Musica italiana: cosa resterà degli anni 80?

Musica italiana: cosa resterà degli anni 80?

C’è chi ha continuato a scrivere canzoni, chi si esibisce nelle discoteche della Riviera Romagnola e chi disegna una linea d’abbigliamento per cani. Da Raf a Sabrina Salerno, scopri che fine hanno fatto le icone della musica degli anni 80


Claudio Baglioni

Questo piccolo grande amore (1972) è la canzone d’esordio, la prima di una lunga serie di successi. È negli anni 80, però, che Claudio Baglioni batte ogni record. Scrive Strada facendo, fa una tournée in giro per l’Italia dai numeri mai visti, vende un milione e 200mila copie di La vita adesso. E i suoi concerti vengono trasmessi in diretta tv dalla Rai. Nel 1988, la caduta: a un concerto di Amnesty International a Torino, viene fischiato pesantemente (pare dai fan di Bruce Springsteen, presente sul palco).


Claudio Baglioni oggi

Negli anni 90, lo spartiacque: niente più buonismo ma intimismo e ricercatezza nell’album Oltre, realizzato insieme a vari artisti tra cui Pino Daniele, Mia Martini e Youssou N'Dour. Seguono numerosi concerti e tour, spesso premiati a livello italiano e internazionale. Registra in italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese, tedesco, maltese e polacco. Viene scelto per comporre anche l’inno della Nazionale italiana di calcio 1998 e l’inno delle Olimpiadi invernali del 2006. Una curiosità: appassionato di architettura, nel tempo libero progetta teatri all’aperto.




Sabrina Salerno

Negli anni’80 vende venti milioni di dischi, raggiunge il terzo posto nella classifica UK con Boys (seconda solo a Madonna e Michael Jackson) e fa sognare milioni di uomini con le forme da pin up. Regina incontrastata del genere Italo Disco, Sabrina Salerno rafforza la notorietà nel 1991 cantando Siamo donne insieme a Jo Squillo. Poi si allontana dal mondo della musica dedicandosi al teatro e alla conduzione tv.


Sabrina Salerno oggi
Diventata mamma nel 2004, Sabrina Salerno ritorna al primo amore – la musica - pubblicando nel 2008 un greatest hits con i maggiori successi e, nel 2010, il singolo Call Me, cover della storica canzone dei Blondie. Nel 2012 lo scandalo: partecipa alla tournée di RFM Party e bacia sul palco, in una delle tappe, la collega Samantha Fox.



Eros Ramazzotti

Nasce nel 1963 nella periferia di Roma, da una famiglia modesta. Con grinta, tenacia e passione riesce a salire sul palco dell’Ariston nel 1984 con Una terra promessa e Sanremo rimane, per alcuni anni, il suo trampolino di lancio. Seguono Una storia importante e Adesso tu, insieme a una tournée in giro per il mondo che lo trasforma in una star. Collabora con Patsy Kensit, si esibisce al Radio City Music Hall nel 1990, incontra Michael Jackson e gira un video con Spike Lee. Da lì inizia a girare anche in Canada, Stati Uniti e Sudamerica, registrando ogni volta il tutto esaurito.



Eros Ramazzotti oggi

È forse il cantante degli anni 80 che più ha saputo restare sulla cresta dell’onda, diventando una delle star della musica più popolari in Italia e all’estero. Negli anni 90 continua a scrivere e a esibirsi in giro per il mondo (memorabili Dove c’è musica e Eros, dove a sorpresa l’artista romano collabora con Andrea Bocelli e Tina Turner). Nel complesso, ha finora realizzato dieci album, tre raccolte e quattro live (e venduto oltre 30 milioni di dischi). Dopo il matrimonio con Michelle Hunziker, da cui ha avuto nel 1996 la figlia Aurora, si è fidanzato con la modella Marica Pellegrinelli, che l’ha reso padre di Raffaela Maria nel 2011.


Ivana Spagna

Nata in provincia di Verona nel 1956, Ivana Spagna comincia la gavetta come corista, girando le discoteche del nord Italia. Il 1986 è l’anno della svolta: con Easy Lady – e un look punk - scala le classifiche di tutta Europa, conquistando il pubblico internazionale con brani cantati in inglese (Call me, nel 1987, supera Madonna e Michael Jackson). A inizio anni 90 si sposta oltreoceano per conquistare il pubblico americano.


Ivana Spagna oggi
La scelta nel 1994 di cantare Il cerchio della vita - colonna sonora del cartone animato Il re leone – costringe Ivana Spagna a fare di nuovo i conti con il pubblico italiano. Tornata in patria, partecipa varie volte al Festival di Sanremo, con celebri brani fra cui Gente come noi e E io penso a te. Negli anni duemila torna a cantare in inglese, scrive un libro per l’infanzia e partecipa al reality Music Farm, pubblicando, tra un evento e l’altro, svariati album e raccolte di inediti. Nel curriculum non si fa mancare nulla: l’autobiografia nel 2010, la composizione del nuovo inno dell’Inter e Belli e monelli, la griffe per cani e gatti da lei stessa disegnata.



