Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Spiegazione dettagliata della poesia Oltre il Ponte di Italo Calvino.

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    Oltre il ponte - Italo Calvino
    Il testo


    O ragazza dalle guance di pesca
    o ragazza dalle guance d'aurora
    io spero che a narrarti riesca
    la mia vita all'eta` che tu hai ora.

    Coprifuoco, la truppa tedesca
    la citta` dominava, siam pronti:
    chi non vuole chinare la testa
    con noi prenda la strada dei monti.

    Avevamo vent'anni e oltre il ponte
    oltre il ponte ch'e` in mano nemica
    vedevam l'altra riva, la vita
    tutto il bene del mondo oltre il ponte.

    Tutto il male avevamo di fronte
    tutto il bene avevamo nel cuore
    a vent'anni la vita e` oltre il ponte
    oltre il fuoco comincia l'amore.

    Silenziosa sugli aghi di pino
    su spinosi ricci di castagna
    una squadra nel buio mattino
    discendeva l'oscura montagna.

    La speranza era nostra compagna
    a assaltar caposaldi nemici
    conquistandoci l'armi in battaglia
    scalzi e laceri eppure felici.

    Avevamo vent'anni...

    Non e` detto che fossimo santi
    l'eroismo non e` sovrumano
    corri, abbassati, dai corri avanti!
    ogni passo che fai non e` vano.

    Vedevamo a portata di mano
    oltre il tronco il cespuglio il canneto
    l'avvenire di un giorno piu' umano
    e piu' giusto piu' libero e lieto.

    Avevamo vent'anni...

    Ormai tutti han famiglia hanno figli
    che non sanno la storia di ieri
    io son solo e passeggio fra i tigli
    con te cara che allora non c'eri.

    E vorrei che quei nostri pensieri
    quelle nostre speranze di allora
    rivivessero in quel che tu speri
    o ragazza color dell'aurora.
    Avevamo vent'anni...

    L'opposizione ai Tedeschi ed ai Fascisti
    Nella poesia, che fu poi musicata dal musicista italiano Sergio Liberovici, “Oltre il ponte”, Calvino, rivolgendosi ad una ragazza che rappresenta la nuova generazione, narra poeticamente gli eventi e spiegai sentimenti di quegli anni tragici e allo stesso tempo gloriosi e persino (“felici”). Egli racconta l'occupazione militare tedesca con tutto il suo corollario di scontri armati ed agguati, vista attraverso gli occhi di un ragazzo (“Avevamo vent'anni”, comincia il ritornello) che si unisce ai partigiani per non obbedire ai Tedeschi ed ai Fascisti.

    Gli obiettivi
    La posta in gioco, però, non è solo la liberazione del suolo nazionale dall'occupazione nazista, ma la conquista della libertà, di una vita “più libera e giusta” ed anche la ricerca della felicità che per un giovane di vent'anni è un bisogno quasi fisiologico.

    Paradossalmente Calvino racconta (sempre a questa ragazza che lui descrive “color dell'aurora”), che quei giovani la felicità la scoprirono proprio in quei giorni di guerra nella vita comune, nella lotta per la libertà, nella solidarietà reciproca, nel giocarsi la vita per la realizzazione di ideali comuni.

    Gli occhi di un ventenne in guerra
    Il mondo, per chi ha vent'anni, e soprattutto per chi aveva vent'anni durante la Resistenza, era diviso in giusti e malvagi: da una parte stavano coloro che combattevano per un mondo migliore, libero e giusto; dall'altra stavano coloro che della sopraffazione, del razzismo, della ferocia indiscriminata avevano fatto le proprie leggi. Ecco perché il ritornello recita “Tutto il male avevamo di fronte, tutto il bene avevamo nel cuore”. Forse Calvino, con il suo abituale stile lievemente ironico, sembra voler sottolineare la visione un po' semplicistica e malinconica della realtà che è caratteristica dei giovani.
    La ragazza ha le guance color dell'aurora (“rosate”) non solo perché è giovane, ma anche perché l'alba rappresenta il futuro.

    Il ponte come obiettivo e simbolo ideale
    Oltre il ponte cominciò l'amore, perché bisognava conquistare il ponte per sconfiggere i Tedeschi, ma anche per riconquistare l'umanità, perduta durante il Fascismo. Il ponte, quindi, non è solo un obiettivo militare, ma il simbolo di un punto a cui si tende idealmente.

     
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