Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Torna la comicita' di Zelig: festa per le 100 puntate in prima serata

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    Torna la comicita' di Zelig: festa per le 100 puntate in prima serata


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    Cento puntate in prima serata. Il record che festeggerà «Zelig» durante la sua nuova edizione. Per l'occasione, i protagonisti dello show si sbizzarriscono raccontando aneddoti e ricordi a "Tv Sorrisi e Canzoni". La rivelazione più sorprendente è quella di Teresa Mannino, che torna dopo aver condotto (con Federico Basso) «Zelig off», e intanto fa gli spot con Raoul Bova: «Volete sapere chi è il più sexy tra Bova e Bisio? Bisio!». La nuova edizione di «Zelig» parte venerdì 13, come sempre condotta dal capocomico Claudio Bisio e, per la seconda volta, da Paola Cortellesi.

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    Dettano i tempi a una cinquantina di comici tra veterani e debuttanti. Ben quindici puntate contro le dodici dell'anno scorso e le dieci dell'anno prima. Una, in particolare, sarà speciale: il 20 gennaio si celebra la centesima volta di «Zelig» in prima serata.

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    Dice Bisio: «E in tutto questo tempo non ho perso un capello. Per celebrare la ricorrenza vorremmo riavere per una sera nel cast gli stessi amici della prima volta, magari con la stessa scaletta: Ale e Franz, Ficarra e Picone, Anna Maria Barbera, Fabrizio Fontana, Gabriele Cirilli, Leonardo Manera e tanti altri. Ovviamente mi piacerebbe, nel corso dell'edizione, ospitare anche Checco Zalone».

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    Aggiunge Cortellesi: «Io ci sono solo dall'anno scorso e mi sento un pò come un acquisto del calciomercato di metà stagione, anche se con Claudio eravamo già amici da anni. Comunque vedo che qua a »Zelig« le coppie come Ale e Franz o Ficarra e Picone resistono nel tempo, quindi magari anche noi...».

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    «Mi sto riappassionando alla politica. Sono più sereno e appagato lavorativamente, non ho ansie di dover dimostrare più niente, se non fare cose belle. Mi sono molto impegnato per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua», ha detto Bisio.

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    Il programma prende il nome dall'omonimo locale milanese di cabaret.

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    Il programma viene realizzato dal Teatro degli Arcimboldi di Milano.

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    Debutta in seconda serata su Italia 1 il 5 maggio 1997 con il titolo "Facciamo cabaret", sotto la conduzione di Claudio Bisio e Antonella Elia.

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    Il programma, negli anni, è diventato trampolino di lancio anche molti libri comici.

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    L'ultimo premio che ha vinto Zelig è stato quello della Regia Televisiva categoria Top 10.

     
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    Zelig 2012 - La prima puntata da timbro postale. Bisio "scazzato", Cortellesi senza guizzi

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    Un ritorno sottotono per Zelig. In questa prima puntata i tiepidi applausi del pubblico in platea al Teatro Arcimboldi hanno confermato una comicità più appannata del solito. Eppure i conduttori erano ingessati nel look ma non nell’affinità, visto che la loro coppia sul palco è decisamente più consolidata.
    Però, se ai loro abiti da sera aggiungete Ale e Franz che passano dall’umile panchina alla parodia di due gangster impettiti, con tanto di musica jazz di sottofondo, il risultato è una puzza sotto al naso spropositata rispetto alla pochezza delle gag.
    In più, l’intento di far ridere in modo sofisticato strideva con la ripetitività di situazioni ormai consumate, vedi gli emo con i loro ciuffi che fanno invidia alla pelata di Bisio. Per non parlare del Duo Idea che mischia Kiss Me Licia e Ligabue, roba che neanche a Colorado.

