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Quella rosa vale un tesoro, ecco i fiori (e le piante) più costosi del mondo

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    Quella rosa vale un tesoro, ecco i fiori (e le piante) più costosi del mondo


    di FABIO MARZANO

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    Un esemplare di Juliet Rose


    Ci sono rarità botaniche che pochissimi vivai al mondo possono permettersi il lusso di mettere in vendita. Come l'incredibile "Juliet Rose", valutata 5 milioni di euro, che ha richiesto 15 anni di cure per fiorire. Ma ce ne sono tante altre. Vediamo quali sono


    Rispetto a un’opera d’arte sono un investimento meno redditizio ma ci sono piante che si possono acquistare solo con un mutuo. Per un appassionato, in teoria, non ci sarebbe mai un prezzo adeguato per un fiore pregiato del suo giardino. Oggi però ci sono in ballo cifre a svariati zeri in grado smuovere le gelosie più ostinate. Dall’orchidea di Shenzhen, sviluppata dall’omonima università e che viene venduta a una base di partenza di quasi 200mila euro fino a un esemplare di Juliet Rose che ha richiesto quindici anni di cure per fiorire e oggi è valutata oltre cinque milioni di euro.

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    L'orchidea di Shenzhen

    Si tratta di specie vegetali uniche per il ciclo biologico, che richiede la pazienza di un elefante, per longevità ultracentenaria o per morfologia fiori dal comune. Non sono piante per tutti: oltre a un conto in banca di un certo rilievo, sono necessarie competenze botaniche perché sono organismi viventi e, in alcuni casi, molto fragili. Non servono, al contrario, grandi spazi. "Ci sono molti più collezionisti tra i proprietari di un terrazzo in una grande città che nelle ville in campagna e in generale negli ambienti rurali", spiega Mario Faro, fondatore del Parco botanico di Radicepura (www.radicepura.com/parco-botanico/) a Giarre, in provincia di Catania, che ospita gli esemplari più pregiati di questa famiglia di vivaisti. Per dimostrare che non tutto è in vendita, di recente è stata respinta al mittente un’offerta di 200mila euro per una millenaria Ceratonia siliqua, un albero del carrubo.
    "Le piante più ricercate oggi dai collezionisti appartengono alla famiglia degli Encephalartos – prosegue Mario Faro - Sono originarie del Sudafrica e sono tra le più antiche del mondo perché erano già presenti all’epoca dei dinosauri. Ci sono molte specie di questo gruppo che sono a rischio estinzione e non possono essere messe in commercio ma di alcune varietà si possono acquistare i semi".

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    Esemplari di Aloe Bainesii

    Il bello poi, viene dopo: per raggiungere la piena maturità sono necessari come minimo dieci anni. Assomigliano alle palme e sono tra le poche piante ad essere certificate a livello internazionale, anche grazie alla protezione dalla convenzione di Washington sul commercio delle specie minacciate. Il loro valore può variare da 10mila a 100mila euro in base alla rarità.

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    Chorisia Insignis


    Ma in questo mondo ci sono anche le mosche bianche, i collezionisti che non hanno problemi di budget. Per il suo giardino privato di settanta ettari a Sharma, l’anno scorso il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman ha comprato dalla famiglia Faro dieci esemplari rari di Chorisia o Ceiba insignis, l’albero a botte originario degli altopiani semiaridi del Perù e altre piante preziose come le Aloe bainesii, Cycas revoluta e Xantorrea johnsonii.

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    Xanthorrea Johnsonii

    Per aggiudicarsi una rarità botanica si può anche finanziare una spedizione scientifica. "Una delle più recenti è stata quella che abbiamo fatto sulla catena dell’Atlante in Marocco dove abbiamo trovato la Chamaerops cerifera, una palma nana endemica di questa zona, e imparentata con una varietà, la Chamaerops compacta, che cresce solo all’interno dei vulcani delle isole Eolie. - conclude il fondatore del Parco Radicepura - Anche se fosse possibile propagare queste specie su larga scala, la richiesta non supera i duecento esemplari all’anno". Normale, in questi casi, che il prezzo di questo piante rimanga riservato a una esigua élite di collezionisti.

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    Nymphaea Thermarum

    Ci sono poi fiori così rari che non hanno prezzo ma alimentano un mercato parallelo con capacità di spesa spesso superiore a quella mostrata nei canali tradizionali. Come nel caso della Nymphaea thermarum, la più piccola ninfea del mondo. Originaria del Rwanda in Africa, non supera il centimetro di altezza. Scoperta alla fine degli anni Ottanta oggi è estinta in natura. Qualche anno fa, gli ultimi cinquanta esemplari sono stati rubati, da mani ancora sconosciute, nei celebri Kew Gardens di Londra.

    fonte:https://www.repubblica.it/
     
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