Anche i ricchi piangono (titolo originale Los ricos también lloran) è una telenovela messicana, spesso indicata come “la telenovela più famosa di tutti i tempi”. Prodotta nel 1979 da Televisa, vedeva come interprete principale Verónica Castro nel ruolo di Mariana Villareal.
Descrizione
Prodotta da Valentín Pimstein per la regia di Rafael Banquells, la telenovela è tratta da un soggetto originale scritto dall’autrice cubana Inés Rodena per un dramma radiofonico, ed è stata adattata per la televisione dalle autrici María Zarattini Dan (per la prima parte) e Valeria Phillips (seconda parte). La telenovela ottenne subito uno straordinario successo, tanto che venne prolungata integrando al soggetto iniziale, che ormai volgeva al termine, una seconda storia sempre a firma di Inés Rodena: nella serie questo passaggio è ben visibile perché caratterizzato da un salto temporale di quasi vent’anni. In totale la telenovela è composta da 248 episodi di 22 minuti ciascuno.
Anche i ricchi piangono è stata trasmessa in Italia per la prima volta nel 1982 da Telereporter (in episodi di 44 minuti) e da molte altre emittenti locali, in seguito replicata da Euro TV e negli anni ’90 da Rete 4; l’ultimo passaggio televisivo a livello nazionale risale al 1996 sul circuito Odeon TV.
Nella versione originale il tema Aprendí a llorar (“Ho imparato a piangere”), una canzone scritta da Lolita de la Colina, era interpretato dalla stessa Verónica Castro; per la sigla della versione italiana venne scelto il brano Come per magia, cantata dal divo dei fotoromanzi Alex Damiani (per la sola trasmissione su Rete 4 I giorni di una vita, cantata da Michele Zarrillo).
La versione italiana (a cura della Elettronica Calpini & C. srl di Roma) ha purtroppo sofferto di un adattamento molto approssimativo e poco aderente all’originale che però non ha impedito alla serie di avere ugualmente un grandissimo successo anche nel nostro Paese; in questa telenovela Verónica Castro è doppiata da Pinella Dragani e Silvia Pepitoni.
Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Louis Stevenson, La Freccia Nera è uno dei primi sceneggiati RAI che il pubblico italiano ha imparato ad amare ed apprezzare. Diretto nel 1968 da nientepopòdimenoché Anton Giulio Majano (vero e proprio padre del teleromanzo italiano), questo sceneggiato racconta in sette puntate l’avventurosa e tormentata storia d’amore tra il giovane Dick Sheldon (Aldo Reggiani) e Joan Sedley (una Loretta Goggi adolescente) nell’Inghilterra del XIV secolo, proprio all’inizio della guerra delle Due Rose che vide affrontarsi in campo la casata di York (La Rosa Bianca) e quella dei Lancaster (La Rosa Rossa) per il diritto al trono. Dick è il protetto di Sir Brackley (Arnoldo Foà), in viaggio alla ricerca di sostenitori della causa dei Lancaster, mentre Joan è in fuga (travestita da ragazzo) da un matrimonio combinato. I due s’incontrano in una foresta, mentre Dick cerca di capire il significato delle misteriose frecce nere che uccidono i sostenitori dei Lancaster, e si alleano per sfuggire ai continui pericoli di un Paese travagliato e sofferente per le continue guerre.
Per molto tempo Dick crederà che Joan sia un uomo (John Matcham, questo è il nome con cui si è presentata al giovane guerriero) ed insieme conosceranno i briganti della banda della Freccia Nera, uomini stanchi di essere vessati dalla crudeltà e la tirannia dei Lancaster e che apriranno gli occhi a Dick sulla natura perfida di Sir Brackley. Così Sheldon “cambia bandiera”, John si svela per Joan ed i due s’innamorano, ma troppe cose debbono ancora accadere prima di poter coronare il loro sogno d’amore. Lo spirito che si respira nello sceneggiato è quello delle migliori avventure robinhoodiane e Majano trasferisce con maestria il tocco di Stevenson ed il vigore del romanzo. Ovviamente nel 2006 Mediaset ha tentato un remake in sei parti de “La Freccia Nera” trasferendo l’azione in Tirolo (!) e facendo interpretare il ruolo di Marco di Monforte (già Dick Sheldon) a Riccardo Scamarcio e quello di Giovanna Bentivoglio (alias Joan Sedley) a Martina Stella. Traetene voi stessi le conclusioni. Pennellata di classe dello sceneggiato originale è la sigla, una sorta di ballata cameratesca coinvolgente ed in nota. Ascoltartela e vedrete che anche voi non potrete fare a meno di canticchiare “La freccia nera fischiando si scaglia,è la sporca canaglia che il saluto ti da’!”.
