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Claudio Baglioni: la vita, le canzoni, gli amori, le frasi più belle, i video

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    Claudio Baglioni: la vita, le canzoni, gli amori, le frasi più belle, i video

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    Tutto quello che c'è da sapere su Claudio Baglioni: dall'inizio della sua carriera a oggi


    Romano doc, 69 anni di età, 52 dei quali passati sopra un palco, puntellati da 15 dischi “tondi tondi”; e poi il successo, quello dirompente, che è arrivato quando lui era poco più di un ragazzino: sono tutti gli ingredienti che rendono Claudio Baglioni, a 50 anni esatti dalla pubblicazione del suo primo album, uno dei cantanti più amati della musica italiana. Uno degli artisti che è stato in grado di “surfare” sulle generazioni, diventando adulto con i suoi coetanei (con le sue coetanee) e riuscendo nella difficile impresa di essere “ponte” tra le ragazze di allora e le ragazze di ora. Collante tra due generazioni, voce che unisce mamme e figlie vicino alla radio, davanti a un palco.

    Il successo con Questo piccolo grande amore
    È il 1972. Claudio Baglioni, appena 21enne, è già al suo terzo album di inediti. Il disco d’esordio, pubblicato nel 1970, portava il suo nome e conteneva brani che tuttora sono cavalli di battaglia della sua discografia: su tutti, Signora Lia e Notte di Natale. Già l’anno successivo sarebbe arrivato il secondo album, Un cantastorie dei giorni nostri. Ma è con il terzo disco, uscito nel 1972, che Claudio Baglioni diventa il cantautore acclamato che tutti conosciamo.

    Ed è sufficiente menzionare il titolo dell’album per capire perché: Questo piccolo grande amore. Ha appena 21 anni Baglioni quando, probabilmente inconsapevole del vortice nel quale sarebbe stato inghiottito, pubblica il disco che lo avrebbe consacrato per sempre nella storia della musica italiana. Pubblica la canzone che, pure nella carriera sterminata che stava iniziando, avrebbe continuato a essere considerata “La sua canzone”. Il disco è in realtà un concept-album dedicato tutto a una storia d’amore. Il lato A inizia sulle note di Piazza del popolo, per concludersi su quelle de La prima volta. Ma è il lato B quello che contiene due tra le canzoni che avrebbero fatto una buona parte del successo di Baglioni: Questo piccolo grande amore, appunto, ma anche Porta Portese. Il successo del disco, che risulterà essere il nono più venduto in Italia alla fine del 1972, passa per il primo posto conquistato nella Hit parade di Lelio Luttazzi.






    SFOGLIA LA GALLERY

    Le foto più belle di Claudio Baglioni, cantante tra i più amati
    Romano doc, 69 anni di età, 52 dei quali passati sopra un palco, puntellati da 15 dischi “tondi tondi”; e poi il successo, quello dirompente, che è arrivato quando lui era poco più di un ragazzino: sono tutti gli ingredienti che rendono Claudio Baglioni, a 50 anni esatti dalla pubblicazione del suo primo album, uno dei cantanti più amati della musica italiana. Uno degli artisti che è stato in grado di “surfare” sulle generazioni, diventando adulto con i suoi coetanei (con le sue coetanee) e riuscendo nella difficile impresa di essere “ponte” tra le ragazze di allora e le ragazze di ora. Collante tra due generazioni, voce che unisce mamme e figlie vicino alla radio, davanti a un palco.

    Claudio Baglioni
    CLAUDIO BAGLIONI: 69 ANNI, 52 DEI QUALI SUL PALCO, E 15 ALBUM… IL 16ESIMO ARRIVERÀ IL 4 DICEMBRE / ANSA

    Il successo con Questo piccolo grande amore
    È il 1972. Claudio Baglioni, appena 21enne, è già al suo terzo album di inediti. Il disco d’esordio, pubblicato nel 1970, portava il suo nome e conteneva brani che tuttora sono cavalli di battaglia della sua discografia: su tutti, Signora Lia e Notte di Natale. Già l’anno successivo sarebbe arrivato il secondo album, Un cantastorie dei giorni nostri. Ma è con il terzo disco, uscito nel 1972, che Claudio Baglioni diventa il cantautore acclamato che tutti conosciamo.

