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Parafrasi "Nella piazza di San Petronio", di Giosué Carducci
sorge nel chiaro inverno la fosca bologna ricca di torri e il colle(colle della guardia)ride,al di sopra,ricoperto di neve. è l'ora nella quale il sole sta per tramontare e saluta le torri e la chiesa,san petronio,tuo; le torri i cui merli da tanto tempo la sfiorano e del solenne tempio la cima solitaria. il cielo brilla di un fulgore adamntino(simili a quelli del diamante) e l'aria come un velo d'argento giace sulla piazza,sfumando lievemente attorno agli edifici che tirò su il braccio armato agli avi. selle alte cime s'insinua il sole e guarda con un sorriso languido come una viola, che nella scura pietra nel fosco rossiccio mattone pare che risvegli l'anima(dormente)da secoli e un nostalgico desiderio per l'aria gelida sveglia di rossi tramonti di maggio,di calde e profumate sere, quando le donne gentili danzavano in piazza e con i re vinti tornavano i consoli. la musa ride fuggente al verso nel quale palpita il desiderio,ormai vano,della bellezza antica.
se poi ti servono figure retoriche ecc fammi sapere
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