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    Che fine hanno fatto gli esilaranti repertori comici sdoganati nell’unico grande show di Canale 5? Questa sera sono mancate le risate di Checco e di Katia e Valeria, come la parodia dei giornalisti in conferenza stampa che movimentava la galleria lo scorso anno.
    Persino Bisio è apparso più insofferente del solito. A un certo punto si è pure ribellato contro le leggi dell’Auditel: “Dicono che non sia televisivo l’applauso troppo lungo. Ce ne freghiamo. Se da casa volete cambiate canale, non ce ne frega niente”. Poi ha fatto dell’ironia scontata sulla Cortellesi sposata, mostrandosi solidale con il suo attuale marito.
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    Il momento più atteso si è confermato quello musicale, con la Cortellesi nei panni di Jennifer Lopez Beyoncé. Roba però, anche questa, da Gialappa’s Band di dieci anni fa. Nulla a che vedere con l’indimenticata Cuneo dello scorso anno.
    Ormai si sono tutti seduti su questo Zelig. Persino la Cortellesi non si pone più come quella più professionista di tutte, che vuole sempre dimostrare quant’è brava: è diventata un’impiegata della risata anche lei. Ormai battono tutti cassa e via, tra un impegno cinematografico e una tournée teatrale.
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    CLAUDIO BISIO e PAOLA CORTELLESI: A raccolta, cari amici di ZELIG!

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    Paola Cortellesi e Claudio Bisio (foto Marina Alessi/Photomovie)
    Paola Cortellesi con voce vellutata domanda «Dove sta il calvo?» mentre, in abito svolazzante e su tacco 15 caracolla verso il punto esatto in cui va scattata la foto. Mentre chiede all’assistente «Mi date le istruzioni del vestito?» passa davanti a uno specchio e lui, Claudio Bisio, il calvo, le butta lì: «Mi ricordi Clara Calamai nella scena finale di “Profondo Rosso” (quella in cui l’assassina appare con volto spettrale riflessa in uno specchio, ndr)».
    Finito lo scambio di convenevoli, i due si mettono in posa. Tra uno scatto e l’altro giocano a morra cinese, ma si devono interrompere quando arrivano Michele Foresta (alias Mago Forest), Raul Cremona e Teresa Mannino: a quel punto Bisio dà il via alla partita di «bandiera» usando la coda dell’abito della Cortellesi. Quando poi la posa di gruppo sembra troppo normale, la fotografa se ne esce con un «nessuno ha qua un oggetto di plastica?» e invece di essere liquidata con risate e doppi sensi viene accontentata da Forest che, come fosse la cosa più normale del mondo, estrae da una tasca una colomba e un coniglio finti (li vedete in questi scatti).
    La nuova edizione di «Zelig» è partita venerdì 13, come sempre condotta dal capocomico Claudio e, per la seconda volta, da Paola. Dettano i tempi a una cinquantina di comici tra veterani e debuttanti. Ben quindici puntate contro le dodici dell’anno scorso e le dieci dell’anno prima. Una, in particolare, sarà speciale: il 20 gennaio si celebra la centesima volta di «Zelig» in prima serata, che per coincidenza cominciò, su Italia 1, proprio il 20 gennaio del 2003 (mentre il vero antenato dello show, chiamato «Facciamo cabaret», partì in seconda serata nel 1997).
    Bisio c’era anche quella volta…
    Bisio: «E da allora non ho perso un capello. Per celebrare la ricorrenza vorremmo riavere per una sera nel cast gli stessi amici di quella volta, magari con la stessa scaletta: Ale e Franz, Ficarra e Picone, Anna Maria Barbera, Fabrizio Fontana, Gabriele Cirilli, Leonardo Manera e tanti altri. Ovviamente mi piacerebbe, nel corso dell’edizione, ospitare anche Checco Zalone».