    Ed è sufficiente menzionare il titolo dell’album per capire perché: Questo piccolo grande amore. Ha appena 21 anni Baglioni quando, probabilmente inconsapevole del vortice nel quale sarebbe stato inghiottito, pubblica il disco che lo avrebbe consacrato per sempre nella storia della musica italiana. Pubblica la canzone che, pure nella carriera sterminata che stava iniziando, avrebbe continuato a essere considerata “La sua canzone”. Il disco è in realtà un concept-album dedicato tutto a una storia d’amore. Il lato A inizia sulle note di Piazza del popolo, per concludersi su quelle de La prima volta. Ma è il lato B quello che contiene due tra le canzoni che avrebbero fatto una buona parte del successo di Baglioni: Questo piccolo grande amore, appunto, ma anche Porta Portese. Il successo del disco, che risulterà essere il nono più venduto in Italia alla fine del 1972, passa per il primo posto conquistato nella Hit parade di Lelio Luttazzi.


    Le canzoni di Claudio Baglioni
    Ma la carriera di Claudio Baglioni, inframezzata da 15 album, non si esaurisce certo nella sola Questo piccolo grande amore. Brano che pur rimane, a distanza di quasi 50 anni, il suo successo più grande. Ad esempio c’è Porta Portese, appunto. Un brano che racconta il ritorno dalla licenza militare, con un giro al mercato romano di Porta Portese, per acquistare un paio di jeans da indossare al posto della divisa. I due brani più famosi del quarto disco – Gira che ti rigira amore bello, pubblicato nel ’73 – sono W l’Inghilterra e Amore bello. Due singoli dal buon successo, certo non equiparabile con la popolarità raggiunta dall’album precedente.


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    CLAUDIO BAGLIONI CANTA “VIVA L’INGHILTERRA” A SANREMO 2019 / FOTO LAPRESSE

    Facendo un balzo di qualche anno – al 1977, con Solo -, riscuotono un buon successo il singolo che dà il nome al disco (canzone che parla della fine di una storia d’amore), così come un altro brano, Quante volte. Quest’ultimo, pezzo che ripercorre la vita di un ragazzo, puntellata da una serie di brutti episodi, che però nulla possono di fronte alla grandezza di Dio. Quello successivo è invece l’anno di E tu come stai?. Disco ma, soprattutto, singolo dall’enorme successo, tuttora tra i brani più cantati dal pubblico nel corso dei concerti.



    Strada facendo e gli Anni 80
    E poi, nell’81, ecco altri due brani dall’enorme fortuna, contenuti nel disco Strada facendo. Il singolo Strada facendo, appunto. Sorta di “brano di formazione”: percorso della vita, tra gioie, delusioni e difficoltà. E un altro brano, Via.

    Dopo una pausa di quattro anni, Baglioni torna con La vita è adesso, altro disco il cui titolo è preso da un singolo dal buon successo. Nel ’90 è la volta di Oltre: uno dei dischi più “diversi” e divisivi di Baglioni, con alcune sperimentazioni di world music e da lui stesso indicato come primo di una trilogia. L’album inizia con Io dal mare, in cui troviamo Pino Daniele tra i cori e le chitarre; ma tra i credits c’è anche il nome di Mia Martini, con cui Baglioni duetta sulle note di Stelle di stelle; e poi c’è l’inconfondibile mano del chitarrista spagnolo Paco de Lucìa in Domani mai; e poi Youssou N’Dour ai cori in Le mani e l’anima.