LE TIGRI DI MOMPRACEN – Emilio Salgari – (1883/1884)
Video
Estratto dallo sceneggiato TV del 1976 –
Le tigri di Mompracem è un romanzo di Emilio Salgari, apparso per la prima volta a puntate sulla rivista La Nuova Arena, fra il 1883 e il 1884, con il titolo La tigre della Malesia, per essere poi pubblicato in volume nel 1900, con il titolo definitivo. È una delle opere facenti parte del “ciclo indo-malese” di Salgari, con protagonista Sandokan, il pirata soprannominato “La Tigre”.
Breve Trama
Sandokan è in attesa di incontrare il suo amico portoghese, Yanez De Gomera, che considera come un fratello. Durante l’incontro parla di lady Marianna Guillonk, la figlia di un lord inglese e madre italiana, chiamata “la Perla di Labuan”, visto il candido colore della sua pelle. Sandokan è incuriosito da lei e la vuole conoscere. Avrà occasione di conoscerla meglio quando, caduto a mare e ferito, viene salvato da lord Guillonk e curato in casa sua.
Il pirata finge di essere un principe del Borneo, e diventa amico di James Guillonk e conquista l’amore di Marianna. Durante una caccia per prendere una tigre, il baronetto Rosenthal riconosce la vera identità di Sandokan. È costretto a fuggire ma più tardi il pirata organizza una spedizione a Labuan per prendere con sé la donna che ama. Dopo una lotta contro gli uomini di lord Guillonk, fugge di nuovo ma utilizza il suo amico Yanez come spia e riesce questa volta a liberare Marianna.
Appena ritornano a Mompracem, scoprono che il luogo è stato attaccato e per poco sono riusciti a respingere il nemico. Dopo essersi sposato con la sua amata affrontano un’altra battaglia, vengono sconfitti e Sandokan con Marianna catturati. Grazie, ancora una volta al suo spirito piratesco, riesce a liberare se stesso e Marianna.
Il libro termina con un’invocazione di Sandokan rivolta a Marianna: “la Tigre è morta, e per sempre!”
Personaggi
Protagonisti
Edizione del 1906
SANDOKAN:…è di statura alta, slanciata, dalla muscolatura potente, dai lineamenti energici, maschi, fieri e d’una bellezza strana. Lunghi capelli gli cadono sugli omeri: una barba nerissima gli incornicia il volto leggermente abbronzato. Ha la fronte ampia, ombreggiata da due stupende sopracciglia dall’ardita arcata, una piccola bocca mostra dei denti acuminati come quelli delle fiere e scintillanti come perle; due occhi nerissimi, d’un fulgore che affascina, che brucia, che fa chinare qualsiasi sguardo…
LADY MARIANNA GUILLONK Era nata sotto il bel cielo d’Italia sulle rive dello splendido golfo di Napoli, da madre italiana e da padre inglese [...]colla sua intrepidezza e la sua bontà e per la sua bellezza si era meritata il soprannome di Perla di Labuan.
LORD JAMES GUILLONK, capitano di vascello e zio di Marianna. “Di statura piuttosto alta e di corporatura complessa, aveva il viso incorniciato da una barba rossiccia, ma che cominciava a incanutire, due occhi azzurri, profondi, e nell’insieme si comprendeva che era un uomo abituato a comandare.” YANEZ DE GOMERA. Il fratello elettivo di Sandokan ha circa trentatrè anni, è portoghese di nascita, taciturno e leale, nobile e coraggioso. Si arriccia spesso i lunghi baffi “per fare più bella figura”, pasteggia a champagne, ama suonare la mandola e accendere in un giorno cento sigarette speciali, ma le sue labbra beffarde e sottili i suoi occhi grigi e astuti sono l’indizio d’una ferrea volontà.