    Cortellesi: «Io ci sono solo dall’anno scorso e mi sento un po’ come un acquisto del calciomercato di metà stagione, anche se con Claudio eravamo già amici da anni. Comunque vedo che qua a “Zelig” le coppie come Ale e Franz o Ficarra e Picone resistono nel tempo, quindi magari anche noi…».
    A proposito di legami: un anno fa Claudio ha accolto Paola come signorina e ora la ritrova signora, visto che a ottobre lei ha sposato il regista Riccardo Milani.
    B.: «Infatti dovrò imparare una nuova parola: adulterio».
    C.: «Vabbè, vediamo cosa ne dicono sua moglie Sandra e mio marito, visto che siamo tutti amici. In fondo abbiamo davanti quindici settimane…».
    B.: «Che serviranno soprattutto per arrivare almeno all’ultima puntata azzeccando tutti i testi delle canzoni: non c’è una volta che non cambiamo qualche parola».
    State preparando molti numeri musicali per questa edizione?
    C.: «L’anno scorso entrai in scena in versione Mary Poppins, cantando “SuPrecariFragiliUmoristièFaticoso” e, a parte il terrore provato mentre stavo appesa ai cavi, con Claudio che apposta non dava il segnale per farmi calare a terra, ci siamo divertiti tantissimo. Quindi sì, ne faremo altri, sempre con la band di Paolo Jannacci, la consulenza musicale di Rocco Tanica e l’aiuto della vocal coach Paola Folli (la stessa di “X Factor”, ndr) e della coreografa Mirella Rosso».
    B.: «Per la prima puntata stiamo lavorando a una nostra versione di “Minnie the Moocher” (il brano di Cab Calloway divenuto popolarissimo in tutto il mondo grazie al film “The Blues Brothers”, ndr) e a un inedito su Gallipoli, dopo il successo di quello dell’anno scorso dedicato a Cuneo. Poi abbiamo ispirazioni varie: un balletto di Don Lurio e Lola Falana, certi sketch radiofonici di Rina Morelli e Paolo Stoppa, Jay Z e Beyoncé, il quartetto Cetra. Con la grande voce di Paola finalmente possiamo accentuare il filone musicale di “Zelig”».
    C.: «Sì, ma ricordiamoci sempre che sono grandissime cavolate, siamo lì a far ridere, non è il concerto di Capodanno».
    Tutto bene con il ballo?
    C.: «Claudio ottimo, io sono un pezzo di legno».
    B.: «Ed è avvisata: visto che le registrazioni, con il pubblico dal vivo, sono come una diretta ed è sempre “buona la prima”, se ballando cade io la lascio a terra e vado avanti. Ma in realtà è brava, vedrete quant’è sciantosa quest’anno. Però la compagnia di “Zelig” ha un solo, vero fuoriclasse della pedana: Giancarlo Bozzo (storico autore di “Zelig” con Gino & Michele, ndr). L’immagine di lui che alla festa di fine edizione dopo un grappino rimbocca i pantaloni, tira fuori i suoi polpacci enormi e si scatena, è qualcosa che non si dimentica».
    Due maghi nel cast fisso. Nuovi rutilanti giochi di prestigio in arrivo?
    Forest: «Ho sempre avuto in mente di fare un gioco usando la Gioconda. Una copia, però, perché pare che i francesi non la prestino volentieri. Comunque questo fatto che i francesi hanno la Gioconda e hanno la Carlà ma non hanno il bidet fa riflettere».
    Cremona: «Io riporto anche due miei personaggi, Jacopo (Ortis, parodia di Carmelo Bene, ndr) e Evok il predicatore. Poi vorrei farne uno nuovo, magari un ciarlatano che venga dall’Est e cerchi di vendere qualcosa».
    Teresa Mannino torna dopo aver condotto (con Federico Basso) «Zelig off», e intanto fa gli spot con Raoul Bova.
    Mannino: «E volete sapere chi è il più sexy tra Bova e Bisio? Bisio. Comunque nel 2012 mi vedrete anche nella fiction “Famiglia italiana” e al cinema in “Buona giornata”».
    Paola e Claudio, nel 2011 avevate preparato un brano per Sanremo…
    B.: «Era “Scusa tu” e infatti lo abbiamo cantato a “Zelig”, durante il Festival. Da Rocco Tanica ci arrivano molti brani inediti, stavolta c’è “Prima che tu baci me”, una sorta di samba con un testo assurdo. Sarebbe molto sanremese».
    SORRISI.COM su Twitter

