Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Bimbi e giochi!!!

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    Cicciobello Winnie Pooh



    Cicciobello è un bambolotto storico, amatissimo da tutti: mamme e bambini. Ma perche i bambolotti cicciobello piacciono tanto? Perchè ogni cicciobello stuzzica la fantasia del bambino, cicciobello non è solo un bambolotto ma è un vero e proprio compagno di gioco. I bambolotti cicciobello sono realizzati con la massima accuratezza in ogni dettaglio. Sta a voi genitori scegliere la versione di cicciobello che crediate sia più idonea al vostra bambino. Se il vostro bambino vi ripete che da grande vuole diventare un dottore allora la scelta giusta è cicciobello bua o cicciobello bua cerottino. Se invece il vostro bambino/a è un bambino coccolone allora bisognerebbe optare per cicciobello prime coccole o cicciobello primo amore. Se alla vostra bambina piace giocare a fare la mamma allora il regalo giusto è cicciobello lacrime vere o cicciobello buonanotte.

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    Cicciobello Bua


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    Cicciobello Lacrime Vere


    CicciobelloPrimeCoccole
    Cicciobello Prime Coccole

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    Cicciobello Buonanotte



    Edited by Lussy60 - 27/9/2012, 15:14
     
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    Come scegliere i giocattoli per i bambini?


    giochi-bambini

    Non vi trovate in difficoltà davanti agli scaffali con i giocattoli per i bambini? Piani e piani di oggetti per stimolare la crescita e l’emotività del piccolino. Alcuni sono colorati, altri morbidi, poi ci sono i giochi cosiddetti intelligenti, quelli alla moda, quelli in materiali ecocompatibili, ecc. Scegliere non è facile, soprattutto quando il bambino si diverte di più con una bottiglietta in plastica con dentro un po’ di pasta.
    I bambini sono in grado di trasformare qualsiasi oggetto in gioco, come una carta rumorosa, un bel nastro arricciato o un soprammobile dai colori sgargianti. È importante però seguire la crescita del bimbo con giochi adatti alla sua età. Per acquistare un giocattolo ci sono delle importanti norme di sicurezza (le certificazioni europee di cui abbia parlato anche in passato) da rispettare e poi ci vuole un po’ di buon senso.

    La prima cosa da guardare è il prezzo. Ne vale davvero la pena di spendere molti soldi per un oggetto che verrà rotto, nella maggior parte dei casi, appena estratto dalla scatola? Dipende. Nella quantità direi di no, ma se desiderate fare una volta un regalo particolare, allora fate attenzione che il bambino lo recepisca come tale. Mi trovo poi pienamente d’accordo con i consigli del blog MestierediMamma che identifica cinque elementi importanti per la scelta.
    Un giocattolo deve essere bello. Con bellezza s’intende ben fatto, con colori gradevoli e dotato di materiali funzionali. Evitate sempre di acquistare oggetti scadenti: meglio un gioco in meno, che uno in più di bassa qualità. È poi importante che sia semplice e intuitivo (per questo è importante stare sempre molto attenti all’età). Prestate poi attenzione al fatto che sia educativo: l’educazione viaggia verso diversi canali. Anche scoprire al tatto che una cosa punge, è morbida o ruvida, è uno stimolo. Per fare ciò bisogna avere un occhio di riguardo per i materiali (sempre meglio se naturali).
    Infine, bisogna considerare l’ingombro o i rischi di certi giochi: siete sicuri di voler occupare il soggiorno intero con una pista o dotare il bambino con una batteria, con la quale emetterà fastidiosi rumori. Valutate bene le conseguenze dei vostri acquisti e degli spazi (a volte ridotti) che avete in casa.



    Rispettare la fascia d’età consigliata nei giocattoli: perché è importante

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    Nei nostri post dedicati ai giocattoli abbiamo più volte sottolineato l’importanza di scegliere giochi sicuri e consoni all’età del bambino a cui è destinato; proprio quest’ultimo punto è, a detta degli esperti, troppo sottovalutato e, spesso, è proprio il mancato rispetto della fascia d’età consigliata a far diventare un giocattolo da innocuo a pericoloso.
    Tutti gli esperti sono d’accordo nel sostenere che dare a un bambino un giocattolo destinato a una fascia d’età superiore può avere conseguenze impreviste; i bambini piccoli mettono in bocca qualsiasi cosa che gli capita sotto mano, perché è il loro modo di esplorare il mondo. Quindi, soprattutto se il bambino ha meno di 36 mesi, bisogna prestare particolare attenzione alle indicazioni della fascia d’età.

    Nei giocattoli a norma c’è un apposito marchio chiamato “fantasmino” che indica gli oggetti pericolosi per i più piccoli; il marchio, di solito è accompagnato da indicazioni che spiegano il pericolo specifico, come la presenza di parti molto piccole che potrebbero essere ingoiate o inalate. Queste indicazioni diventano particolarmente importanti quando ci troviamo di fronte a giocattoli che ci sembrano assolutamente sicuri; un esempio per tutti: gli animaletti di pezza sembrano innocui, ma per la maggior parte sono inadatti a bambini troppo piccoli.
    Molto spesso il pericolo maggiore dovuto al mancato rispetto della fascia d’età consigliata del giocattolo non è che il bambino inghiottisca qualcosa, bensì che inali una parte del gioco e che ne rimanga soffocato; altri rischi derivanti da giocattoli di fascia superiore in mano a bambini troppo piccoli possono essere ferite agli occhi con parti appuntite o avvelenamenti e reazioni allergiche se il bimbo entra in contatto con sostanze liquide.



