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Che fine hanno fatto le simpatiche canaglie?
Storie di droga e disagio
Chi non ricorda le strampalate ed esilaranti peripezie de Le simpatiche canaglie? I più grandicelli non posso aver dimenticato la serie tv che per ben vent’anni ha visto protagonisti degli inarrestabili monelli, in grado di combinarne di tutti i colori. La serie tv, trasmessa a più riprese in Italia, si componeva di cortometraggi di circa 20 minuti ciascuno, in cui i piccoli birbanti portavano guai e risate a non finire. Ma che fine hanno fatto i protagonisti di allora? Ebbene, in questo caso c’è ben poco da ridere, dato che molti di loro sono andati incontro a un tragico destino.
In effetti sembra quasi che sulle simpatiche canaglie si sia abbattuta una terribile maledizione, perché praticamente tutti gli attori hanno sofferto di malattie gravi, hanno avuto a che fare con droga e alcol o sono stati coinvolti in guai giudiziari. E alcuni hanno trovato la morte in età giovanissima.
George McFarland, interprete della canaglia per eccellenza Spanky, è morto a 64 anni per un attacco cardiaco. Dopo la serie tv che l’ha reso famoso, l’attore non è riuscito a mantenere attiva la propria carriera, fatta eccezione per il ruolo avuto in ‘Incontri ravvicinati ad Aurora’, film del 1986 girato in Italia.
Carl Switzer fu il volto di Alfalfa e protagonista della serie tv per sei anni. Sitzer riuscì a cavalcare l’onda del successo e conquistare altri ruoli importanti, ma la sua vita terminò tragicamente nel 1959. L’attore, forse sotto l’effetto di stupefacenti, ebbe una lite furiosa con un uomo a causa di un presunto debito di 50 dollari. Nella colluttazione, l’avversario sparò a Switzer, colpendolo all’inguine e ferendolo a morte. Aveva 32 anni.
Darla Hood, interprete dell’omonimo personaggio ne Le simpatiche canaglie, era la componente femminile più incisiva dello show e sicuramente una dei membri più promettenti del cast. Anche lei però venne stroncata a soli 47 anni da un’epatite.
Scotty Beckett prestò il volto a Scotty dal 1934 al 1936. Dopo l’esperienza nella serie tv ottenne altri ruoli e nel 1949 sposò la tennista Beverly Baker, da cui ebbe un figlio. Tuttavia, morì a soli 38 anni per overdose di barbiturici e per le conseguenze di un pestaggio.
Richard ‘Mickey’ Daniels fu il volto dell’omonimo alter ego televisivo dal 1922 al 1926, girando poi un alto film lo stesso anno del suo abbandono della serie tv. Daniels morì in completa solitudine nel 1970, a 56 anni, a causa di una cirrosi epatica. Il suo corpo venne rinvenuto in un hotel di San Diego e la notizia venne diffusa solo tempo dopo.
Robert Hutchins interpretò Wheezer dal 1927 al 1933. Nel 1945 morì a soli 20 anni a causa di un incidente aereo.
Norman Chaney fu l’interprete dello sproporzionato Chubby dal 1929 al 1931. Soffriva di una grave forma di obesità nella vita reale e questa fu la causa indiretta della sua morte prematura: Chaney perse infatti la vita a causa delle conseguenze di un’operazione chirurgica volta a diminuire il suo peso corporeo. Aveva solo 18 anni.
William Laughlin fu il biondo Froggy dal 1940 al 1944. All’età di 16 anni venne travolto da un camion e morì sul colpo.
Molti altri morirono invece per ictus, infarto o tumore, come Mary Kornman (interprete di Mary), Jackie Condon (interprete dell’omonimo personaggio), Allen Hoskins (volto della vivace Farina) ed Ernest Morrison (volto del sorridente Sunshine Sammy).
Da piccoli erano brillanti stelle televisive, ma da grandi sono stati tutt’altro che fortunati.
fonte:http://www.televisionando.it. -
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foto dal web.