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parafrasi di "il torrente " di umberto saba
Il torrente che al fanciullo appariva «avventuroso», colmo di fascino e di incognite, ora si rivela all'uomo maturo, al poeta, ben povera cosa: un esile filo d'acqua che appena appena arrossa i piedi nudi ad una lavandaia. Ma è sempre possibile il recupero dell'infanzia e dei suoi stupori attraverso il filo della memoria, e il torrente può apparire al poeta ancora come una volta: l'erba che cresceva sulle sue sponde «cresce nel ricordo sempre» e sono viva realtà le passeggiate serali con la madre che gli faceva confronti che il bambino sentiva strani - tra quell'acqua fuggitiva e la nostra vita...
PARAFRASI
Il fiume che una volta al bambino sembrava così pieno di avventura , dopo tanti anni si mostra al poeta una cosa da niente: un piccolo corso d'acqua che a stenti arrossa i piedi nudi di una lavandaia. Ma è sempre consentito il recupero dell'infanzia e delle sue meraviglie attraverso la memoria e il ricordo, e il fiume ritorna all’uomo ancora come una volta.
Il ricordo della fanciullezza passata, del precipitoso percorso della vita verso la morte fanno riflettere. Il poeta ripercorre positivamente la strada del recupero memoriale, del triste conforto del ricordo: l'erba che cresceva sulle sue sponde, le passeggiate serali con la madre e i dialoghi che portavano a confronti strani tra l'acqua che scorreva e la nostra vita.
La prima parte contiene la consapevolezza del misero stato attuale del torrente .
La seconda parte è tutta dedicata al recupero memoriale; l'immaginazione e il pensiero del poeta sono ricondotti alla dimensione "avventurosa" del torrente.
La terza parte infine dilata, di questo recupero memoriale, un frammento, un momento, e gli conferisce un carattere di esemplarità: il dialogo del bimbo con la madre , così vivo nella memoria..