in luoghi sassosi ed aridi solitamente, ma non disdegna i muri soleggiati ed i margini dei sentieri. Viene spesso coltivata nei giardini per il suo bell’aspetto.

    Nel linguaggio dei fiori questa pianta possiede un significato di disinteresse ed indifferenza. E si racconta che fin dal medioevo venisse considerato il “fiore del capriccio”. Questo perché le ragazze giovani si ornavano i capelli con queste fioriture per rifiutare elegantemente i corteggiatori non voluti. Abbiate quindi cura, a meno di una passione particolare per questo fiore della persona alla quale rivolgete la vostra attenzione, di non inserire le bocche di leone all’interno di un mazzo di fiori o in composizioni floreali da regalare.
    In antichità si pensava inoltre che il seme della bocca di leone, insieme all’olio di giglio, avesse la peculiarità di sistemare le imperfezioni del viso e della pelle.

     
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    Significato dei fiori: la fritillaria

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    Oggi parleremo di una pianta davvero particolare nel nostro consueto appuntamento del lunedì con il significato dei fiori. Ci occuperemo, infatti, della fritillaria, una bulbosa dall’aspetto molto grazioso ed al contempo dimesso. La cui immagine ha un po’ dettato quello che viene riconosciuto come suo linguaggio universale. Scopriamo insieme questa fioritura.

    La Fritillaria è un fiore tra i più amati dai francesi. Grazie a quella che per secoli è stata la tradizione popolare del luogo. Vi basterà pensare che nel diciassettesimo secolo, la moda stessa esaltava questa bulbosa, riproducendola sulle stoffe e utilizzandola dal vivo come ornamento. La particolarità dei suoi petali, picchiettati di quadratini bianchi e neri gli ha fatto valere questo nome. In lingua latina, infatti, fritillaria significa scacchiera. Per ciò che riguarda il suo significato, bisogna risalire indietro nel tempo fino agli Ugonotti, quando gli stesso fuggirono dall’Inghilterra portando con loro dei semi del fiore che venne in questo modo coltivati anche nel “continente”. Nel linguaggio dei fiori la fritillaria rappresenta fuga e persecuzione.

    C’è una leggenda legata a questo fiore, nella specie della fritillaria imperialis. Per inciso, si tratta di una delle tipologie di fiori appartenenti alla famiglia considerata inconfondibile dagli appassionati, grazie ai grandi fiori gialli e rossi pendenti che ne caratterizzano la fioritura e che la fanno somigliare ad una corona di campanelle. Il mito in questione è tipico del mondo cristiano. Secondo la leggenda, infatti, il portamento di questi fiori ha origine nel corso della “via crucis” nel momento in cui Gesù Cristo saliva al Golgota. Tutti i fiori al suo passaggio chinavano il capo, tranne la fritillaria, che in modo arrogante e fiero rimase con il capo in alto. Nel momento in cui Gesù posò il suo sguardo su di lei però, il fiore arrossì e umilmente chinò i suoi fiori. Le gocce di nettare che compaiono alla base di ogni fiore, sono secondo la leggenda le lacrime che da quel momento la pianta continua a versare, così grandi che cadono a terra appena si tocca la corolla.

     
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    Significato dei fiori: la gardenia


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    Ogni fiore porta con sé un significato recondito. Parla per noi se regalato ed esprime ciò che non siamo in grado di dire a parole. Oggi in tal senso ci occuperemo della gardenia. Un bellissimo fiore ampiamente diffuso anche in Italia, che a seconda della tradizione che lo vede protagonista, cambia messaggio. Vi sembra assurdo? Eppure è così: figurarsi che cambia significato anche in base al contesto.

    Basta infatti prenderlo in considerazione all’interno di uno sposalizio, tra addobbi e bouquet per riscontrare in lui il significato di gioia, purezza e sincerità. Un paio di secoli fa, e spesso ancora oggi in diversi paesi, è sinonimo di bellezza che sfugge. Per altri ancora rappresenta sincerità, simpatia, buona amicizia. Insomma, per farla breve, sembra che questa fioritura possa fregiarsi di qualsiasi titolo positivo riguardante la sua colorazione e la sua forma. La gardenia è un arbusto sempreverde, caratterizzata da un fogliame verde lucido attraente quasi come i suoi fiori. Si tratta di un ottima ed apprezzata pianta ornamentale, tanto da essere coltivata in vaso.

