Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Posts written by falcon58

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    Il Natale a Napoli
    Nella tradizione del presepe


    Questo è il mio presepe, sono tradizionalista e in casa mia non può mancare.... insieme all'albero!




    Ehm.... non giudicate il video (non è un gran chè...), ma il contenuto!
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    CITAZIONE (Asia90 @ 21/5/2013, 16:46) 
    :bangin.gif: ;) mi chiamo Asia e sono una fan di Claudio Baglioni...

    Ciao Asia90,

    benvenuta tra di noi! Oggi e per l'intera settimana mancherà chi di questo forum è la istitutrice, lussy60 (grande fan di Claudio), e quindi tocca a me rappresentare il comitato di benvenuti...


    rosa_in_mano



    Sono Raffaele ed è un piacere averti tra noi!
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    Sweet

    Sweet



    Biografia


    I Sweet sono uno storico gruppo rock formato a Londra, Regno Unito nel 1968. Furono tra i più grandi esponenti del movimento glam rock e hard rock negli anni settanta. Furono tra i pochi gruppi glam rock degli anni '70 che sperimentarono il suono heavy metal in questa decade, ed influenzarono in particolar modo la sottocorrente glam/pop metal, genere nato nei successivi anni ottanta . Le origini dei Sweet vanno fatte risalire alla metà degli anni sessanta, quando in Inghilterra erano attivi gli Wainwright's Gentlemen, un gruppo soul dove troviamo il futuro batterista dei Sweet, Mick Tucker. Fu proprio negli Wainwright's Gentlemen che avvenne il primo contatto fra Tucker e Brian Connolly, che dei Sweet diventerà il frontman, visto che quest'ultimo sostituì dietro il microfono un certo Ian Gillan, che poi diventerà noto con i Deep Purple. I due rimasero negli Wainwright's Gentlemen fino al 1968, quando decisero di avviare un nuovo progetto musicale, chiamando il bassista Steve Priest. L'organico fu completato dal chitarrista Frank Torpey. Il nome scelto per questa nuova avventura musicale fu "Sweetshop", cambiato subito in Sweet (1968), e quasi immediatamente il gruppo firmò un contratto con la Fontana Records, pubblicando un singolo oggi rarissimo, Slow motion, che fallì clamorosamente a livello commerciale. Le conseguenze furono immediate: la Fontana rescisse immediatamente il contratto e Torpey, nel 1969, se ne andò sbattendo la porta. Con il nuovo chitarrista Mick Stewart, arrivato nel 1969, i Sweet firmarono un nuovo contratto discografico con la EMI Records e pubblicarono in poco tempo tre singoli, che anche in questo caso si rivelarono un autentico flop, provocando la dipartita di Stewart (1970); il suo posto verrà preso da quello che diventerà il chitarrista storico del gruppo, Andy Scott, sempre nel 1970. Un volta assestata la formazione, al gruppo fu affiancata una coppia di compositori allora sconosciuta (Nicky Chinn e Mike Chapman), mentre Phil Wainman diventò il loro produttore esecutivo. Già da allora le canzoni dei Sweet cominciarono ad essere in bilico tra brani di facile ascolto (tipici del resto della bubblegum music), per la quasi totalità composti dal duo Chinn/Chapman, ed altri molto più heavy, realizzati dagli stessi Sweet. Se si aggiunge una grande cura per le armonie vocali, ecco trovata la chiave per aprire la porta del grande successo internazionale, che puntualmente arriva con "Funny Funny". Una serie di singoli successivi ("Co-Co" su tutti) di grande successo, non furono tuttavia da traino per il primo album ufficiale della band Funny How Sweet Co-Co Can Be, pubblicato alla fine del 1971. Nel frattempo i rapporti tra il gruppo e la coppia Chinn/Chapman divennero sempre più tesi, e gli stessi fans non sapevano se effettivamente il gruppo intendesse essere a livello prioritario quello delle canzonette inserite nei lati A dei singoli (composte da Chinn e Chapman), o una vera e propria band hard rock, come dimostravano tutti i lati B dei relativi singoli (e i brani erano composti dal gruppo). Inoltre dal vivo, i singoli di successo venivano raramente suonati. Tale situazione però durerà ancora per qualche anno. Chinn e Chapman compresero che bisognava indurire il sound del gruppo; fatto sta che i singoli successivi, tutti enormi successi, proponevano un sound decisamente più elettrico oltre ad un atteggiamento da parte del gruppo molto più "shockante" rispetto agli esordi. Abbigliati in maniera esageratamente colorata con presenti parecchie ambiguità di carattere sessuale tipicamente glam rock, i Sweet pubblicarono uno dietro l'altro singoli come "Little Willy""Wig wam bam", "Blockbuster", "Hellraiser", , "The ballroom blitz", che sbancarono le classifiche inglesi e di tutta Europa. Il 1974 segnò l'inizio ufficiale della crisi tra i Sweet e il duo Chinn/Chapman: il gruppo scartò un brano "Dyna-mite" proposto dal "Dynamic Duo C&C" che poi lo diedero ai Mud che ne fecero un successo battendo proprio il singolo dato agli Sweet con "Teenage Rampage" che continuò la serie di #2 nelle charts UK. Il gruppo, stanco dell'onnipresenza manageriale dei due ed indispettito dal fatto che Chapman & Chinn scrivessero brani di successo per altri artisti "in concorrenza di classifica" come i citati Mud, Suzi Quatro e altri, si chiuse in studio col producer Phil Wainman e pubblicò per la RCA Records Sweet Fanny Adams, titolo alquanto duro, in quanto ricorda un efferato omicidio compiuto da tale Frederick Baker ai danni di una bambina di 8 anni (Fanny Adams), titolo entrato anche nel linguaggio comune Inglese avendo come significato "nothing at all" o ancora più esplicitamente "fuck all". Il disco, nonostante presenti due composizioni di Chinn e Chapman, è sicuramente Sweet al 100 %, con capolavori metallici come la title track o "Set me free" o la più oscura "Into the night". Il successo ottenuto, l'album infatti entrò nella top 40 inglese, convinse il gruppo che la strada era quella giusta, tanto da pubblicare, con la produzione di Chapman & Chinn, nello stesso anno Desolation Boulevard. L'album sicuramente è più maturo rispetto al precedente, le sonorità sono molto da "live in studio" allo scopo di volersi esprimere in un linguaggio musicale più rock e meno commerciale. Il risultato, seppur buono, fu inferiore alle aspettative. Il primo singolo tratto dall'album, "The Sixteens" rimane un classicissimo e, a detta dei membri della band, è sicuramente il brano migliore mai scritto da Chapman & Chinn. Il singolo successivo, "Turn It Down", ancora scritto da Chapman & Chinn, venne censurato e non trasmesso dalla BBC per il testo "For God's sake turn it down". Nonostante il successo nel resto d'Europa, il singolo in UK arrivò solo al 41° posto nella classifica, interrompendo una serie che fino ad allora sembrava interminabile di singoli permanentemente arrivati nella top ten. Da sottolineare nell'album la presenza di un brano classicissimo del gruppo "Fox on the run", che come vedremo diverrà di importanza notevolissima per il gruppo. Intanto la band firma un contratto per la distribuzione negli USA e Asia con la Capitol Records e inizia la scalata al mercato americano con la pubblicazione di "Desolation Boulevard" che raccoglie il meglio dei brani delle versioni eurpee di "Sweet Fanny Adams" e "Desolation Boulevard" con una facciata per i brani scritti dal gruppo e l'altra da Chapman & Chinn. Il brano d'apertura è "The Ballroom Blitz" che diventa un classico oltreoceano e entra in classifica americana due anni dopo la sua prima pubblicazione in Europa. L'album è un grande successo e arriva nella top 20 americana. Con la doppia distribuzione RCA - Capitol gli albums del gruppo avevano una tracklist diversa a seconda se pubblicata in Europa o negli Stati Uniti; noi continuiamo a riferirci alla discografia pubblicata nel Vecchio Continente. Il 1975 fu un anno di transizione, il brano "I Wanna Be Committed", nei piani di "Batman e Robin" come il gruppo aveva ribattezzato C&C", avrebbe dovuto essere il singolo successivo a "Turn It Down". Il brano non fu recepito dal gruppo come potenziale hit e la RCA intravvedeva il più che probabile secondo "ban" che la BBC avrebbe riservato al singolo per le tematiche "scomode" del testo che parla di disordini mentali. La RCA ed il gruppo avevano bisogno di un nuovo singolo per tornare sotto i riflettori delle charts e la lontananza di Chapman negli States per altri progetti fu ghiotta occasione per il gruppo per tentare una propria via al lato A dei singoli. Il brano scelto come nuovo singolo fu quindi una nuova versione del brano "Fox On The Run" che con un nuovo arrangiamento, arricchito dai synths, divenne un successo mondiale e il singolo più venduto degli Sweet. La band scoprì con enorme piacere che c'era la possibilità di una strada propria senza l'oppressiva presenza di Chapman & Chinn e pubblicò il doppio semi-antologico dal titolo Strung Up . Già dalla copertina i quattro Sweet sono i manovratori delle "marionette" rappresentanti loro stessi sul palco dando significato alla loro volontà di gestire il proprio indirizzo musicale e carriera da loro stessi, senza più i lacci che li legavano a Chapman & Chinn. Il doppio contiene una selezione di brani registrati live nel 1973 a parte l'opener "Hellraiser" le altre sono tutte composizioni della band che ripropone i rocker usciti come B-side dei loro più grandi successi e un gande assolo di Mick Tucker alla batteria in una rivisitazione di "the Man with the Golden Arm". L'altro disco, registrato in studio, contiene i migliori singoli post 1972, alcune album tracks e B-sides e "I Wanna Be Committed", inoltre il recente smash hit "Fox On the Run" nella nuova fiammeggiante versione e una prima versione su album dello scoppiettante singolo scritto dal gruppo:"Action". Per la cronaca, solo in Italia, l'album fu pubblicato come singolo contenente solo la parte in studio, la parte live fu pubblicata a fine 1976 come album singolo solo in Italia, intitolandosi semplicemente Live in England. Ormai la frizione tra i Sweet e la coppia Chinn/Chapman era diventata insostenibile, così il gruppo decise finalmente di fare tutto in casa propria, dalla composizione alla produzione. Nasce così nel 1976 lo splendido Give Us a Wink, "Action" viene riproposta in una versione se possibile ancora migliorata; è un violento attacco a Chinn e Chapman, accusati senza mezzi termini di avere usato la fama del gruppo per fare soldi a palate. Il disco è splendido, durissimo per i tempi, e contiene un altro classico del gruppo "The lies in your eyes"che pubblicato come singolo non passa la 35ima posizione nelle charts UK. Come sempre il resto d'Europa, e specialmente la Germania e i Paesi Scandinavi trattano l'album meglio che nella patria UK In generale comunque, in termini puramente commerciali, purtroppo il risultato non è dei migliori, tanto che il gruppo si trova a riflettere sul proprio futuro. All'inizio del 1977 il gruppo si ripresenta con un album contraddittorio Off the Record, che se da un lato anticipa di qualche anno il pop metal dei Def Leppard (ascoltare "Fever of love" per credere), in altri brani, come "Windy city" e "Hard times" ricorre in pieno a sonorità tipiche dei maestri dell'heavy metal inglese, i Black Sabbath. Il riff di Windy City è fortemente ispirato a quello di "Woman From Tokyo" dei Deep Purple. Tuttavia il disco è molto più melodico rispetto al precedente, con una maggiore attenzione per gli arrangiamenti e per gli intrecci vocali. Particolarmente curiosa la presenza nel disco di una canzone, "Funk it up", che nulla ha a che vedere con il classico repertorio dei Sweet, trattandosi di un pezzo ballabile, adatto per le discoteche. Anche i testi, sembrano seguire questa tendenza all'ammorbidimento generale, abbandonando quasi del tutto l'atteggiamento oltraggioso dei primi tempi, per sposare tematiche più mature, ed in parte abbracciando sogni e speranze di giovani che vivono alla giornata legati ad un ambiente che li deprime e dal quale vorrebbero fuggire ("Windy city"). I due singoli tratti dall'album "Lost Angels" e poi "Fever Of Love" falliscono l'entrata nelle charts UK ed iniziano a mostrare la corda anche nei sempre più favorevoli mercati di Germania e Nord Europa in generale. L'abum, qualitativamente di livello comunque molto elevato, non trova però riscontri a livello di vendite, tanto da costringere la RCA a rescindere il contratto con il gruppo che lascia con un altro singolo fallimentare "Stairway To The Stars" ed una antologia dei singoli 1973-1977 "The Golden Greats" che non da i risultati di vendita sperati, tuttavia la band riesce a firmare per la tedesca Polydor Records un buon contratto. Il 1978 è l'anno di Level Headed, che colpisce fin dalla copertina, molto scarna, dove il quartetto viene fotografato con un abbigliamento che più semplice non si può. Risulta chiaro che la foto non è che il pretesto per fare comprendere ai vecchi fans, che i Sweet di un tempo sono morti e sepolti; non solo, il primo brano della raccolta, una dolcissima ballata per pianoforte e orchestra "Dream on", risulta qualcosa di veramente nuovo a livello compositivo. Level Headed è comunque ricordato per la presenza dell'ultima hit single del gruppo, la famosissima "Love is like Oxygen", un brano dal riff essenziale ma di grande presa e con un Brian Connolly che modula la sua voce in maniera molto soft, rispetto alle prestazioni precedenti. Peccato che il singolo non corrisponda pienamente allo stesso brano inserito nell'album, di tre minuti più lungo, e risulta "troncato" nella parte centrale, quella strumentale, dove si alternano arpeggi di chitarra acustica e pianoforte, e che culminano infine in un melodico assolo di chitarra. A livello musicale i Sweet, come detto, abbandonano l'hard rock, per dedicarsi ad un suono molto pomposo, che ricorda in parte alcune composizioni della Electric Light Orchestra (gruppo in bilico tra pop e progressive molto famoso negli anni settanta), con la presenza, in parecchi brani di una intera orchestra che appesantisce il suono. Non mancano tuttavia brani di un certo spessore, come ad esempio la rockeggiante "Fountain", cantata da Andy Scott, che presenta la particolarità nella parte finale, di un lungo assolo di clavicembalo. Brian Connolly, insoddisfatto della direzione stilistica attuata dal gruppo, e in secondo luogo affetto da gravi problemi legati all'abuso di sostanze alcoliche, decide di abbandonare il gruppo, che prosegue la sua attività come trio pubblicando tra la fine del 1978 e l'inizio del 1979 Cut Above the Rest, disco che accentua le somiglianze con gli Electric Light Orchestra e che si concentra su un sound vagamente progressivo soprattutto in alcuni brani, perlatro ben suonati, come "Mother earth" e "Discophony". Nel disco trovano spazio anche brani che molto vagamente ricordano i tempi che furono, come "Play all night", ma nel complesso questo è sicuramente il disco dove il gruppo si esprime alla grande a livello di tecnica strumentale e di arraggiamenti. Ma i fans non ne vogliono sapere; è l'inizio della fine. I tre Sweet rimasti vanno avanti e compiono un imperdonabile passo falso con Waters Edge, una insipida raccolta di brani pop, che nulla hanno a che vedere con il passato del gruppo ma anche con le recenti proposte. Un disco stanco, che però è un capolavoro paragonato a Identity Crisis, che già dal titolo dice tutto. La formazione originale dei Sweet si scioglie nel 1981. Negli anni a seguire il gruppo cercherà di riunirsi, arruolando svariati musicisti, e nel 1989 la formazione originale si ritrova unita per riregistrare alcune hit del periodo d'oro, ma la prestazione vocale di Brian Connolly non soddisfa gli altri tre, tanto che il progetto viene nuovamente accantonato. Nel frattempo, Andy Scott rimette su una formazione dei Sweet, con il solo Mick Tucker tra i membri originali e pubblica un bell'album dal vivo Live at the Marquee, con un repertorio che necessariamente, tranne "Love is like Oxygen", prende a piene mani dal primo periodo della band. Ormai dimenticato dai metal fans degli anni 90, Brian Connolly muore il 9 febbraio del 1997 a causa di ripetuti infarti, conseguenza del suo pessimo stato fisico, minato in maniera esagerata dall'alcool; qualche anno più tardi, il 14 febbraio 2002 ad andarsene è il batterista Mick Tucker, stroncato dalla leucemia. Dei due Sweet superstiti il più attivo resta sicuramente Andy Scott, che rimette assieme una formazione dei Sweet, gli "Andy Scott's Sweet". Il gruppo è stato in tour fino all'estate 2008.







