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Parafrasi "Lavandare", di Giovanni Pascoli
Nel campo arato a metà, è rimasto un aratro senza buoi, come dimenticato, tra la nebbia leggera. Dal canale arriva il rumore ritmato delle lavandaie con tonfi frequenti e lunghe canzoni: “Soffia il vento e cadono le foglie, e tu non sei ancora ritornato al tuo paese. Quando sei partito, sono rimasta come l’aratro abbandonato su un terreno a riposo (maggese)..