Sandy Marton

Scoperto da Claudio Cecchetto negli anni 80, il cantante croato (è nato a Zagabria nel 1959) diventa famoso con People from Ibiza, vero e proprio tormentone tanto da essere utilizzato dall'Ente del turismo dell’isola spagnola per fare promozione turistica. Nel 1998 realizza uno scoop per il programma Meteore, intervistando Bettino Craxi ad Hammamet.


Sandy Marton oggi

Dopo qualche anno lontano dalle scene, Sandy Marton torna in tv nel 2005 partecipando al reality L'isola dei famosi (da cui si ritira per problemi di salute, limitandosi a fare l'opinionista). Nel 2008 aderisce insieme ad altri cantanti al progetto di Radiostella Hit 80 - I protagonisti, e inizia ad esibirsi in Riviera Romagnola cantando i suoi più grandi successi. Continua a fare la spola tra l’Italia e Ibiza, l'isola che gli ha dato fortuna.


Donatella Rettore
Negli anni 70 e 80 è la regina della trasgressione grazie a canzoni perfette per i ribelli dell’epoca. Ottiene la celebrità con Splendido splendente, Kobra e Lamette, che la consacrano in tutta Europa. Qualche incursione al cinema, poi la lite con la casa discografica di Caterina Caselli e l’inizio del declino. Cade in depressione dopo la morte dei genitori e, negli anni 90, si rifugia nel teatro.

Donatella Rettore oggi
Dopo quasi dieci anni di silenzio, Donatella Rettore torna sulla scena nel 2003 con il cd Bastardo, con cui resta in classifica per tre settimane. Un’occasione per far parlare di sé rafforzata dalla partecipazione, nel 2004, al reality televisvo La fattoria. Il 2005 è l’anno della svolta: pubblica l’album di inediti Figurine e si sposa con Claudio Rego, il compagno storico. Si calcola che nella sua carriera, abbia venduto oltre 16 milioni di dischi.


Umberto Tozzi
Nasce a Torino nel 1952, da una famiglia non particolarmente agiata. Inizia come compositore (scrive Io camminerò per Fausto Leali), poi, nel 1976, passa all'interpretazione con Donna amante mia. Nel 1977 il boom di Ti amo (sette mesi in classifica), bissato da Gloria. Negli anni 80 vince il Festival di Sanremo con Si può dare di più insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, e conquista l'Europa con Gente di mare, cantata in coppia con Raf.

Umberto Tozzi oggi
Con oltre 50 milioni di dischi venduti, Umberto Tozzi è uno dei cantanti italiani più popolari all'estero (molto più che in Italia, dove non è riuscito a mantenere il successo degli anni 80). Negli anni Duemila pubblica vari album, tra cui Un'altra vita, simbolo di una nuova fase creativa. Acclamato in Francia - nel 2002 vende oltralpe 800.000 copie di Ti amo, in duetto con Lena Ka – porta avanti in parallelo la carriera in Italia collaborando con vari artisti.


Loredana Berté

Ambiziosa, grintosa e provocatoria come nessun’altra: a fare di Loredana Berté una delle cantanti di maggior successo negli anni 70 e 80 è la forte personalità. Comincia come ballerina, poi passa alla musica scalando le classifiche con Sei bellissima, E la luna bussò e Non sono una signora. Collabora con Renato Zero, Ivano Fossati, Pino Daniele e tanti altri. Si sposa con il tennista Bjorn Borg ma cade in depressione per la separazione dal marito e, nel 1995, per il il suicidio dell’amata sorella Mia Martini.


Loredana Berté oggi

Una vita di alti e bassi, tra euforia e depressione: negli anni 90 Loredana Bertè non ha una vita serena a causa della separazione da Bjorn Borg e della morte della sorella. Alterna periodi di isolamento a dubbie apparizioni pubbliche, registrando periodicamente qualche album. Nel 2004 viene rilanciata dal reality Music Farm e, un anno dopo, ottiene il disco d’oro con l’album Babyberté. Nel 2008 partecipa al Festival di Sanremo ma viene esclusa per plagio. Decide di ripresentarsi nel 2012 in coppia con Gigi D’Alessio.

