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Smoking
Lo smoking è un tipo di abito completo da uomo.
Viene indossato esclusivamente di sera, vale a dire per tutte le occasioni che hanno inizio dopo le ore 18. Lo si sfoggia per i cenoni di San Silvestro, nelle serate di gala e alle seconde teatrali (o anche alle prime teatrali se non si dispone del frac), dove viene indossato dal pubblico della platea e dei palchi, mentre per il loggione si usa l'abito scuro da sera con cravatta di seta elegante. Sempre per le rappresentazioni teatrali è l'abito d'uso per i direttori d'orchestra quando non abbiano il frac. Lo s'indossa anche nei casinò.
Origine
Il termine "smoking" deriva dall'inglese smoking jacket ("giacca da fumo"). In origine si trattava difatti di una veste da camera che veniva indossata dagli uomini nelle stanze per fumatori, con lo scopo di preservare l'abito dall'odore del tabacco.
Fino al 1880 l’unico abito formale maschile da sera accettato era il frac, con la marsina a coda di rondine ed il farfallino bianco.
Secondo alcuni, lo smoking sarebbe nato a Londra nel 1865 per opera della sartoria Henry Poole & Co. di Savile Row. Poole avrebbe ideato una "giacca corta da fumo" per il principe di Galles (il futuro Edoardo VII), tagliando le code di rondine da un frac.
Negli Stati Uniti fece invece la sua prima apparizione nell’ottobre 1886 per opera del dandy Griswold Lorillard al Tuxedo Club nel New Jersey. Il circolo diede il nome all'abito, che oltreoceano viene appunto chiamato tuxedo (talvolta abbreviato in tux). Nel Regno Unito lo smoking è oggigiorno noto come dinner jacket ("giacca da cena"), mentre in Italia, durante il fascismo, il termine venne italianizzato in "giacchetta da sera".
Composizione
Lo smoking non è un abito rigidamente codificato, e nella sua storia è stato aggiornato e modificato molte volte. Tuttavia una sapiente giustapposizione degli accessori, e il rispetto di alcune regole sartoriali sono i modi per valutare uno smoking elegante.
Giacca
Lo smoking è caratterizzato dai risvolti di seta
La giacca tipica è monopetto ad unico bottone, che deve di regola chiudersi (se si ha il panciotto è ammesso aprirla in particolare per sedersi o guardare l'orologio). Esiste la variante doppiopetto a due bottoni, da tenersi sempre abbottonata. I revers sono in satin di seta, possono essere sia classici che a lancia, questi ultimi preferibilmente per uomini oltre i 40 anni di età e i bottoni sono ricoperti dello stesso tessuto.
La giacca dello smoking non deve avere spacchi, né pattine o tasche di tipo sportivo.
I risvolti possono essere a punta di lancia o, nella variante monopetto, anche a scialle (versione più simile all'originale "smoking jacket" o giacca da fumo).
Il colore tradizionale è il nero, anche se ne esistono versioni in tartan o rosse mentre, negli anni sessanta, si vedevano smoking di ogni colore. Tuttavia l'unica variante ammissibile, secondo i canoni dell'eleganza, è la versione "blu midnight", introdotta dal duca di Windsor, mentre quelle colorate sono da riservarsi esclusivamente ai cabarettisti. Solo d'estate, specie nei ricevimenti all'aperto o nei paesi tropicali si può usare una giacca di colore bianco (purché tutti gli altri componenti dello smoking rimangano invariati), molto di moda durante gli anni '50 e '60.
Per quanto riguarda i tessuti, la scelta è ampia e spazia dalla lana alla vigogna, all’alpaca e al twill, in base ai gusti di chi indossi l’abito.
La manica ha di regola quattro bottoni ricoperti di seta.
Papillon
Elemento fondamentale dello smoking è il farfallino (papillon) di seta o raso (satin) nero, cui si deve l'espressione "cravatta nera" (inglese: black tie) sui cartoncini d'invito.