    Discografia
    In studio
    1971 Funny How Sweet Co-Co Can Be
    1974 Sweet Fanny Adams
    1974 Desolation Boulevard
    1976 Give Us a Wink
    1977 Off the Record
    1978 Level Headed
    1979 Cut Above the Rest
    1980 Waters Edge
    1982 Identity Crisis

    Live
    1989 Live at the Marquee
    2000 Live at the Rainbow 1973
    2002 Stairway to the Stars: Live & Rare


    Raccolte
    1970 Gimme Dat Ding (6 dei Sweet + 6 dei Pipkins)
    1972 The Sweet's Biggest Hits
    1973 The Sweet
    1975 Strung Up
    1977 The Golden Greats
    1978 The Sweet
    1989 The Collection
    1991 First recordings 1968-1971
    1995 Platinum Rare
    1995 The private collection
    1998 The Ballroom Blitz & more Sweet hits
    2005 The very best of Sweet
    2006 Hellraiser
    2009 Action: the Sweet anthology




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    The Knack

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    Biografia


    La band dei The Knack nasce in California nel 1977, grazie ai quattro amici e musicisti : Berton Averre, Prescott Niles, Bruce Gary e Doug Fieger, tutti provenienti da altri gruppi. La fortuna arriva durante un festival, quando i ragazzi eseguono "My Sharona". La canzone piace ai dirigenti della Capitol Records che offre al gurppo un contratto discografico. Nel 1978 la band inizia a lavorare col produttore Mike Chapman. Nel 1979 "My Sharona" viene pubblicata come primo singolo. Il successo del pezzo è immediato, debutta in America al 1 posto in classifica e ottiene un gran successo in tutto il mondo l'anno seguente, vendendo in totale dieci milioni di copie. Il primo disco "Get The Knack", raggiunge la 1 posizione in patria restandoci per ben sei settimane consecutive. In poco tempo diventa sei volte disco di platino, grazie alla promozione massiccia. Nel 1980 i Knack pubblicano il loro secondo LP "...But The Little Girls Understand". L'album non ottiene un successo brillante, vede in patria a stento mezzo milione di copie. La band a poco a poco cade nel dimenticatoio anche continuando a pubblicare dischi. Nel 1981 esce "Round Trip", dieci anni dopo nel 1991 "Serious Fun". Bruce Gary decide di lasciare il gruppo, il batterista durante i concerti, viene sostiuito da altri componenti : Billy Ward, Terry Bozzio , e David Henderson. Nel 1998 esce un nuovo disco "Zoom", che ottiene un pò di successo nei paesi asiatici. Prima dello scioglimento esce nel 2001 l'ultimo disco in studio della band, "Normal As The Next Guy". Bruce Gary ha lavorato come batterista per molti artisti come : Bob Dylan, George Harrison, Stephen Stills, Rod Stewart, Sheryl Crow, Bette Midler, e Yoko Ono.
    A 55 anni muore per un tumore. Berton Averre ha lavorato come arrangiatore e adesso come screenplayer. Doug Fieger e Prescott Niles lavorano come musicisti e produttori. Dopo l'abbandono del gruppo, i tre si sono riuniti spesso per varie manifestazioni musicali. Il power pop di My Sharona ed il suo riff accattivante, insieme all’aspetto “retrò” anni sessanta, stile new wave della band, si guadagnò i paragoni con le canzoni dei Beatles. Critici di musica, odiavano la disco music, che dominava l'industria della musica in quel tempo, ed erano brillantemente aperti agli altri generi in sviluppo come il punk-rock, l'hip hop e l'heavy metal. Il power pop dei Knack fece guadagnare loro la fiducia della critica. Dopo alcuni album, tuttavia, l’avversione contro la band, simile a quella capitata ai Monkees una generazione prima, era forte, e la band si separò subito dopo l'uscita del terzo album, Round Trip. Il gruppo si riunì una prima volta nel 1991, e pubblicò l'album Serious Fun, e si sciolse nuovamente. Intorno al 1998 la band si riunì per la seconda volta, e produsse l'album Zoom. Nel 2001 è uscito il loro album Normal as the Next Guy ed il loro DVD Live From The Rock N'Roll Funhouse. Il cantante Doug Fieger, originario di Detroit, Michigan, aveva suonato prima dei Knack in un complesso rock di paese chiamato Sky. Degli altri tre membri originali dei Knack (Berton Averre - chitarra, Prescott Niles - basso, e Bruce Gary - batteria), Averre e Niles suonano attualmente ancora nei Knack, mentre Bruce Gary è morto nel 2006. Molti batteristi hanno fatto parte del gruppo negli anni, incluso Billy Ward (nell’album Serious Fun), Terry Bozzio (nell’album Zoom), e David Henderson con lo pseudonimo di Holmes Jones (Normal as the Next Guy e Live From The Rock N'Roll Funhouse). Attualmente Pat Torpey (Mr. Big) è il batterista del gruppo. Nel 2005 la band ha fatto un'apparizione nel programma TV Hit Me Baby One More Time. The Knack continuano a scrivere e registrare nuove canzoni, e continuano la loro attività dal vivo. Il cantante Doug Fieger muore il 14 febbraio 2010 dopo una lunga malattia.









    Discografia
    Album studio
    1979 - Get the Knack
    1980 - ...But The Little Girls Understand
    1981 - Round Trip
    1991 - Serious Fun
    1998 - Zoom
    2001 - Normal As The Next Guy
    2003 - Re-Zoom


    Live
    1979 - The Knack Live at Carnegie Hall
    2001 - Live From The Rock N'Roll Funhouse


    Raccolte
    1992 - Retrospective
    1995 - My Sharona
    1998 - Proof: The Very Best Of The Knack


    Singoli
    1979 - My Sharona #
    1979 - Good Girls Don't
    1980 - Baby Talks Dirty
    1980 - Can't Put A Price On Love
    1981 - Pay The Devil


    Videografia
    2004 - Getting The Knack


  5. .




    Tears For Fears

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    Biografia

    I Tears for Fears sono un gruppo musicale New wave britannico formato nei primi anni ottanta dal chitarrista Roland Orzabal e dal bassista Curt Smith.Il gruppo fu inizialmente associato ai movimenti New wave e New Romantic ma presto irruppe nel mainstream delle grandi hit parade internazionali.Il nome del duo deriva da un trattamento psicoterapeutico sviluppato dallo psicologo Arthur Janov, nel corso del quale il paziente riprova le primissime sensazioni dell'età perinatale, da cui il nome "Tears for Fears" (lacrime di paura). Orzabal e Smith si incontrarono da adolescenti nella città di Bath. Il loro primo approccio alla musica avvenne con il gruppo dei Graduate, una sorta di performance sulla scorta del movimento Mod Revival/New wave che riassumeva in sé le maggiori influenze musicali del tempo, come The Jam ed Elvis Costello. Nel 1980 i Graduate pubblicarono un primo album, Acting My Age, che raggiunse appena la Top 100 nel Regno Unito e che si esibì dando buona impressione in Spagna e in Olanda.Nel corso del 1981, Orzabal e Smith intesero concentrarsi sull'emulazione di altri artisti dell'era Post-Punk, come i Talking Heads e Brian Eno. I due abbandonarono quindi i Graduate e formarono un gruppo chiamato The History of Headaches, nomignolo che fu presto cambiato in Tears for Fears. Il progetto fu per Orzabal e Smith quello di formare il nucleo del gruppo e di attorniarsi di musicisti per completare il quadro.Tears for Fears furono scritturati dalla Phonogram Records nel 1981 dal manager di A&R Dave Bates. Il loro primo singolo come Tears for Fears, Suffer the Children, fu pubblicato per quella etichetta nel Novembre 1981, seguito dalla prima edizione della hit Pale Shelter nel Marzo 1982. Il vero successo fu raggiunto con il terzo singolo Mad World che raggiunse il podio nel Regno unito nel Dicembre 1982. Il loro primo album, The Hurting, fu pubblicato nel marzo 1983. In questo album, e nel seguente, il tastierista e compositore Ian Stanley e il batterista Manny Elias furono considerati a pieno titolo membri della band. L'album offriva canzoni raffinate basate sull'uso del sintetizzatore e testi che riflettevano l'infanzia amara e l'educazione vissuta da Orzabal. The Hurting può essere considerato l'unico vero concept album della band, in base al fatto che i riferimenti allo sconvolgimento e alla prima terapia sono frequenti in ogni canzone. Lo stesso album raggiunse il 1º posto nel Regno Unito - dove ebbe un largo impatto - e sfornò le prime hit, Mad World, Change e Pale Shelter.Alla fine del 1983 la casa discografica mise sul mercato un singolo inedito, The Way You Are, per mantenere l'attenzione del pubblico sulla band mentre lavorava sul suo secondo album. Questo singolo fu l'ultima immersione dei Tears for Fears nell'atmosfera New Wave con largo uso di sintetizzatori. Orzabal e Smith abbandonarono per sempre i temi leggeri del pop per concentrare la loro attenzione sull’era del governo di Reagan negli USA e della Thatcher nel Regno Unito. L’album che uscì nel febbraio 1985, Songs from the Big Chair ne fu il risultato, in quanto esulò dal marchio Synthpop per catapultare la band verso un genere più raffinato e studiato. Col contributo del team di produzione di Chris Hughes e Ian Stanley, il nuovo suono dei Tears for Fears fu l’ideale propellente del lancio di Songs from the Big Chair sul mercato, raggiungendo vendite da quadruplo disco di platino. Il titolo dell’album si ispirava a una mini-serie britannica famosa, Sybil, la storia di una donna dalla personalità multipla che spesso si rifugiava nella sua personale "grande sedia" (in inglese, big chair).L’album rappresentò un grande successo mondiale e divenne assai famoso grazie ai singoli Mothers Talk, Shout (1° negli USA), Everybody Wants to Rule the World, Head Over Heels e I Believe.Dopo Songs from the Big Chair la band si mise in viaggio per un lungo tour mondiale, a seguito del quale Manny Elias abbandonò il gruppo. Durante il 1985, irruppe una controversia riguardo alla mancata partecipazione della band al Live Aid di Bob Geldof. I Tears for Fears furono originariamente scritturati per esibirsi al JFK Stadium a Filadelfia, e la mattina dello storico evento, il 13 luglio 1985, fu annunciato che il gruppo non avrebbe più partecipato allo show. La ragione ufficiale del loro forfait era la mancata disponibilità dei componenti del gruppo, il chitarrista Andrew Saunders e il sassofonista William Gregory, in quanto il loro contratto era scaduto. La band comunque assicurò che avrebbe donato all’organizzazione Aid di Geldof i proventi delle quattro più importanti date del loro tour mondiale in Tokyo, Sydney, Londra e New York. Sei settimane dopo, però, fu rivelato che il vero motivo della mancata partecipazione all'evento, era che Orzabal pretendeva garanzie dall’organizzatore Geldof perché i soldi dell’evento fossero effettivamente utilizzati per combattere la fame nel mondo. Fu anche detto che Geldof fece un certo pressing sulla band perché partecipasse dicendo che i Tears for Fears avrebbero contribuito alla morte di mezzo milione di africani se non si fossero esibiti. Nel 1989 il gruppo pubblicò il suo terzo album, The Seeds of Love a un costo di produzione di oltre un milione di sterline inglesi. Muovendosi tra vari studi di registrazione e avvalendosi di vari set di produzione, la band scelse il meglio, e anche la strada più dispendiosa. Molto del materiale del disco fu registrato in jam-session e più tardi edito sul mercato.La durata della produzione lasciò band e casa discografica in debito e in cerca di guadagni. L'album offrì al pubblico tuttavia il miglior sound della band, con influenza provenienti dal jazz e dal blues sino ai Beatles, matrice assai evidente nel suo singolo più famoso, Sowing the Seeds of Love. Dell'album fa parte anche un altro singolo, Woman in Chains, che raggiunse la Top 20 in Francia, Italia, Olanda, e in molti altri paesi, nel quale compaiono Phil Collins in veste di batterista, e Oleta Adams - di cui Orzabal si avvarrà nella sua carriera solista - alla seconda voce.L'album rappresentò un reale successo in tutto il mondo, anche se si posizionò in posti più bassi nelle classifiche rispetto a Songs from the Big Chair. La band cominciò il lunghissimo tour Seeds of Love, sponsorizzato dalla Philips per cominciare a riparare i debiti contratti per la produzione. Lo show apparve sul video Going to California, che includeva anche le clip dei singoli Advice For the Young at Heart e Famous Last Words, rispettivamente terzo e quarto estratto dall'album. In seguito a The Seeds of Love, Orzabal e Smith ebbero un'irrefrenabile caduta. Sebbene soltanto vicini ai trent'anni, i due finirono per circoscrivere il loro maggior successo alla decade degli anni ottanta, e presto sciolsero il loro sodalizio artistico.La separazione fu imputata all'approccio alla produzione di Orzabal, macchinoso e frustrante, e al disgusto di Smith per il mondo della musica pop. Smith fu inoltre piuttosto colpito dalla rottura del suo matrimonio. I due passarono buona parte degli anni novanta attaccandosi l'un l'altro tramite i mezzi di comunicazione e la loro musica. Orzabal tenne in vita il nome della band incidendo nel 1992 il singolo di successo Laid So Low (Tears Roll Down) per promuovere la raccolta di greatest hits Tears Roll Down , contenente tutti i singoli eccetto The Way You Are e la canzone per la ricerca di fondi per lo Spot Aid.Smith si trasferì a New York e impiegò diversi anni a riprendersi dagli effetti della notorietà. Nel 1993 registrò l'album Soul on Board. Sebbene i fan più leali di Smith abbiano apprezzato l'album, Smith ha detto in numerose occasioni che lo disprezzava. Nel 1995 incontrò l'autore e produttore locale Charlton Pettus, col quale fondò il duo Mayfield, e cominciò a scrivere canzoni semplici e basate sulla melodia, e registrandole in casa con equipaggiamento analogico d'annata.Tra il 1996 ed il 1998 il duo si esibì occasionalmente in alcuni club di Greenwich Village e SoHo, tra cui Brownie's, il Mercury Lounge, ed il CBGB. Il nome del gruppo deriva da un gioco di parole sui nomi di Smith e di Curtis Mayfield ("Curt is Mayfield"). Essendo costruita per esibirsi solo dal vivo, la band trascorreva poco tempo in studio e senza alcun obbligo commerciale, il che riconciliò Smith con il suo senso artistico per la prima volta dalla sua adolescenza.Per pubblicare la musica dei Mayfield, Smith creò una sua etichetta, la Zerodisc, scartando quelle delle grandi case discografiche, e diventando un precursore della distribuzione musicale indipendente attraverso internet. Il secondo album, Aeroplane, venne pubblicato nel 1998: in esso vennero presentate le canzoni scritte nel corso del periodo in cui i Mayfield si esibivano nei club. Inoltre Smith assunse la gestione, totale o parziale, di numerosi artisti indipendenti. Nel 1993, Orzabal registrò l'album Elemental con la collaborazione di Alan Griffiths, pubblicandolo ancora con il nome dei Tears for Fears. Il disco fu accompagnato da una tournée di successo nei college degli Stati Uniti, dove il singolo Break it Down Again raggiunse la posizione numero 25 della classifica, ed entrò nella Top 20 in UK, Francia, Italia e Olanda.Nonostante il pregiudizio di qualche fedelissimo che lo ritenne semplicemente «un album senza Smith», per molti l'opera fu un piacevole miscuglio di buona scrittura e di campionamenti creativi. I singoli Cold, Elemental e Goodnight Song sono stati successi di classifica a livello mondiale.Orzabal e Griffiths pubblicarono un nuovo album dei Tears for Fears nel 1995, Raoul and the Kings of Spain opera dai toni più riflessivi che mostrava anche la novità di influenze musicali latine (Raoul era il primo nome che i genitori di Orzabal pensarono di dare al figlio, nonché il nome di uno dei figli del cantante). Nonostante l'album fosse all'altezza dei livelli di scrittura, di produzione e di varietà di influenze musicali dei precedenti dischi dei Tears for Fears, il fatto di creare un'opera incentrata sull'esotismo di una discendenza spagnola, escluse tutte le canzoni, eccetto il singolo di lancio God's Mistake, da ogni possibilità di grande successo commerciale. Raoul and the Kings of Spain vedeva nuovamente la partecipazione di Oleta Adams, che collaborò con Orzabal in Me and My Big Ideas.La pubblicazione dell'album venne rimandata di quasi un anno per via di un passaggio all'ultimo momento dall'etichetta discografica Mercury alla Sony, e la confusione che ne conseguì (la Mercury aveva ne già iniziato la promozione) di certo non contribuì alle possibilità di vendita dell'album. La Sony reagì al flop commerciale rescindendo il contratto con i Tears for Fears.Nel 1996 una raccolta di interessanti b-sides del gruppo, Saturnine Martial & Lunatic, fu pubblicata dalla Mercury. Nel 1999, la Mercury Records pubblicò edizioni rimasterizzate dei primi tre album dei Tears for Fears che includevano b-sides, remix, e versioni estese sotto la supervisione del produttore Chris Hughes.La logica delle acquisizioni e delle unioni tra etichette discografiche degli anni novanta ha fatto finire i diritti sul catalogo dei Tears for Fears di nuovo tra le mani della Universal.Dopo aver rilevato la produzione della cantautrice islandese Emiliana Torrini, Orzabal si è di nuovo unito a Griffiths per registrare l'album Tomcats Screaming Outside, pubblicato dalla Eagle Records come progetto solista e sotto il suo nome di battesimo. Mentre i lavori dei Tears for Fears si basavano comunque sul suono delle chitarre, Tomcats Screaming Outside mostrava uno stile completamente orientato all'elettronica e di tonalità nettamente più oscure. L'album fu pubblicato l' 11 settembre 2001, per cui l'uscita venne notata solo da un ristretto numero di affezionati fan dell'artista. Nel 2001, obblighi burocratici portarono Orzabal e Smith ad incontrarsi e parlarsi per la prima volta dopo circa dieci anni. I due appianarono le controversie e cominciarono a comporre nuovo materiale.L'album che ne venne fuori, Everybody Loves a Happy Ending, contenente dodici brani, avrebbe dovuto uscire per la Arista Records alla fine del 2003, ma un passaggio all'etichetta New Door, una branca della Universal, ne spostò la data di pubblicazione fino al 14 settembre 2004. L'album fu pubblicato nel Regno Unito ed in Europa a febbraio 2005 per la Gut Records. L'edizione inglese, francese e italiana del disco conteneva tutte e quattordici le tracce scritte durante la lavorazione dell'album. Ad aprile iniziò il tour britannico. L'esibizione allo stadio Parc des Princes di Parigi registrata a giugno 2005, venne pubblicata su CD e DVD in Francia e Benelux con il titolo Secret World Live in Paris.Nel 2006 il disco Songs from the Big Chair fu ripubblicato in edizione deluxe con aggiunta di b-sides e rarità. Nel 2003 l'eredità dei Tears For Fears tornò sorprendentemente alla ribalta quando una cover per voce e piano del loro successo di debutto Mad World, interpretata da Michael Andrews e Gary Jules raggiunse la vetta delle classifiche britanniche nel periodo natalizio, grazie soprattutto alla spinta del film Donnie Darko, in cui il brano compariva. Nonostante avessero già raggiunto la prima posizione diverse volte negli USA, per i Tears for Fears fu la prima occasione in cui arrivarono in vetta alla classifica nel loro paese d'origine.Il successo del singolo spinse le vendite anche della raccolta di greatest hits Tears Roll Down, che resistette per otto settimane nella classifica inglese, a dodici anni di distanza dalla pubblicazione.Altre critiche sono state rivolte alla band per la pubblicazione nel corso degli anni di numerosi greatest hits, compilation, DVD, ed edizioni alternative delle stesse, nonostante tali uscite non rappresentino decisioni del gruppo. A riprova di ciò, la Universal Records ha ristampato i loro primi tre album ad inizio 2004 sulla scia del successo della cover di Andrews e Jules, vendendone anche oltre le aspettative.






