Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Fisarmonica

strumento musicale

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    Fisarmonica

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    La fisarmonica è uno strumento musicale aerofono a mantice ad ancia libera; è stata per lunghi anni uno strumento folcloristico legato alla tradizione della danza popolare.
    Il primo brevetto di un accordion, termine oggi usato in molte lingue (pur con varianti grafiche) per indicare la fisarmonica, fu depositato il 6 maggio del 1829 a Vienna dal costruttore di organi e pianoforti Cyrill Demian e dai suoi figli Carl e Guido.
    Le evoluzioni tecniche e costruttive dello strumento hanno sempre più perfezionato il suo timbro e la sua intonazione, favorendo la presenza dello strumento anche in ambiti musicali più colti.


    Fisarmonica a piano
    La fisarmonica ha due bottoniere: una corrispondente alla mano sinistra, l'accompagnamento che fa suonare i bassi e gli accordi maggiori, minori, di settima (senza la quinta) e di triade diminuita, l'altra corrispondente alla mano destra è definita "bottoniera cantabile".
    Quando la mano destra suona su una tastiera simile a quella del pianoforte, lo strumento è denominato "fisarmonica cromatica sistema a pianoforte" o più comunemente "fisarmonica a pianoforte"; quando invece alla mano destra si trova una bottoniera di 3, 4 o 5 file, denominata "fisarmonica cromatica sistema a bottoni" o più comunemente "fisarmonica cromatica". Esistono diverse disposizioni dei bottoni, le più comuni sono il C-Griff (o sistema italiano) e il B-Griff (sistema russo)
    Esistono inoltre fisarmoniche diatoniche, chiamate anche organetti, caratterizzate da un minor numero di bassi (generalmente 2, 4, 8 o 12), dal poter suonare agevolmente solo in determinate tonalità e dal fatto di essere strumenti bitonici, ovvero premendo lo stesso tasto suonano due note diverse a seconda del verso del mantice (che può essere in apertura o in chiusura).
    Le fisarmoniche cromatiche (sia a piano sia a bottoni) sono invece strumenti unitonici (un tasto produce una sola nota indipendentemente dal verso del mantice). Lo strumento standard ha 120 bassi disposti su 6 file, ma esistono numerose varianti; le più comuni sono: 96, 72 o 48 bassi su 6 file, 80 o 60 bassi su 5 file, 48 bassi su 4 file.

    Il cuore della fisarmonica è il mantice, che viene azionato dall'esecutore per immettere l'aria necessaria a far vibrare le ancie. Le ancie sono piccole lame d'acciaio intonate, controllate da valvole collegate ai tasti, che vibrando producono il suono; esse sono montate su appositi supporti di legno detti somieri, e in base al loro timbro vengono divise in registri.
    Negli ultimi anni, da alcuni produttori, vengono montate lamelle su dei somieri d'acciaio, i quali, a differenza del legno, rendono il suono dello strumento più metallico.
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    Normalmente una media fisarmonica da liscio ha 3 voci alla mano destra (ottava bassa, ottava centrale, ottava centrale battente, cioè leggermente "stonata") e 5 alla sinistra, per cui viene detta "in terza e quinta". Esistono strumenti da concerto dalle performance maggiori, che presentano fino a 5 voci alla destra e 7 alla sinistra. I registri sono combinazioni di voci, cioè quelle leve presenti sulla cassa armonica che cambiano istantaneamente più voci nello stesso tempo. Alcuni nomi di combinazioni che si possono trovare sono: "Master" (tutti le voci inserite); "Bassoon" (solo ottava bassa); "Clarinet" (solo ottava reale); "Flute" (solo ottava reale ma con un timbro diverso); "Piccolo" (solo ottava alta); "Bandoneon" (ottava bassa + centrale); "Violin", "Musette", "Voce celeste" (ottava centrale più uno o due registri battenti); "Accordion" (ottava bassa + reale + reale battente); "Organ" (ottava bassa + reale + alta).
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    Le fisarmoniche si dividono in "Bassi Standard" e "Bassi sciolti" in base al funzionamento della bottoniera della mano sinistra: nelle prime, come già detto sopra, la mano sinistra esegue l'accompagnamento (bassi e accordi), mentre nelle "bassi sciolti" è presente un convertitore che rende la bottoniera sinistra in grado di eseguire note singole, in modo da poter eseguire brani complessi a due mani come su un organo o un pianoforte. Questo tipo di strumento è usato per lo più dai concertisti di musica classica e viene studiato nei pochi conservatori dove è stata istituita la cattedra di insegnamento della fisarmonica, inserito nei programmi ministeriali italiani solo nel 1993.
    Con la tecnologia sono stati costruiti sistemi elettronici MIDI da applicare alle fisarmoniche, che le rendono in grado di "dialogare" con altri sistemi MIDI compatibili, ad esempio tastiere elettroniche, expander, generatori di suoni, computer.