Un duplice errore: farfallino premontato e colletto ribattuto verso l'alto
L'espressione inglese black tie è di fatto un'abbreviazione del termine Black Bow Tie dove Tie significa cravatta, ma Bow Tie è il farfallino. Quindi con black tie sui cartoncini d'invito (per l'esattezza Dress: black tie), si intende l'abito da sera con papillon nero (tuxedo, abbreviato tux, per gli Americani; dinner suit per gli Australiani) e non l'abito da sera (o peggio ancora un abito non da sera, seppure scuro) portato con una comune cravatta nera.
Il papillon colorato, in tinta unita e solitamente pendant con la fascia, è considerato di livello piuttosto basso, poiché di regola, e massimamente col panciotto, è obbligatorio il papillon nero.
Il farfallino dev'essere annodato a mano: quello preconfezionato è ammissibile solo in caso d'emergenza, quando non si disponga di quello normale.
Gravissimo errore è indossare il papillon bianco ch'è riservato al frac.
Camicia
La camicia da smoking è rigorosamente bianca, di cotone o seta e a maniche lunghe. Presenta varie caratteristiche:
i polsi doppi, che vanno rivoltati verso l'esterno e chiusi con i gemelli;
lo sparato può essere liscio o a piegoline sulla parte anteriore (plissettatura). Si tratta di una serie di pieghe verticali del tessuto, di scopo puramente ornamentale, che serve in qualche modo a movimentare e rendere otticamente gradevole lo spazio vuoto al di sotto del farfallino;
i bottoni, che dovrebbero essere di madreperla o gioiello (da abbinare ai gemelli) e sempre visibili. In altri casi, se non sono presenti le asole doppie per i bottoni, l'intera fila dei bottoni è coperta da una striscia di stoffa.
Il colletto può essere invece ribattuto verso il basso o in Italia preferibilmente ad alette rovesciate. Non va mai bene un colletto senza punte o tantomeno button-down (inadatto ad un abito da sera perché troppo sportivo).
Panciotto o fusciacca
Al di sotto della giacca da smoking si può indossare il panciotto o gilet, anch'esso nero (anche in caso di giacca bianca) e dello stesso tessuto dello smoking, che serve a nascondere le bretelle. Il gilet ha un taglio completamente diverso dai panciotti tipici degli abiti completi, in quanto ha uno scollo molto più svasato, può essere sciallato, ha tre bottoni e si abbottona solo sul ventre; la parte superiore scompare sotto la giacca, lasciando visibile lo sparato della camicia.
In alternativa al panciotto, specie con la calura estiva, si può indossare la fusciacca o cummerbund, una cintura di raso nera da annodarsi sul dorso. La fusciacca, che deve accordarsi come colore e foggia al farfallino, è plissettata nella parte anteriore e va portata con le pieghe rivolte verso l'alto. Il cummerbund è stato mutuato dalle uniformi anglo-indiane in seguito alla prima guerra mondiale. Nella fusciacca è spesso ricavato un piccolo taschino, ove si suole tenere gli spiccioli.
Pantaloni
Detti anche brachette[senza fonte], sono anch'essi neri e assolutamente senza risvolto. Si contraddistinguono per una sottile banda (detta gallone) di raso nero, applicata lungo le cuciture esterne su entrambe le gambe dalla vita all'orlo. Vanno distinti dalle brachette da frac in quanto queste ultime hanno due galloni per lato.
I pantaloni da smoking sono di regola privi di passanti per la cintura, in quanto lo smoking è sostenuto da un paio di bretelle sottili. Queste devono essere possibilmente di colori non sgargianti e restare assolutamente invisibili. Qualora non si disponga di pantaloni privi di passanti, in Italia si tollera l'uso di pantaloni da smoking con piccola cintura, a patto che questa resti rigorosamente invisibile.