    Giocattoli per neonato

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    Vi siete mai chieste se ci sono giocattoli intelligenti e creativi dai 3 mesi in poi? E vi è mai capitato di ricevere come regalo, dei giocattoli inadatti per vostro figlio? I giocattoli per un neonato sono molti importanti, dato che inizia proprio lì la loro fase di esplorazione, nel toccare, vedere e sentire. L’oggetto catturerà la sua attenzione per i colori, le forme e la sostanza. I primi istinti di un bambino alle prime armi con un giocattolo, saranno quelli di metterlo in bocca e in un successivo movimento, di buttarlo a terra, pronti per conoscerne un altro.

    Da 3 mesi a un anno vi è la fase di crescita in cui un neonato sviluppa meglio i suoi sensi, dalla vista, ai movimenti, alle prime parole. In questo periodo di transizione è fondamentale avere i giusti strumenti per aiutarlo a capire meglio la sua evoluzione. Cosa significa? Date a vostro figlio, giocattoli accattivanti che stimoli la sua curiosità e assicuratevi che siano costruiti con materiali controllati e sicuri.
    Con i primi mesi di vita, il cervello estende la sua conoscenza, esaminando circostanze e situazioni. Qualche esempio di giocattoli per neonati sono le chiavi, orsetti vari, pupazzi di gomma, cubi, trottole, e altri. E i carillon e le giostrine musicali? Sono utili per il suo udito, e lo aiuteranno a distinguere e scoprire suoni o rumori mai sentiti prima. Non comprate giocattoli troppo rumorosi prima che il bambino abbia compiuto un anno, si rischia di creargli troppa confusione.
    Cercate di concentrare lo svago in pochi giocattoli, ma utili e efficaci nella crescita del bambino, si affezionerà a quelli che avrà e ogni volta vorrà vederli in modo diverso, e piano piano aggiungete altri modelli, ma che siano adatti alla sua età.



     
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    Fiabe, oggi si può registrare la voce della mamma


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    Lettori di mp3, tablet, applicazioni per iPhone: le nuove tecnologie sono entrate anche nelle camerette dei bimbi. E oggi esistono dispositivi che permettono di registrare la voce dei genitori mentre raccontano una storia o cantano una filastrocca. Un modo per far sentire al piccolo la vicinanza di mamma e papà quando sono al lavoro, anche se nessuna tecnologia sarà mai in grado di riprodurre il calore del contatto fisico.

    Vediamo insieme alla psicologa Daniela Bavestrello quali sono i reali vantaggi di questi dispositivi e come utilizzarli in maniera corretta.

    0-18 mesi: meglio una canzoncina

    "Un bambino molto piccolo è molto più sensibile all'olfatto e al tatto che all'udito. Per lui la voce non ha il significato evocativo ed emotivo che può avere per un adulto", spiega l'esperta. Per questo, nei primi mesi di vita è meglio registrare una filastrocca o una canzoncina che, rispetto alla fiaba, evocano sensazioni più profonde, come sono quelle legate alla musica. Ma in questa fase i dispositivi per registrare la voce sono più utili ai genitori che al bambino. "La mamma ha la sensazione di fare qualcosa di positivo per il figlio, anche quando non è fisicamente con lui. Questo la gratifica, le permette di lavorare più serenamente e, di conseguenza, di tornare a casa più rilassata e tranquilla".

    18-24 mesi: registrare la storia insieme ai genitori

    Quando il bambino diventa più grandicello, questi dispositivi assumono un'utilità e una valenza diverse. La voce della mamma evoca sensazioni, emozioni e ricordi, soprattutto se associata a un'attività svolta insieme. Mamma e bambino possono, quindi, registrare la storia 'a due voci': l'adulto legge, il piccolo fa i versi degli animali o i rumori. "Così, il bimbo, riascoltando la fiaba, ripenserà a quei momenti di condivisione con il genitore. E questa esperienza avrà su di lui un effetto consolatorio, diventando una sorta di 'ciuccio uditivo'".

    Dopo i 24 mesi: solo in alcuni momenti della giornata

    Ormai il bambino è in grado di far funzionare da solo questi dispositivi e, in autonomia, può decidere quando desidera ascoltare la voce della mamma, piuttosto che sfogliare un libro o giocare con gli amichetti. L'importante è che l'ascolto rimanga circoscritto a un tempo limitato durante l'arco della giornata. Deve, cioè, restare solo un breve esperienza consolatoria. "Il rischio, altrimenti, è che i dispositivi siano utilizzati come la televisione, lasciata accesa per ore: il bimbo ancora non è in grado di seguirla per molto tempo, non la capisce se non per brevi momenti, ma ne rimane comunque ipnotizzato".



    Articolo di Monica Gabrielli

     
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    Giocattoli trofeo che tutti volevamo
    Ricordate quando il Natale poteva essere rovinato da un Babbo Natale un po’ distratto? Questi giocattoli trofeo vi rinfrescheranno la memoria...

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    1. Astronave Millennium Falcon
    I giochi di Guerre Stellari hanno invaso il mercato negli anni ‘80, ma un grosso pezzo di plastica plasmata sotto vuoto regnava sovrano: il Millennium Falcon. Effettivamente era un gioco gigantesco, c’era spazio per tutti i personaggi di Guerre Stellari e aveva uno scomparto segreto e un effetto sonoro a batteria che dava l’allarme in battaglia. È anche l’unico giocattolo nella nostra lista che possa far volare il Kessel in meno di 12 parsec – come qualunque patito di Guerre Stellari vi confermerà.

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    2. I Transformer
    Questi robot in incognito sono stati una delle linee di giocattoli più importanti negli anni ‘80, e i bambini impazzivano per i loro Transformer in tutto il mondo grazie al successo della serie di animazione della Hasbro. Il modello di Optimus Prime era quello che volevano tutti: un enorme camion che poteva essere trasformato nel leader degli Autobot.

