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I diciotto anni di Massimo Moratti all'Inter
Mancano solo le firme per ufficializzare il passaggio del 70 per cento dell'Inter da Massimo Moratti al magnate indonesiano Erik Thohir. La conferma è arrivata dallo stesso attuale patron nerazzurro che si appresta a cedere anche la carica di Presidente dopo 18 anni.
"L'accordo non c'è ancora, ma sono stati fatti passi avanti dal punto di vista umano. In un mese si chiude" ha spiegato Moratti. La firma non prevede l'obbligo di un annuncio ufficiale, ma per il closing serviranno dei tempi tecnici, non inferiori ai 20 giorni.
L'avventura di Massimo Moratti all'Inter inizia il 18 febbraio 1995, quando rileva la società nerazzurra da Ernesto Pellegrini per 55 miliardi di vecchie lire. Nella sua prima stagione da Presidente, Moratti conferma in panchina Ottavio Bianchi, salvo poi esonerarlo alla quarta giornata per sostituirlo con l'ex leggenda nerazzurra Luis Suarez.
Avrebbe dovuto essere il francese Eric Cantona il primo grande acquisto della gestione Moratti, ma l'affare saltò in virtù della lunga squalifica rimediata dall'estroso attaccante del Manchester United. E così i tifosi nerazzurri abbracciarono nel 1997 il Fenomeno, Ronaldo, prelevato dal Barcellona per 48 miliardi di lire.
Lo scudetto, che manca all'Inter dal 1989, tarda invece ad arrivare, nonostante i miliardari investimenti di Moratti: in panchina fallisce anche Marcello Lippi, non serve nemmeno l'arrivo di Roberto Baggio. Ad andare vicino all'impresa è Hector Cuper, ma il sogno si spezza proprio sul più bello: passa alla storia il 5 maggio 2002, quando i nerazzurri perdono 4-2 all'Olimpico contro la Lazio nell'ultima giornata di campionato e regalano così lo scudetto alla Juventus.
Lo scudetto torna sulla bacheca interista soltanto nel 2007 (in realtà diventa nerazzurro anche il tricolore dell'anno precedente, ma solo a tavolino in seguito alla vicenda Calciopoli): a conquistarlo Roberto Mancini, fortemente voluto da Massimo Moratti due anni prima al posto di Alberto Zaccheroni. Un cammino agevolato dall'assenza della Juve, retrocessa in serie B, e dalla pesante penalizzazione del Milan, ma che riporta l'Inter davanti a tutti in Italia. Un successo che sarà poi replicato nelle tre seguenti stagioni.
Il rapporto con Roberto Mancini si interrompe nel 2008 e sulla panchina dell'Inter arriva José Mourinho, col dichiarato obiettivo di riportare a Milano la Champions League. Il primo anno va male, ma arriva comunque lo scudetto. La seconda stagione del portoghese è fenomenale e si conclude con uno storico Triplete: campionato, Coppa Italia e, finalmente, Champions League, battendo 2-0 il Bayern Monaco nella finale di Madrid con doppietta di Milito.
José Mourinho trionfa e abbandona: lo Special One firma col Real Madrid e lascia la panchina dell'Inter allo spagnolo Rafa Benitez. Ma l'ex Liverpool non entrerà mai nel cuore di Moratti, tanto che a dicembre sarà esonerato per fare posto a Leonardo. Prima di andarsene, Benitez riesce però a conquistare la Supercoppa italiana, battendo 3-1 la Roma, e, soprattutto, il Mondiale per Club, superando 3-0 i congolesi del Mazembe nella finale di Abu Dhabi. E' l'ultimo trofeo importante dell'era Moratti (l'anno dopo arriverà solo la Coppa Italia, poi più nulla): ora, con l'arrivo di Thohir, l'obiettivo è quello di tornare a vincere.
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