Calze
Le calze da smoking sono nere e lunghe al ginocchio. Si distinguono a prima vista dalle comuni calze di cotone o di lana in quanto sono di seta, sottili e senza disegni geometrici o costine. Tuttavia nel rigore invernale è sempre tollerata una calza più pesante, purché sia nera, lunga e non cascante. Si può all'uopo adoperare la giarrettiera.
Scarpe
Tradizionalmente le scarpe per lo smoking sono scollate, non allacciate[senza fonte] e molto lucide. Sono le cosiddette "pumps", pantofoline, scarpette di vernice con un fiocco di seta al posto delle stringhe.
Oggi è ammesso altresì indossare scarpe Oxford in cuoio, stringate e lisce, lucidate a specchio.
Fazzoletto da taschino e fiore all'occhiello
Taluni sconsigliano l'uso del fazzoletto da taschino; tuttavia è sempre ammesso l'uso di un fazzoletto bianco, preferibilmente piegato a sbuffo o a tre punte.
Taluni considerano elegante portare all'occhiello della giacca un garofano rosso od altro fiore di questo colore, perché il fiore bianco è riservato al frac. Al contrario, specialmente in Italia, molti sconsigliano fortemente l'utilizzo del fiore all'occhiello nello smoking.
Orologio
Se si indossa il panciotto, l'orologio adatto è da taschino, piatto e non eccessivamente grande; se si indossa la fusciacca, l'orologio è da polso, fine e non ingombrante.
Cappello
Non vi è un tipo specifico per lo smoking ma il più adatto è un cappello modello fedora rigorosamente in feltro a scelta di colore scuro con fascia di raso che alcuni per sfizio prediligono di colori sgargianti benché meno eleganti; se invece si predilige un cappello duro, esso dev'essere a bombetta, non già a cilindro.[senza fonte]
Soprabito, sciarpa e guanti
Nelle stagioni fredde sopra lo smoking si indossa un cappotto da sera di tipo chesterfield o un soprabito grigio ferro o nero, talvolta con una sciarpa bianca di seta o, nel rigore invernale, di lana pettinata, indicata soprattutto in occasione di spettacoli lirici. L'uso della mantella a ruota, è destinata al frac ma può ben appaiarsi allo smoking. I guanti siano neri, di vitello o, nel freddo invernale, anche di pecari.. -
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08/01/2014 - TENDENZE
Lo smoking diventa comodo
come una tuta
Al primo giorno di Pitti Uomo trionfano le versioni hi-tech con accessori sportivi. Così piace alle nuove generazioni
Chiamalo come vuoi: smoking, tuxedo, dinner jacket. E’ lui, l’abito preferito di James Bond, il re incontrastato del guardaroba maschile. Un ritorno, una tendenza che ha conquistato le nuove generazioni.
E non serve più solo per andare a qualche noiosissimo party di diciottesimo «upper society», ma anche per ballare in discoteca, a una cena informale, ai bordi di una piscina, con in mano solo una birra e non per forza champagne. I puristi della «forma» e delle regole forse alzeranno un sopracciglio, ma chi se importa.
Basta farsi un giro qui alla cinquantanovesima edizione di Pitti per capire la trasformazione del più affascinante completo maschile che esista. Perché niente dona di più a un uomo, anche se non è proprio come James Bond. O Humprey Bogart in Casablanca: «suonala ancora Sam».
Smoking classico, ma anche no. E soprattutto cambiano le regole per indossarlo che non sono più così rigide. La giacca, con revers a scialle o a lancia, si può usare sopra una T-shirt, con un paio di jeans o di chino. E senza le classiche scarpe lucide stringate che fanno tanto gangster o vecchio signore. Meglio semplici oxford in pelle liscia o sneaker, anche colorate e tecnologich, come quelle che ha presentato PZero qui a Firenze. O delle Superga alte alla caviglia.
