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LA MORTE DI PALLANTE (10.439-509)
parafrasi
Intando la divina sorella avvisa di subentrare a Lauso
Turno, che tagliain mezzo la schiera col cocchio alato. 440
Come vide i compagni: "E' tempo di smetterelo scontro;
io da solo mi porto contro Pallante, a me solo Pallante
è dovuto; vorrei che lo stesso padre fosse presente come spettatore."
Così disse, ed i compagni si ritirarono dal campo ordinato.
Ma alla ritirata dei Rutuli poi il giovane meravigliatosi 445
dei superbi ordini stupisce davanti a Turno e volge gli occhi
sul corpo gigantesco e da lontano con volto truce squadra tutto,
e con tali parole va contro le parole del re:
"O io ormai sarò lodato per le ricche spoglie strappate oppure
per una morte gloriosa: il padre è uguale per la doppia sorte. 450
Smetti le minacce." Espressosi avanza in mezzo al campo;
un samgue freddo agli Arcadi si stringe nei cuori.
Turno saltò giù dalla biga, si prepara ad andare a piedi
al duello; come un leone, quando da un alta vedetta ha visto
lontano nelle piane un toro star fermo meditando agli scontri 455
vola, non diverso è l'aspetto di Turno che arriva.
Quando credette che costui fosse vicino all'asta lanciata,
avanzaperprimo Pallante, se un caso aiutasse chi osa
con forze impari, e così parla al grande etere:
"Per l'ospitalità e le mense del padre,che forestiero trovasti, 460
ti prego, Alcide, assisti legigantesche imprese.
Veda me che strappo a lui semimorto le armi cruente
e gli occhi morenti di Turno mi sopportino vincitore."
Alcide ascoltò il giovane e represse in fondo al cuore
un grande gemito e versò lacrime inutili. 465
Allora il padre parla al figlio con parole amiche:
"Per ognuno è fisso il suo giorno, per tutti iltempo della vita
è breve ed irreparabile; ma estendere la fama coi fatti,
questo il compito del valore. Sotto le alte muradi *****
tanti figli di dei caddero, anzi cadde insieme
Sarpedonte, mia progenie; anche i suoifati chiamano
Turno ed è giunto alle mete dell'età concessa."
Così disse, e distolse gli occhi dai campi dei Rutuli.
Ma Pallante consforzi enormi lancia l'asta
e strappa dal cavo fodero la splendente spada. 475
Quella volando cadde dove s'alzano i più alti ripari
della spalla, e trovata una via sugli orli dello scudo
apena sfiorò anche il grandecorpo di Turno.
Allora Turno a lungo librandola lancia l'asta munita
di ferro acuto contro Pallante ecosì parla: 480
"Guarda se il nosto dardo sia più penetrabile."
Aveva detto; ma lo scudo, tante lamine di ferro, tante di bronzo
altrettante di pelle di toro, messe attorno, che ( la punta) incontri,
in mezzo con un colpo vibrante la punta lo trapassa
e perfora i rapari della corazza ed il grande petto. 485
Egli afferra il caldo dardo invano dalla ferita:
per una stessa via sangue ed anima escono.
Crollò sulla ferita e sopra le armi diedero in suono
e morendo colpisce la terra ostile col volto cruento.
Ma sopra di lui Turno piantandosi sopra [ così grida con la bocca] 490
"Arcadi, disse, queste mie parole riferite memori
ad Evandro: come ha meritato, rimando Pallante.
Qualsiasi onore della tomba, qualunque consolazione ci sia
di seppellirlo, concedo. Per lui non costeranno poco le ospitalità
di Enea." E, dicendo così, col piede sinistro calpestò 495
l'esanime afferrandoi gli enormi pesi del balteo
ed il sacrilego impresso: in un'unica notte nuziale
una schiera di giovani uccisa sconciamente ed i letti cruenti,
che Clono Euritide aveva cesellato con molto oro;
di questa spoglia oraTurno trionfa e gode, impadronitosene. 500
Mente degli uomini ignara del fato e della sorte futura
e privata nei momenti favorevoli di mantenere un controllo.
Vi sarà un tempo per Turno quando desidererà che Pallante intatto
fosse stato riscattato a grande prezzo, e odierà queste spoglie
ed il giorno. Ma i compagni con molto gemito e lacrime 505
in folla riportano Pallante posto sullo scudo.
Oh destinato a ritornare al padre quale dolore e grande onore,
questo ti diede il primo giorno con la guerra, proprio questo ti toglie,
mentre tuttavia lasci enormi mucchi di Rutuli..