    Nell’ottocento e nei primi anni del secolo la gardenia veniva spesso utilizzata come fiore all’occhiello dai nobili e dai signori. Essa veniva inoltre offerte dagli spasimanti alla propria donna del cuore, la quale le appendeva sull’abito in occasione delle serate mondane o per recarsi a teatro. I suoi fiori, bianchi ed importanti sono molto delicati: sapevate che se bagnati i petali assumono un colore giallino? Il fiore della gardenia è uno spettacolo coreografico purtroppo caratterizzato da una breve durata: la sua fioritura dura al massimo tre giorni. Vi state chiedendo come fosse possibile nel diciannovesimo secolo far durare all’occhiello la gardenia il più possibile? Gli inglesi inventarono una fialetta di vetro da riempire con acqua, per tenere il fiore reciso fresco e bianco il più a lungo possibile. Un piccolo espediente, facilmente camuffabile, ma di reale funzionalità.

     
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    Significato dei fiori: la natalina o schlumbergera

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    Oggi il nostro viaggio nel mondo del significato dei fiori concentra l’attenzione su una pianta succulenta davvero molto bella e dotata di una interessante peculiarità: la capacità di fiorire in primavera e nel periodo invernale: la schlumbergera, comunemente conosciuta sotto il nome di natalina o cactus di Natale.

    Questo fiore, appartenente alle cactacee, fiorisce proprio in concomitanza con il Natale ( o meglio con il solstizio di inverno, N.d.R.)ed è ovviamente una pianta che, sebbene ormai facilmente coltivabile anche nel nostro paese, è comunque un esemplare che si è adattato a condizioni climatiche diverse da quelle nelle quali è originariamente nata. Si tratta di una pianta d’appartamento, da coltivare in casa perché all’interno umidità e temperatura sono maggiormente regolabili rispetto all’esterno.

    A differenza di altre piante dotate di una forte tradizione storica, come l’ortica, o l’alloro, o per rimanere in tema natalizio, il pungitopo, la schlumbergera fonda il suo posto nel linguaggio dei fiori per via della sua stessa esistenza, e della sua capacità di adattarsi alle avversità. E’ il suo stesso essere succulenta a rappresentare la sua forza. Solidità e rinascita, questi sono i suoi significati più diffusi. E la sua stessa natura a essere segno della sua forza. E come tale viene considerata quando regalata.

    Il fatto che fiorisca in concomitanza con il Natale, inoltre, la connota come una pianta in grado di rigenerarsi in un periodo nel quale la maggior parte degli altri vegetali, tolte naturalmente le specie orticole, entrano in riposo vegetativo. E’ una connotazione in comune con molte fioriture invernali. La sua presenza fiorita in occasione delle festività la rende una pianta beneaugurante, simbolo di rinnovamento e di transizione da un periodo brutto ad uno migliore. Siate quindi felici se vi viene regalata una tale pianta e non preoccupatevi eccessivamente di vederla sfiorire: è un vegetale resistente che si accontenta di poche cure. Una piccola curiosità per voi. Nella suo sbocciare primaverile, invece che natalina, la schlumbergera viene chiamata “pasqualina”. Il perché, sicuramente, l’avete già capito.



    Significato dei fiori: l’agrifoglio

    agrifoglio

    Quando si esplora il mondo del significato dei fiori non si sa mai cosa aspettarsi. E l’agrifoglio si rivela essere una vera e propria sorpresa. Esso è conosciuto per il suo uso natalizio, per essere una delle piante augurali di questo periodo dell’anno. Il suo significato punta essenzialmente sulle sue caratteristiche fisiche: parliamo infatti di eternità ed aggressività. La prima connotazione viene data dal fatto che si tratta di una pianta sempreverde, mentre la seconda deriva dalle sue foglie estremamente pungenti.