Una vera rivincita dello smoking che dopo gli anni del bando (bollato come divisa di classe nei ‘70) aveva fatto un timido riaffaccio nei dorati ‘80 per poi tornare in soffitta. Nel nuovo millennio è iniziata la risalita con Tom Ford, allora guru di Gucci, che li mandò in passerella con T-shirt in seta. E adesso qui a Pitti le versioni sono moltissime e tutte adatte ai nuovi gusti dei giovani e giovanissimi. Tombolini, una delle eccellenze del made in Italy, lo ha pensato in jersey, dalle linee asciutte. «Va a ruba tra i ragazzi», dice Silvio Tombolini, responsabili del retail dell’azienda. Lui di anni ne ha 28 e lo smoking insieme con i suoi amici lo porta spesso. «Con una camicia bianca, senza sparato e spesso con cravatta nera di seta stretta, al posto del papillon. Ai piedi sneaker nere o bianche. Per i giovani il drop è 8, ma poi ci sono anche i tuxedo classici per tutte le età».
Hydrogen ha cucito uno smoking addirittura in neoprene e viscosa, con stampe digitali black watch, tagliato al vivo. Alberto Bresci, fondatore del marchio, 37 anni, spiega che l’idea era fare uno smoking comodo come una tuta. «E’ un capo che sta tornando molto di moda perché non sbagli mai, tranne che ai matrimoni», fa notare. «Si può mettere anche solo la giacca con un jeans strappato. Ho voluto legare un oggetto di culto dell’eleganza al concetto di sportswear tipico del mio modo di vestire e del mio marchio. Un po’ ironico ma neanche troppo perchè addosso è molto elegante. Il vero smoking poi nasce in black watch, anche se da noi non si usa. Una parodia cool, raffinata».
La collezione Gabriele Pasini Lardini racconta il mondo dei tessuti di una volta con giacca smoking gobelin in ciniglia sovrastampata Galles, bordata di raso. E pensare che quando l’allora giovane marito di Margareth d’Inghilterra, Tony Armstrong Jones si presentò a Buckingam Palace con il dolce vita nero sotto lo smoking fu uno scandalo. Tra smoking, jeans, capi sartoriali, accessori, e tutto quello che serve all’eleganza del maschio per il prossimo autunno inverno Pitti Immagine prende il via, un’edizione che precede quella di giugno quando si celebreranno i 60 anni.
Una grande festa come ha annunciato ieri in conferenza stampa Matteo Renzi. A cui parteciperanno i big della moda «born in Florence» (Ferragamo, Scervino, Cavalli, Pucci e Gucci). «Pitti sarà il prossimo anno la singola iniziativa su cui il ministero investirà più risorse in assoluto», ha annunciato Carlo Calenda, viceministro per lo Sviluppo economico. «Con Stefano Ricci, Pitti Immagine, eSistema Moda Italia - ha detto - abbiamo fatto un punto, abbiamo messo gli attori intorno a un tavolo e definito un progetto che prenderà vita a giugno e che continuerà». Un modo per ricompensare il settore tessile, molto penalizzato negli ultimi 20 anni, come ha ammesso Calenda: «In Italia è stata fatta qualsiasi cosa per dare una mano alla globalizzazione nel distruggere il sistema industriale italiano. «Una cretinaggine incomprensibile» perché la manifattura è un valore, e i Paesi che crescono stanno cercando di trattenerlo e riportarlo, come in Usa».
Una strategia nazionale per il rilancio del sistema moda italiano che partirà da Firenze. «Stiamo preparando un progetto di strategia nazionale, vedrete che unione di forze», ha detto Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine. «Grazie a tutti, ma soprattutto a Matteo Renzi». La moda che si affida al segretario di partito più alla moda. Non solo un gioco di parole.
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Qual è la differenza tra abito, smoking, tight e frac? Ecco la guida completa
È più elegante uno smoking o un frac? Posso indossare un tight dopo le 18:00? Queste sono solo alcune delle domande più frequenti ogni volta che ci troviamo davanti alla possibilità di partecipare a un qualche evento dal dress code speciale.