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    3. Il castello di Grayskull
    Alcuni di voi probabilmente faranno ancora degli incubi sul castello di Grayskull. È uno dei più spaventosi giocattoli mai prodotti, ma questo non faceva che aumentarne la popolarità tra i giovani fan di He-Man dell’epoca. Un capolavoro di plastica, aveva una botola, un ascensore funzionante, un ponte levatoio bloccabile e un cannone laser sul tetto!

    4.tamagotchi-105823
    4. Tamagotchi
    Ricordate il ragazzino in classe che piangeva quando moriva il Tamagotchi? L’originale “cucciolo” digitale è stato per la prima volta messo in commercio in Giappone nel 1996, arrivando da noi poco dopo. Chi lo possedeva doveva allevare un uovo virtuale fino all’età adulta, nutrendo e pulendo la creaturina pixellata. Chi dimenticava di farlo trovava al posto del cucciolo virtuale una piccola lapide. Tragico.

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    5. Furby
    L’incubo di molti genitori a fine anni ‘90, i Furby potevano "parlare" nella loro lingua, il Furbish, ma erano programmati per iniziare a usare parole inglesi "crescendo". Lasciati da soli, continuavano a cinguettare a qualunque ora del giorno e della notte. Potevano anche comunicare con altri Furby tramite un congegno a infrarossi collocato tra gli occhi. Da paura.

    6.-Elmo-110043
    6. Pupazzo Elmo
    Basato sul personaggio Elmo della serie Sesamo apriti, questo carinissimo muppet si metteva a ridere se lo premevate una volta, e scoppiava a tremare e a ridere istericamente se gli facevate il solletico tre volte di fila. Una carenza di pupazzi Elmo nei giorni precedenti al Natale nel 1996 fece arrabbiare molti genitori e diminuì il numero di bambini che credevano a Babbo Natale.

    7.buzz-lightyear-110043
    7. Buzz Lightyear
    Dopo l’enorme successo di Toy Story nel 1995, era prevedibile che questo giocattolo di Buzz Lightyear sarebbe saltato in cima alla lista dei desideri per Natale di ogni bambino. Tuttavia, la casa produttrice, la Thinkway, non aveva intuito quanto sarebbe diventato popolare il film e non produsse pupazzi a sufficienza per soddisfare la domanda. "Verso l’infinito e oltre" era la distanza da coprire per trovarne uno.

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    8. Macchinina telecomandata
    Non ci sono giocattoli più cool delle macchinine telecomandate – soprattutto quando sono così belle e corrono veloci come i modellini della Tamiya. Ai nostri tempi era il Grasshopper che tutti volevano, basato sul design di un go-cart monoposto. Tutti i modellini erano facilmente personalizzabili con optional extra, permettendo ai fortunati proprietari di creare l’auto dei loro sogni.

    9.cabbage-patch-kids-110043
    9. Cabbage Patch Kids
    I Cabbage Patch Kids sono ancora in vendita, ma queste bambole così carine non sono più richieste alla follia. Come dice il nome, dovrebbero essere nate in un segreto campo di cavoli, anche se le teste di plastica e i corpi di tessuto flaccido facevano sospettare di essere prodotte in una catena di montaggio industriale. Almeno non si facevano la pipì addosso, come la bambola rivale, Baby Born.

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    10. Pattini in linea
    I primi anni ’90 hanno visto la nascita di un nuovo “giocattolo” oltre a un nuovo mezzo di trasporto. Sviluppati per sostituire i pattini da ghiaccio, i pattini in linea (o rollerblades) offrivano un nuovo approccio più aggressivo rispetto ai pattini più tranquilli. Parchi e marciapiedi di tutto il mondo vedevano gli esperti delle 8 ruote farsi strada tra le persone con sicurezza, insieme a nervosi novizi che li seguivano con imbottiture alle ginocchia e protezioni ai polsi per rendere un po’ meno dolorose le inevitabili cadute.

     
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    Giocare e divertirsi insieme

    DAY2-220_031

    Ecco qualche gioco per combattere la noia, divertirsi anche tra le pareti di casa e imparare meglio le tabelline.

    Infila - bottone

    Numero dei giocatori: due o più.

    Età: Adatto per bimbi dai 4 anni in avanti.

    Materiale: un pezzo di cordicella, con cui infilare i bottoni, alla cui estremità è annodato un altro bottone, un uguale numero di bottoni grandi con grossi buchi per ogni partecipante.

    L'abilità del giocatore consiste nell'infilare sulla cordicella i suoi bottoni il più rapidamente possibile. Vince chi lo fa più in fretta.

    Acqua... Fuochino... Fuoco!

    Numero dei giocatori: due o più.

    Età: Adatto per bimbi dai 4 anni in avanti.

    Uno dei partecipanti nasconde un piccolo oggetto qualsiasi in un angolo della casa mentre gli altri non guardano. Al segnale d'inizio tutti si affrettano a cercare, aiutati da quello che ha nascosto l'oggetto con la parola "Acqua" quando si è lontani dall'obiettivo, con "Fuochino" se ci si sta avvicinando e con "Fuoco" quando la soluzione è ormai vicinissima. Aiuta a socializzare e a muoversi con sicurezza e velocità.

    Vai in coda

    A ogni partecipante viene assegnata una lettera dell'alfabeto e, poi, colui che dirige il gioco interroga i compagni uno per volta, chiedendogli il nome di un animale; il giocatore interrogato deve rispondere con il nome di un animale che inizia con la lettera dell'alfabeto che gli è stata assegnata. Quello che sbaglia deve sistemarsi dietro l'ultimo che ha risposto correttamente. Vince il gioco chi ha più compagni dietro di sé. Oltre che con i nomi degli animali si può giocare con le città, le nazioni, i calciatori, gli aggettivi, gli avverbi... Utilissimo per un ripasso "leggero" delle materie scolastiche; si consiglia di utilizzarlo anche a scuola.

