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Ennio Morricone su Claudio Baglioni.
Conosco Claudio Baglioni dai suoi esordi. Eravamo insieme sotto
contratto alla RCA con altri cantautori e cantanti. Una sera all'Arena
di Verona (dopo un po' di anni e dopo il successo di Questo piccolo
grande amore) lo ascoltai in una canzone di cui non ricordo il titolo.
In quella canzone trovai una logica nella successione degli intervalli
che nelle canzoni non esiste quasi mai. A casa l'analizzai, e scoprii
che l'intuizione all'ascolto era giusta. Da allora mi diverto a
scoprire la logica nelle sue melodie.
Certo, forse Claudio non pensa a un risultato "scientifico" dei suoi
temi, sono quasi certo (non certissimo) che tutto questo è il
risultato di una sua geniale intuizione. Ciò non toglie nulla al
valore tecnico della sua tematica che credo sia assoluto ...
Nelle sue canzoni sono assenti i "vizi" e le "furberie" di altri suoi
colleghi (furberie e vizi che non critico data la ricerca finale del
successo), con il risultato morale e musicale di grande purezza e
dignità. Non parlo degli splendidi testi, lascio ad altri queste
considerazioni. Parlo invece della sua voce. Raramente ho ascoltato
vibrare in maniera interiore e non meccanica (emozionata ed
emozionante) un cantante..