Se anche tu vuoi finalmente sapere quando è il caso di indossare abito, smoking, tight e frac, e quali sono le principali differenze tra questi look, non ti resta che dare un’occhiata alla nostra guida. Qui di seguito troverai tutte le risposte su come e quando indossare l’outfit formale più giusto ed essere impeccabile in ogni situazione.
Abito da uomo
Abito da uomo su misura realizzato da Lanieri
Un completo è una necessità assoluta quando si tratta di incontri formali. È la risposta giusta quando hai in agenda incontri o colloqui di lavoro, una cerimonia, cene aziendali, appuntamenti romantici e tante altre occasioni speciali.
Tra tutti i look presenti in questa guida, l’abito classico è di certo il più versatile. Può essere facilmente trasformato in qualcosa di super formale o più casual, a seconda di quali accessori scegli per completare l’ensamble.
Com’è fatto
Un classico abito da uomo può essere composto da due pezzi (una giacca e un paio di pantaloni) oppure da tre pezzi (una giacca, dei pantaloni e un gilet) sempre realizzati con lo stesso tessuto.
Se scegli un abito a tre pezzi ti consigliamo di leggere la nostra guida dedicata alla scelta del gilet.
La giacca è caratterizzata sul retro da un’apertura centrale o due laterali, e sulla parte frontale da tre tasche (di cui una sul petto). L’allacciatura di una giacca da uomo può essere di due tipi: a monopetto o doppiopetto.
La giacca monopetto presenta una sola colonna di bottoni che possono essere uno, due, tre o 3 bottoni stirati a 2. Le versioni doppiopetto sono molte, ma le più comuni restano le 6×2 e 4×2. La costruzione delle spalle è ben aderente e piatta e deve essere della stessa lunghezza dell’osso sottostante.
I pantaloni, invece, possono essere realizzati con o senza pinces sulla parte frontale, e hanno una silhouette che cade sottile e dritta fino alla caviglia.
La vestibilità perfetta delle giacche su misura è solitamente ottenuta anche grazie ad una speciale tela applicata internamente dalla spalla fin sotto al torace.
Questa costruzione, detta semi intelata, rende il capo più aderente e comodo da indossare. Una realizzazione su misura ti offrirà il pieno controllo sulla vestibilità del capo e sulla scelta delle varie personalizzazioni possibili.
Con quale tessuto è confezionato un abito tradizionale da uomo? Le scelte più popolari per chi è in cerca di comodità, versatilità ed eleganza sono: lana (flanella, merino e pettinata), lino, cashmere, cotone, seta e varie miscele di fibre diverse.
Come abbinarlo
Abito da uomo abbinato a camicia su misura con colletto francese realizzati da Lanieri
Una camicia e degli accessori sanno rendere anche il più classico degli abiti da uomo un capo incredibilmente versatile. Camicie bianche, blu e colorate in tinta unita sono le tue opzioni “sicure”, ma ogni tanto puoi concederti anche a lavoro qualche pausa con delle stampe microdesign o dei pattern a quadri o a righe.
Non dimenticare di completare il tuo look formale con accessori accattivanti, come una cravatta alla moda o un fazzoletto da taschino.
Un tocco da Casual Friday? Non tutti i giorni devi indossare la divisa da uomo d’affari, quando puoi lascia a casa la cravatta e prova un look con giacca e pantaloni a contrasto (leggi il nostro articolo su come padroneggiare lo spezzato). Da provare con camicia denim in estate o in flanella in inverno.
Abito: cosa fare
Mantieni i colletti delle tue camicie e le tue cravatte in proporzione l’uno con l’altro
Una giacca abbottonata deve adattarsi al tuo corpo senza che si crei una forma a X
Sotto la manica della tua giacca deve essere visibile non più di un centimetro e mezzo del polsino della tua camicia
Quando appendi la giacca nell’armadio, assicurati di mantenere le giusta forma delle spalle
Abito: cosa non fare
Prenditi sempre cura dei tuoi abiti
Non lavare gli abiti a secco troppo spesso, i prodotti finiranno per rovinare le fibre e la brillantezza
I pantaloni non dovrebbero coprire eccessivamente le scarpe
Sii audace con modelli e colori, tuttavia, non esagerare
Smoking
Smoking da uomo su misura realizzato da Lanieri
Niente fa sentire un uomo elegante e raffinato come indossare uno smoking. Questa è anche l’unica opzione quando è richiesto un codice di abbigliamento black-tie o se stai per partecipare a una cena di gala.