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    La malattia di Zelig

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    È un dovere imprescindibile cassonettare le proprie bieche convinzioni, e dare una seconda chance a chiunque per ribaltare i precedenti giudizi e pregiudizi. Regola valida in genere, ma ancor di più se l’argomento in questione è “Zelig”, sul quale abbiamo straparlato a inizio stagione.
    Spiace sempre, insomma, dire e pensare che quest’edizione del programma che dovrebbe far ridere su Canale 5 è triste, non tanto o soltanto per la carenza di nuovi sbellicanti comici, ma anche per l’inconsapevole messaggio di noia che comunicano il bravissimo e presuntuosello Bisio -chi non lo sarebbe, d’altronde, dopo le bordate di applausi e denaro raccolte al cinema- e la bravissima e poco simpaticissima Paola Cortellesi, un po’ frustrata da quest’aria da carro funebre e un po’ convinta di essere la regina a cui manca il regno.
    Risultato, un sottofondo di ordinaria amministrazione e qualche sprazzo di divertimento, garantito soprattutto da vecchie glorie richiamate in corsa dagli autori di “Zelig” per salvare la baracca e la possibilità di tornare l’anno prossimo a battere cassa. Gente solida come Ale e Franz, intendo, o gli sgangherati e ridicoli Paoli e Dispari, che scardinano l’andazzo generale con i loro giochi surreali.
    Il problema di base, però, è che nella testa di chi costruisce il programma è evidente quanto il cinismo (televisivo, s’intende: niente di personale, come direbbe Piroso) prevalga ormai sul buon senso. E la dimostrazione si è avuta venerdì sera, quando per aizzare la reazione del pubblico si è messo in scena Paolo Migone, quel toscanaccio con l’impermeabile bianco e l’occhio da panda che il suo mestiere lo sa fare, anche se con un grillismo di fondo che da una parte lo eleva e dall’altra lo limita.
    Migone, dunque, ha iniziato e concluso il suo numero ridacchiando su ciò che resta della classe politica che ci ha accompagnato verso il disastro. Una carrellata horror che ha toccato Marco Pannella («era a scuola con Gesù Cristo»), Di Pietro (che emette ultrasuoni, quando alza la voce, e richiama così i cani), Fini (talmente elegante che «ha anche il gigiama con giacca e cravatta»), i suoi ex caporali («ignoranti come la merda, e chiedo scusa alla merda»), La Russa («che sembra il diavolo»), Bossi (impietosamente fotografato nella sua fragilità post malattia) Bersani («che ha la faccia da tabaccaio» e dunque non convince), D’Alema (che cammina sui baffetti) e naturalmente il solito Berlusconi (a cui hanno sostituito tutti gli organi ed è «geneticamente modificato»).
    Alla fine di questo elenco della spesa, divertente per le capacità attoriali di Migone ma deprimente per la sua asincronia con il momento storico e politico, il cabarettista livornese ha urlato al pubblico degli Arcimboldi: «Vogliamo facce nuove!». E la gente, dalle poltroncine in velluto, è esplosa in un applauso anticasta figlio della frustrazione e di una bocca troppo buona.
    La verità è che il governo a un certo punto è cambiato, lasciando spazio al Monti Mannaro, mentre “Zelig” è inchiodato al suo stereotipo, e alla supponenza di resistere con lo sfottò di personaggi già arati da tutti: così, giusto per tentare di dopare gli ascolti.

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    Anche i teledelusi, dunque, urlano a squarciagola agli autori di “Zelig” che vogliono facce nuove. Ma anche nuove idee, slegate da quest’hard discount della comicità nazionale.