    ...cinque, sei, bum!

    I partecipanti si sistemano in fila o in semicerchio. Il primo della fila comincia a contare a voce alta dicendo appunto "uno", quello che lo segue nella fila dice "due" e così via. Il settimo deve dire "Bum". Devono dire "bum" anche quelli a cui capita un multiplo di 7 o un numero contenente il sette. Il gioco finisce quando si arriva a 100. Chi non dice "bum" quando è il suo turno è costretto a pagare un pegno. Questo gioco ha un chiaro obiettivo didattico: ripassare e imparare le tabelline.

    Indovina l'animale

    Colui che dirige il gioco dice nell'orecchio ad un compagno il nome di un animale facendo attenzione a non farsi sentire dagli altri partecipanti. Ogni bambino viene associato ad un animale e lo stesso animale può essere assegnato a più di un giocatore. Uno per volta, a turno, ciascun ragazzo chiede ad uno dei compagni di descrivere l'animale che rappresenta; l'interpellato dà delle indicazioni per farsi riconoscere. Vince chi riesce a indovinare più animali. É chiaramente un gioco di abilità e aiuta ad esprimersi correttamente.

     
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    Imparare l'inglese per gioco


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    Quando è consigliato iniziare ad apprendere una lingua straniera? Gli esperti non hanno dubbi: prestissimo. Se non si “studia” la seconda lingua dalla primissima infanzia, si rischia di restare inesorabilmente indietro.
    Da due a quattro anni, potenziali poliglotti

    “Fino ai tre-quattro anni di età - spiega Paolo Balboni, docente di glottodidattica all’università Ca’ Foscari di Venezia - le strutture di base di una lingua si fissano nel cervelletto e vi restano per sempre. Se un bambino impara a percepire e a distinguere i suoni caratteristici di un idioma, non rischierà, crescendo, di diventare sordo a quei suoni e a differenze quasi impercettibili (come leave e live, cup e cap, parole inglesi che, pur avendo una pronuncia simile, hanno significati diversi)”. “Per la fonologia - dice Paola Palladino, docente di psicologia dell’apprendimento all’università di Pavia - la prima infanzia è un periodo cruciale, probabilmente unico”.

    Consigli ai genitori

    1) Già a un anno e mezzo-due un bambino può essere messo nelle condizioni di esplorare altre lingue: ascoltando musica e storie, giocando, guardando cartoni animati. In questa fase non è importante che il bambino capisca: è importante che impari a percepire i suoni, e a distinguerli da quelli della lingua madre. La fonetica, in questa fase, è più importante di ogni regola grammaticale o sintattica.

    2) Il bambino non va messo davanti alla tv e abbandonato fino alla fine del cartone o del programma. Le lingue sono un fenomeno sociale e per questo vanno imparate in compagnia, di coetanei o dei genitori. Si gioca insieme, si ascolta insieme, si guarda la tv insieme. E soprattutto deve essere chiaro che imparare le lingue è divertente.

    3) Fondamentale è la costanza: adesso come negli anni successivi, è molto più utile mettere il bambino a contatto con una nuova lingua per una ventina di minuti al giorno piuttosto che per tre ore una o due volte alla settimana.

    4) Non pretendete che i vostri figli imparino tutto e subito. I risultati saranno progressivi ed evidenti negli anni successivi. Nei bambini l’apprendimento di una lingua straniera è rapido solo in una prima fase, poi rallenta in maniera drastica. Ma nulla o quasi va perduto.

    5) Se si ha la fortuna che uno dei due genitori sia straniero, è importante che ciascun genitore parli con il figlio esclusivamente nella propria lingua. In questo modo il bambino imparerà ad associare l’italiano al padre e il tedesco, per esempio, alla madre, e non rischierà di confondere i due idiomi.


     
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    La tribù degli indiani Cucù


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    Una filastrocca di Gianni Rodari per far imparare al bambino la differenza tra la qu e la cu.


    Conosci la tribù degli indiani Cucù?

    C'è l'indiano Cuore che raccoglie le more,

    c'è Cuoio un indianone che fa lo stregone,

    c'è Scuola l'indiana che fila la lana,

    c'è l'indiano Cuoco che accende un bel fuoco.

    Conosci la tribù degli indiani Cucù?

    Se li scrivi con la Q ride tutta la tribù!!!!!

    (Gianni Rodari)

     
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    La bambola che si allatta al seno

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    Si chiama Breast Milk Baby e negli Usa ha scatenato le polemiche

    Ne abbiamo viste di ogni tipo, che camminano, che parlano e dicono mamma, che piangono e vengono calmate appena le si da’ il biberon finto, ma, una bambola che si allatta al seno… è davvero una novità!

    In realtà, non si tratta di una vera e propria novità, la bambola era stata messa in commercio due anni fa, dalla Berjuan Toys, in Spagna (con il nome dio Bebè Glutòn), Gran Bretagna e Stati Uniti, ma non ha riscosso un granché di successo. Ora i produttori la rilanciano per Natale sugli stessi mercati, ma ancora una volta, nei Paesi anglosassoni è polemica.

    Ma in cosa consiste il gioco? Nella confezione oltre alla bambola, c’è anche una maglietta tipo top, che la bimba dovrà indossare. All’altezza del seno sono cuciti dei fiorellini che rappresenterebbero i capezzoli: avvicinando la bocca della bambola, questa comincia a succhiare e a emettere suoni e versetti tipici dei neonati allattati. Sa piangere, e dopo mangiato fa il ruttino come un bambino vero.

    Nessuna catena di giocattoli negli Usa ora la vuole mettere in vendita, scrive il Dailymail.co.uk, per le critiche dei genitori. La bambola, dicono, farebbe crescere le bambine troppo in fretta. Addirittura il commentatore di politica Bill O’ Reilly, nel suo programma su Fox News, ha detto: “ Voglio semplicemente che i bambini restino bambini. Non abbiamo bisogno di cose del genere”.