Com’è fatto
La caratteristica principale che rende lo smoking diverso da un qualsiasi abito tradizionale riguarda i revers. In una giacca da smoking appropriata, infatti, questi saranno a lancia o a scialle e rivestiti di raso nero.
Smoking, black-tie e abito da sera sono praticamente tutti nomi diversi per la stessa cosa, ma attenzione a non dall’indossare un semplice abito nero con un papillon: i vestiti non sono smoking.
ll codice black-tie ha una serie specifica di linee guida e alcune di queste riguardano il colore dell’abito. Ammessi e concessi solo due: nero o blu notte. I pantaloni? Senza risvolto, affusolati, poggiano sulla scarpa con caduta perfetta e hanno la cucitura laterale bordata da una banda di seta, chiamata gallone.
Come abbinarlo
Smoking da uomo con camicia da papillon realizzati da Lanieri
Abbina il tuo smoking su misura a una camicia personalizzata con i dettagli più formali. Il colletto ad alette, anche detto Diplomatico, nato per essere portato con il papillon.
I polsini da gemelli, per i quali ti devi assicurare di avere dei gemelli sufficientemente eleganti. Il cannoncino con abbottonatura nascosta, una sottile striscia di tessuto applicata per nascondere i bottoni frontali.
Per la scelta del papillon, l’opzione principale è in seta, ma considerato che andrà coordinato al tessuto applicato sui revers della giacca, puoi anche scegliere il raso di seta o il twill di seta.
Non dimenticare inoltre la fascia abbinata o il famoso gilet “u-shaped“, che ti serviranno per coprire la cinta dei pantaloni. Le scarpe devono essere in pelle nera. Un paio di scarpe Oxford, lisce e leggere, in vernice o in vitello lucidissimo andranno bene. Oppure osa con delle slippers in vernice nera.
Smoking: cosa fare
Indossa una giacca monopetto senza spacchi con revers a lancia o a scialle
Opta per tasche a filetto sulla giacca, sono più formali rispetto a quelle a pattina
Indossa il gilet se la giacca è dotata di revers a lancia o la fascia se sono a scialle
Personalizza lo smoking con dettagli in raso o saia come i revers e l’iconica banda laterale dei pantaloni
Indossa pantaloni che prevedono l’applicazione di bretelle, le cinture non sono adatte a un look così formale
Scegliete bretelle nere o bianche in tessuto, piuttosto che in pelle
Scegli calze nere alte fino al ginocchio. Meglio di seta, ma funzionano anche in cotone o filo di Scozia
La camicia è bianca e può essere personalizzata con l’apposito colletto diplomatico. Must-have i doppi polsini in cui infilare i gemelli
Smoking: cosa non fare
Non indossare lo smoking prima delle 18, è uno degli errori di eleganza più comuni
La versione in bianco, sdoganata dagli attori di Hollywood, è ammessa solo per eventi en plein air
Le giacche due o tre bottoni, perfette per l’ufficio, non sono abbastanza formali
Evitate i pantaloni con i risvolti o con le pinces
Non indossare la cintura
Non indossare scarpe con troppi dettagli
Lascia la cravatta nell’armadio, almeno per una volta
Se vuoi approfondire, puoi cliccare sul ink qui di seguito per leggere un articolo dedicato a tutto ciò che devi sapere sullo smoking.