Alla televisione
Dal romanzo di Salgari è stato realizzato lo sceneggiato televisivo Sandokan nel 1976, diretto da Sergio Sollima e con Kabir Bedi, Carole André e Philippe Leroy.
Altre edizioni
Edizione del 1947
Altra Edizione Carroccio
Probabilmente l’edizione a noi più nota della Malipiero del 1974
Perry Mason è una serie televisiva statunitense andata in onda sulla CBS dal 1957 al 1966.
È la serie televisiva giudiziaria (legal drama) più famosa, tanto che il nome “Perry Mason” viene citato spesso come sinonimo di avvocato.
Trama
Perry Mason (Raymond Burr) è uno dei migliori avvocati di Los Angeles, che accetta solo clienti della cui innocenza è convinto. Spesso riesce a dimostrare l’innocenza del suo assistito smascherando in aula il vero colpevole (in tutta la sua carriera ha perso una sola causa – ep. 185, 1963: The Case of the Deadly Verdict - Verdetto di morte).
Gli altri personaggi della serie sono il suo collega Paul Drake (William Hopper), la sua segretaria Della Street (Barbara Hale), il procuratore distrettuale Hamilton Burger (William Talman), con il quale si scontra in tribunale vincendo praticamente sempre, e il tenente di polizia Arthur Tragg (impersonato dall’attore Ray Collins).
Film TV
Dal 1985 fino al 1993, anno della morte di Raymond Burr, sono stati prodotti 26 film TV che riprendono gli stessi personaggi e le stesse trame della serie originale. A causa della morte di William Hopper, al posto di Paul Drake compare il figlio Paul Drake Jr. (William Katt). Dal 1989 il personaggio Paul Drake Jr. viene sostituito dall’investigatore avvocato Ken Malansky (William R. Moses). Barbara Hale rimarrà la segretaria Della Street. The New Adventures of Perry Mason
The New Adventures of Perry Mason (chiamata a volte anche “The New Perry Mason“, o semplicemente “Perry Mason“) è stato il tentativo di rilanciare, a sette anni di distanza dalla chiusura della serie originalePerry Mason, una nuova serie con il personaggio di Perry Mason, il brillante avvocato della difesa inventato da Erle Stanley Gardner.
La serie è stata trasmessa dalla CBS, la stessa rete che aveva trasmesso la serie originale, dal 1973 al 1974, per un totale di 15 episodi.
Pur mantenendo gli stessi personaggi della serie originale, gli attori non erano gli stessi ma altri.