    Un portavoce della Berjuan Toys, ha replicato alle critiche, affermando che non è altro che un gioco d’imitazione e non è affatto diseducativo. Insegna ai bambini che allattare è un’espressione di affetto e un legame d’amore tra madre e figlio. E, chi vede l’allattamento come un tabù, vuol dire che ha o ha avuto problemi con l’allattamento naturale o collega il seno a un significato puramente sessuale.

    Una bambola che ha destato molte polemiche all’estero, ma se dovesse arrivare anche in Italia, come vi comportereste? Potrebbe essere un gioco adatto per le vostre bambine? Lasciate un commento

     
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    Organizzare una festa di compleanno per bambini

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    Organizzare una festa per bambini è un evento complesso, che dipende da alcuni fattori determinanti, come l’età ed il numero dei partecipanti, lo spazio ed il budget a disposizione. La festa in casa benché richieda il maggior impegno, rimane tra le ipotesi più gettonate. Ecco i consigli per non sbagliare e pianificare il tutto: gli inviti, il numero dei partecipanti, la messa in sicurezza della casa, il cibo, i giochi e la torta.

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    Gli inviti
    Potete acquistare i blocchetti con i personaggi preferiti dal festeggiato oppure cogliere l’occasione per realizzarne alcuni insieme: un gioco creativo e utile da fare insieme utilizzando cartoncini colorati, pennarelli glitterati e fantasia. Riflettete preventivamente sul numero degli invitati: 30 bambini in un appartamento di 45 mq può non essere la scelta giusta!
    Regolatevi in base allo spazio e all’età dei partecipanti. Fate un giro di telefonate per verificare le adesioni preventivamente. Non sempre (purtroppo) c’è l’abitudine di avvisare se non si partecipa ad una festa. E vostro figlio potrebbe rimanerci male se, invitati venti compagni ne vede arrivare solo 5 o 6.
    L’ambientazione
    Una grande fatica consisterà nel sistemare la casa: prima di tutto occorrerà togliere gli oggetti a cui siete più affezionati: nell’ambito di un gioco vivace potrebbero rompersi. Poi, organizzare la sicurezza dei bambini. Ad esempio, se avete delle scale, mettete un cancelletto o comunque bloccate il passaggio affinché non venga loro in mente di correrci su e giù.
    Togliete i tappeti più leggeri che possono alzarsi e far inciampare grandi e piccini; assicuratevi che nel bagno non ci siano detersivi, disinfettanti, lamette o forbicine a portata di mano; non lasciate in giro accendini, pillole o altri oggetti pericolosi che possono stimolare l’attenzione degli invitati. Quando i bambini sono tanti, è difficile tenerli tutti sotto controllo.

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    Le decorazioni
    Passate poi alle decorazioni, con palloncini colorati e ghirlande.
    Ne potete trovare di tutti i costi e colori, ma possono bastarvi anche 4 o 5 euro per fare un super figurone (magari acquistando queste cose nei negozi che vendono “tutto a 50 centesimi”!). Tovaglia plastificata, piatti e bicchieri rigorosamente usa e getta, saranno il tocco finale.

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    Qui il budget gioca un ruolo determinante: potete scegliere quelli dei personaggi preferiti dai vostri figli (es Winx o Hello Kitty), ma possiamo arrivare anche a 2,50 euro per 10 piatti. L’ideale è forse mescolare i tradizionali set bianchi (o blu o rosa) con quelli di Ben Ten e l’Uomo Ragno!

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    Cibo
    Inutile sbizzarrirsi troppo: i gusti dei bambini sono semplici. Potete optare per delle pizzette rosse e bianche (o dei piccoli tranci), cui abbinare patatine, pop corn e morbidi panini pieni di nutella. Vanno molto anche i panini imbottiti di salame, prosciutto e mortadella: qualcuno non guasterà. Informatevi preventivamente se ci sono bambini affetti da celiachia o allergie particolari e ponete delle alternative, ma soprattutto chiedete ai genitori cosa possono o meno mangiare. Un menù unico per tutti i bambini sarebbe l’ideale.

    giochi-feste-bambini

    Giochi
    Vanno scelti ovviamente in base allo spazio e all’età dei bambini. Non guasta una tradizionale caccia al tesoro, fatta però senza correre da una stanza all’altra, bensì tramite indizi caratterizzati da indovinelli, il gioco di “nomi, cose e città” e piccoli lavoretti manuali da svolgere con materiale messo preventivamente a disposizione. Un esempio? Consegnate alle squadre colori e cartoncini per realizzare delle maschere di carnevale, zucche, o dobloni e gioielli! Il tutto a seconda dei tempi o dei gusti.
    Possono poi andar bene tutti gli altri giochi tradizionali che si sono sempre fatti in casa: chi non ricorda il telefono senza fili? Con l’ausilio della musica se ne possono fare altri come il gioco della scopa o i balli classici dell’animazione.

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    Torta

    La torta sarà il tocco finale, morbida e gustosa decorata su scelta del festeggiato. Se non siete bravissime a realizzarle, vi conviene acquistarla! Meglio alla panna e cioccolato e rigorosamente priva di liquori. Va avvisato il pasticcere che si tratta di una torta per bambini.

    fonte:http://mamma.pourfemme.it/

     
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    Nuova App Ipad Iphone dedicata ai bambini

    Naturino lancia la app gratuita dedicata ai bambini: “Scrivi sulla Sabbia”, disponibile su Apple Store per iPad e iPhone.

    Dopo la App “Misurapiede”, utilissima per accertarsi circa la taglia del piede del proprio bambino, Naturino lancia una nuova App dedicata ai piccoli: “Scrivi sulla Sabbia”.