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    Suggestioni antiche

    Uno strumento molto simile alla fisarmonica, sfruttante i medesimi principi meccanici, è stato realizzato sulla base di un progetto di Leonardo da Vinci, contenuto nel codice Fol.76r del Codice Madrid II. Lo strumento è stato realizzato dal liutaio Mario Buonoconto, e suonato nel Salone degli Stemmi del Municipio di Castelfidardo, dal fisarmonicista Denis Biasin. Il liutaio Buonoconto ha così asserito «Un disegno che nessuno conosceva fino al 1970, ma di cui si intuiva l’importanza. Di fatto, anticipa di circa trecento anni l’invenzione della fisarmonica. Le indicazioni che Leonardo ha lasciato sono essenziali ma significative: una tastiera verticale, un mantice a doppia azione che funziona in entrambi i versi, una serie di canne di legno o di carta la cui genialità sta nel generare un flusso d’aria continuo che produce il suono». Il suono di questa ricostruzione è assai flautato e flebile, essendo generato da canne in legno, e molto differente da quello delle fisarmoniche moderne ad ancia libera. Lo strumento è stato lavorato interamente a mano e con materiali naturali; esso è esposto presso il Museo internazionale della fisarmonica fino alla fine dell'anno 2009.
     
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    Museo della Fisarmonica di Castelfidardo

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    La famosa collezione di fisarmoniche del Museo di Castelfidardo si avvicina ai quattrocento pezzi, tra i quali le 73 donate da Giuseppe Panini.
    Giuseppe Panini era un amante di questo strumento musicale: girando l’Italia e il mondo come imprenditore ne aveva raccolto diversi esemplari sia di produzione nazionale che straniera. Oltre che vere e proprie fisarmoniche sono in esposizione anche aerofoni. Fra i diversi tipi esposti c’è anche lo strumento suonato personalmente dall’imprenditore modenese.

    Il Museo della Fisarmonica è ospitato nel palazzo del Comune di Castelfidardo, in grandi sale seicentesche. La città marchigiana è ancor oggi uno dei principali centri nazionali di produzione dello strumento musicale.
     
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    Fisarmonica: Paolo Soprani – Fondatore dell “Industria Italiana della Fisarmonica


    Tipo: Piano-Fisarmonica con tastiera caudata, uno modello molto raro,
    colore: rosso, ma si ha fatto anche in colore bianco, ca. 1940.

    La fisarmonica dispone di 37 tasti, uno registro di leva e 3 somieri porta ancie, significa 3 cori nel soprano. Il basso ha 80 bottoni e contiene 4 cori.

    La formazione ergonomica di una tastiera caudata di una fisarmonica fu inventata per la primera volta per il ingegnere Silvio Scandalli, Camerano / Ancona, Italia, nel anno 1929.

    La manifattura già fu fondata per Paolo Soprani nel anno 1863 in Castelfidardo / Italia. Lui era anche il primero fabbricante italiano delle fisarmoniche.

    Sua manifattura fu fusionata con la altra quella di Scandalli in il anno 1987. Dal 1988 al 1995, ambedue manifatture firmàrono sotto il nome “La Fisarmonica”, ma in questa fusione fùrono parte dell ditta “FARFISA” - abbreviazione di Fabricche Riunite Fisarmoniche Italiane S.p.A., Castelfidardo, che fu fondata nel anno 1946 per 1. Silvio Scandalli / Camerano, 2. (Paolo) Settimio Soprani / Castelfidardo e 3. Alfredo Frontalini di Numana. Nel anno 1987, il grupo Bontempi prese possessione di “FARFISA”. “La Fisarmonica” continuaró di firmare sotto il viejo nome. Si separó nel anno 1995 di FARFISA e assunse il nome “MENGHINI”. Nel anno 2003, la ditta MENGHINI fu fusionata con la manifattura “SEM”, Recanati, che fu co-fondata nel anno 1973 per Ubaldo Gabbanelli. Cominciando di questo tempo, le manifatture firmaron sotto la denominazione “SUONI”, Castelfidardo.