    Discografia
    Album studio
    1983 - The Hurting
    1985 - Songs from the Big Chair
    1989 - The Seeds of Love
    1993 - Elemental
    1995 - Raoul and the Kings of Spain
    2004 - Everybody Loves a Happy Ending


    Singoli
    1981 - Suffer the Children
    1982 - Pale Shelter (You Don't Give Me Love)
    1982 - Mad World
    1983 - Change
    1983 - Pale Shelter [re-incisione]
    1983 - The Way You Are
    1984 - Mothers Talk
    1984 - Shout
    1985 - Everybody Wants to Rule the World
    1985 - Head Over Heels
    1985 - I Believe (A Soulful Re-Recording)
    1986 - Everybody Wants to Run the World
    1986 - Mothers Talk (US remix)
    1989 - Sowing the Seeds of Love
    1989 - Woman in Chains
    1990 - Advice for the Young at Heart
    1990 - Famous Last Words
    1991 - Johnny Panic and the Bible of Dreamsè[2]
    1992 - Laid So Low (Tears Roll Down)
    1993 - Break It Down Again
    1993 - Cold
    1993 - Goodnight Song
    1994 - Elemental
    1995 - Raoul and the Kings of Spain
    1995 - Falling Down
    1995 - Secrets
    1996 - God's Mistake
    2005 - Closest Thing to Heaven
    2005 - Call Me Mellow/Everybody Loves a Happy Ending
    2006 - Secret World


    Compilation ed album live ufficiali
    1992 - Tears Roll Down (Greatest Hits 82-92)
    1996 - Saturnine Martial & Lunatic
    2001 - Shout: The Very Best of Tears for Fears (pubblicata solo negli Stati Uniti)
    2006 - Gold
    2006 - Secret World (Live in Paris 2005)



    Altre compilation
    1986 - Everybody Wants to Mix the World (raccolta di remix pubblicata per l'Argentina)
    1991 - Flip (raccolta di B-side pubblicata per il Giappone)
    2000 - The Millennium Collection: The Best of Tears for Fears
    2001 - Classic Tears for Fears
    2001 - The Working Hour: An Introduction to Tears for Fears
    2003 - Tears for Fears: The Collection


    Videocassette e DVD ufficiali
    1983 - The Videosingles (Mad World, Change, Pale Shelter)
    1984 - In My Mind's Eye (Live at the London Hammersmith Odeon)
    1985 - Scenes from the Big Chair
    1990 - Sowing the Seeds (The Seeds of Love videosingles)
    1990 - Going to California (Live from Santa Barbara)
    1992 - Tears Roll Down (Greatest Hits 82-92)
    2006 - Secret World (Live in Paris 2005, con DVD)


    Altre videocassette e DVD
    1990 - Tears for Fears: Live at Knebworth '90 (Change, Badman's Song, Everybody Wants to Rule the World)
    2003/5 - Tears for Fears - 20th Century/Universal Masters (due raccole di video minori che includono alcuni video promozionali successivi al 1992 non inclusi su "Tears Roll Down")


    Media
    Nella canzone In Love With The 80's (Pink Tux to the Prom) del gruppo Relient K, vengono citati i Tears for Fears («Favorite band will always be Tears for Fears»).
    La canzone Sowing the Seeds of Love è stata la colonna sonora di uno spot pubblicitario di Vodafone




  6. .



    Tasmin Archer

    Tasmin+Archer

    Biografia


    Tasmin Archer è nata a Bradford in UK, il 3 agosto del 1963. Mentre lavora come operaio in una fabbrica entra come corista nel gruppo 'Dignity' e successivamente incontra due musicisti John Hughes e John Beck proprietari della "Flexible Response Records" ed inizia a lavorare al suo primo disco. Nel 1990 viene contattata dalla EMI, dove guadagna un contratto discografico grazie ad un demo. Bisogna aspettare due anni prima del debutto e nel 1992 la cantante lancia il suo primo singolo "Sleeping Satellite". Il pezzo arriva direttamente alla #1 in UK, riscuote un buon successo anche in Europa. In America invece si piazza nella top 25 ma diventa una delle canzoni piu' popolari in quel periodo grazie a varie accoppiate come soundtrack a telefilm e spot. Il disco "Great Expectations" riesce ad avere un discreto successo e nel 1993 Tasmin vince un Brit Awards per la categoria "Best British Breakthrough Act". Ritorna da una lunga pausa durata tre anni e nel 1996 pubblica il suo secondo disco "Bloom" anticipato dal singolo "One More Good Night With The Boys". Il successo sperato non arriva, Tasmin accusa la casa discografica di mancanza di promozione e successivamente decide di lasciare la EMI. Tasmin abbandona lo showbiz per ritirarsi a vita privata, in questi anni ha una specie di blocco, non riesce piu' a scrivere musica. Nel frattempo diventa tifosa insieme al suo compagno del Sunderland AFC, infatti viene spesso avvistata allo stadio. Nel 2003 insieme al suo partner storico Hughes inizia a lavorare ad un nuovo album e fonda la sua etichetta discografica la "Quiverdisc Records". Tre anni dopo a settembre del 2006, esce "On", il suo terzo disco che non lascia segno.








    Discografia
    Singoli
    "Sleeping Satellite" (1992)
    "In Your Care" (1993)
    "Lords of the New Church" (1993)
    "Arienne" (1993)
    "Shipbuilding" (EP) (1994)
    "Somebody's Daughter" (Germany Only Release)
    "One More Good Night With The Boys" (1996)
    "Sweet Little Truth"
    "Every Time I Want It (Effect is Monotony)" (Digital download) (2006)
    "Sedan" (Promotional video for YouTube) (2006)


    album Studio
    Great Expectations (1992)
    Bloom (1996)
    ON (2006)


    Compilation albums
    Premium Gold Collection (2000)
    Singer/Songwriter (2004)
    The Best Of (2009)






    Edited by falcon58 - 31/10/2011, 19:04
  7. .