    Una nuova App per giocare ovunque con la sabbia

    Tempo di vacanze finalmente e quest'anno, anche per i bambini che andranno in montagna, sarà possibile giocare con la sabbia. L'idea è venuta a Naturino, il marchio leader nelle calzature per l'infanzia, che ha lanciato un'applicazione scaricabile gratuitamente da Apple Store che si chiama "Scrivi sulla sabbia". Grazie a questa iniziativa i nostri bambini potranno infatti disegnare e scrivere esattamente come si fa in spiaggia e aggiungere. tramite il menù laterale, tanti oggetti colorati per decorare il loro disegno sulla sabbia.

    Come giocare


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    Con la App "Scrivere sulla spiaggia" sembrerà davvero di essere al mare: i suoi rumori, le conchiglie, le formine per costruirepiste e castelli…e nel momento in cui il bambino deciderà di eliminare il suo disegno per farne uno nuovo, arriva un'onda che porta via tutto.
    Anche i genitori si divertiranno condividendo i disegni dei propri bambini, archiviandoli sul tablet o inviandoli agli amici tramite email!
    Naturalmente la App include anche una guida alla scelta delle prime scarpine e moltissimi approfondimenti sulle collezioni Naturino e sull’Effetto Sabbia.
    La App “Scrivi sulla Sabbia” è scaricabile anche per iPhone nella versione “mini”.



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    Regali di Natale: arriva Fijit Willa

    Una bambola interattiva con cui ballare e raccontarsi segreti e barzellette.


    COMINCIAMO A PENSARE AI REGALI DI NATALE


    Se state già pensando ai regali di Natale da mettere sotto l'albero per i vostri bambini, cominciamo a dare insieme un'occhiata alla novità più di rilievo per quest'anno con uno dei giochi più innovativi soprattutto per le bambine.

    Si tratta della bambola interattiva Fijit Willa. Nata da un esperimento stravagante di uno scienziato, Fijit Willa si anima grazia alla musica. Ride, balla e si muove con un ritmo frenetico: la migliore amica per tutte le bambine cariche di energia e con tanta voglia di divertimento.

    Willa è destinata dunque a diventare la migliore amica delle bimbe che con lei si divertiranno un mondo. Ama la musica, il ballo, conosce barzellette esilaranti, ride fino a farsi venire il mal di pancia e risponde alle domande. Adora anche essere coccolata e abbracciata....ed è morbidissima.

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    FIJIT WILLA E I SUOI AMICI

    Willa è stata premiata con il prestigioso riconoscimento "Toy of the Year Award 2012" e rappresenta una delle novità più originali previste per questo Natale.

    In Australia, a pochi mesi dal suo debutto, i negozi hanno registrato il tutto esaurito e sia gli USA che l'Inghilterra hanno effettuato vendite da record. Vedremo se anche da noi Willa avrà lo stesso successo entrando a far parte della top ten dei regali di Natale più scelti.

    Quando si addormenta Willa comincia a russare. Le bambine possono farle le loro confidenze, condividere i loro segreti, danzare e divertirsi al ritmo della musica. Willa risponde e fa anche lei delle domande.

    La bambola è infatti impostata per riconoscere circa trenta parole chiave e conosce 150 frasi con senso compiuto. La sua testa luminosa ha un faccino molto simpatico in grado di cambiare espressione a seconda di quello che sta dicendo o facendo.

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    Con Willa è possibile giocare in 4 modalità:

    1 - Chiacchiera : Willa parlerà con la sua amica del cuore di tanti argomenti;

    2 - Barzellette: Willa sa raccontare divertenti barzellette;

    3 - Ballo: Willa è in grado di ballare al ritmo sia delle sue musiche che di quello delle Hit del momento;

    4 - Nanna: Willa balla, ride, chiacchera ma poi si stanca e si addormenta (dopo avere anche un po' russato!).

     
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    Caccia al tesoro in giardino per bambini di 6 - 7 e 8 anni


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    Breve guida e istruzioni per organizzare una caccia al tesoro in giardino con i bambini di 6, 7 e 8 anni. Ottimo gioco per stare all'aria aperta ma anche idea entusiasmante per festicciole di compleanno e feste a tema con tanto di bandana da pirata e mappa del tesoro alla mano. Buon gioco!