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    La Fisarmonica nel mondo

    Il fisarmonicista Cristiano Lui mentre si esibisce in teatro. Vincitore di numerosi concorsi nazionali per fisarmonica, sia nelle sezioni "musica classica" che in quelle "varietè", ha studiato con Giancarlo Caporilli e sta ottenendo grandi successi sia in Italia che all' estero.

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    Il compianto Wolmer Beltrami, "oscar mondiale" della fisarmonica mentre si esibisce in un duetto con Giancarlo Caporilli durante una serata dedicata alla fisarmonica da "Benito" a Velletri, un famoso locale nei pressi di Roma, li legava una grande amicizia.

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    Stefano può vantarsi di essere un bravo fisarmonicista anche......senza capelli!
    Marco si è classificato primo in molti concorsi di fisarmonica pur frequentando l'università: quando "volere è potere"!



     
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    La Fisarmonica


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    La Fisarmonica, (dal greco fissò + armonikòs, φυσώ + αρμονικός, soffio + armonico) in francese "accordéon", (a + còrdion, α + χόρδιον, ossia senza corda), è uno strumento musicale aerofono con mantice ad ancia libera; è stata per lunghi anni, e in alcune zone lo è ancora, uno strumento folcloristico legato alla tradizione della danza popolare.

    Il primo brevetto di un accordion, termine oggi usato in molte lingue (pur con varianti grafiche) per indicare la fisarmonica, fu depositato il 6 maggio del 1829 a Vienna dal costruttore di organi e pianoforti Cyrill Demian e dai suoi figli Carl e Guido.

    Le evoluzioni tecniche e costruttive dello strumento hanno sempre più perfezionato il suo timbro e la sua intonazione, favorendo la presenza dello strumento anche in ambiti musicali più colti.

    Fisarmonica_a_Piano_ProfessionaleLa Fisarmonica è dotata di due tastiere o manuali, il manuale di destra può essere con tastiera pianoforte o con bottoni, mentre il manuale di sinistra è a bottoni; è tipicamente costituita da due file di bottoni per il Basso (chiamate, rispettivamente, dei "Bassi" e dei "Contrabbassi") dove ad ogni bottone corrisponde una singola nota Basso e tali note sono disposte per ordine di quinta; seguono altre tre o quattro file di bottoni tipicamente relative all'Armonia; 1ª fila Accordo Maggiore, 2ª fila Accordo Minore, 3ª fila Accordo di Settima, 4ª fila Accordo di Settima Diminuita. Queste file dell'Armonia possono avere funzioni diverse a seconda del tipo strumento, ma in generale prevalgono due filosofie: quella dei "Bassi Standard" e quella dei "Bassi Converter".

    Nella sistemazione a "bassi standard" le file di bottoni ulteriori a "bassi" e "contrabbassi" non suonano una singola nota ciascuno, bensì un accordo, e sono raggruppate in base alla triade o quadriate che consentono di formare in associazione col bottone di "basso" immediatamente allineato: l'usuale posizione di esecuzione prevede la posizione del quarto dito (anulare) sul "basso" (che tipicamente è la tonica dell'accordo), e del terzo e del secondo dito sugli adiacenti bottoni degli accordi. Nella sistemazione a "bassi converter" invece anche le file di bottoni ulteriori a "bassi" e "contrabbassi" suonano una sola nota ciascuno, e complessivamente si osservano disposizioni tipicamente cromatiche delle note, anche se variegate rispetto alla fila dei bassi: è preferita nella musica colta in contrapposizione alla precedente che è invece tipica della musica tradizionale, ma nonostante questo la più diffusa. In ogni caso il pollice è l'unico dito che non viene utilizzato su questa bottoniera ma serve unicamente per equilibrare la mano e per premere il bottone laterale al mantice che, aprendo i fori dell'aria, permette una maggiore velocità di chiusura e di apertura del mantice stesso. Le fisarmoniche cromatiche possono avere da 48 a 120 bassi: questo misura l'estensione complessiva delle file della bottoniera, e di conseguenza l'estensione complessiva dell'intonazione della stessa.