    Tool



    Tool-band-01



    Biografia


    Questo quartetto di incredibili musicisti - Maynard James Keenan, Danny Carey, Justin Chancellor e Adam Jones – è emerso dalla scena underground di Los Angeles nel 1990, insieme agli amici Rage Against The Machine, impadronendosi del concetto di musica dura e ridefinendolo completamente.
    Nell’attuale contesto culturale, che premia un intrattenimento più semplice e standardizzato, il livello di complessità e profondità raggiunto dalla loro musica rende il loro inossidabile successo un vero e proprio miracolo: la ricercata ricetta che li ha portati alla gloria, e che gli ha fatto vincere ben tre Grammy e un gran numero di dischi d’oro e di platino, ha infatti caratterizzato uno dei più particolari percorsi artistici della storia del rock. I Tool si formarono a Los Angeles nel 1991, in piena era grunge. Il cantante Maynard James Keenan, il batterista Danny Carey, il chitarrista Adam Jones e il bassista Paul D'Amour riuscirono a forgiare un sound terrificante, claustrofobico, ideale colonna sonora per la pazzia di un detenuto confinato nella cella di isolamento. E' una musica altamente psicologica, che sembra voler schiudere gli anfratti più nascosti della psiche umana, dove il male cova in attesa di essere scatenato da un stimolo esterno. Il sound dei Tool non si limita riprodurre gli insegnamenti dei maestri degli anni 70 (certamente Led Zeppelin, Black Sabbath e Blue Oyster Cult), ma assimila i caratteri di un una serie di band che hanno fatto la storia degli ultimi 20 anni di rock estremo. L'aggressività dei Metallica, la tenebrosità degli Swans, la barbarie dei primi Soundgarden, la tediosità dei Godflesh riecheggiano in un mosaico sonoro altamente spettacolare, un po' in antinomia con l'intento della band di fare musica esistenziale. Ciò che distingue i Tool dalla miriade di gruppi "duri" che popolano le classifiche in quegli anni, è il recupero di certo progressive anni 70, che si avverte già nelle prime composizioni, ma che si paleserà innegabilmente nell'ultimo album, Lateralus. L'Ep Opiate del 1991 contiene 6 pezzi, due dei quali ("Cold and Ugly" e "Jerk-Off") sono registrati dal vivo. Il sound è ancora succube del grunge e dei Led Zeppelin, come dimostra l'iniziale "Sweat". "Part Of Me" è una cavalcata quasi progressive dove il basso è in primo piano. In generale, in questa prima uscita, più che il canto teso e vibrante di Keenan, è la sezione ritmica a farla da padrone. Carey imbastisce ritmiche a rotta di collo, mentre D'amour, in alcuni punti ("Jerk-Off") si esibisce in virtuosismi degni di John Myung (Dream Theater). Il sound è frenetico e compatto allo stesso tempo. Con Undertow, i Tool raggiungono uno stile personale e riconoscibile. Il sound rallenta e s'incupisce ulteriormente, come dimostra "Swamp Song". L'anima blues e passionale della band è presente, ma difficilmente decodificabile, in quanto immersa in un'orgia di distorsioni e ritmi marziali, come in "4°". In "Flood" è, invece, l'anima progressive a uscire finalmente allo scoperto; per i primi 4 minuti gli strumenti disegnano un affresco di dolore e disperazione, ulteriormente scurito dal lamento metafisico di Keenan; il tutto sfocia poi in un rabbioso hard-blues. "Desgustipated" è un lungo calvario industriale alla Einsturzende Neubaten, dove clangori metallici e suoni di presse accompagnano Keenan, che più che cantare, sembra scandire i ritmi del lavoro a una moltitudine di operai alienati. E' il pezzo più originale della raccolta. "Intolerance", "Prison Sex", e "Undertow" sono, invece composizioni più convenzionali, dove a risaltare è l'aggressività dello shout portentoso di Keenan, che si avventa famelico su ogni nota, dotando il sound d'insieme di una pomposità drammaturgica. Dopo circa quattro anni (nel mezzo dei quali D'amour venne sostituito al basso da Justin Chancellor) i Tool pubblicano il secondo album. Se Undertow aveva rappresentato l'apice formale della band, Aenima è qualcosa di diverso. Segna il superamento del classico formato di canzone rock (che pure aveva accompagnato i Tool fino ad allora), ed è l'approdo deciso verso territori più marcatamente progressive. L'angoscia e il dolore sono veicolati da lunghe suite, intervallate da intermezzi strumentali che raccordano i vari movimenti. "Third Eye" e "Die Eier Von Satan" sono l'emblema della sperimentazione a cui sono arrivati i Tool. Il singolo "Stinkfist" è l'episodio che più ricorda il vecchio stile, mentre in "Eulogy" si fatica a trovare un baricentro, tanti sono i cambi di ritmo. Beghe legali ritardano l'uscita dell'album, e ci vogliono cinque anni per ascoltare il nuovo dei Tool, ma l'attesa non è tradita. Lateralus (2001) è un album tanto perfetto quanto profondo. I ragazzi sono all'apice della forma e la scintillante produzione di David Bottril riesce a far risaltare il suono di tutti gli strumenti, anche nelle fasi più caotiche. Lateralus è un album di puro progressive rock; è l'album che porta il progressive rock nel 2000, che tenta di svecchiarlo, donandogli una nuova veste, quella del metal alternativo. Pensate alle suite dei King Crimson trasfigurate da suoni metallici, ritmi devastanti, accordi dissonanti; quello che ne risulta è la fine del modo, e Keenan ne è il profeta. Ciò rende la filosofia dei Tool più vicina al pessimismo esistenziale dei Van Der Graaf Generator che al romanticismo esotico dei King Crimson. L'album si apre con l'imponente "The Grudge", che cresce lentamente per per poi esplodere. Gli strumenti producono una ritmica tribale su cui si innesta la voce di Keenan, prima calma, poi arrabbiata, poi feroce. "The Patient" e "Schism" hanno la stessa struttura: inizio calmo, costante crescita, esplosione e cambi repentini di ritmo, catarsi finale. Sembra che Keenan voglia penetrare nell'animo umano per poi rivoltarlo dall'interno. "Parabol" è il lamento di un monaco tibetano, e prepara il terreno a "Parabola", che invece martella dall'inizio alla fine. "Disposition", è la più calma del lotto, ma allo stesso tempo la più minacciosa; Keenan biascica parole su un tappeto melodico tessuto dall'intreccio dei vari strumenti, che sembrano dialogare tra loro. Nonostante la lunghezza complessiva e la non facile assimilazione dei brani, il disco si lascia ascoltare, in quanto ogni composizione prepara il terreno alla successiva, destando curiosità per ciò che verrà dopo. Lateralus è il capolavoro dei Tool, un album distante anni luce dalle premesse iniziali, il disco che dimostra il talento e la creatività dei musicisti. A Perfect Circle è il side project di Keenan, accompagnato dal tecnico del suono Billy Howerdel, da Troy Van Leeuwen (ex Failure), Josh Freese (già con Paul Westerberg) e dalla bassista Paz Lenchantin. E' del 2000 Mer de Noms, un album di grunge futuribile, dove i richiami agli stilemi del genere sono evidenti, ma dove il tutto è immerso in ritmiche industriali, sonorità avant-garde e atmosfere opprimenti classiche dei Tool. Mentre la prima parte dell'album è la più personale, nobilitata da ballate di valore assoluto come "Orestes" e "3 Libras", la seconda è maggiormente derivativa dal grunge e dai gruppi che lo hanno influenzato. "Thomas" paga dazio ai Black Sabbath, "Thinking of You" ai Nine Inch Nails, mentre in "Brena" sembra Layne Staley a cantare; "Renholder" è invece una litania perversa che sembra uscita da "White Light From the Mouth of Infinity" degli Swans. E' un album di gran classe, ma che risulta anacronistico in un contesto dove il grunge ha esaurito la sua spinta innovativa, dove è l'elettronica a farla da padrona, e dove si percepiscono i primi segnali del rifiorire della new wave. Nel 2006 il nuovo capitolo della saga-Tool, con 10000 Days. La forma caotica e circolare viene aggredita da un'urgenza espressiva che nei dischi precedenti non si era mai incontrata in modo così chirurgico come nella traccia d’apertura: "Vicarious" si accosta a un turbine in crescendo, in un'apocalisse che si manifesta nella spietatezza retorica (ma non banale) del testo, un j’accuse sullo scempio mediatico del dolore. La religiosità di Keenan che cozza contro la brutalizzazione, per coniugarsi con un’aggressività strumentale più secca e nuda, un vortice potente che stupisce laddove la voce scandisce come un motivetto pop "La, la, la, la, la, la-la-lie", portando sullo stesso piatto il ridicolo e la stupidità. La ruvidezza del suono e la continua costruzione—decostruzione ricorda i Meshuggah tanto quanto gli Slint e il movimento "post"; e se i primi possono essere chiamati in causa per "Jambi", sorta di "Pushit" del nuovo millennio, carica di aggressività animale e ambivalenza tra rabbia e amore, tutta l’esperienza post-rock viene invece riletta dai Tool nella title track (in due movimenti), che rappresenta uno dei picchi artistici ed emotivi del gruppo. "10000 Days": diecimila giorni per 27 anni di dolore. Un brano incentrato sul profondo rapporto di Keenan con la madre Judith, con la voce sussurra e scandisce i versi intrisi di gratitudine e disperazione: "Didn’t have a life. But surely saved one". La rarefazione degli strumenti ricorda le atmosfere eteree dei Labradford, che vengono poi caricate di pathos nella seconda parte, in cui il ritmo diventa nervoso e incalzante; il pulsare di batteria e basso in crescendo assieme alla chitarra di Adam Jones costruiscono un ambiente paranoico e claustrofobico, in cui si dibatte la necessità di riappacificazione con il proprio passato da parte di Maynard. È questa la chiave di lettura per ciò che precede e segue nel disco; appare chiaro come tutto sia volto a celebrare e ritualizzare un rapporto madre-figlio difficile e turbolento, e per la prima volta i testi mostrano chiaramente un lato umano estremamente sensibile, un impatto emotivo violento e senza compromessi lirici. Da qui si snoda un percorso di autoanalisi, in cui vengono rivissuti tutti gli ostacoli e le difficoltà di relazione, ed è emblematico l’esempio di "The Pot" in cui lo stesso Keenan fa il verso alla madre in apertura di canzone, per poi scendere in un inferno sonoro che strizza l’occhio al post-core e ad accelerazioni vicine, per irruenza, a Lateralus. Proprio dal disco precedente sembra essere uscita la base costruttiva di "Rosetta Stoned", dove il drumming torna a essere potente e continuo, alternando, con modalità forse un po’ troppo di maniera, momenti di tensione con dilatazioni ritmiche, sui cui fluiscono come un magma le parole e i riff serrati della chitarra di Adam Jones. Il trittico finale, come da prassi, rappresenta un leggero distacco sonoro dal resto dell’album. La litania di "Intension" è un lento addio agli incubi che avvolgevano le precedenti tracce. Percussioni africane e un basso morbido costruiscono un tappeto per la nenia recitata: il distacco avviene totalmente, e proprio nell’ottica del tornare in sé stessi si sviluppa "Right In Two", la parte razionale cerca i perché di tutto quel che è successo; in un crescendo parallelo tra consapevolezza e potenza del suono, vengono riprese le percussioni e il panorama sonoro si dilata, divenendo una scia in cui Keenan ripete la frase "cutting our love in two", a simboleggiare la necessità dell’abbandono. La chiusura è affidata all’indecifrabile "Vigenti Tres", nella quale si rinnovano rumori somiglianti a un respiro affaticato e stanco, o forse altro. Su questo si sveneranno i cervelli dei codificatori tooliani, sebbene questo disco si presenti molto meno ermetico dei precedenti. La svolta verso un suono più diretto e comunicativo è palese, così come la capacità di creare una proposta unica sul panorama musicale attuale. A evolversi è il modo di comunicare, e con questa ennesima svolta i Tool marchiano a fuoco una decade esatta, cominciata nel 1996 con Ænima.









    Discografia

    Album in studio
    1993 - Undertow (Zoo/Volcano)
    1996 - Ænima (Zoo/Volcano)
    2001 - Lateralus (Zoo/Volcano)
    2006 - 10,000 Days (Zoo/Volcano)



    EP
    1992 - Opiate (Zoo/Volcano)


    Box set
    2000 - Salival (Zoo/Volcano) (live)


    Singoli
    1994 - Prison Sex
    1994 - Sober
    1994 - Sober (Tales from the Darkside)
    1996 - Stinkfist
    2005 - Schism
    2005 - Parabola
    2006 - Vicarious
    2006 - The Pot
    2007 - Jambi

    DVD
    2000 - Salival
    2005 - Schism
    2005 - Parabola
    2007 - Vicarious



  8. .

    Sheryl Crow

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    Biografia


    Una vita normale, lontana anni luce dalle stravaganze delle rockstar: la scalata al successo di Sheryl Crow è quanto di più classico e tradizionale si possa pensare. E questo "tradizionalismo" si riscontra anche nel suo rock tutto energia e sudore, grazie al quale è stata considerata agli inizi come la versione al femminile di Bruce Springsteen. Nata nel 1962 nel rurale Kennett, Missouri, Sheryl Crow ha respirato musica fin dall'infanzia. La madre era cantante nella big band cittadina, il padre avvocato ma musicista jazz. Le due sorelle erano entrambe cantanti: una country, l'altra jazz. Ovvio che anche Sheryl si sarebbe dedicata alla musica. Ma non quella che la famiglia le faceva ascoltare. Lei si appassionò al rock classico. Tra i suoi artisti preferiti c'erano i Led Zeppelin, i Rolling Stones e Bob Dylan. Cresciuta ogni giorno ascoltando "la musica ribelle" anche lei cominciò ad avvertire segni di insofferenza e inadeguatezza per "quel piccolo posto dimenticato da Dio" come più volte lo ha definito. E così, nel 1984, a 22 anni scappò di casa, destinazione Sant Louise, la capitale del Missouri. Cantando qua e là aveva messo da parte 10 mila dollari così che nel 1986, con questa cifra e con tanti sogni, si spostò a Los Angeles. Due anni di fame e poi quello che nel bene e nel male le cambierà la vita: un provino passato a pieni voti come corista nel "Bad Tour" di Michael Jackson, grazie al quale scoprì il mondo discografico. Cominciò così un lungo periodo di gavetta frustrante. Tanti sacrifici che forse l'avrebbero lasciata dov'era, anonima e poco insoddisfatta. Ma accanto a Mr. Jackson la Crow conobbe anche tanti illustri artisti: Don Henley degli Eagles, Joe Cocker, Rod Stewart e il suo mito Bob Dylan. Così andò avanti e tenne duro. Addirittura Dylan la invitò al concerto-festa per celebrare il suo compleanno nel 1993, al Madison Square Garden, ancora prima che uscisse il suo album di debutto. E quando poi questo uscì, chiese a Sheryl di fargli da spalla nei concerti del tour del 1994. Dylan le disse: "Sono trenta anni che canto in giro, abbastanza da potermi rendere conto del talento altrui. Tu possiedi veramente qualcosa". E aveva ragione. Nel suo album di debutto, uscito nel Novembre del 1993 intitolato Tuesday Night Music Club la signora Crow cantava semplicemente il rock. E lo cantava col cuore. Dimostrava di essere la perfetta incarnazione di un modo di fare musica che sfuggiva alle vecchie regole classiste, spaziando dal rock classico al pop, dal soul alla scuola cantautorale. Un lavoro privo di originalità ma ricco di un'umana varietà di emozioni, ricordi, sentimenti, atmosfere, vibrazioni. Un rock vecchio stampo destinato ad essere consumato non in breve tempo. E infatti inizialmente il successo fu minimo. Solo a metà del 1994 grazie alla struggente ballata autobiografica "Run Baby Run" e al delizioso county-pop di "All I Wanna Do" le vendite s'impennarono arrivando complessivamente nel 1995 a quasi 10 milioni. E sempre quell'anno l'album vinse tre Grammies, tra cui il più importante come miglior album dell'anno. Un rock vecchio stampo di cui Sheryl incarna ancora oggi pregi e difetti. Se il debutto, con i suoi toccanti riferimenti a Beatles, Stones, Janis Joplin, Dylan, Carole King, Joni Mitchell e Patti Smith, segna un "classico" nella scena delle cantautrici anni Novanta, con i successivi questa essenzialità senza fronzoli, cantabile, diretta e immediata non sempre è stata raggiunta pienamente. Per il secondo lavoro omonimo, la Crow si ispirò a un artista country anni Sessanta, Bobbie Gentry, famoso per un unico successo "Ode A Billy Joe". La Sheryl Crow del 1996 rappresentò un ponte di suoni con il country anni Sessanta e quindi più generalmente con un rock tutto acustico, ma anche la conseguenza di un'ansia compositiva sopraggiunta dopo il successo planetario del debutto. Più o meno quello che è capitato più recentemente a Lauryn Hill. Insomma, la necessità di scrivere altri pezzi mega-hit condizionò in qualche modo il prosieguo della sua carriera. Con "Love Is A Good Thing", tuttavia, Crow affrontava anche aspetti sociali come il tema dei baby-killer (per questo brano all'epoca molti negozi di dischi americani si rifiutarono di mettere in vetrina l'intero album). L'album - sostanzialmente lineare ma privo di grandi spinte creative - vendette comunque molto bene e il primo singolo "If It Makes You Happy" fu un mega-hit in quell'anno. Assurta in poco tempo al ruolo di nuova star del rock, anche per la sua solare e incantevole bellezza (a cui non rimase insensibile Clapton del quale Sheryl fu per un periodo compagna), insieme ad Alanis Morissette divenne portabandiera del rock femminile durante i Novanta. Nel 1997 realizzò "Tomorrow Never Dies", un brano per la colonna sonora dell'ennesimo omonimo capitolo di 007, e nel 1998 pubblicò il suo terzo album The Globe Session nel quale fece tesoro di tutte le sue esperienze precedenti arricchendo le tessiture delle canzoni di nuovi elementi e senza mai lasciarsi sfuggire il senso della melodia e il gusto del racconto. Insieme al debutto, è l'opera meglio riuscita della Crow. Il disco rivela influenze disparate, che vanno dagli Stones a Lynyrd Skynyrd, da Morricone ai Black Crowes fino addirittura ai Guns'n'Roses (con la cover di "Sweet Child Of Mine"). Tutto però è amalgamato in canzoni sorrette da una costruzione "sentimentale" tipicamente femminile, così come le storie, raccontate con un linguaggio semplice ma ricco. Il suo pigmalione Dylan dà il suo contributo per il classico blues di "Mississippi", scritto scrisse appositamente per lei. E Crow evidentemente lo ringrazierà ricantando dal vivo "Tombstone Blues" inserita poi nel Live From Central Park del 1999. Nel 2002 la cantautrice del Missouri è tornata con un nuovo lavoro dal titolo esortativo C'mon C'mon, che nonostante l'equivoco del primo singolo "Suck Up The Sun", delizioso ma troppo leggero, nasconde momenti molto più interessanti. Il lavoro è impreziosito dalla ballata acustica di "Weather Channel", con il non accreditato intervento di Emmylou Harris, e dall'altro duetto con Henley per "It's So Easy". Ancora una volta, niente di nuovo e originale. Solo puro, energico e sano rock. Tre anni dopo, in piena love-story con il ciclista Lance Armstrong, Sheryl Crow pubblica l'evanescente Wildflower. Se l'iniziale country-rock di "I Know Why" poteva infatti regalare qualche speranza, il susseguirsi delle altre tracce è una doccia fredda, da "Perfect Lie", affogata negli archi più stucchevoli, al pop-folk scipito di "Good Is Good", passando per la ballata intimista di "Chances Are", guastata dall'intrusione di sonorità latineggianti, e per la patinatissima "I Don't Wanna Know". Si tiene a galla, forse, solo la title track, forte di un bell'arrangiamento acustico e di una ficcante interpretazione della Crow. Il 2003 va ricordato come l'anno delle collaborazioni e delle colonne sonore. Per il grande schermo Registra il brano Kiss That Girl (Il diario di Bridget Jones) e incide la cover della canzone Mother Nature's Son, originariamente dei Beatles, contenuta nella soundtrack ufficiale della pellicola Mi Chiamo Sam. Sul fronte delle collaborazioni lavora con la cantante americana Michelle Branch per la stesura del brano Love Me Like That, duetta col rapper Kid Rock nel suo singolo Picture ed appare in veste di vocalist nell'album American III: Solitary Man dell'amico Johnny Cash. Il 4 novembre dello stesso anno viene rilasciato un secondo Greatest Hits, The Very Best Of Sheryl Crow. Trainati dai vecchi successi vengono rilasciati due nuovi singoli: l'inedito Light in Your Eyes e la cover di The First Cut is the Deepest, un classico di Cat Stevens che le frutterà ben due American Music Awards. Nel 2004 Sheryl Crow appare in un cameo nel film De-Lovely, un musical autobiografico basato sulla vita e la carriera di Cole Porter. WildflowerWildflower,il quinto album studio della cantante, viene rilasciato il 27 settembre del 2005: nonostante il debutto al secondo posto della classifica di Billboard[20], riceve inizialmente una scarsa attenzione da parte dei media. Nel dicembre dello stesso anno, comunque, la Crow riceve ben due nomination agli annuali Grammy Awards[21]. Nel 2006 il rilascio del singolo Always in Your Side (con Sting) porterà ad un notevole incremento delle vendite del disco, stimate a Gennaio del 2008 in oltre 949,000 unità nei soli Stati Uniti. Il 2006 si apre con l'ennesima colonna sonora per il grande schermo: viene rilasciato il singolo Real Gone, inserito nella colonna sonora del fil animazione Cars della Disney/Pixar's. Nel febbraio dello stesso anno le viene diagnosticato un cancro al seno, fortunatamente nelle fasi iniziali. Dopo aver subito un'operazione chirurgica[22], la cantante viene sottoposta ad una terapia a base di radiazioni per circa tre mesi, a cui è seguito un breve periodo di riposo. L'eccellente prognosi le ha permesso di ritornare sul palco già a maggio, annunciando fra le altre cose due tour negli Stati Uniti: uno estivo da solista (12 giugno - 9 luglio) ed un secondo in compagnia di John Mayer. Il tour con John Mayer (29 agosto - 12 ottobre 2006) è stato caratterizzato da un attivismo politico piuttosto marcato. Durante le varie tappe sparse per gli Stati Uniti, Sheryl Crow ha più volte ribadito l'importanza del voto, e manifestato il proprio dissenso verso l'amministrazione Bush, attirandosi talvolta le ire di pubblico e critica, similmente a quanto accadde fra il dicembre 2002 e il marzo 2003, quando si oppose pubblicamente alla guerra in Iraq. Alla fine dello stesso anno riceve inoltre una nomination ai Golden Globe (categoria "Best original song") per la canzone Try Not To Remember, dal film Home Of The Brave. DetoursSheryl Crow torna in studio di registrazione nel 2007 per l'incisione del suo sesto album, Detours. Per l'occasione vengono contattate due vecchie conoscenze: il produttore Bill Bottrell e il batterista Brian MacLeod, già componenti del Tuesday Night Music Club. Il disco, concepito e realizzato nella fattoria della cantante situata nei pressi di Nashville, viene ufficialmente rilasciato il 5 febbraio del 2008 debuttando alla seconda posizione della classifica Billboard 200 e totalizzando la vendita di 92,000 unità nella sola prima settimana di permanenza nei negozi. La seconda settimana le vendite stimate saranno di oltre 144,000 copie. Fortemente influenzato dalle ultime vicende personali dell'artista (la storia d'amore finita con Lance Armstrong e la malattia), questo album rappresenta a tutti gli effetti un suo rinnovato debutto musicale seguito da un nuovo inizio della sua vita (sostenuto dall'adozione del figlio Wyatt, avvenuta nel 2007. Il 17 novembre 2009 viene pubblicata una tanto attesa versione commemorativa dell'album di debutto denominata Tuesday Night Music Club Deluxe. Dal disco viene addirittura estratto un singolo, Killer Life, composto nel 1994 e fino ad oggi mai pubblicato. Il 5 maggio 2010, attraverso un comunicato stampa, viene annunciata l'uscita del settimo album della cantante intitolato 100 Miles From Memphis. Il disco, la cui uscita è anticipata dal rilascio del singolo Summer Day, viene pubblicato il 20 luglio dello stesso anno ottenendo - al debutto - la terza posizione nella classifica Billboard 200.