E’ morta l’attrice Kathryn Joosten di Desperate Housewives
Lo scorso venerdì l’attrice premio Emmy Kathryn Joosten è scomparsa all’età di settantadue anni per un cancro ai polmoni. Abbiamo visto recentemente l’attrice interpretare una toccante scena in cui il suo personaggio in Desperate Housewives, Karen McKluskey, muore per un cancro accanto al compagno Roy mentre un giradischi suona il brano “Wonderful Wonderful” di John Matis chiudendo l’ottava e ultima stagione della serie. La Joosten ha vinto i suoi Emmy nel 2005 e 2008 proprio per l’interpretazione della McKluskey che ricordiamo viveva al 4358 di Wisteria Lane ed era stata introdotta nella prima stagione come personaggio secondario e nemesi di Lynette Scavo, per poi con l’evolversi della serie guadagnare importanza e popolarità. Prima del successo di Desperate Housewives l’attrice era nota per aver interpretato la signora Landingham, segretaria del presidente Bartlet di Martin Sheen in West Wing e per diversi altri ruoli in svariate serie tv come Scrubs, My Name Is Earl, Joan of Arcadia e Dharma & Greg. La Joosten ha cominciato la sua carriera di attrice all’età di 42 anni ed è da sottolineare come Marc Cherry, il creatore di Desperate Housewives, avesse fatto un eccezione con il personaggio della Joosten promettendo pubblicamente di non uccidere la signora McCluskey. Non si sono fatte attendere via Twitter le dichiarazioni di cordoglio di cast, produttori della serie, amici e conoscenti dell’attrice, eccone alcune: Marc Cherry (Desperate Housewives): “Il personaggio della signora McCluskey è stato creato per un singolo episodio. Abbiamo poi scelto Kathryn Joosten che ha interpretato la parte con tanto spirito esuberante e spavalderia, che sapevamo che avremmo dovuto prolungare la sua presenza a Wisteria Lane per l’intera durata della serie. Sentirò per sempre la sua mancanza, come collaboratore e come amico“. Marcia Cross (Desperate Housewives): “Grazie Kathryn. Per il tuo coraggio, il tuo umorismo, la tua lotta e il tuo talento. Siamo stati molto fortunati ad averti. Felicity Huffman (Desperate Housewives): “Tutte le mie preghiere e l’amore per la famiglia di Kathryn Joosten. Riposa in pace, eri una donna incredibile e un’attrice meravigliosa“.
Rob Lowe (West Wing ora in Parks and Recreation): “Addio Kathryn, la nostra amata signora Landingham. Lei non potrà mai andarsene veramente, lo schermo è per sempre“. Dule Hill (The West Wing, ora in Psych): “Sono amareggiato per la scomparsa di Kathryn Joosten. E’ stato un onore lavorare con te e un onore ancora maggiore conoscerti Kathryn“. Emmy Rossum (Shameless): “E’ così triste leggere che l’attrice Kathryn Joosten è scomparsa. la Mrs. Landingham di West Wing è uno dei miei personaggi televisivi preferiti di sempre“. Yvette Nicole Brown (Community): “Ho il cuore spezzato per la perdita della mia amica. Kathryn Joosten…mi ha insegnato molto sul business. Era buffa, divertente e tenace e io l’amavo da pazzi!“. Bill Prady (creatore di The Big Bang Theory): “Kathryn Joosten era in Dharma & Greg quando ci ho lavorato. Era una donna veramente incantevole“. Shonda Rhimes (creatrice di Grey’s Anatomy): “Sono molto triste per la morte di Kathryn Joosten. Era nella prima stagione di Grey’s, ma per me lei sarà sempre la signora Landingham di West Wing“.
Arsenio Lupin (Arsène Lupin) è una serie televisiva co-prodotta da otto Paesi (Francia, Germania, Belgio,Paesi Bassi, Italia, Svizzera, Austria e Canada) e composta da 26 episodi di 55 minuti ciascuno, divisi in due stagioni, che ha come protagonista Arsenio Lupin, il ladro-gentiluomo creato da Maurice Leblanc, interpretato da Georges Descrières.
Nella serie si trova un buon numero di titoli di romanzi e racconti di Leblanc, ma le storie sono state nondimeno modificate, tanto che alcune non sono riconoscibili nella versione originale. La serie fu trasmessa in due parti tra il 1971 e il 1974.
Arsenio Lupin è un elegantissimo “ladro gentiluomo”, ruba per sé ma anche per i più bisognosi e sempre e solo ai più facoltosi. Amante delle donne, del gioco, del lusso e chiaramente del denaro, Lupin è caratterizzato da un notevole senso dello humor.
È un abile trasformista capace di truccarsi e travestirsi secondo le occasioni in altre persone (personaggi) che interpreta alla perfezione. Arsenio viene inoltre descritto come abile negli sport, soprattutto nelle arti marziali, possiede doti di prestigiatore ed eccelle nell’arte del furto. Molto intelligente e furbo, ironico e audace, possiede grande cultura ed è anche un intenditore d’arte oltre che della raffinata arte della seduzione. Sembra che Leblanc si ispirò per questo suo personaggio alla vita di Marius Jacob, anarchico francese e ladro geniale. La prima apparizione di Arsenio Lupin fu sulla rivista “Je Sais Tout”, un periodico per cui Leblanc scriveva in quel periodo.
