Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

LA DIETA GIUSTA X TE!!!

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  1. lussy601
     
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    DIETA GRUPPO SANGUIGNO 0

    erectus.jpg
    L’antica alimentazione dei nostri progenitori


    Nel corso della storia l’uomo ha dovuto adattarsi a diverse condizioni climatiche, ambientali e alimentari. Questi adattamenti gli hanno permesso di sopravvivere, ma hanno anche provocato grandi cambiamenti nel sistema immunitario e determinato la diversificazione degli antigeni nel sangue. In definitiva, i più grandi passi avanti nell’evoluzione sono dovuti al cibo e ai diversi modi inventati dall’uomo per procurarselo.

    Il gruppo sanguigno 0 è il gruppo più antico e risale ai primi esseri umani che comparvero sulla faccia della Terra, centinaia di migliaia di anni fa. Questi uomini preistorici, probabilmente originari dell’Africa, non erano ancora cacciatori, non avevano una vita lunga e potevano morire per moltissime ragioni, dalle malattie infettive alle aggressioni di animali feroci e persino per una semplice frattura; di conseguenza, impiegavano le loro risorse e la loro intelligenza principalmente per difendersi dall’ambiente ostile nel quale erano costretti a sopravvivere.Gli homo habilis, vissuti circa 2,5 milioni di anni fa, furono presumibilmente i primi a maneggiare utensili; tuttavia non erano ancora abili cacciatori: si cibavano infatti di piante selvatiche, larve e degli animali uccisi da altri predatori.Il primo cacciatore nella storia evolutiva dell’uomo, seppur ancora in modo rudimentale, fu presumibilmente l’homo erectus; questo passaggio fu favorito anche dalla scoperta del fuoco, che rendeva più facile assimilare la carne grazie alla cottura.

    [IMG]Homo sapiens - Neanderthal abili cacciatori. Si vestivano con le pelli di animali[/IMG]
    Homo sapiens – Cro- Magnon abili cacciatori. Si vestivano con le pelli di animali. Fisicamente erano molto simili a noi


    Fu solo con le prime migrazioni che l’uomo inizio a sviluppare le sue capacità di predatore, modificando la sua alimentazione in modo profondo e determinante. Con la comparsa degli uomini di Neanderthal (circa 100.000 anni fa) e degli uomini di Cro-Magnon- Sapiens (circa 40.000 anni fa) i nostri antenati, tutti appartenenti al gruppo 0, divennero cacciatori che si alimentavano principalmente di carne. Iniziarono a cacciare in gruppi organizzati e ben presto furono in grado di costruire armi e di utilizzare utensili. Grazie alle nuove abilità acquisite, gli uomini si posizionarono in cima alla catena alimentare.
    Questa condizione permise inoltre all’uomo di riprodursi in modo più efficace: l’alimentazione ricca di proteine gli forniva tutta l’energia di cui aveva bisogno per popolare il mondo, e fu proprio in questo periodo che il gruppo sanguigno 0 raggiunse la sua massima espansione. Iniziarono così anche le migrazioni di massa dall’Africa verso l’Europa e l’Asia, alla ricerca di nuovi territori di caccia. Durante i successivi 30.000 anni arrivarono in tutte le aree del pianeta, con l’eccezione dell’Antartide, e le popolarono.
    Indiani-peruviani
    Indiani peruviani. Una popolo antico tutti del gruppo 0
    Indiani peruviani. Una popolo antico di cacciatori tutti del gruppo 0
    Le teorie dei gruppi sanguigni del dottor D’Adamo trovano riscontro nel fatto che ancora oggi il gruppo 0 è quello maggiormente diffuso nel mondo. Attualmente i gruppi etnici più antichi come gli indiani peruviani, Bororo del Brasile, Maya …sono tutti del gruppo 0. Per maggiori informazioni su questo argomento visitate questa pagina

    Le persone appartenenti al gruppo 0 hanno un sistema immunitario molto reattivo. L’apparato digerente è robusto e ha un ambiente interno acido in grado di tollerare un leggero stato di chetosi (alterazione del metabolismo dovuta a una dieta ricca di proteine e grassi e povera di carboidrati). Questa condizione risale ai tempi in cui l’uomo primitivo necessitava di molta energia per sopravvivere in un ambiente estremamente ostile, e permette al tipo 0 di metabolizzare meglio gli alimenti di origine animale. Per mantenersi in salute necessita di un’alimentazione ricca di proteine animali, verdure e legumi, abbinata a un programma di attività fisica intensa. Non tollera bene prodotti caseari, cereali contenenti glutine e alcuni legumi (ad es. lenticchie) perché il suo organismo, pur essendosi evoluto, non si è ancora adattato a questi alimenti.