    Discografia
    Album studio
    • 1993 - Tuesday Night Music Club
    • 1996 - Sheryl Crow
    • 1998 - The Globe Sessions
    • 2002 - C'mon C'mon
    • 2005 - Wildflower
    • 2008 - Detours
    • 2010 - 100 Miles from Memphis

    Raccolte
    • 1999 - Sheryl Crow and Friends - Live from Central Park
    • 2003 - The Very Best of Sheryl Crow
    • 2007 - Hits & Rarities
    • 2008 - Home for Christmas

  9. .
    RITENTA!!!


  10. .

    Norah Jones


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    Biografia


    Norah Jones è nata a New York il 30 marzo 1979, figlia di Ravi Shankar, il maestro di sitar del Beatle George Harrison, non è cresciuta con lui ma solo con sua madre, Sue Jones, cantante di musica soul, che le ha trasmesso l'amore per la musica. Il suo nome completo di battesimo era Geethali Norah Jones Shankar: all'età di 16 anni lo ha legalmente cambiato in Norah Jones, a conferma del difficile rapporto con il padre. Fino a qualche anno fa, di lui riusciva solo a dire "è un grande musicista". La sorella, figlia di Ravi e di un'altra donna, Anoushka Shankar, di due anni più piccola, è anche lei una musicista: "ha un talento raro", dice di lei Jones. Con la madre visse a New York fino al 1983, anno in cui la piccola compiva quattro anni. Da allora, la coppia si trasferì a Grapevine, Texas, dove visse fino ai venti anni. Nella sua casa non mancarono mai dischi dei classici del blues e del jazz: Billie Holiday, Aretha Franklin, Ray Charles e Bill Evans. All'influenza musicale materna bisogna sommare quella che ricevette da sua nonna, un'appassionata del forte country degli Outlaws, da Hank Williams a Willie Nelson. Jones incominciò a studiare canto e si unì al coro della chiesa per cantare gospel, nel periodo in cui iniziava gli studi di pianoforte e sassofono. Era lontana dall'essere un'alunna modello: era abbastanza vaga e lasciò lo studio varie volte. Il suo primo contatto col jazz l'ebbe a Dallas, entrando nella sua adolescenza nell'Istituto Booker T. Washington . Nel 1996 e 1997 conquistò vari premi di interpretazione e composizione per studenti. Terminando l'istituto entrò nell'Università di North Texas, dove studiò pianoforte e teoria nel programma di jazz. Lì si specializzò in tastiera di jazz e formò il suo primo gruppo. A venti anni compiuti, Jones girò a New York per alcune brevi ferie e non volle ritornare nel Texas, con grande dispiacere di sua madre. Una volta nella "Grande Mela", si buttò immediatamente nel fertile circuito di concerti al Greenwich Village e collaborò con diverse band. Per due anni si guadagnò da vivere cantando in saloni di jazz, pranzi e happy hours, molte volte anche con meno di quindici persone e riscuotendo solo delle mance che davano i parrocchiani. Tuttavia, in quell'epoca intuì che voleva vivere con la musica e che poteva farlo grazie al suo innato talento. Abbandonò l'università, incominciò a scrivere le sue prime canzoni, fece parte per un po' di un gruppo funk fusion, Wax Poetic, e finalmente fondò il suo proprio gruppo col bassista Lee Alexander, il chitarrista e compositore di Don't Know Why, Jesse Harris, ed il batterista Danno Rieser. Per quell'epoca si stabilizzò come cantante nel club notturno The Living Room. In uno di quei concerti, in una notte di Febbraio del 2000, fu ascoltata da Shell White, membro della famosa casa discografica EMI. La voce di Norah gli piacque e le chiese una demo con le sue canzoni. Il nastro arrivò a Bruce Lundvall, direttore del Blue Note, il celebre ritrovo per ogni musicista jazz. La voce di Norah non poteva passare inosservata: una voce giovane e suadente, piena di calda sensualità. Lundvall la contattò dopo aver ascoltato appena tre canzoni di quelle cassette ed incaricò il produttore Craig Street di occuparsi del materiale della Jones e la fece circondare da strumentisti rinomati. Il risultato, molto più pop della versione finale, non convinse nessuno e Lundvall incaricò il suo produttore (Arif Mardin) di cambiare direzione: cercare uno stile diverso, più concentrato sulla voce e capace, allo stesso tempo, di mantenere le idee musicali di Norah . Il lavoro fu terminato e il disco fu rilasciato nel Febbraio del 2002 con il titolo Come Away with Me, senza campagne pubblicitarie massicce, né tanto meno con una hit commerciale suonata in tutte le radio. Tuttavia, lo stile particolare della cantautrice colpì il grande pubblico e l'album cominciò ad ottenere successo. Per l'autunno aveva sorpassato già il milione di copie. Venne certificato platino in Olanda, Australia, Portogallo e Hong Kong; doppio platino in Gran Bretagna, Irlanda e Singapore; addirittura cinque volte platino in Nuova Zelanda. Il totale di vendite nel mondo sorpassò 19 milioni di copie. In America fu certificato diamante, per aver sorpassato in un anno 10 milioni di copie. Inoltre, i premi ottenuti furono tantissimi: Norah fu la gran trionfatrice della 45ª edizione dei Grammy Awards del 2003, guadagnando il record di cinque statuette, comprese 3 delle 4 più importanti: "Canzone dell'anno" ("song of the year"), "Album dell'anno ("Album of the Year") e Miglior artista esordiente ("Best New Artist"). Norah diventò così la terza artista nella storia ad ottenere 5 riconoscimenti in un solo anno, unendosi a Lauryn Hill (1999) e ad Alicia Keys (2002). L'album è nella top-40 degli album più venduti di tutti i tempi. Due anni dopo la pubblicazione del suo album di debutto, Norah ritornò con Feels Like Home. La cantante-pianista-compositrice continuò la collaborazione col produttore Arif Mardin, l'ingegnere di suono Jay Newland ed il suo gruppo abituale di musicisti. Muovendo dalle premesse del precedente lavoro, unendo ai toni caldi e vellutati soavi atmosfere country, l'album è riuscito straordinariamente a replicare il successo del precedente, vendendo nella prima settimana dal rilascio 1.920.000 copie in tutto il mondo. La portata del successo fu di 13 milioni di copie in tutto il mondo. Norah ottenne anche una importante collaborazione con uno dei geni della storia musicale, Ray Charles, nella canzone Here We go Again. Il duetto fu l'ultimo per la carriera del grande interprete, in quanto venne a mancare poco tempo dopo. Nel 2005 vinse altri tre Grammy Awards, uno per il primo singolo estratto Sunrise e due per la collaborazione con Ray Charles. Il terzo album, Not Too Late, viene pubblicato dalla Blue Note Records il 30 gennaio 2007; viene anticipato nelle radio dal singolo "Thinking About You". È il primo disco in cui Norah scrive tutte le canzoni e dimostra atmosfere più scure rispetto ai primi due. Registrato nel suo studio personale, all'insaputa della casa discografica, in un clima (secondo le dichiarazione della stessa Jones) rilassato e tranquillo, l'album conferma nuovamente il successo, riuscendo a vendere ancora una volta un grande numero di copie, stimato attorno ai 5 milioni. Raggiunge la prima posizione in classifica in oltre venti Paesi: è uno degli album più venduti del 2007 e in Italia ha debuttato alla seconda posizione FIMI. Terminato il tour per la promozione di Not Too Late, nei primi mesi del 2008 Norah presenzia a diversi programmi televisivi e radiofonici americani per presentare il brano The Story, colonna sonora di Un Bacio Romantico; nel corso del 2008 e per gran parte del 2009, le sue apparizioni sono notevolmente diminuite. A gennaio 2008, si viene a sapere della fine della relazione tra la cantante e il suo storico fidanzato Lee Alexander ed inoltre che la Handsome Band, il gruppo di musicisti che aveva supportato Norah nella realizzazione dei tre dischi, si era in pratica sciolta alla fine del tour del 2007. La Jones specifica comunque che è in ottimi rapporti con tutti i musicisti che l'avevano composta, e che prima o poi potrebbero tornare a suonare insieme. Nel giugno 2009 Norah appare in uno show televisivo, ed in agosto è guest star in un concerto di Rufus Wainwright; in entrambe le occasioni sfoggia un nuovo taglio di capelli a caschetto. Il 22 agosto sul suo sito ufficiale appare un comunicato in cui viene annunciata l'uscita del quarto album di inediti della cantante, prevista per novembre. Il 5 settembre 2009, durante un'intervista radiofonica, Norah annuncia il titolo dell'album e la sua data d'uscita: l'album ha il nome di The Fall (gioco di parole: può significare sia "l'autunno" che "la caduta"), in uscita il 13 novembre 2009. Durante la stessa intervista, Norah canta in anteprima una delle canzoni che saranno incluse nel disco, dal titolo Man of the hour. Il 9 settembre successivo Norah Jones partecipa ad It's only rock'n roll, manifestazione promossa dalla Apple per presentare i nuovi modelli di IPod. Presentatasi per l'occasione con la sua nuova band, la cantante ha eseguito Come Away With Me ed una delle nuove canzoni dell'album, intitolata Young Blood. Nel presentarla, ha inoltre dato conferma che il titolo dell'album sarà quello da lei annunciato in precedenza. Dopo queste vicende, il 30 novembre 2009, esce il quarto album: The Fall. Il disco non ha raggiunto i successi precedenti, ma si dimostra discretamente apprezzato dalla critica. Ad agosto 2010 viene annunciato ...Featuring, una specie di greatest hits che raccoglierà 18 canzoni che la Jones ha inciso nel corso della sua carriera in duetto con alcune star del panorama musicale mondiale. Tra le canzoni, ci saranno brani cantati con Ray Charles, i Foo Fighters, Belle & Sebastian, Willie Nelson, Ryan Adams e altri. Alcuni di questi brani non sono mai stati rilasciati sul mercato discografico. L'album viene dato alle stampe il 2 novembre 2010 (In Italia il 16 novembre).




    www.youtube.com/watch?v=fd02pGJx0s0





    Discografia

    Album

    2002 - Come Away with Me
    2004 - Feels Like Home
    2007 - Not Too Late
    2009 - The Fall
    2010 - ...Featuring


  11. .