    Organizzare una caccia al tesoro in giardino per bambini è davvero un'idea divertente per l'estate o l'autunno, quando il tempo ancora lo permette.
    Questo gioco può essere davvero utile per abituare i bambini a guardare con attenzione, chiedendo loro di trovare alcune cose insolite in giardino o nel parco.
    Questo tipo di gioco, inoltre, serve a migliorare:
    lo sviluppo del linguaggio,
    alcune competenze di base della matematica e, naturalmente,
    le abilità sociali, dal momento che è un gioco di squadra.
    Ma, soprattutto, la caccia al tesoro in giardino permetterà loro di godere e stare all'aria aperta.
    Quanto deve durare la caccia al tesoro in giardino?
    Circa un'ora.
    Che cosa serve per organizzare la caccia al tesoro in giardino?
    da 2 a 6 compagni di gioco a seconda della grandezza del parco-giardino in cui si gioca
    una lista di cose da cercare
    stampa della mappa del tesoro
    spuntini e snack come premi e per rifocillarsi dopo la caccia
    Il gioco Step-by-step
    Date ai bambini una lista di cose da cercare. Ecco alcune idee:
    Oggetti di uso quotidiano come stoviglie, penne, e oggetti colorati
    Oggetti con una forma specifica: cerchio, quadrato, triangolo, rettangolo, ovale, diamante, stella, spirale ...
    Oggetti-vocabolario: qualcosa di duro, di morbido, umido, secco, freddo, caldo, grande, piccolo, alto, basso, bello, brutto, spesso, sottile, fragrante, puzzolente, pungente o liscio.
    Oggetti-Alfabeto: trovare qualcosa che inizia con ogni lettera dell'alfabeto
    I vostri bambini possono divertirsi con tutti i loro amici trovando tutte le cose insieme, oppure potete dividere il gruppo in due squadre.
    Suggerimenti e consigli
    Attenzione ai colpi di calore.
    Assicuratevi che i bambini siano in sicurezza per gli spazi all'aperto; se siete in uno spazio pubblico, assicuratevi di poterli tenere d'occhio.
    Utilizzate una zona dove è possibile vedere i bambini per tutto il tempo e non uno spazio senza confini. La mappa serve anche a dire ai bambini che esistono confini ben definiti, oltre i quali non si deve andare.
    Mettere dei chiari divieti per non essere eliminati dal gioco
    parlare con estranei
    mangiare bacche o foglie
    distruggere le piante
    uscire dai confini stabiliti
    Obiettivo del gioco
    Sebbene l'obiettivo principale del gioco sia trovare oggetti nascosti, i bambini (come gli adulti) hanno bisogno di essere motivati dalla ricerca di un TESORO.
    Predisporre un premio da trovare o da regalare, un forziere con merendine e gadget è l'ideale per i bimbi che ameranno cercare con maggiore entusiasmo.
    Per i bambini più piccoli, la presenza di un adulto è fondamentale. I bambini di 7-8 anni, invece, amano avventurarsi e sentirsi liberi di scoprire. Gli adulti, in questo caso, devono soltanto coordinare i giochi e supervisionare la sicurezza.
    Buon divertimento!
    Articolo scritto da Cinzia Rampino

     
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    Giochi di società: quando proporli al bimbo?

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    Terminata la stagione dei pomeriggi al parco, comincia quella delle attività da svolgere in casa con il proprio bambino. Un'idea per trascorrere qualche ora divertente con mamma e papà sono i primi, semplici giochi di società, che favoriscono anche lo sviluppo delle capacità logiche e manuali del piccolo e gli insegnano il rispetto delle regole.

    Così impara che non si può vincere sempre

    Si possono cominciare a proporre i primi giochi in scatola anche ai più piccoli. "Fino ai tre anni, però, i bambini non sono in grado di giocare 'insieme' ai coetanei, ma soltanto affiancati da un adulto", precisa la psicoterapeuta Daniela Bavestrello. "Non ci si può, quindi, aspettare che i piccoli si concentrino sul gioco con la stessa partecipazione di un bambino più grandicello. I giochi di società, comunque, sono preziosi per avvicinare i bimbi, con pazienza e attenzione ai loro tempi, al rispetto delle regole e dei turni e insegnare loro a gestire la frustrazione delle prime sconfitte". Giocando con i genitori è inevitabile che mamma e papà a volte 'barino' un po', facilitando la vittoria del piccolo e accettando qualche eccezione alle regole. Ben diversa sarà la situazione quando il bambino, dopo i tre anni, comincerà a giocare con i coetanei, che faranno il possibile per vincere a loro volta. Ma proprio grazie al confronto tra pari il bimbo apprenderà valori importanti per la sua crescita, come la sana competizione e la collaborazione, e inizierà a capire che si può essere amici anche giocando in squadre diverse o se l'altro vince.

    Quali giochi scegliere?

    "I giochi in scatola, inoltre, permettono ai bambini, anche prima dei tre anni, di sviluppare la memoria, affinare le loro capacità logiche, apprendere alcune semplici nozioni, come i primi numeri, o abilità manuali, come il gesto di tirare i dadi", sottolinea l'esperta. Ma quali sono i primi giochi di società da proporre ai bimbi? Sul mercato esistono tante varianti dei 'classici', ancora oggi molto amati da grandi e piccoli. Il memory, per esempio, è utile per imparare a memorizzare e associare immagini uguali (inizialmente, può essere proposto anche con le carte scoperte, per aiutare il bambino a individuare le coppie). Strumenti preziosi per fare abbinamenti sono anche il domino e la tombola (per quest'ultima si può scegliere la variante degli animali, più semplice e che permette anche di apprendere parole nuove). Con il tradizionale gioco dell'oca mamma e papà possono, invece, insegnare a contare, chiedendo al bimbo di tirare il dado e di muovere la pedina. Tutti i giochi di società, comunque, hanno una valenza importante: sono un'ottima occasione per trascorrere un pomeriggio in allegria con mamma e papà, e questo è ciò che davvero conta per il bambino.



    Articolo di Monica Gabrielli



    Così il gioco ‘cresce’ con lui
    Regole del gioco e modalità cambiano naturalmente in base alla sua età

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    È l’attività principale per un bambino, quella cui, s potesse, dedicherebbe l’intera giornata. È il gioco. Le cui regole e modalità cambiano naturalmente, in base alla sua età.

    Come cambia il modo di giocare

    Da 3 a 4 anni
    Questa fase è caratterizzata dal progressivo sviluppo di un’immaginazione sempre più viva, a tratti straordinaria. È questo il periodo in cui può comparire l’amico immaginario e in cui inizia il gioco del ‘facciamo finta che’. Per gioco può fingere di dormire, rimanendo immobile con gli occhi chiusi e il ciuccio in bocca e può simulare gesti e attività di ogni tipo. Davanti alla tavola vuota può fingere di consumare un pasto e conversare con il suo amico invisibile anche per un intero pomeriggio. Tuttavia, non è ancora

    prontissimo a giocare in armonia con i coetanei. È ancora nella fase in cui, dopo aver inventato la trama di una storia, vuole anche che tutti seguano la sua organizzazione e obbediscano alle sue direttive. Non è ancora in grado, poi, di prendere in considerazione i desideri e i gusti degli altri: vuole comandare lui e questo può rendere complicato far giocare in una stanza per più di qualche minuto coetanei di 3 anni. Per loro sono meglio i giochi di movimento all’aperto, come rincorrersi e le gare sullo scivolo. Comunque sia, è una buona cosa favorire la frequentazione degli amichetti.