    Da sempre, nel corso dei millenni, questa che per noi è una pianta natalizia veniva utilizzata per cacciare gli spiriti maligni e le cattiverie. Veniva impiegata in questo modo sia dagli antichi romani (famoso è il consiglio di Plinio il Vecchio nel primo secolo a.C. di utilizzarlo sulle porte di casa per proteggerla, insieme ai suoi abitanti dai malvagi e dall’invida, n.d.r) sia dai druidi, che la utilizzavano per liberare l’ambiente dagli spiriti non buoni e per guarnire i propri capelli quando presenziavano ai riti sacrificali.

    Anche nella cultura occidentale assume questa valenza: avete presente le composizioni “scacciaguai” che si regalano nel periodo di dicembre come beneaugurali per le festività ed il nuovo anno? E’ la tradizione pagana che è giunta fino a noi. Non molti sono a conoscenza che di questa pianta esista anche una varietà tropicale che cresce in Sudamerica. Conosciuta sotto il nome di matè, questa pianta di agrifoglio presenza delle foglie poco spinose, dalla quali si ottiene un ottimo infuso dal potere eccitante dalle foglie seccate e tostate.

    A livello storico, l’agrifoglio in epoca romana rappresentava un simbolo dei Saturnalia, la festa dedicata a Saturno. Per non essere perseguitati i romani continuarono ad utilizzarle in modo pagano in quei periodi dell’anno, che coincidevano con il Natale. Fu così che la pianta passò dall’essere un simbolo del paganesimo ad un simbolo cristiano.

    Piccole curiosità: in Germania si pensa che un pezzetto dell’agrifoglio utilizzato per abbellire le chiede per le decorazioni possa rappresentare un ottimo “portafortuna” contro lampi e tuoni.

    Significato dei fiori: il pungitopo

    butchers-broom

    Da centinaia di anni l’uomo regala piante e fiori non solo in base alla sua bellezza ma anche in base al significato. Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi anche nell’indicarvi il loro linguaggio, facendo in modo che possiate regalare una delle tante piante tipiche di questa festività consci non solo del loro valore portafortuna, ma anche del loro significato, rendendo il tutto più completo. Oggi parleremo del pungitopo.

    Il ruscus aculeato è una tra le piante natalizie per antonomasia insieme alla stella di natale : questo perché al suo interno contiene i colori tipici di questa festa: verde e rosso. In particolare le bacche richiamano la tradizione, e non di rado con esse vengono create delle piacevoli composizioni da utilizzare come ghirlande o come semplice decorazione.

    Il suo significato è positivo. A differenza di molte altre piante non può contare su un “linguaggio” specifico. In linea di massima quasi tutte le tradizioni la considerano una pianta beneaugurante, in grado di portare gioia e prosperità. Non bisogna stupirsene viste le capacità fitoterapiche che la pianta porta con sé, in particolare per ciò che riguarda l’apparato urinario, per il quale rappresenta un ottimo antibiotico.

    Ovviamente la sua connotazione favorevole non dipende solo da questo: ad alimentare tale importanza data al pungitopo ha sicuramente contribuito l’uso che ne veniva fatto nei tempi antichi. Già gli antichi romani, ai loro tempi, consideravano la pianta un talismano. Forse il tutto derivava dal colore rosso delle bacche, ma è risaputo che i cittadini, a prescindere dalla loro ricchezza, usavano portare con loro dei ramoscelli di pungitopo durante i saturnali, ovvero nei giorni che precedevano il solstizio di inverno.

    Avere questa pianta nelle vicinanze della casa era per loro sinonimo di protezione dai malefici: una credenza derivante dal particolare spessore delle foglie che unite alla loro forma e consistenza rappresentavano una vera e propria difesa. Senza contare l’importanza del suo colore: la pianta, sempreverde, rappresentava la sopravvivenza.