    Simply Red


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    Biografia


    I Simply Red erano un gruppo musicale pop-soul britannico, fondato nella prima metà degli anni '80 da Mick Hucknall e tre ex-componenti della band dei Durutti Column Ispirato da un concerto dei Sex Pistols, tenutosi a Manchester, nel 1976, lo studente d'arte Mick Hucknall decise, all'età di 15 anni, di affrontare la carriera di esecutore musicale; nel giro di pochi anni si cimentò per la prima volta in questo ruolo, cantando in un gruppo punk chiamato The Frantic Elevators. Hucknall cercò di persuadere diverse etichette locali a pubblicare il materiale degli Elevators, tuttavia il giovane gruppo si sciolse nel 1984; il loro unico successo è stato l'ultimo singolo: "Holding Back the Years", portata poi al grande successo internazionale dai Simply Red. Capendo che la sua potente voce poteva ancora essere fonte di grandi fortune, Hucknall assunse il suo primo manager, Elliot Rashman, che aveva grande entusiasmo per le potenzialità di Hucknall. Agli inizi del 1985 avevano già creato un gruppo composto da musicisti di alto profilo, componendo brani che interessarono diverse major discografiche. Adottarono il nome Simply Red (nomignolo di Hucknall, che denota il colore dei suoi capelli, le sue preferenze calcistiche per la squadra del Manchester United, nonché le sue tendenze politiche) e sottoscrissero un contratto con l'etichetta Elektra. Cominciarono immediatamente a provare e ben presto registrarono del materiale e, nonostante la band fosse già delineata, questo periodo finì con l'essere piuttosto turbolento: diversi artisti che contribuirono allo sviluppo dei Simply Red furono ripagati con insuccessi, e si generarono sentimenti di amarezza e di rivalsa, che in alcuni casi regalarono ad Hucknall la reputazione di operatore spietato. Il gruppo esordisce con Fritz McIntyre alle tastiere, Chris Joyce alla batteria, David Fryman alla chitarra e Tony Bowers al basso. Il loro primo singolo fu "Money's Too Tight (To Mention)" nel 1985, una Top 20 nella classifica britannica e soprattutto una Top 5 in Italia; questa canzone è una cover del brano soul dei Valentine Brothers, uscito l'anno prima. La potenza vocale di Mick e l'energia della band elesse i Simply Red come «gruppo da tenere sotto osservazione». Dopo l'uscita del singolo e del relativo video, Mick licenzia Fryman. Entrano nella band Tim Kellett (tastierista, trombettista, percussionista), ex turnista dei Durutti Column, e il chitarrista Sylvan Richardson. Una successiva serie di flop ("Come to My Aid" - UK 66, "Holding Back the Years" - UK 56, "Jericho" - UK 53) fu arrestata un anno dopo, quando "Holding Back the Years", un riarrangiamento del brano dei vecchi Frantic Elevators, arrivò al Numero 1 della U.S. Chart. Fu poi ripubblicata anche in Gran Bretagna e questa volta raggiunse il 2. Subito i Simply Red furono incoronati star, e il loro album di debutto, Picture Book (1985), fu su tutti gli scaffali dei negozi di musica del globo. L'immagine di Hucknall come ultimo Oliver Twist, con un bastone da passeggio, maglione di lana ed un berretto di stoffa a coprire una «scopetta» sregolata di rossi capelli, fu abbastanza distintiva, ma presto sembrò inappropriata per il disco di platino che seguì. Per il tour vengono arruolati il sassofonista Ian Kirkham e la corista Janette Sewell. Per il secondo album, Men and Women (1987), fu adottato uno stile più sobrio: cappelli a bombetta e completi colorati rimpiazzarono il look da straccione. Anche la musica cambiò, con l'introspezione sociale commentativa del loro debutto rimpiazzata da una sonorità soul funky più audace. Fu in questo periodo che Hucknall divenne un bersaglio per la stampa popolare, la quale, piombando sulle suggestive parole della hit "The Right Thing", liquidò le sue sortite «amorose» in pochi, violenti articoli, tracciando i primi segni di un'immagine dell'artista come uno spaccone libertino. A dispetto della cattiva stampa, e della cruenta critica, Men and Women vendette abbastanza per tenere la band a galla. Ci furono però dei cambiamenti nella line-up: a metà anno il chitarrista Sylvan Richardson lascia la band e viene rimpiazzato da Aziz Ibrahim che resterà solo un anno. Lo si può vedere nel video live girato in Brasile per il singolo "I Won't Feel Bad", agli inizi del 1988. A sua volta, sarà poi sostituito da Heitor Teixeira Pereira (Heitor TP) a luglio di quell'anno. Anche la corista Janette Sewell andrà via proprio nello stesso periodo. Prima di iniziare i lavori sul terzo album, Hucknall prese una decisione: mettere in un unico album tutta musica di qualità mirata alla massa, piuttosto che continuare l'infruttuosa via della credibilità. Nell'album A New Flame (1989) le sonorità dei Simply Red diventano morbide e classiche, perfettamente illustrate dalla cover del brano di Harold Melvin, "If You Don't Know Me By Now", che divenne la Numero 1 nelle chart degli Stati Uniti d'America e uno dei singoli più ascoltati al mondo in quell'anno. Dopo questo tipo di successo, il punto di non ritorno venne oltrepassato. Hucknall cominciò ad essere ripreso con le più belle donne e corteggiato dalle celebrità di Hollywood, e i Simply Red si ritrovarono fermamente al posto di superstar. La corista del tour è Dolly James e resterà fino al concerto di chiusura del marzo 1990, in Inghilterra, che poi uscirà in video col titolo Let Me Take You Home. Curiosa l'assenza di Heitor T. Pereira nel video del singolo "A New Flame", la title-track del long playing. Nel 1991, Hucknall si dichiarò un cittadino europeo ed ammise finalmente che i Simply Red fossero essenzialmente un progetto solista. Infatti, non ci pensò due volte a licenziare il batterista Chris Joyce per rimpiazzarlo con il programmatore Gota Yashiki, nel marzo di quell'anno; stessa cosa toccò al bassista Tony Bowers, che pochissimo tempo dopo fu tolto dalla formazione per essere sostituito da Shaun Ward, che il produttore Steve Levine aveva conosciuto anni prima, per un lavoro con gli Everyday People. Sorte positiva invece nei confronti del sassofonista Ian Kirkham, che viene fatto entrare come membro ufficiale, dopo essere stato solo un collaboratore in studio e in tour, fin dal 1986. Per il lungo tour entrano le coriste Dee Johnson e Myllenda Lay. Mick produsse il suo successo più articolato e ben formato della sua carriera con Stars (1991), un album sul quale Hucknall perfeziona l'arte di mascherare i testi politici in maniera tale da evitare di alienare i suoi fans più apolitici ("Wonderland", una delle ballate all'interno dell'album, per esempio, è un attacco nascosto a Margaret Thatcher). Stars fu uno degli album più venduti sia in Gran Bretagna che in Europa negli anni 1991 e 1992, anche se - paradossalmente - fu il loro ultimo album popolare negli USA. Due lunghi anni di tour e promozione seguirono Stars, ma i Simply Red tornarono più forti che mai nel 1995. Della formazione del precedente album restano solo Ian, Heitor, Fritz e la corista Dee. Tim Kellett lascia nel 1994 per creare una sua band, gli Olive. Gota Yashiki si interessa al suo lavoro solista e Shaun Ward si dedica alla produzione. Il duo giamaicano più famoso al mondo, Sly Dunbar e Robbie Shakespeare, sostituisce questi ultimi due alla batteria e al basso come ospiti speciali per l'album Life, anche se per il tour arrivano Velroy Bailey, Steve Lewinson e la corista Sarah Brown, che affianca Dee ricoprendo il ruolo lasciato vacante da Myllenda Lay. Il loro singolo "Fairground" stabilì nuovi record per radio, anche prima della sua emissione sul mercato. L'album vendette più di un milione di copie solo in Gran Bretagna, diventando il quarto album più venduto dell'anno. Nel 1996, esce il Greatest Hits, con il singolo "Angel" featuring Fugees. Heitor e Fritz lasciano per proseguire progetti solisti. Nel 1997 esce "Night Nurse", una vecchia canzone di Greg Isaac che vanta il featuring di Sly & Robbie. Blue (1998) conferma il #1 nella chart inglese ed è essenzialmente un album di cover che contiene anche due tentativi di ammodernamento di "The Air That I Breathe", originariamente un singolo degli Hollies. La produzione è nelle mani del trio AGM (Andy, Gota & Mick). Questo album infatti segna il ritorno di Gota Yashiki alla batteria e alla programmazione ed anche l'entrata di Andy Wright che aveva collaborato alla produzione di Life nel 1995. Della vecchia formazione restano Ian Kirkham, Dee Johnson e Sarah Brown. Alle chitarre arrivano Kenji Suzuki e Mark Jaimes, alla tastiera (insieme ad Andy) Tim Vine, al basso Wayne Stobbart e ai fiati John Johnson (fratello di Dee), Chris De Margary e Colin Graham. L'album vende bene in UK, ma, a causa della mancanza di materiale nuovo, perde un po' d'interesse a livello europeo, sebbene i singoli "Say You Love Me", "The Air That I Breathe", "Ghetto Girl" e "To Be Free" riscuotano buoni consensi ovunque. Love and the Russian Winter esce a fine 1999 e, sebbene sia un album valido, non ottiene il consenso sperato. Prodotto nuovamente dal trio AGM, arriva al 6 della chart inglese e vengono estratti due singoli soltanto: la cover "Ain't That a Lot of Love" e la dolce "Your Eyes", che rappresenteranno l'album all'interno del tour intitolato The Spirit of Life. Del gruppo non fanno più parte Colin Graham (sostituito da Kevin Robinson) e Tim Vine, andati via per altri impegni alla fine del Blue Tour. Nel 2000 esce la compilation It's Only Love, best di canzoni d'amore, che arriva solo al 28 in UK. Dopo 4 anni di assenza, ecco che nel 2003 tornano con qualcosa di nuovo. Il singolo "Sunrise", tratto da Home, porta nuovamente i Simply Red in auge, sia a livello d'interesse sia a livello di vendite commerciali. L'album arriva al 2 in UK e contiene alcune cover, ma anche brani originali scritti da Mick e dal gruppo stesso. Bellissima la scelta di far uscire come secondo singolo "Fake", ma nella versione remixata non presente nell'album che la rende ancora più intrigante e ballabile. "You Make Me Feel Brand New" viene scelto come terzo singolo per fine anno e la title-track "Home" come quarto, nella primavera successiva. Il gruppo va in tour per due anni e ottiene enorme successo e grandi riconoscimenti. Il concerto di Taormina del 24 luglio 2003 viene ripreso per il DVD Live in Sicily. L'album vede nella sua completezza realizzativa i seguenti musicisti: Mick Hucknall, Ian Kirkham, Gota Yashiki, Dee Johnson, Chris De Margary, Kevin Robinson, John Johnson, Mark Jaimes, Andy Wright, Dave Clayton, Steve Lewinson, Kenji Suzuki e Sarah Brown. Andy partecipa solo in veste di collaboratore, in quanto lascia la band per altri impegni. Terminate le registrazioni vanno via sia Mark che Gota per gli stessi motivi. Questi tre torneranno però in futuro come collaboratori. A sostituire Gota entra Pete Lewinson, fratello di Steve, e a sostituire Andy arriva Dave Clayton. Wayne Stobbart aveva lasciato già la band prima della registrazione dell'album ed era tornato Steve Lewinson. Nel 2005, tornano con Simplified, una collezione dei loro classici, riarrangiati acusticamente, che comprende anche il nuovo brano "Perfect Love", 3 in UK, e il singolo doppio lato A "Something Got Me Started"/"A Song for You", che però non entra in classifica. La band è la stessa dell'Home Tour: Mick Hucknall, Sarah Brown, Dave Clayton, Chris De Margary, Dee Johnson, John Johnson, Ian Kirkham, Pete Lewinson, Steve Lewinson, Kevin Robinson e Kenji Suzuki. Nel 2009 il gruppo tiene il Greatest hits tour 2009 che vede l'interpretazione dei successi contenuti nella raccolta Simply Red 25: The Greatest Hits. Il tour inizia in Germania, passa per l'Italia (nazione in cui i concerti vengono aperti da Noemi) e termina in Irlanda. Nel 2007 Mick Hucknall annunciò che avrebbe sciolto i Simply Red in occasione del loro 25esimo anniversario (nel 2009): il "Farewell tour" si tiene nel 2010 con date in Sud America, Asia, Australia ed Europa per concludersi con una serie di concerti tra settembre e dicembre in Inghilterra. Contestualmente all'annuncio del tour di addio è stata pubblicata una raccolta dal titolo "Songs of love" che significativamente si chiude con "Ev'ry time we say goodbye" il brano di Cole Porter reinterpretato dai Simply Red nel 1987. A conclusione degli impegni con il gruppo Mick Hucknall proseguirà la carriera come solista.




    www.youtube.com/watch?v=izOdvBmTDh0







    Discografia


    Album

    • 24 giugno 1985 - Picture Book #2 UK; #16 USA
    • 14 settembre 1987 - Men and Women #2 UK; #31 USA
    • 17 luglio 1989 - A New Flame #1 UK; #8 USA
    • 30 settembre 1991 - Stars #1 UK; #22 USA
    • 24 ottobre 1995 - Life #1 UK; #18 USA
    • 4 settembre 1998 - Blue #1 UK
    • 2 novembre 1999 - Love and the Russian Winter #6 UK
    • 3 giugno 2003 - Home #2 UK
    • 11 ottobre 2005 - Simplified #3 UK
    • 12 marzo 2007 - Stay #4 UK


    Album live


    • 2000 - In concert-Good Radiocut
    • 2005 - Cuba


    Raccolte

    • 26 febbraio 1996 - Greatest Hits #1 UK
    • 13 novembre 2000 - It's Only Love #28 UK
    • 17 novembre 2008 - 25: The Greatest Hits #9 UK - Raccolta pubblicata in edizione a doppio cd, con 25 successi, e limited edition composta dai 2 cd + dvd con 25 videoclip. A parte viene pubblicato anche il dvd che raccoglie ben 33 videoclip del gruppo.
    • 2010 - Songs of love


    Singoli

    • 1985 - Money's Too Tight To Mention #13 UK; #28 U.S. (nel 1986); #29 Francia; #3 Italia
    • 1985 - Come To My Aid #66 UK; #8 Italia
    • 1986 - Holding Back The Years #2 UK; #1 U.S.; #20 Italia
    • 1986 - Jericho #53 UK; #57 Germania
    • 1986 - Open Up The Red Box #61 UK
    • 1987 - The Right Thing #11 UK; #27 U.S.; #27 Germania; #3 Italia
    • 1987 - Infidelity #31 UK; #16 Italia
    • 1987 - Maybe Someday... #88 UK;
    • 1987 - Ev'ry Time We Say Goodbye #11 UK
    • 1988 - I Won't Feel Bad #68 UK;
    • 1989 - It's Only Love #13 UK; #57 U.S.; #24 Francia; #21 Germania; #3 Italia
    • 1989 - If You Don't Know Me By Now #2 UK; #1 U.S.; #1 Australia; #9 Austria; #1 Canada; #11 Francia, #19 Germania;#5 Italy; #5 Olanda; #1 Nuova Zelanda; #2 Norvegia; #12 Svizzera
    • 1989 - A New Flame #17 UK; #43 Francia; #55 Germania
    • 1989 - You've Got It #46 UK
    • 1991 - Something Got Me Started #11 UK; #23 U.S.; #19 Francia; #11 Germania; #4 Italia
    • 1991 - Stars #8 UK; #44 U.S.; #24 Francia; #19 Germania; #8 Italia
    • 1992 - For Your Babies #9 UK; #46 Francia; #43 Germania
    • 1992 - Thrill Me #33 UK
    • 1992 - Your Mirror #17 UK; #59 Germania
    • 1992 - Montreux EP ("Love For Sale") #11 UK; #12 Italia (registrato al Montreux Jazz Festival)
    • 1995 - Fairground #1 UK; #26 France; #5 Germania; #3 Italia
    • 1995 - Remembering The First Time #22 UK; #55 Germania
    • 1996 - Never Never Love #18 UK
    • 1996 - We're In This Together #11 UK; #32 Germania
    • 1996 - Angel #4 UK; #14 Italia
    • 1997 - Night Nurse(Sly & Robbie feat.Simply Red) #13 UK
    • 1998 - Say You Love Me #7 UK; #49 Germania; #10 Italia
    • 1998 - The Air That I Breathe #6 UK; #66 Germania
    • 1998 - Ghetto Girl #34 UK
    • 1998 - To Be Free #96 Germania
    • 1999 - Ain't That A Lot Of Love #14 UK; #55 Germania; #29 Italia
    • 2000 - Your Eyes #26 UK
    • 2003 - Sunrise #7 UK; #17 Francia; #14 Germania; #5 Italia
    • 2003 - Fake #21 UK; #43 Germania; #7 Italia
    • 2003 - You Make Me Feel Brand New #7 UK;#43 Germania
    • 2004 - Home#40 UK
    • 2005 - Perfect Love #30 UK; #45 Germania; #13 Italia
    • 2006 - Something Got Me Started / A Song For You (doppio A-side) #207 UK; #127 Francia
    • 2006 - Oh! What a Girl! #57 UK; #8 Italia
    • 2007 - So Not Over You #34 UK; #2 Italia
    • 2007 - Stay #28 Italia
    • 2007 - The World and You Tonight #104 UK
    • 2008 - Go Now



  12. .

    CIAO MARTA!!!

    ..Benvenuta tra di noi. Io sono Raffaele (falcon58 o falcon581) e ti dò il benvenuto ufficiale al nostro forum...

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    ...Passeranno gli anni ma Baglioni resta un mito!

  13. .
    Il "rock’n’roll dei bei tempi andati" ha ancora il suo fascino: il senatore Thaddeus McCotter è deciso a nominare un "poeta laureato" per lo stato americano dei grandi laghi. La carica prevede la partecipazione alle cerimonie ufficiali e la promozione della poesia in tutto il Michigan.. Lui è uno dei candidati….