    Il nuovo album
    Una lunga lista di successi, pronta a essere aggiornata, vista l’imminente pubblicazione del 16esimo, nuovo album di inediti di Claudio Baglioni: In questa storia, che è la mia, in uscita il 4 dicembre, a a sette anni dalla pubblicazione del precedente ConVoi. Come è spesso prassi nella carriera di Baglioni, anche questo sarà un concept album, composto da 14 pezzi, da un’ouverture, da quattro interludi piano e voce e da un brano finale. Un disco interamente dedicato all’amore, inteso come parabola: dall’esplosione del sentimento fino alla sua conclusione.

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    LA COVER DI “IN QUESTA STORIA, CHE È LA MIA”, IL NUOVO ALBUM DI CLAUDIO BAGLIONI / ALESSANDRO DOBICI

    Avrai, dedicata al figlio Giovanni
    E, a proposito di sentimento, è impossibile non dedicare una parentesi alla vita privata di Claudio Baglioni. Amatissimo dalle fan sia per le sue canzoni, ma anche perché considerato tra i cantanti italiani più affascinanti. L’artista è papà di Giovanni Baglioni. Talentoso chitarrista jazz, nato il 19 maggio del 1982 dal matrimonio con la collega Paola Massari. E, come dicevamo, è proprio al piccolo Giovanni che papà Claudio dedica Avrai, una delle sue canzoni di maggior successo. Pubblicata nello stesso anno della nascita del figlio. E registrata in appena due giorni nello studio di Paul McCartney a Londra. «Diventare padre mi ha fatto riscoprire le cose belle della vita. E il fatto che dopo tanti anni sia ritornato ad esibirmi su un palcoscenico è dipeso in gran parte da questo» ha detto il cantante. Che si era preso una lunga pausa dalla musica dal vivo. «Ho sentito l’esigenza di rituffarmi in mezzo al mio pubblico per regalargli la mia musica, la mia felicità, il mio modo di essere musicista».

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    CLAUDIO BAGLIONI FELICE INSIEME ALLA COMPAGNA ROSSELLA BARATTOLO / ANSA

    L’amore per la moglie Rossella Barattolo
    Al fianco di Baglioni da quasi 30 anni, Rossella Barattolo e Claudio Baglioni si sono conosciuti nell’87, quando lui era ancora sposato con Paola Massari. Il rapporto, tra i due, nacque come puramente lavorativo: lei la manager, lui l’artista. Con confini sempre più labili, fino alla convivenza, nel ’94. Ma per le prime uscite di coppia bisognerà attendere il 2008, parallelamente all’ufficializzazione del divorzio dalla prima moglie.

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    CLAUDIO BAGLIONI AL PIANOFORTE / ANSA
    Le frasi più belle delle canzoni di Claudio Baglioni
    Sono tante le frasi delle canzoni di Claudio Baglioni che i fidanzati si dedicano nel pieno dell’amore. Che i ragazzi scrivono sui diari scolastici. Che le “non più ragazze” ricordano, pensando alla loro giovinezza. Ecco le più belle:

    «Sei tu che porterai il tuo amore per cento e mille strade, perché non c’è mai fine al viaggio anche se un sogno cade» da La vita è adesso.

    «E adesso non ci sei che tu | Soltanto tu e sempre tu | Che stai scoppiando dentro il cuore mio» da E tu…

    «Avrai discorsi chiusi dentro e mani | che frugano le tasche della vita | ed una radio per sentire | che la guerra è finita» da Avrai.

    «Non c’è solitudine quando si è soli» da Dagli il via.

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    «Io ti baciavo mentre tu piangevi, e adesso che io piango tu chi bacerai» da Via.

    «E non lasciare andare un giorno per ritrovar te stesso, figlio di un cielo così bello, perché la vita è adesso» da La vita è adesso.

    «E se andrai lontano, fa che non sia troppo fuori mano o trova un posto irraggiungibile» da Fammi andar via.

    «E dover vivere fino alla morte, che fatica» da I vecchi.

    «Mille e più tramonti dietro i fili del tram, ed una fama di sorrisi e braccia intorno a me» da Strada facendo.

    «Giorni passati a dividere il cielo dal mare, a prendere la rincorsa per volare» da Ora che ho te.


    www.amica.it/2020/11/1
     
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