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10 alberi "alieni" che crescono sulla Terra

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    10 alberi "alieni" che crescono sulla Terra


    Dallo Yemen alla California, dal Giappone al Madagascar: viaggio per il Pianeta a caccia di piante talmente rare, longeve o colorate da sembrare originarie di un altro mondo.

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    Capita a volte di pensare che alcuni paesaggi naturali sembrino usciti direttamente dalle illustrazioni di un libro di fantascienza. Con gli alberi di questa fotogallery avrete probabilmente la stessa sensazione: dotati di fascino extraterrestre, sono invece tipici di alcune nicchie ecologiche del nostro Pianeta.

    Albero del sangue di drago (Socotra, Yemen). Questa pianta della famiglia delle famiglia delle agavaceae (Dracaena cinnabari) simile nella forma a un ombrello rovesciato, è endemica dell'isola-tesoro di biodiversità nell'Oceano Indiano. La sua chioma così schiacciata è un adattamento alle alte temperature e alla scarsa disponibilità di suolo: riduce l'evaporazione e protegge con la sua ombra i semi lasciati al suolo. L'albero produce una resina di color rosso scuro (il "sangue di drago" appunto) quando si recidono le foglie: questa viene utilizzata come essenza profumata e pigmento colorante.

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    Albero bottiglia (Socotra, Yemen).
    Nella stessa isola a circa 350 km dallo Yemen, che ospita oltre 800 varietà di piante rare, il 37% delle quali non rintracciabili in altre parti del mondo, si trova anche l'albero bottiglia o rosa del deserto di Socotra (Adenium obesum socotranum), che deve il suo nome alla caratteristica forma rigonfia della base, simile a una borraccia piena. Anche in questo caso la principale caratteristica della pianta - il tronco bulboso - è un adattamento alle alte temperature: liquidi e nutrienti sono stipati nella base. Vedi anche: l'albero che produce 40 tipi di frutta


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    Eucalipto arcobaleno (Hawaii).
    La corteccia dell'Eucalyptus deglupta, tipico di alcune foreste tropicali, viene cambiata più volte durante l'anno: quando è nuova e giovane è di un bel colore verde acceso; in seguito matura e diviene bluastra, violacea, arancione e marrone, per poi staccarsi e rivelare lo strato sottostante. Questa continua alternanza produce sul tronco degli eucalipti un incantevole gioco di colori, che non è altrettanto vivace quando la pianta cresce al di fuori del proprio areale.

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    Albero faretra (Namibia). Questa specie di aloe (Aloe dichotoma) dalle foglie appuntite, tipica di Namibia e Sudafrica, prende il nome dall'abitudine dei boscimani di usare i suoi rami e le sue foglie per costruire faretre per le frecce. Il tronco viene svuotato dalla polpa e usato per riporre le armi o, in alternativa, per contenere cibo: è poroso e mantiene all'interno una temperatura fresca. Anche diverse specie di uccelli apprezzano la forma tagliente delle foglie, e nidificano fra questi rami, che offrono riparo dai predatori.

    fredrcox

    I cipressi delle paludi di Caddo Lake (Texas). I cipressi delle paludi, conifere dal tronco massiccio alte circa 2 metri, crescono nelle acque melmose e povere di ossigeno di fiumi, paludi e altri specchi d'acqua degli Stati Uniti: se ne trovano nel Caddo Lake, una zona lacustre e paludosa al confine tra Texas e Louisiana, dove formano uno scenario misterioso e quasi "da fiaba".

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    Le piante di glicine in Giappone. Tra fine aprile e inizio maggio, le gallerie di glicine (gen. Wisteria) creano spettacolari scorci di "cielo" rosa in Giappone: in questo caso le piante "aliene" non sono alberi, ma rampicanti, che si espandono anche per 10 metri in ampiezza e 20 in altezza, colorando di rosa o di lilla le strutture dei tunnel creati per sostenerli. Altri luoghi di surreale bellezza

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    Pini dai coni setolosi (Stati Uniti). Resistenti alle temperature più estreme e ai suoni aridi, questi alberi sono tra le piante più longeve della Terra. Si stima che il più vecchio esemplare vivente di una delle tre specie principali di questa famiglia, un Pinus longaeva ribattezzato "Matusalemme" (nella foto) abbia oltre 4800 anni. Si trova in una foresta delle White Mountains, in California, e la sua esatta località è tenuta segreta, per timore di vandalismi.

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    I baobab del Madagascar. L'Adansonia rubrostipa è il più piccolo - si fa per dire: può raggiungere anche i 20 m di altezza - delle sei specie di baobab endemiche dell'isola africana. Si distingue per la forma a bottiglia e per il tronco rugoso degli esemplari più giovani, la superficie del quale ricorda la pelle di un elefante.

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    Gli aceri giapponesi. L'Acer palmatum, una delle piante simbolo del Giappone, sorprende per la bellezza dei suoi rami, "allergici" alle potature (a cui reagiscono molto male). Ma sopratutto per il colore rosso acceso, che in autunno colora i giardini che lo ospitano. Guarda anche l'albero di Ginkgo dalle foglie d'oro

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    Gli alberi delle rovine di Angkor, Cambogia.I Tetrameles nudiflora sono una delle due specie di piante (l'altro è il ficus strangolatore) cresciute tra le celebri rovine di Ta Prohm, in Cambogia. Le loro imponenti radici superficiali si fanno largo nelle giungle di India e Sudest asiatico, talvolta inglobando preziosi siti archeologici, e contribuendo al loro fascino remoto.

    fonte:https://www.focus.it/ambiente/natura/
     
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