     
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    A ZELIG TUTTO BENE. A PARTE LA SATIRA E LA MANCANZA DI DONNE

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    Claudio Bisio e Paola Cortellesi introducono l'ottava puntata di Zelig con un particolare saluto alle donne. La trasmissione è registrata prima dell'otto marzo e va in onda il nove. Ci si aspetta una serata speciale dedicata alla comicità al femminile ma accade l'opposto. A parte la conduttrice, non ci sono altre donne che si alternano sul palco. Unica eccezione, Maria Di Biase in duo con Corrado Nuzzo. Rappresentano lo stereotipo della coppia scoppiata: lui indifferente con la mamma che lo chiama cinquanta volte al giorno e lei sospesa tra rancore e desideri non ancora sopiti. "Pizzica le corde della mia passione e falle suonare," chiede Maria. "Ma non è meglio mettere un cd?" risponde Corrado.
    La donna assente è rappresentata dal trio comico la Ricotta nelle sembianze delle tre vecchiette pettegole e beghine che prendono a sputi le loro rivali in chiesa. Per il resto è presente nei monologhi come severa guardiana e castigatrice degli sprovveduti uomini. Viene evocata da Antonio Ornano, nei panni dell'etologo, che ricorda come dopo il quindicesimo anno di matrimonio le femmine riducano all'abominio i loro esemplari maschi: "Non esiste nulla di più mortificante per un uomo di mettersi a pecora a piantare ombrelloni."
    La donna è il bersaglio di Omen, la caricatura del macho interpretata da Raul Cremona, che si dice felicemente sposato: "Mia moglie è felice e io sono sposato." Giuseppe Giacobazzi cambia il tono e racconta l'ansia dell'uomo di fronte al sesso: "L'uomo in quei momenti non è lucido perché il suo cuore deve decidere se irrorare il cervello grosso o il piccolo. Per una legge fisica i liquidi vanno verso il basso. Perciò mentre fate sesso provate a chiedere al vostro compagno quanto fa 5 più 5. Risponderà con un grugnito. Non lo sa! L'uomo è un'entità semplice che va incentivata e se lo aiutate riuscirà a durare anche 7 secondi in più."
    La regia dell'ottava puntata di Zelig va a scovare le donne tra il pubblico. Una signora che ammira l'entrata in scena di Diego Abatantuono a sostegno di Giovanni Vernia nei panni e pantaloni di mucca pezzata dello stralunato Jonny Groove, una ragazza che viene baciata intensamente sulla bocca da Claudio Bisio e un'altra colta da una crisi di risate di fronte all'esibizione del mimo Simone Barbato mentre imita una fotocopiatrice. Per fortuna le donne sembrano divertirsi di fronte alle trovate del Duo Idea che cantano le hit dei grandi cantanti quando erano bimbi, al sempre ingegnoso mimo musicale dei Senso Doppio, alla carica e all'energia comica di Mago Forest, al surreale e sempreverde duo Zuzzurro e Caspare, al giovane Fausto Polidoro e allo spassoso calembour del tg di Salvatore Marino: "Rispondono i taxisti e i farmacisti se tocchi la licenza sono taxi amari medicinale Giuliani resti al cesso fino a domani. Caro benzina: problema accise, tante accise, acci loro ci hanno acciso, ma per Passera passerà e alle pompe di benzina se son rose fioriranno se son pompe pomperanno."
    Resta un piccolo spazio alla satira, altra minoranza insieme alle donne. Inizia Gianluca De Angelis con l'intercettazione telefonica tra Vladimir Putin e Silvio Berlusconi:
    "Vladimir volevo farti i complimenti per la vittoria elettorale e pensavo a una squadra di guardie del corpo tutta al femminile che dal mio cognome potrei chiamare le Berlusconiane. Se ne avessi una anche tu come la chiameresti?" Anche Bertolino richiama le recenti elezioni in Russia vinte da Putin: "Sono state elezioni aperte e democratiche. Il primo che dice il contrario lo sbatto in Siberia. In Italia, nel nostro piccolo, le elezioni ci sono state a Palermo e il candidato interno del Pd non ha vinto, non è passato. Il Pd non riesce a vincere neanche quando gioca in casa. È una cosa imbarazzante, sembra l'Inter."
    Poca cosa ma meglio di niente. Con Teresa Mannino, Geppi Cucciari, Lella Costa, Luciana Littizzetto, Rosalia Porcaro, Anna Marchesini, Marina Missironi, Anna Maria Barbera e la partecipazione straordinaria di Sabina Guzzanti, Angela Finocchiaro e Franca Rame sarebbe stata una serata perfetta.

     
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    ZELIG 2012/ Giacobazzi, Migone e il ritorno di Kruska dopo l'incontro con Madonna e Lady Gaga
    Redazione sabato 28 aprile 2012