     
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    Significato dei fiori: l’erba cimina

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    L’erba cimina non è una piantina conosciuta da tutti. E’ un vegetale appartenete alla famiglia dei gerani selvatici e viene chiamata anche “fiore gru” per la forma caratteristica della fioritura. Il suo significato è strettamente legato alla sua parentela con i pelargonium, sebbene con gli stessi non condivida il gradevole odore.

    Oltre che per una certa differenza d’aspetto, l’erba cimina differisce dal geranio proprio per questo suo odore, tendente al nauseabondo. Niente a che vedere con il fiore cadavere, fortunatamente, sebbene decisamente poco gradevole. Se l’aspetto in qualche modo può sembrare dimesso e l’odore non risulta attraente, il significato correlato all’erba cimina nel linguaggio dei fiori è al contrario molto bello. Esso, infatti, è sinonimo di predilezione ed amore. Ciò è dovuto alla tradizione del Circestensi ai quali essa è legata. Quest’ordine religioso era solito trattarsi e curare le proprie ferite ed i propri malanni con questa pianta ed unire la valenza dell’erba cimina con uno dei credo principali dei Circestensi, quello di “devozione ed amore”, è stato naturale e si è andato consolidando nei secoli.

    Ovviamente questa pianta per il suo odore non è solita essere usata per decorazioni o composizioni, ma non di rado la si può incontrare spontanea nel nostro paese. Essa è una pianta di tipo erbaceo che di solito in altezza non supera i 50 centimetri e che a seconda della varietà può essere di tipo annuale o perenne. Il suo aspetto è caratterizzato da foglie di tipo palmato e fiori tondeggianti. Al pari dei gerani possono essere di color porpora con venature bianche, o di colori semplici ma intensi che vanno dal rosa al viola intenso. L’erba cinima viene ancora utilizzata in erboristeria come rimedio fitoterapico: il sapere dell’ordine Circestense è giunto fino a noi e non è andato perso ed a ben vedere si è rivelato ben riposto.

     
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    Significato dei fiori: la giunchiglia

    chiunchiglia-narcissus-poeticus

    Oggi parleremo della giunchiglia e dei suoi fiori. Si tratta di una pianta davvero interessante e non solo dal punto di vista del suo significato. La sua appartenenza alla famiglia dei narcissus le conferisce un aspetto gradevole come il “parente” narciso, ma ne differisce in modo straordinario se ne analizziamo il linguaggio.

    Il nome di questo fiore deriva da un diminutivo di “giunco”. Con questo termine di solito si indica una pianta dallo stelo lungo e flessibile che cresce in luoghi umidi. Rimane ancora quindi un mistero comprendere perché sia stato dato questo nome alla giunchiglia, visto che si tratta di una varietà di narciso che fiorisce con l’arrivo della primavera nei prati, punteggiandoli con i suoi attraenti fiori di colore giallo. Parlando di significato dei fiori, senza dubbio questa pianta si discosta in maniera molto evidente dalla sua famiglia di appartenenza.

    Nel linguaggio dei fiori il narciso indica infatti vanità, forte autostima e non per ultimo una vera e propria incapacità di amare. Al contrario della giunchiglia che esprime amore e desiderio per gli altri. Per molto tempo questo fiore è stato considerato come un potente portafortuna e fiore augurante felicità. Questo deriva dalla capacità dei suoi fiori di sbocciare appena l’inverno inizia a recedere annunciando idealmente tutte le bellezze che la primavera è in grado di portare con sé. Anche in modo spontaneo è spesso possibile iniziare a trovare la giunchiglia nei prati fin da metà febbraio quando la fioritura, in base ai cambiamenti climatici, anticipa se stessa.

    Quando tutto ciò accadeva nei secoli passati, la giunchiglia veniva considerata portatrice di felicità e gioia e veniva regalata augurano vantaggi e ottime opportunità. Attualmente è anche sinonimo di desiderio. E’ quindi un perfetto regalo per augurare ricchezza e prosperità, ma anche per esprimere la voglia carnale che si ha di una persona. Ponderate quindi bene ogni mossa.

     
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