Raf ieri

Si chiama Raffaele Riefoli ma è con lo pseudonimo di Rafche diventa una star. Primo successo nel 1987, con il testo di Si può dare di più (primo posto al Festival di Sanremo). Seguono Gente di mare - cantata con Umberto Tozzi – e Cosa resterà degli anni 80. Collabora con Eros Ramazzotti e Laura Pausini, vince il Festivalbar e scala le classifiche nel 1993 con Il battito animale. Nel 1998, l’album di inediti La prova, con ottimi riscontri di critica ma non altrettanto di pubblico.

Raf oggi

Ha compiuto 53 anni lo scorso 29 settembre ma non mostra segni di cedimento. Dopo aver scalato le classifiche nel 2001 con Iperbole, Raf pubblica altri cinque album, due raccolte (l’ultima, Le ragioni del cuore, uscita a ottobre) e un live. Scrive la sua autobiografia, duetta con Edoardo Bennato e Alex Britti, va in tournée per l’Italia. E, in tutto ciò, diventa papà di Bianca e Samuele.


Anna Oxa

È una delle voci più originali degli anni 80, regina della musica ma anche dello stile grazie ai continui cambi di look. Nata in Puglia nel 1961 da madre italiana e padre albanese, esordisce a Sanremo nel 1978, con Un’emozione da poco di Ivano Fossati. Seguono gli album Oxanna e Anna Oxa e altre partecipazioni al Festival. La vittoria arriva nel 1989 con Ti lascerò, in coppia con Fausto Leali.

Anna Oxa oggi

Eclettica nel look e nelle canzoni, Anna Oxa cerca negli anni 90 di mantenere vivo il successo ottenuto in precedenza. La sua carriera continua a ruotare intorno al Festival di Sanremo: 14 partecipazioni, 2 vittorie e 2 secondi posti in trent’anni di carriera. Nel 1999 con il brano Senza pietà ottiene il disco d’oro e di platino. Nel 2001 ennesimo cambio di look e genere musicale con L’eterno movimento. Negli ultimi dieci anni è stata in tournée con Fabio Concato, ha presentato con Giorgio Panariello lo show Torno sabato, ha avviato un percorso spirituale esibendosi in varie chiese d’Italia. Scombussolata la vita privata, con 4 matrimoni alle spalle e 2 figlie.

Enrico Ruggeri
Insegnante mancato – dopo la laurea è stato supplente di italiano e latino alle medie – Enrico Ruggeri inizia la carriera artistica a Milano, fondando i Decibel (da cui si separa presto per incomprensioni). La carriera da solista è quasi un fiasco fino al 1987, quando vince il Festival di Sanremo con Si può dare di più insieme a Gianni Morandi e Umberto Tozzi. In parallelo, scrive brani per Anna Oxa, Riccardo Cocciante, i Pooh, Mia Martini, Mina e Fiorella Mannoia (Quello che le donne non dicono vince a Sanremo il premio della critica).

Enrico Ruggeri oggi

Cantautore, scrittore e conduttore: nel curriculum Enrico Ruggeri non si fa mancare nulla. Raggiunta la notorietà negli anni 80, inizia a pubblicare album in media una volta all’anno (vincendo di nuovo a Sanremo, nel 1993, con Mistero). Seguono vari tour in giro per il mondo, il sodalizio professionale e sentimentale con Andrea Mirò e le esperienze di conduzione in tv (Il bivio, Mistero e X Factor dove è giudice). Scrive libri sugli alieni e raccolte di poesie. Ha un figlio dalla prima moglie, Pico, che fa il rapper.

Gianna Nannini



Negli anni 70, poco più che ventenne, compone tre album ma è nel 1984 che Gianna Nannini scala le classifiche con Fotoromanza (con cui vince anche il Festivalbar). All’inizio sceglie il genere rock con capelli bicolor e look aggressivo. Nel 1986 ripete i risultati con Profumo – all’interno il singolo Bello e impossibile – e, qualche anno dopo, sale sul palco con Sting e Jack Bruce. Nel 1990 viene scelta insieme a Edoardo Bennato per cantare Notti magiche, l’inno dei mondiali di calcio.



Gianna Nannini oggi
Combattiva e grintosa, Gianna Nannini non si accontenta del successo ottenuto negli anni 80 e continua a scrivere canzoni e pubblicare album. Ma non solo. Dopo Giannissima, nel 1994 ha tempo anche per laurearsi con lode in filosofia e protestare con gli attivisti di Greenpeace contro gli esperimenti nucleari francesi a Mururoa. Poi è la volta della colonna sonora di La gabbianella e il gatto e di altri album di inediti. Diventa mamma di Penelope a fine 2010, suscitando varie polemiche a causa dell’età (54 anni).