    Il Manuale sul lato destro, è detta "cantabile", e può essere alternativamente costituita da una tipica tastiera di tipo organistico (detta anche "tipo pianoforte", fatta di 41 tasti di cui 17 neri e 24 bianchi) o da un sistema di bottoni disposti cromaticamente. Il manuale in formato "organo" (o "tipo pianoforte") ha un metodo d'utilizzo del tutto uguale a quello di un normale organo, la disposizione verticale dei tasti ne facilita l'utilizzo di esecuzione. Essa è differente da quella del pianoforte sia per le caratteristiche meccaniche di razionamento del tasto, sia per la sua corsa (che è inferiore), sia per il fatto che la dinamica dei suoni (cioè il loro volume individuale) non viene prodotta dalla differente pressione delle dita sullo strumento ma è la conseguenza della diversa velocità di apertura del mantice, e quindi un'apertura più lenta produrrà un suono più debole, mentre da un'apertura "energica" emergerà un suono più forte. - Il Manuale con sistema a bottoni, invece, presenta 3, 4, 5 o 6 file di bottoni, è denominata "fisarmonica cromatica sistema a bottoni" o più comunemente "fisarmonica a bottoni", e talvolta impropriamente "fisarmonica cromatica" anche se pure la versione con tastiera di tipo organistico è parimenti "cromatica". Esistono diverse disposizioni dei bottoni, le più comuni sono il C-Griff (o sistema italiano) e il B-Griff (sistema russo).

    Esistono inoltre fisarmoniche diatoniche, chiamate anche organetti, caratterizzate da un minor numero di bassi (generalmente 2, 4, 8 o 12), dal poter suonare agevolmente solo in determinate tonalità. Questi strumenti sono tipicamente bitonici, ovvero premendo lo stesso tasto suonano due note diverse a seconda del verso del mantice (che può essere in apertura o in chiusura).

    Le tradizionali fisarmoniche cromatiche (sia a piano sia a bottoni) sono invece strumenti unitonici (un tasto produce una sola nota indipendentemente dal verso del mantice), anche se esistono strumenti simili alla fisarmonica (come alcune tipologie di Bandoneon) che pur essendo cromatici, cioè consentendo di suonare in qualsiasi tonalità, sono contemporaneamente bitonici.

    Il cuore della fisarmonica è il mantice, che viene azionato dall'esecutore per immettere l'aria necessaria a far vibrare le ance. Le ance sono piccole lame d'acciaio intonate, controllate da valvole collegate ai tasti, che vibrando producono il suono; esse sono montate su appositi supporti di legno detti sonieri, e in base al loro timbro vengono divise in registri. Il registro più basso si chiama 16 ed è traspositore, cioè abbassa l'altezza dei suoni di una ottava, quello di mezzo si chiama 8 e quello alto si chiama 4. L'8 e il 4 non sono registri traspositori, difatti le combinazioni dei registri vengono ordinate dal registro più basso.

    Le fisarmoniche possono essere classificate in tre grandi tipi: le fisarmoniche da liscio, le fisarmoniche da concerto e le fisarmoniche da studio. Ognuna di queste categorie ha delle caratteristiche proprie.