    Il gruppo 0 deve stare attento al glutine: le sue lectine interferiscono con il metabolismo indebolendo l’attività dell’insulina; questa reazione non causa soltanto un aumento del peso, ma a lungo termine può sfociare in patologie più gravi, come ad esempio il diabete. È inoltre particolarmente vulnerabile nei confronti di malattie infettive come peste, vaiolo, colera, tifo e malaria. Per questa ragione i nativi americani, tutti di gruppo 0, furono decimati dal tifo quando vennero a contatto con i primi coloni europei, di gruppo A e B, portatori del virus. Uno studio pubblicato anni fa sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet correlava la gravità dell’epidemia di colera osservata in Perù alla grande diffusione del gruppo 0 tra la popolazione; molte città furono spopolate da questa malattia, alla quale sopravvissero solo i soggetti più forti e quelli di gruppo A.

    [IMG]Pesce, carne, uova e verdure sono la base alimentare consigliata al gruppo 0[/IMG]
    Pesce, carne, uova e verdure sono la base alimentare consigliata al gruppo 0
    Come già accennato, il maggior responsabile dell’aumento di peso nel gruppo 0 è il glutine contenuto nel germe di grano e, più in generale, nei prodotti a base di frumento: esso spinge il metabolismo in una direzione diametralmente opposta a quella della chetosi. Tuttavia, non è l’unico fattore che determina questo fenomeno.
    Un altro elemento da tenere in considerazione sono le lectine di alcuni legumi (ad esempio le lenticchie e i fagioli di Spagna), dotate di un’alta affinità per il tessuto muscolare, che lo rendono alcalino e meno propenso ad accumulare energia. In questo modo viene a mancare la condizione di leggera “acidità” necessaria alle persone di gruppo 0 per metabolizzare gli alimenti in modo efficiente.
    C’è infine un terzo fattore cui il tipo 0 dovrebbe prestare attenzione, ed è la tendenza all’ipotiroidismo (la tiroide non riesce a produrre la quantità di ormoni necessaria per far funzionare i processi metabolici a pieno ritmo). Un valido aiuto per le persone di gruppo 0 che soffrono di questa condizione è lo iodio, contenuto nel pesce e nelle alghe, che stimola la produzione di ormoni tiroidei.

    Il segreto per trarre in positivo gli effetti dello stress è racchiuso nel nostro gruppo sanguigno. Il problema, infatti, non è rappresentato dallo stress in sé, ma dal nostro modo di reagire alle situazioni stressanti: ciascun gruppo sanguigno è capace di dominarle utilizzando reazioni istintive programmate nel proprio DNA.
    [IMG]L’attività fisica molto intensa consigliata al gruppo 0[/IMG]
    L'attività fisica molto consigliata al gruppo 0

    Le persone di gruppo 0 tendono a reagire allo stress in modo rapido e istintivo, proprio come i loro antenati cacciatori che in situazioni di pericolo dovevano agire molto in fretta. Gli effetti dello stress si concentrano perciò nei muscoli. Questo gruppo sanguigno è infatti programmato per reagire alle situazioni stressanti con una vera e propria esplosione di energia fisica che, se correttamente indirizzata, può avere effetti estremamente positivi. Se la persona di tipo 0 non riesce a rispondere allo stress nel modo che le è più congeniale, rischia di accumulare energia in eccesso fino a raggiungere la cosiddetta fase di “esaurimento”; tale condizione può portare al manifestarsi di sintomi psicologici come depressione, affaticamento o insonnia e (se protratta a lungo termine) a una maggiore sensibilità nei confronti di malattie infiammatorie e autoimmunitarie, come l’artrite e l’asma.
    Il modo migliore per scaricare tutta l’energia a disposizione è sottoporsi a un esercizio fisico pesante. Le attività migliori per il gruppo 0 sono pertanto: aerobica, sollevamento pesi, arti marziali, jogging, nuoto, tapis-roulant, step, ginnastica ritmica, bicicletta (o cyclette), camminate, danza, pattinaggio.


    Dottor Peter D’Adamo
    L’idea che esista un collegamento tra gruppo sanguigno e personalità è un’ipotesi affascinante cui si sono dedicati molti studiosi negli ultimi cento anni.
    Al giorno d’oggi anche alcuni scienziati e psicologi occidentali, tra cui il dottor D’Adamo, hanno condotto diversi studi e riscontrato una certa affinità tra persone appartenenti allo stesso gruppo sanguigno. Lo stesso dottor Mozzi, basandosi sulla sua esperienza, ha delineato nel suo libro alcune caratteristiche comportamentali dei quattro gruppi; queste osservazioni sono coerenti con gli studi condotti finora.
    Secondo tali studi, ogni persona con sangue di gruppo 0 cela nella sua memoria genetica forza, resistenza, senso di autostima, temerarietà, intuizione e ottimismo. Questa è infatti l’eredità genetica dei primi uomini, dotati di passione, energia, istinto di conservazione e una grande fiducia in se stessi, tutte qualità necessarie un ambiente ostile come il loro.
    Altre caratteristiche di questo gruppo osservate nel tempo sono la propensione al successo e le qualità per diventare un leader: molti personaggi che hanno ricoperto un ruolo di potere nel panorama mondiale appartengono al gruppo 0, tra i quali la maggior parte dei primi ministri eletti in Giappone.

     
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