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    Paola Cortellesi e Claudio Bisio conducono Zelig 2012 Approfondisci OSPITI IN TV 28 APRILE 2012/ Amici 11 con Alain Delon, Gino Paoli dalla Clerici e Michele Santoro a Tv talk SFOOTING/ Caro Babbo Natta-Lenìn: i leader di sinistra scrivono la loro letterina il 25 aprile di C. Astri
    ZELIG 2012 Divertimento e tantissime risate per la penultima puntata dello show comico Zelig andata in onda ieri sera su Canale5. Il programma che racchiude gran parte del laboratorio di comici dei geni della risata Gino&Michele si è aperto con qualche accenno alla situazione politica italiana. I conduttori Claudio Bisio e Paola Cortellesi hanno fatto cenno all’ondata di caldo torrido che si abbatterà, specialmente su Roma e Milano, nei prossimi giorni; il riferimento è, in realtà, per gli ultimi avvenimenti che hanno scosso gli assetti della politica italiana e che, nei prossimi giorni, potrebbero provocare ulteriori terremoti.
    La situazione cambia così velocemente che i due conduttori, ironicamente, chiedono al pubblico in sala se ricordano chi ha vinto San Remo o come hanno festeggiato lo scorso San Valentino (questo perché la puntata è stata registrata proprio il 14 febbraio). Ad Al Valenti è toccato aprire le danze con i suoi simpatici disegni che ieri sera ha coinvolto Bisio e Cortellesi. Dalle firme dei due conduttori, apposte sulla lavagna gigante, Valenti ha ricavato, per Paola, una bella cagnetta innamorata. Mentre, per Bisio solo una pantegana.
    Sulle note della sigla del Tg5 arriva, poi, Salvatore Marino, che come sempre si improvvisa conduttore di un bizzarro telegiornale che fra sport, spettacoli ed steri, cita Hilary Clinton, “Unesco io non esco”, “Barack Obama e burattini”, chiosando infine sugli ultimi fatti di cronaca sulle ragazze dell’Olgettina che si improvvisano, capitanate da Nicole Minetti, protagoniste di un musical dal nome curioso. Fausto Solidoro invece interpreta lo spiritoso Mario De Janeiro, coinvolgendo simpaticamente nella propria interpretazione anche i due conduttori. Solidoro tornerà dopo per un balletto con i ballerini di “Zelig”.
    E' poi la volta di Giuseppe Giacobazzi che ironizza in maniera molto divertente, ma sempre educata, sulle visite porta a porta della domenica mattina effettuate dai Testimoni di Geova. Bisio annuncia poi la simpatica Kruska, la bionda pepata interpretata da Gabriele Cirilli, che intavolando con il conduttore uno spiritoso e divertente dialogo, non manca di parlare della mitica 'Tatiana', la sua amica un po' cicciottella, raccontando poi alcuni assurdi episodi dei suoi incredibili viaggi in America, in qualità di stilista di Lady Gaga.
    Quando fanno il loro ingresso sul palco Angelo Pisani e Marco Silvestri, conosciuti come i Pali e Dispari; i due sono ormai dei veterani del programma, e stasera recitano la parte di due operai che quotidianamente si devono scontrare con i loro problemi di una normale giornata di lavoro. La Cortellesi annuncia poi Giorgio Bertucci, che punta il suo sketch sugli elevati costi delle Banche e che molto prendono e...poco rendono!

     
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    Zelig si ferma per un anno: Claudio Bisio rivuole Vanessa Incontrada

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    Dalle interviste rilasciate dal conduttore ecco le ultime novità. Il programma di comici più amati del piccolo schermo ha perso colpi. Se un tempo Zelig, il tendone di Zelig Circus, era un appuntamento dei più attesi per le risate in famiglia o da soli, risate in grado di risollevare tutti dalle arrabbiature quotidiane e dalla noia del solito tram tram, facendo registrare picchi di ascolto senza eguali, negli ultimi tempi le cose sono cambiate. Il programma condotto da Claudio Bisio e Paola Cortellesi ha perso colpi tanto da essere superato, più volte, dai programmi sull’ammiraglia concorrente e da perdere rovinosamente nella sfida contro Tale e Quale Show condotto da Carlo Conti ed arrivare a circa 18 punti percentuali di share.

    Il declino. Cosa è successo? Come mai il programma ha fatto registrare un evidente calo? I telespettatori si sono per caso stufati dei comici proposti? Impossibile pensare che dal tendone da cui è uscita Geppi Cucciari, Teresa Mannino, Beppe Giacobazzi, Ale e Franz ed in cui si è riso con Katia e Valeria, Leonardo Manera e Marco Mazzocca sia sparita l’essenza della comicità e della risata. Il generale pare che il programma abbia bisogno di riposare un pochino per poi poter tornare ai fasti di un tempo e crearsi suspance ed attesa intorno. Qualcosa è sicuramente da modificare, ma non molto. In realtà i punti dolenti sono stati analizzati dai due conduttori di quest’anno a Tv Talk, ma a quanto pare qualche argomento è rimasto nascosto fino a qualche giorno fa per pio esplodere nelle interviste.

    Bisio vs Cortellesi. A quanto è emerso, soprattutto dalle pagine della Stampa, ciò che è mancato è stato il feeling fra i conduttori. Un’armonia non piena, una competizione evidente, che il pubblico ha percepito e che ha fatto sì che, dopo tanto tempo, lo stesso Bisio arrivasse a sfogarsi dicendo di rimpiangere la sua ex compagna Vanessa Incontrada: “Mi divertivo proprio con Vanessa. Non sapeva mai niente di ciò che stava per capitare. Risolveva tutto con quella risata autentica, contagiosa e amata dal pubblico” ed ammettendo che con la Cortellesi, invece: “C’era una gara a chi faceva meglio, ho provato addirittura a diventare io la sua Vanessa ma non funzionava”.

    Alessandra Solmi

     
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6 replies since 11/1/2012, 11:54   1292 views
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