Il tight
I principi William e Henry indossano un modello di tight
In Italia si chiama tight (da tight coat, alias “giacca aderente”), e si indossa soltanto ai matrimoni molto formali e solo se è adottato dallo sposo. Di origine britannica, il tight o tait è un capo dell’abbigliamento formale maschile di notevole eleganza, chiamato anche morning dress (“abito da giorno”) poiché indossato di giorno, oltre che per i matrimoni, anche per molte cerimonie pubbliche e per tutte le occasioni che riguardano la famiglia reale inglese.
Com’è fatto
Un abito da sposo davvero impeccabile. La giacca monopetto nera o grigio fumo di Londra presenta un bottone frontale, revers a lancia, taschino sul petto a sinistra e delle code sul retro.
I pantaloni, con le pince, a righe sottili in due toni di grigio, affusolati, senza risvolti né cintura, si indossano con le bretelle. Il gilet in panno leggero color grigio perla o crema, è monopetto con o senza revers, o doppiopetto con revers.
Tight e mezzo tight: la differenza? Il mezzo tight non si scosta dal tight classico per tessuti e abbinamenti, ma presenta una giacca senza coda, che diventa corta, arrotondata sul davanti e dritta sul fondo dietro, molto simile alla classica giacca da abito.
Come combinarlo
La camicia ha un colletto classico e dei polsini doppi con gemelli. La cravatta tradizionale è il plastron, una striscia di seta da annodare e da fermare con una perla. Altrimenti puoi optare per una cravatta di seta in tinta unita. Per quanto riguarda le scarpe stai sul classico: vanno bene delle Oxford nere, o delle scarpe stringate nere lucidate ed eleganti.
Tigh: cosa fare
Indossalo solo ai matrimoni diurni
Indossa il cappello a cilindro grigio o nero nelle occasioni super speciali
Una vestibilità perfetta dovrebbe essere sempre la tua priorità numero uno
Porta un orologio da taschino nel gilet
Non dimenticare una boutonnière o una pochette
Tight: cosa non fare
Giacca, pantaloni e gilet non coordinati
Non indossare scarpe di vernice
Evita i gilet in fantasia
Frac
Tom Ford e Benedict Cumberbatch indossano un frac
Il frac, anche detto marsina o white-tie, è il più formale di tutti i dress code maschili e viene tipicamente associato agli affari reali, così come alle cene di stato.
È l’abito per eccellenza di re, ambasciatori, politici, direttori d’orchestra, solisti e virtuosi che sono spesso obbligati a indossarlo. È un codice di abbigliamento che lascia poco spazio all’interpretazione creativa e forse è anche il più delicato da realizzare nel modo corretto.
Com’è fatto
La giacca monopetto, con due punte sul davanti e corta fino alla vita, sul dietro si prolunga in due code lunghe fino al retro del ginocchio. I revers e i bottoni della giacca sono rivestiti in seta e il girovita rispecchia in genere la vita naturale di chi lo indossa, ma a differenza delle altre giacche, le punte frontali e il gilet bianco finiscono poco sotto il punto vita.
I pantaloni affusolati, senza risvolto, hanno le pinces rivolte all’interno, e due galloni in seta che profilano le cuciture laterali. Il gilet in piquet bianco, profondamente scollato, copre l’inserimento della camicia nei pantaloni e le sue punte non superano mai quelle della giacca. Una linguetta lo abbottona ai pantaloni e aiuta a tenerlo a posto.
Come combinarlo
Puoi abbinare il tuo frac ad una camicia in piquet con colletto ad alette e polsini semplici chiusi da gemelli. Gli accessori indispensabili sono: papillon di piquet bianco e guanti bianchi. Per le scarpe scegli un modello in vernice nera oppure delle semplici Oxford.
Frac: cosa fare
Il cappello a cilindro dovrebbe essere realizzato in seta nera o in pelliccia di castoro nero lucido
Se ti occorre puoi indossare delle pratiche bretelle sotto il gilet
Frac: cosa non fare
Anche se ammesse, evita le slippers con fiocco di gros-grain
No agli accessori in oro giallo
Non indossare boutonnière troppo finte
Non indossare mai le cinture
fonte:https://www.lanieri.com/.