Luca Carboni

Per capire che è di Bologna basta ascoltare una sua canzone: inconfondibile la "s" e la cadenza emiliana. Una città a cui Luca Carboni è molto legato: è lì che inizia la gavetta lasciando sui tavoli dei ristoranti i testi che scrive nella speranza di essere notato (e così avviene con gli Stadio e Lucio Dalla). Nel 1984 esce l'album d'esordio Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film, seguito da Forever, un anno dopo, e Luca Carboni nel 1987 (memorabili Silvia lo sai e Farfallina). Negli anni Novanta scrive Ci vuole un fisico bestiale e Mare mare, poi va in tour con Jovanotti, con il quale stringe una forte amicizia.



Luca Carboni oggi

Insofferente all'eccessiva popolarità, Luca Carboni negli anni Duemila inizia a comporre canzoni più intime e private. Cinque anni di pausa - in cui non escono nuove canzoni - e poi, nel 2006, il ritorno sul palco con …le band si sciolgono, in collaborazione con Tiziano Ferro, Pino Daniele e Gaetano Curreri. Nel 2011 risale le classifiche con Senza titolo (quindicesimo album in carriera) e vari duetti con i maggiori artisti della scena musicale italiana. Ha da poco compiuto 50 anni e vive in una casa di campagna tra Savigno e Zocca insieme alla compagna e al figlio.


I Righeira
Con Vamos a la playa diventano uno dei gruppi più popolari degli anni 80. E grazie a questo tormentone i Righeira – all’anagrafe Stefano “Michael” Rota e Stefano “Johnson” Righi – nel 1983 restano in cima alla classifica italiana per sette settimane. Un successo che si ripete l’anno dopo con No tengo dinero e, nel 1985, con L’estate sta finendo. A rendere originali i due ragazzi torinesi non solo la musica ma anche il look eccentrico e imprevedibile.



I Righeira oggi
La loro “estate” è finita da un pezzo: oggi i Righeira vengono ricordati solo per i tormentoni degli anni 80 (oltre a qualche collaborazione con artisti del calibro di Luca Orioli degli Stadio, Rocco Tanica di Elio e le Storie Tese e i Subsonica). Si sciolgono nel 1992 - Johnson un anno dopo viene arrestato per spaccio di droga e condannato a un anno e quattro mesi di reclusione – e si riuniscono nel 1998. Nel 2006 esce l’album Mondovisione. Ora girano per le discoteche proponendo i grandi successi di trent’anni fa.


Luca Barbarossa
A vent’anni, nel 1981, si fa notare sul palco dell’Ariston, tanto da seguire, qualche mese dopo. Riccardo Cocciante in tournée. È nel 1988, però, che raggiunge il successo , consacrato sul palco di Sanremo dal brano L'amore rubato (persino Franca Rame e Dario Fo gli mandano un telegramma per complimentarsi). Quell’estate l’album Non tutti gli uomini vende 350mila copie. Nel 1989 è la volta di Al di là del muro, brano quasi profetico sulla caduta del muro di Berlino.


Luca Barbarossa oggi
Negli anni 90 Luca Barbarossa pubblica quattro album di inediti e trascorre svariati mesi in tournée. Partecipa di nuovo a Sanremo nel 1996 con Il ragazzo con la chitarra e inizia a collaborare con Amnesty International. Nel 2001, a quarant’anni, il resoconto della carriera con la raccolta Viaggio di ritorno 1981-2001. Di nuovo Sanremo nel 2003 e collaborazioni con vari colleghi (scrive brani per Gianni Morandi, Luciano Pavarotti, Paola Turci, Tosca, Tina Arena, Alessandro Safina e i Dhamm). Non si fa mancare il teatro, suonando insieme a Neri Marcorè (sold out in tutte le tappe). Al Festival di Sanremo 2011 si presenta con in coppia con Raquel Del Rosario, ex moglie di Fernando Alonso. Sposato e con tre figli, è il capocannoniere della Nazionale Cantanti con 207 goal in 227 partite giocate.



Fausto Leali
Nasce a Nuvolento, in provincia di Brescia nel 1944. E da lì parte la sua carriera, con l’incisione di un 45 giri allegato a una rivista di enigmistica. Nel 1967 si fa notare dal grande pubblico con A chi, un successo confermato negli anni 80 da tre esibizioni a Sanremo: nel 1987 con Io amo, nel 1988 con
Mi manchi e nel 1989 con Ti lascerò (vincitore del festival) in coppia con Anna Oxa. Per la voce roca viene soprannominato “il negro bianco”.



Fausto Leali oggi

Negli anni Novanta e Duemila Fausto Leali non riesce a mantenere il grande successo avuto nei decenni precedenti, anche se resta molto attivo nel mondo della musica. Partecipa a due Festival di Sanremo (uno in coppia con Luisa Corna) e pubblica nel 2006 Profumo e Kerosene, una raccolta di dieci inediti. Qua e là qualche partecipazione televisiva: da Music farm a Tale e quale show, in cui si reinventa interpretando altri cantanti.