    Da 4 a 5 anni
    Intorno ai cinque anni il bambino è finalmente pronto per giocare in armonia con gli amichetti. È adesso che si dimostra disponibile a cedere di tanto in tanto la parte del protagonista di un gioco e anche a prestare i suoi giocattoli senza rivolerli indietro dopo due secondi. È adesso che non dovrebbe più essere necessario imporgli le cose senza lasciare spazio alla discussione, perché è in grado di ragionare, di capire che cosa è giusto e che cosa no e quindi di agire non già perché costretto, ma perché ha compreso che cosa si deve fare. Ha molto sviluppato il senso della magia, per cui apprezza tutti i giochi dal sapore appunto magico. È un’epoca bellissima, in cui il bimbo inizia a identificarsi fortemente con il genitore del suo stesso sesso e a imitarne sempre di più gli atteggiamenti: è bene assecondare questo istinto permettendogli di collaborare alle attività svolte dalla mamma o dal papà, soprattutto se dimostra il desiderio di farlo. È anche l’epoca in cui è importante richiamare la sua attenzione sui sentimenti che provano gli altri, allo scopo di insegnargli l’empatia, una dote che permette di muoversi nel mondo riuscendo simpatici e stabilendo con tutti rapporti fruttuosi. Il momento adatto può essere proprio quando gioca con gli amichetti: basta prendere al volo qualsiasi occasione. Per esempio, se un suo coetaneo piange perché la mamma lo ha sgridato, fatelo riflettere ricordandogli che le lacrime scendono quando si sta male. Fategli anche notare che però la mamma aveva magari ragione ad arrabbiarsi in quel modo. Si abituerà a poco a poco a immedesimarsi negli altri e anche a giudicare le cose non solo dal suo punto di vista.

     
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    21 oggetti curiosi per genitori e bambini

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    Una sella per papà, parrucche per neonati, una culla a forma di scatola o un orsetto fatto di placenta: sul web si trovano oggetti per bambini, neonati e futuri genitori per tutti i gusti! Saranno veramente utili? A noi viene qualche dubbio...

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    Coperta da pancia
    Si chiama Snuggie ed è una coperta che copre tutto il bimbo a parte la testa...

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    Sella per papà
    Inauguriamo questa galleria fotografica con questa sella da schiena che farà felici tanti papà...

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    Aspirapolvere
    Sicuramente piacerà alla mamma, forse anche al bambino. Questo aspirapolvere è veramente utile?

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    Anche papà può allattare
    Con questo prodotto, anche papà potrà provare l'esperienza dell'allattamento al seno. O quasi...



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    Pregnancy Sound System
    La musica fa bene al bimbo nel pancione, ma è veramente necessario spendere 120 dollari per avere questo stereo da pancia?

     
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    Giochi creativi per bambini: manipolare le paste morbide

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    Tra la grande varietà di giochi per bambini esistenti ce n’è uno al quale tutti bene o male ci siamo dedicati da piccoli: la manipolazione delle paste morbide. Mi riferisco proprio all’operazione del manipolare, dell’impastare e del dar vita a soggetti o oggetti di diverso tipo. A differenza di quanto accadeva in passato (ci si arrangiava come si poteva utilizzando qualsiasi composto si trovasse a portata di mano) in epoca moderna esistono dei prodotti industriali acquistabili presso i negozi specializzati in giochi per bambini appositamente adatti allo scopo.

    Manipolare le paste morbide è uno dei passatempi più creativi che ci sia, ma non solo: permette ai bambini di dare libero sfogo a fantasia e creatività, di liberare l’immaginazione ed allo stesso tempo di sviluppare le attività motorie, importantissima quella relativa a mani e dita, che tornerà utile nel momento in cui il bambino imparerà a scrivere ad esempio, e quelle psico-affettive. La manipolazione favorisce il rilassamento, magari dopo una crisi di pianto o un riposo irrequieto e permette al bambino di entrare in contatto con nuove realtà, di mettere alla prova la proprià abilità grazie all’esplorazione sensoriale e alla trasformazione.

    Ma non solo, la stessa manipolazione favorisce anche lo sviluppo della coordinazione tra occhi e mani. Attraverso il contatto fisico con la pasta modellante e grazie a tutte le operazioni ad esso legati il bambino inizia a familiarizzare con il mondo circostante e ad avere una nuova percezione di se stesso. E’ consigliabile iniziare a fare “giocare” i propri bambini con le paste morbide a partire già dai 14-18 mesi con l’avvertenza di preferire dei materiali atossici, presenti già in commercio, oppure, preparandoli in casa con prodotti alimentari, ottima soluzione anche per il portafoglio oltre che per la tranquillità dei genitori. Nel caso in cui i bambini siano già più grandi un’ottima idea consiste nel coinvolgerli in cucina, sede da sempre di creatività e fantasia, nella preparazione di vari impasti come quello dei biscotti e della pizza o, perchè no, con la pasta di zucchero.

    fonte:http://lastampa.it/

     
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    Giocare a fare i grandi!

    Cucine attrezzate, banchetti da lavoro, kit per creare casette, valigette da dottore: ecco i giochi per imparare i "mestieri"

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    Dottore, architetto, cuoca o parrucchiera: cosa farà vostro figlio da grande? Chi lo sa… Intanto, per metterli alla prova, ecco tanti giochi ispirati al mondo delle professioni. Per divertirsi e imparare.

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18 replies since 1/6/2012, 19:52   3449 views
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