    Bob Seger



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    Biografia


    Bob Seger, pseudonimo di Robert Clark Seger, è nato a Detroit, il 6 maggio 1945, è un chitarrista, pianista, organista, compositore e cantante rock statunitense. Cresciuto nel sobborgo di Dearborn, iniziò a cantare a metà degli anni sessanta in gruppi minori - quali The Decibels, The Town Criers e Doug Brown and the Omens (con cui nel 1965 incise il suo primo disco singolo) - nei locali di Ann Arbor e Detroit (dove la famiglia si era nel frattempo trasferita). Tali esperienze gli consentirono di farsi conoscere ed apprezzare da impresari del showbiz e del mondo discografico (la città di Detroit è conosciuta, oltre che per l'industria automobilistica, anche per essere sede della Motown, insieme a Nashville, Tennessee, uno dei più importanti poli musicali statunitensi) e di giungere al grande successo nei successivi anni settanta e ottanta. Nel 2006 ha pubblicato, a distanza di undici anni dal suo precedente lavoro discografico, l'album Face The Promise. Nella sua lunga carriera non ha mai cessato di portare in tour attraverso l'America le sue canzoni. Il suo nome appare dal 2004 nella Rock and Roll Hall of Fame ed è in lista insieme quello della Silver Bullet Band nell'elenco dei musicisti che fanno parte delle celebrità della Hollywood Walk of Fame, inscritta al numero 1750 di Vine Street, Hollywood, California. Questo artista è conosciuto prevalentemente per la sua attività con la Silver Bullet Band, il gruppo musicale da lui creato nel 1974 dopo le esperienze alla guida della Bob Seger and the Last Heard, poi trasformata nella band rock Bob Seger System. In particolare, gli album Live Bullet, frutto delle registrazioni di una lunga serie di concerti tenuti nel 1976, e Night Moves - ricco di numerosi hit - gli hanno garantito un successo internazionale. I brani di Seger - che si occupa tanto dei testi quanto della musica - riflettono la filosofia tipica del Midwest (gli stati centrali degli USA) ed affrontano spesso temi legati al mondo del proletariato (quello dei cosiddetti blue-collar, le tute blu delle numerose fabbriche ed industrie di Detroit e dintorni). La prima parte della sua carriera non è stata esente, al pari di quelle di suoi colleghi coevi, da forti influssi della cultura hippy ispirata alle filosofie indiane che avevano il loro epicentro nella città di Kathmandu. Fanno parte del suo repertorio numerose canzoni registrate a partire dal 1968 per l'etichetta Capitol Records/EMI e diventate classici mondiali del rock and roll, come Turn the Page, ripresa dai Metallica, Like a Rock (che è anche il titolo dell'album omonimo, fra i suoi più conosciuti ed apprezzati, inciso nel 1986 e rilanciato all'interno del film del 2004 The Door in the Floor), e quella che è un po' il simbolo della sua produzione - Old Time Rock and Roll - considerata dalla critica una fra le migliori canzoni del XX secolo e inserita nella colonna sonora del film Risky Business. Altri suoi motivi di successo sono poi stati Hollywood Nights, We've Got Tonight (portata al successo in Italia nella cover di Gianni Morandi con Amii Stewart, di Giorgia e dell'irlandese Ronan Keating che l'ha riproposta in duetto anche con la cantante Lulu), Fire Lake e Against the Wind. Seger ha portato avanti nella sua carriera numerose e prestigiose collaborazioni con altri musicisti prevalentemente statunitensi. Molte sue canzoni sono state eseguite in concerto e registrate su disco da vari cantanti e gruppi, fra cui i Metallica. Egli stesso ha a sua volta cantato insieme e per altri musicisti, fra cui Gene Simmons (appare come background vocal nell'album omonimo del bassista della hard rock band dei Kiss) e Roy Bittan, pianista e organista della E Street Band di Bruce Springsteen. Per gli Eagles ha scritto Heartache Tonight, che raggiunse il top di vendite negli USA inserita nell'album del 1979 The Long Run. La collaborazione è poi proseguita con Glenn Frey, degli stessi Eagles. Il brano Shakedown, inserito nel film Beverly Hills Cop II, di cui ha scritto il testo assieme a Keith Forsey e ad Harold Faltermeyer, ha ricevuto una nomination al premio Oscar del 1988. Sempre negli anni ottanta, partecipò al telefilm Miami Vice inserendo in un episodio la sua canzone intitolata Miami. Il successo di Seger - che è stato a sua volta influenzato, fra gli altri, da musicisti di blues e jazz, come John Mayall e Van Morrison - ha aperto la strada ad artisti di vaglia che hanno da lui mutuato temi e stile espressivo, come Jackson Browne, John Mellencamp, Tom Petty (guida degli Heartbreakers e poi componente dei Traveling Wilburys di Bob Dylan) e Michael Stanley Band.




    www.youtube.com/watch?v=SsSVcRYh8dE&feature=related






    Discografia


    Album

    1968 : Ramblin' Gamblin' Man
    1969 : Noah
    1970 : Mongrel
    1971 : Brand New Morning
    1972 : Smokin' O.P.'s
    1973 : Back in '72
    1974 : Seven
    1975 : Beautiful Loser
    1976 : Live Bullet
    1976 : Night Moves
    1978 : Stranger In Town
    1980 : Against The Wind
    1981 : Nine Tonight
    1982 : The Distance
    1986 : Like A Rock
    1991 : The Fire Inside
    1994 : Greatest Hits
    1995 : It's A Mistery
    2003 : Greatest Hits 2




    Brani più ascoltati

    1 Turn the Page
    2 Against the Wind
    3 Night Moves
    4 Old Time Rock and Roll
    5 We've Got Tonight
    6 Still The Same
    7 Hollywood Nights
    8 Mainstreet
    9 Like A Rock
    10 Roll Me Away
    11 You'll Accomp'ny Me
    12 Old Time Rock & Roll
    13 C'est La Vie
    14 The Fire Inside
    15 In Your Time 006
  14. .
    …Un pioniere dei primi sviluppi del rock and roll. L'inizio della sua carriera discografica, negli anni cinquanta, è caratterizzato dalla mescolanza di elementi del blues e del rhythm and blues, con forti influenze gospel.E’ un cantante statunitense, conosciuto anche come The Original King of Rock and Roll ("Il vero re del Rock and Roll").

    Little Richard



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    Biografia


    Richard Wayne Penniman nacque il 5 dicembre 1932 a Macon, in Georgia, terzo di dodici figli nati da Charles "Bud" Penniman Sr. e sua moglie Leva Mae Stewart. Richard crebbe in una famiglia molto religiosa nella quale la musica era parte integrante delle loro vite; infatti la famiglia si esibiva come gruppo canoro in varie chiese locali con il nome d'arte "The Penniman Singers". I suoi parenti lo soprannominarono "War Hawk" a causa della sua potente voce stridente ed acuta. All'età di dieci anni, ispirato dalla figura di Brother Joe May, un cantante evangelista conosciuto come "The Thunderbolt of the West" ("Il fulmine del West"), Penniman decise di voler diventare un prete da grande. Abitando in un quartiere nero, Richard alle volte aveva qualche contatto con persone di razza bianca ma, a causa della segregazione razziale, non poteva oltrepassare il confine dove abitavano i bianchi. Giunto alle scuole superiori, Penniman suonava il sassofono nella banda della scuola. Ben presto perse interesse nello studio ed iniziò ad esibirsi in diversi spettacoli amatoriali. Penniman iniziò la sua carriera di registrazione il 16 ottobre 1951 imitando lo stile influenzato dalla musica gospel di artisti della fine degli anni quaranta come Billy Wright, ma non raggiunse il successo fino al 1955, quando, sotto la guida dell'esperto produttore Robert "Bumps" Blackwell, iniziò a registrare in uno stile che aveva utilizzato per anni durante le esibizioni dal vivo, e che consisteva in ritmi veloci, percussioni forti, un suono funky del sassofono, un cantato gospel sopra le righe, grida, spasmi e gemiti, accompagnati ad una combinazione di musica boogie-woogie e rhythm and blues. Nell'ottobre 1951, Penniman aveva ottenuto un contratto con la RCA Camden, ma ben presto fu colpito da un grave lutto. Infatti, suo padre venne ucciso da un colpo di pistola mentre lui si stava esibendo in un locale il 12 gennaio 1952. Due anni dopo la tragedia, passò ad incidere per la Peacock Records. Richard pubblicò regolarmente dischi nel periodo 1951–54, ma nessuno di essi si rivelò un successo. Dopo sole due sedute di registrazione con la Peacock nel 1953, Penniman, insoddisfatto dell'andamento della sua carriera solista, formò un gruppo musicale R&B dal nome "The Upsetters". La band era composta dal batterista di New Orleans Charles "Chuck" Connors e da due sassofonisti, incluso Wilbert "Lee Diamond" Smith. Nel 1955, al gruppo si aggiunsero altri due sassofonisti, Clifford "Gene" Burks e Grady Gaines, che presto si guadagnò il ruolo di leader, insieme a Olsie "Baysee" Robinson al basso, e a Nathaniel "Buster" Douglas alla chitarra. Richard Penniman inviò una demo alla Specialty Records nel 1955, e partecipò ad una sessione di registrazione a New Orleans, in una pausa della quale cominciò a cantare Tutti Frutti, una canzone riproposta negli anni a seguire da molti artisti, tra i quali Elvis Presley, la cui versione del 1956 è rimasta celebre. Questo brano, con parti trascinanti di batteria, sassofono e pianoforte, un beat veloce e testi ripuliti, è, con Lucille, il più famoso tra quelli composti da Little Richard, che negli anni successivi registrò numerosi altri successi, tra cui Long Tall Sally, Slippin' and Slidin, Jenny, Jenny e Good Golly, Miss Molly. Altri brani conosciuti, sia scritti che interpretati da lui sono Don't deceive me Devil with a blue dress on, Keep a knockin', Land of thousand lands e You know you make me wanna shout. enniman, insieme alla sua band, iniziò a girare in lungo e in largo tutti gli Stati Uniti suonando i suoi successi negli stadi e nelle sale concerto delle principali città del Paese. Durante le sue esibizioni, le persone di colore si mischiavano con i bianchi, le razze si univano, tutto questo in un periodo nel quale in America ancora vigevano leggi razziali severe indicanti che nei luoghi di pubblica aggregazione (inclusi i concerti) dovevano esserci zone separate riservate ai "bianchi" e ai "neri". Invece il pubblico di Richard, iniziava ad assistere al concerto effettivamente diviso in zone separate, ma il più delle volte, mentre il concerto proseguiva, piano piano le razze si mischiavano insieme. Associazioni razziste del Sud degli Stati Uniti, come la "North Alabama White Citizens Council" (Consiglio dei cittadini bianchi del Nord dell'Alabama), protestarono vivacemente mandando in onda spot in Tv, che mettevano in guardia la popolazione affermando che "il Rock n Roll è parte di un complotto comunista per danneggiare i valori morali della gioventù americana. È pieno di riferimenti sessuali, immorale e...avvicina le persone di razze diverse le une alle altre". Il successo di Little Richard era comunque così trascinante, che persino nel sud dove il segregazionismo razziale imperava, i pregiudizi verso gli artisti di colore che si esibivano in locali per bianchi andarono lentamente scemando sempre più. Non solo la sua musica o il fatto che fosse un nero scandalizzava i benpensanti dell'epoca, ma anche il suo spregiudicato look composto da abiti sgargianti, colorati, esagerati, la sua celebre pettinatura imbrillantinata e il trucco sugli occhi che gli davano un'aureola di pericolosa "lascivia", inedita per un cantante degli anni cinquanta. Raggiunto finalmente il successo, Little Richard lasciò il music business improvvisamente nel 1957, a metà di un tour australiano, per entrare in un'università cristiana nell'Alabama e intraprendere la carriera di predicatore. In questo periodo pubblicò solo qualche brano gospel nei primi anni sessanta, mentre la Speciality Records pubblicò alcuni suoi nuovi brani basati su registrazioni del passato. Nel 1962, Little Richard tornò sulla scena con un tour nel Regno Unito, ricevuto con entusiasmo e con il supporto di Rolling Stones e Beatles, suoi fan da tempo. Il 1° marzo 1964, Little Richard reclutò il giovane Jimi Hendrix come nuovo membro della sua band, Hendrix iniziò a vestirsi come lui e a farsi crescere i baffi proprio come li portava Penniman. Hendrix andò in tour con Penniman e suonò in circa una dozzina di tracce per la Vee Jay Records tra la primavera del 1964 e il 1965 prima di lasciare il gruppo. Tre singoli, inclusa una cover di Whole Lotta Shakin' Going On, entrarono in classifica riscuotendo un successo contenuto. Nel 1966 e nel 1967, Penniman registrò due album di musica soul per la Okeh Records, insieme al suo vecchio amico degli anni cinquanta, Larry Williams, come produttore, e con Johnny Guitar Watson alla chitarra. Il primo disco produsse il singolo di successo Poor Dog. Nell'agosto 1967, il secondo album, che consisteva in una raccolta di esibizioni in concerto all'Okeh Club, riportò Penniman nella classifica dei 200 album più venduti d'America stilata da Billboard, dopo circa dieci anni di assenza. Questo periodo di rinnovato successo rifece cascare Penniman nello stile di vita pieno di orgie bisessuali e stravizi che lo aveva portato a convertirsi al fondamentalismo cristiano sul finire degli anni cinquanta, inoltre iniziò ad abusare pesantemente di cocaina. Con l'emergere del movimento Black Power alla fine del decennio, Penniman fu "caldamente" consigliato di esibirsi strettamente per un pubblico di soli neri. Egli rifiutò perché non voleva vietare a nessuno la possibilità di assistere ad un suo spettacolo. Per tutto il resto del decennio, rimase una figura di spicco nel music business, facendo frequenti concerti negli Stati uniti e in Europa, come anche in Messico e in Canada. Penniman continuò a vivere "pericolosamente" per gran parte degli anni settanta e sviluppò dipendenze da diversi tipi di droga. Nel frattempo, lui e suo fratello fondarono la loro propria compagnia, la Bud Hole Incorporated. Nel 1977, Penniman arrivò ad un punto di non ritorno. Due suoi cari amici, un fratello e un nipote che amava come un figlio, morirono, e lui quasi rischiò di essere ucciso dal suo vecchio amico Larry Williams, che, mentre era in crisi d'astinenza, gli puntò una pistola contro minacciando di ucciderlo se non gli avesse dato del denaro per la droga. In quello che Richard ricorda come il momento più terrorizzante di tutta la sua vita, Penniman si ricordò di avere un po' di contanti in tasca e prontamente li diede a Williams, che quindi lo lasciò andare. Dopo questo brutto episodio e i lutti subiti, Penniman decise di cambiare definitivamente stile di vita e tornò all'evangelismo cristiano. Lasciò contemporaneamente anche le scene, dichiarando che non era possibile conciliare una carriera da rockstar con la volontà di servire il Signore. Penniman continuò ad evangelizzare le folle in circa 250 occasioni durante la prima metà degli anni ottanta, alle volte in piccole chiese, altre in auditori da 21.000 posti. Le sue prediche vertevano principalmente sulla necessità dell'eguaglianza tra le razze e il redimere dai peccati la propria anima grazie all'amore del Signore, prendendo spunto dal suo rinnegato passato da alcolizzato, drogato ed omossessuale. Quindi si riconciliò con il mondo della musica, tornando ad esibirsi in concerto, indicando di aver compreso che era possibile servire Dio anche attraverso la musica, rendendo felici le persone. Nel 1986 Penniman fece una comparsata nel film Su e giù per Beverly Hills, ricevendo buone recensioni per la sua prova di attore. Nel 1988, apparve sull'album tributo Folkways: A Vision Shared (per il brano The Rock Island Line, affiancato dai Fishbone) ed eseguì la canzone portante della colonna sonora del film I gemelli insieme a Philip Bailey. Recitò anche un sermone e cantò il coro di sottofondo nella versione live estesa del brano degli U2 e di B.B. King When Love Comes to Town del 1989. Penniman rimase attivo per tutti gli anni novanta, facendo della apparizioni, di tanto in tanto, in televisione, concerti, videoclip musicali, spot, film, e registrando nuovi brani. Nel 1990, registrò un frammento di parlato rap per la canzone Elvis Is Dead dei Living Colour (featuring Maceo Parker al sax) e in seguito suonò il brano insieme al gruppo dal vivo in TV. Da quel momento Little Richard ha avuto una carriera periodica nel cinema, pubblicando occasionalmente nuove opere e mantenendo il suo status come pioniere del rock and roll. Penniman ha influenzato lo sviluppo di diversi generi musicali di primo piano nel ventesimo secolo ed è stato anche importante nella formazione di altri celebri artisti. James Brown, che riteneva Penniman il suo "idolo", affermò che egli era stato il primo a mischiare il funk con il rock and roll negli anni cinquanta. Otis Redding riteneva che Penniman avesse contribuito significativamente allo sviluppo della musica soul. Penniman è stato citato come fonte primaria di ispirazione da numerosi altri artisti di successo. Nel 1989, Ray Charles lo presentò durante il "Legends of Rock n Roll concert", definendolo "un uomo che diede inizio ad un genere di musica che gettò le basi per molto di quello che venne in seguito". Bo Diddley disse che "Little Richard era un genio dello show business unico nel suo genere, e che aveva influenzato molte persone nel music business". Paul McCartney ha confessato di aver sempre idolatrato Penniman quando andava a scuola da ragazzo, e che avrebbe voluto saper cantare come lui. Mick Jagger definì Penniman "il creatore" e "il suo primo idolo". Durante gli anni scolastici, Bob Dylan dichiarava spesso che la sua ambizione più grande sarebbe stata quella di entrare a far parte del gruppo musicale di Little Richard. Nel 1966, Jimi Hendrix avrebbe detto: «Voglio riuscire a fare con la mia chitarra quello che Little Richard fa con la sua voce». Bob Seger, John Fogerty, David Bowie, Bon Scott, Angus Young, Freddie Mercury, e Rod Stewart sono alcuni degli altri artisti che hanno citato Penniman come loro influenza primaria.