    Normalmente una media fisarmonica da liscio ha 3 voci alla mano destra (ottava bassa, ottava centrale, ottava centrale battente, cioè leggermente "stonata") e 5 alla sinistra, per cui viene detta "in terza e quinta". in genere queste fisarmoniche sono colorate con colori molto sgargianti e decorate con scritte in madreperla. Questo per una questione di estetica. Esistono strumenti da concerto, dalle performance maggiori, che presentano fino a 5 voci alla destra e 7 alla sinistra. I registri sono combinazioni di voci, cioè quelle leve presenti sulla cassa armonica che cambiano istantaneamente più voci nello stesso tempo. Alcuni nomi di combinazioni che si possono trovare sono: "Master" (tutti le voci inserite); "Bassoon" (solo ottava bassa); "Clarinet" (solo ottava reale); "Flute" (solo ottava reale ma con un timbro diverso); "Piccolo" (solo ottava alta); "Bandoneon" (ottava bassa + centrale); "Violin", "Musette", "Voce celeste" (ottava centrale più uno o due registri battenti); "Accordion" (ottava bassa + reale + reale battente); "Organ" (ottava bassa + reale + alta). In termini più precisi questi registri si chiamano 16-8-4 (master); 16 (bassoon); 4 (piccolo); 16-8 (bandoneon) ecc. le combinazioni di registri variano a seconda delle fisarmoniche: le fisarmoniche da liscio, come quelle da studio, hanno 7 registri in media. le fisarmoniche da concerto invece ne hanno fino a 11, perché in queste fisarmoniche viene aggiunto talvolta l'8 cassotto che è un registro dal suono ovattato e molto dolce. Nelle fisarmoniche da studio e in quelle da concerto non c'è l'ottava battente in quanto tutte le ottave sono accordate perfettamente.

    Le fisarmoniche si dividono in "Bassi Standard" e "Bassi Converter" in base al funzionamento della bottoniera della mano sinistra: nelle prime, come già detto sopra, la mano sinistra esegue l'accompagnamento (bassi e accordi), mentre nelle fisarmoniche a "Bassi Converter" è presente un convertitore che rende la bottoniera sinistra in grado di eseguire note singole, in modo da poter eseguire brani complessi a due mani come su un organo o un pianoforte. Esistono principalmente due tipi di fisa a "Bassi Converter", quelle con Sistema per Quinte, utilizzate su fisarmoniche con tastiera a pianoforte, e Sistema Cromatico, utilizzate sia su tastiera a bottoni che su tastiera a pianoforte (ibride). Questi tipi di Fisarmoniche a Bassi Converter vengono usato per lo più dai concertisti di musica classica e viene studiato nei conservatori dove è stata istituita la cattedra di insegnamento della fisarmonica, inserito nei programmi ministeriali italiani solo nel 1993.

    Il compianto Maestro Salvatore di Gesualdo, insegnante al Conservatorio Cherubini di Firenze, ha scritto la voce fisarmonica nel Nuovo Dizionario dell'UTET. Verso la fine degli anni 80 ha progettato la fisarmonica da Concerto "VI SdG", della ditta Victoria di Castelfidardo assieme ad altri compositori contemporanei come: Adamo Volpi, Lino Liviabella, Luciano Fancelli, Efrem Casagrande, Luigi Ferrari Trecate, Vittorio Melocchi, Gianfelice Fugazza, Gervasio Marcosignori, Bio Boccosi, Italo Salizzato, e tanti altri, con le loro composizioni originali e trascrizioni dei grandi compositori del '700, '800 e '900 hanno contribuito e aperto le porte alle antiche e nuove sonorità.

    Con l'evolversi della tecnologia, sono stati costruiti sistemi elettronici MIDI da applicare alle fisarmoniche.


    Suggestioni antiche
    Uno strumento molto simile alla fisarmonica, sfruttante i medesimi principi meccanici, è stato realizzato sulla base di un progetto di Leonardo da Vinci, contenuto nel codice Fol.76r del Codice Madrid II. Lo strumento è stato realizzato dal liutaio Mario Buonoconto, e suonato nel Salone degli Stemmi del Municipio di Castelfidardo, dal fisarmonicista Denis Biasin. Il liutaio Buonoconto ha così asserito «Un disegno che nessuno conosceva fino al 1970, ma di cui si intuiva l’importanza. Di fatto, anticipa di circa trecento anni l’invenzione della fisarmonica. Le indicazioni che Leonardo ha lasciato sono essenziali ma significative: una tastiera verticale, un mantice a doppia azione che funziona in entrambi i versi, una serie di canne di legno o di carta la cui genialità sta nel generare un flusso d’aria continuo che produce il suono». Il suono di questa ricostruzione è assai flautato e flebile, essendo generato da canne in legno, e molto differente da quello delle fisarmoniche moderne ad ancia libera. Lo strumento è stato lavorato interamente a mano; esso è stato esposto presso il Museo internazionale della fisarmonica fino alla fine dell'anno 2009.


     
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