Le sigle delle due stagioni televisive, Arsène e Gentleman- Cambrioleur, composte da Jean-Pierre Bourtayre e interpretate da Jacques Dutronc, ebbero un grande successo e tuttora capita di risentirle in tutto il mondo.
I ragazzi di padre Tobia è il titolo di una serie televisiva italiana ideata da Mario Casacci e Alberto Ciambricco (già ideatori delle serie del Tenente Sheridan), e prodotta tra il 1967 e il 1968 dalla Rai. La serie fu trasmessa tra il 1968 e il 1973 in tre stagioni per un totale di 14 episodi e andò in onda mercoledì 13 marzo 1968 sul Primo canale della Rai nello spazio televisivo della Tv dei ragazzi.
Si tratta di una serie tv a sfondo pedagogico che fa leva sui valori della lealtà, del coraggio, e dell’amicizia. I protagonisti sono padre Tobia (Silvano Tranquilli), il suo sacrestano Giacinto (Franco Angrisano) e il gruppo dei ragazzi della parrocchia. Il programma ebbe grande successo e la canzone della sigla Chi trova un amico trova un tesoro è rimasta nella memoria di chi all’epoca era bambino. I 14 episodi della serie sono stati pubblicati su Dvd nel 2010.
Lo sceneggiato “I ragazzi di padre Tobia” del 1968, ha come protagonista un giovane prete che ama lo judo ed i fumetti e ha accanto a sé il sagrestano Giacinto e i ragazzi della parrocchia. Con loro vive, ogni puntata, avventure edificanti in cui il bene e l’amicizia trionfano sempre.
Padre Tobia, che la Rai propone come primo sacerdote, di una lunga serie di preti televisivi che continuano a “nascere” anche nel terzo millennio,, incarna la figura del genitore ideale, autorevole, ma sempre pronto a difendere i suoi ragazzi dimostrando di sapere come capirli.
Tra gli altri interpreti che gravitano attorno all’ investigatore con la tonaca: Enrico Lazzareschi, Livia Scalera, Alberto Carloni, Loris Gizzi, Mario Laurentino. Il caratterista Franco Angrisano interpreta il sagrestano Giacinto: grasso, timido, impacciato, tutto l’opposto di Padre Tobia. Breve Trama
Padre Tobia è un giovane prete anticonvenzionale, brillante e un po’ disordinato con un debole per i fumetti. La sua vita è dedicata ai ragazzi della sua parrocchia. Li coinvolge in molte attività di gruppo e insegna loro il Judo. Con l’aiuto dei ragazzi, e del sagrestano Giacinto (che è anche un po’ tonto), il sacerdote si ritrova a vestire i panni del detective e a risolvere una serie di veri e propri ”gialli”. In altre occasioni si dimostra attento nel dare i giusti consigli per aiutare un ragazzo in difficoltà. Nell’episodio Operazione esami di licenza, i ragazzi entrano in azione per aiutare Toto, un padre di famiglia che ha difficoltà a superare l’esame di licenza media. Anche a costo di qualche scorrettezza, i ragazzi riescono nell’impresa e a risolvere le cose per il meglio. Nell’episodio Il pappagallo, uno dei ragazzi trova un pappagallo con una straordinaria proprietà di linguaggio. Il gruppo decide di allestire uno spettacolo che, grazie a questo fenomeno parlante, attira una grande quantità di pubblico. In virtù degli incassi dello spettacolo, il prete e i suoi ragazzi riescono a salvare un circo dalla chiusura.
Episodi
nº Titolo 1 Lunga veglia a villa Fiordaliso 2 Il tesoro 3 Allarme al camping 4 Operazione esami di licenza 5 La notte del campionato (episodio inedito) 6 Giacinto nei guai 7 Il pappagallo 8 Le sorprese di un somaro 9 Cercate il testimone 10 Fantasmi a villa sorriso 11 Tutti per uno 12 Che paura! 13 Salviamo la pineta 14 Dov’è Renzo?