    www.youtube.com/watch?v=kZ6h0kyqSRk&feature=related






    Discografia


    Album


    1958: Volume 2 (Specialty)
    1959: The Fabulous Little Richard (Specialty)
    1960: Little Richard Sings:Clap Your Hands (Spinarama M119)
    1960: Pray Along with Little Richard, Vol. 1
    1960: Pray Along with Little Richard, Vol. 2
    1962: King of the Gospel Singers
    1963: Sings Spirituals
    1964: Sings the Gospel
    1964: Little Richard Is Back (And There's A Whole Lotta Shakin' Goin' On!) (Vee-Jay)
    1965: Little Richard's Greatest Hits (Vee-Jay)
    1966: The Incredible Little Richard Sings His Greatest Hits - Live! (Modern)
    1966: The Wild and Frantic Little Richard (Modern)
    1967: The Explosive Little Richard (Okeh)
    1967: Little Richard's Greatest Hits: Recorded Live! (Okeh)
    1967: Rock N Roll Forever
    1968: Little Richard's Grooviest 17 Original Hits (Specialty)
    1968: Forever Yours (Roulette)
    1969: Good Golly Miss Molly
    1969: Little Richard
    1970: Rock Hard Rock Heavy
    1970: Little Richard
    1970: Well Alright!
    1970: The Rill Thing (Reprise)
    1971: Mr. Big
    1971: The King of Rock and Roll (Reprise)
    1972: The Second Coming (Reprise)
    1972: Southern Child (Reprise, unreleased)
    1972: Friends from the Beginning - Little Richard and Jimi Hendrix
    1972: The Original
    1973: Rip It Up
    1974: Talkin' 'Bout Soul
    1974: Recorded Live
    1974: Super Hits (Trip)
    1975: Keep a Knockin'
    1976: Sings
    1976: Little Richard Live
    1977: Now
    1977: 22 Original Hits (Warwick)
    1979: God's Beautiful City
    1983: 20 Greatest Hits (Lotus)
    1984: Little Richard's Greatest (Kent)
    1988: Lucille
    1991: The Georgia Peach
    1996: Shag on Down by the Union Hall Featuring Shea Sandlin & Richard "The Sex" Hounsome
    2006: Here Comes Little Richard/Little Richard
    2008: The Very Best Of Little Richard


    Singoli hit

    Data Titolo Posizione in classifica Classifica USA Classifica USA R&B Classifica UK singoli

    11/55 Tutti Frutti #17 #2 #29
    4/56 Long Tall Sally #6 #1 #3
    4/56 Slippin' and Slidin' #33 #2 -
    6/56 Rit It Up #17 #1 #30
    6/56 Ready Teddy #44 #8 -
    10/56 Heeby-Jeebies - #7 -
    10/56 She's Got It - #9 #15
    12/56 The Girl Can't Help It #49 #7 #9
    12/56 All Around the World - #13 -
    3/57 Lucille #21 #1 #10
    3/57 Send Me Some Lovin' #54 #3 -
    6/57 Jenny, Jenny #10 #2 #11
    6/57 Miss Ann #56 #6 -
    9/57 Keep A-Knockin' #8 #2 #21
    2/58 Good Golly, Miss Molly #10 #4 #8
    6/58 Ooh! My Soul #31 #15 #22
    6/58 True Fine Mama #68 - -
    9/58 Baby Face #41 #12 #2
    2/59 Kansas City #95 - #26
    3/59 By the Light of the Silvery Moon - - #17
    11/61 He's Not Just a Soldier #113 - -
    11/62 He Got What He Wanted - - #38
    3/63 Crying in the Chapel #119 - -
    7/64 Bama Lama Bama Loo #82 #82 #20
    9/64 Whole Lotta Shakin' Goin' On (A-side) #126 - -
    9/64 Goodnight Irene (B-side) #128 - -
    11/65 I Don't Know What You've Got But It's Got Me #92 #12 -
    6/66 Poor Dog (Who Can't Wag His Own Tail) #121 #41 -
    5/70 Freedom Blues #47 #28 -
    9/70 Greenwood Mississippi #85 - -
    8/73 In the Middle of the Night - #71 -
    1/76 Call My Name #106 - -
    3/86 Great Gosh A'Mighty! #42 - #62
    10/86 Operator - - #67



    Filmografia

    Gangster cerca moglie (1956)
    Don't Knock the Rock (1956)
    Mister Rock and Roll (1957)
    Catalina Caper (alias Never Steal Anything Wet, 1967)
    Little Richard: Live at the Toronto Peace Festival (1969)
    The London Rock & Roll Show (1972)
    Jimi Hendrix (1973)
    Su e giù per Beverly Hills (1986)
    Hail! Hail! Rock 'n' Roll (1987)
    Goddess of Love (1988)
    Purple People Eater (1988)
    Scene di lotta di classe a Beverly Hills (1989) (non accreditato)
    Bill & Ted's Excellent Adventures (1990) (voce) (cartone animato Hanna-Barbera)
    Mother Goose Rock 'n' Rhyme (1990)
    The Naked Truth (1992)
    Sunset Heat (1992)
    Buona fortuna Mr. Stone (1993)
    Chairman Of The Board (1998)
    Why Do Fools Fall In Love (1998)
    Mystery, Alaska (1999)
    The Trumpet of the Swan (2001) (voce)
    James Brown: The Man, The Music, & The Message (2008)


    Premi e riconoscimenti


    Nel 1956, Cashbox premiò Penniman con il Cashbox Triple Crown Award per il suo secondo singolo Long Tall Sally.
    Nel 1984, "Little Richard" Penniman è stato introdotto nella Georgia Music Hall of Fame.
    Nel 1986, Penniman è stato uno dei primi musicisti ad essere introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame.
    Nel 1990, ha ricevuto la sua stella personale sulla Hollywood Walk of Fame.
    Nel 1993, ricevette un premio Grammy speciale alla carriera dalla National Academy of Recording Arts and Sciences.
    Nel 1994, è stato il quarto artista (dopo Ray Charles, Aretha Franklin e James Brown) ad essere premiato con un premio speciale dalla Rhythm and Blues Foundation.
    Nel 1995, ricevette due chiavi della città di Providence, Rhode Island; una di queste gli fu consegnata personalmente sul palco dal sindaco Vincent "Buddy" Cianci.
    Nel 1997, ha ricevuto il premio al merito dall'American Music Award.
    Il 14 maggio 2002, Little Richard è stato onorato come una delle prime leggende BMI durante la cinquantesima cerimonia BMI Pop Awards.
    Nel 2002, ha ricevuto il premio NAACP Image Award - Hall of Fame Award per essersi "distinto non solo come genio musicale, ma anche come unico ed innovativo showman".
    Nel 2003, è stato introdotto nella Songwriters Hall of Fame.
    Nel 2004, Rolling Stone lo ha posizionato all'ottavo posto nella classifica dei 100 migliori artisti di ogni tempo.
    Nel 2006, è stato introdotto nella Hall of Fame delle leggende dell'Apollo Theater, insieme a Ella Fitzgerald e Gladys Knight & the Pips.
    Nel 2007, il suo successo del 1955 Tutti Frutti si classificò alla prima posizione nella classifica dei 100 dischi che hanno cambiato il mondo redatta dalla rivista Mojo.
    Nel 2008, Penniman è stato introdotto nella Music City Walk of Fame.
    Nel 2009, è stato formalmente introdotto nella Louisiana Music Hall of Fame.
    Nel 2009, è stato introdotto nella Hit Parade Hall of Fame.
    Nel 2010 la Libreria del Congresso degli Stati Uniti ha iscritto nei suoi registri la sua canzone Tutti Frutti come brano musicale da conservare per i posteri.
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    Durante i tempi d'oro del brit-pop furono prima un "oggetto misterioso", poi gli avversari più "temibili" di Oasis e Blur, grazie all'exploit mondiale di "Urban Hymns". Quindi, lo scioglimento e l'avvio della carriera solista del leader, Richard Ashcroft. E nel 2008, a sorpresa, la reunion. La parabola della band di Wigan, Lancashire, tra successi e rimpianti


    The Verve



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    Storia del gruppo


    I Verve si sono formati quando i membri del gruppo si sono incontrati alla Up Holland High School, per poi frequentare, in seguito, il Winstanley Sixth Form College, nel Metropolitan Borough di Wigan, nel 1989. Guidata dal cantante Richard Ashcroft, la band riceve un'accoglienza piuttosto positiva, all'inizio del 1991, dovuta all'innata capacità di catturare l'attenzione del pubblico, con impasti musicali e una sensibilità d'avanguardia. I componenti del gruppo sono caratterizzati dalle stesse passioni, sia in fatto di musica (The Beatles, Pink Floyd, The Raspberries, Funkadelic e Krautrock), sia per quanto riguarda l'utilizzo, diventato quasi leggendario, di droghe psichedeliche. La band firma un contratto con l'etichetta Hut Records, nel 1991 e i primi lavori di studio, usciti nel 1992, All In The Mind, She's A Superstar e il Gravity Grave EP (assieme al Verve EP, pubblicato negli USA, sempre nel 1992), portano il gruppo a un immediato successo di critica, soprattutto grazie alle partiture di chitarra di McCabe, realizzate con il massimo della libertà espressiva, e agli imprevedibili giochi vocali di Ashcroft. Nel 1993, esce A Storm in Heaven il primo vero album di debutto della band, realizzato dal produttore britpop John Leckie. Il disco ottiene il plauso della critica, ma un successo commerciale piuttosto moderato, raggiungendo la 27ª posizione della classifica inglese. Il secondo singolo estratto dall'album, Slide Away, arriva al primo posto della classifica rock britannica, riservata alla musica indie. Durante l'estate del 1994 il gruppo si esibisce al festival musicale itinerante statunitense Lollapalooza. Il tour si rivelerà disastroso per la band, con Ashcroft ricoverato in ospedale a causa di una deidratazione provocata da un'overdose di ecstasy, e Salisbury arrestato per aver distrutto la camera di un hotel in Kansas, durante un delirio provocato anch'esso dall'abuso di droga. Dopo la tournée, l'etichetta jazz Verve Records denuncia la band per presunta violazione del proprio marchio di fabbrica registrato, costringendo il gruppo a cambiare ufficialmente il proprio nome, dal semplice Verve, senza articolo, alla forma più classica e attualmente in uso, The Verve. In precedenza, il gruppo aveva già considerato l'idea di modificare il proprio nome, riducendolo al semplice «Verv», e di dare il titolo collettivo di "Dropping E for America" all'album di lati B del 1994. Alla fine, però, la band opterà per The Verve, mentre l'album verrà intitolato "No Come Down". La burrasca proseguirà per tutte le sessioni di registrazione dell'album successivo, "A Northern Soul", gioco di parole sulla canzone dei Beatles Northern song e nome della loro società per azioni quotata in borsa. Il secondo lavoro a lungo respiro è pubblicato dai Verve nel 1995. Le sessioni iniziano con il piede giusto: McCabe definisce le prime tre settimane di registrazione addirittura come il periodo più felice in assoluto della sua vita. Tuttavia, il regolare abuso di droghe e il rapporto sempre più teso tra Ashcroft e McCabe, durante le sessioni, finiscono con l'influire sul destino della band. In seguito, Richard Ashcroft così descriverà quell'esperienza: « "Quattro mesi intensi e da pazzi. Pazzia allo stato puro. Nel senso buono e nel senso meno buono. Come soltanto la buona musica e le pessime droghe, assieme alla miscela di emozioni che provocano, possono fare". » La band prende le distanze dal sound neo-psichedelico di A Storm in Heaven, concentrandosi invece su un rock alternativo più convenzionale. I singoli This Is Music, On Your Own e History raggiungono tutti la Top 40 britannica. Gli ultimi due, in particolare, lente ballate, di orientamento soul, rappresentano una novità piuttosto rilevante per i Verve. Attorno a questo periodo, il chitarrista della band degli Oasis, Noel Gallagher, grande amico di Ashcroft, scrive, espressamente per l'inquieto frontman, la canzone intitolata Cast No Shadow, inserendola nel disco del proprio gruppo, "(What's the Story) Morning Glory?". Ashcroft, dal canto suo, restituisce il gesto, scrivendo per Noel la title-track del secondo album dei Verve, Northern Soul. Nonostante l'album raggiunga la Top 20 inglese, nel luglio del 1996, Richard Ashcroft scioglie il gruppo. Appena poche settimane dopo la separazione, Ashcroft decide invece di riunire la band, ma McCabe si rifiuta di rientrare nell'organico. I Verve ingaggiano allora l'ex chitarrista del gruppo dei Suede, Bernard Butler, che però resta nel gruppo per un paio di giorni soltanto. Quindi, come rimpiazzo, la band sceglie Simon Tong, un e compagno di scuola di Ashcroft e Jones, risolvendo così il problema delle parti di chitarra principali, fino alla fine del tour del 1996. Hoxton Street, la location del video di "Bittersweet Simphony"Ashcroft, Jones, Salisbury e Tong iniziano a scrivere i brani per il terzo album, tra l'autunno del 1996 e l'inizio del 1997. Nel 1997, Nick McCabe rientra nella band, affiancando Tong. Con l'organico ampliato e di nuovo al completo, il gruppo attraversa una fase cosiddetta «spirituale», condita dal consueto utilizzo di droghe in quantità industriale, ultimando il processo di registrazione, con la pubblicazione del nuovo lavoro, intitolato Urban Hymns. Per la prima volta nella carriera, i Verve provano l'ebbrezza del successo commerciale su vasta scala. Non solo l'album diventa un successo nel Regno Unito, ma la band otterrà un'enorme popolarità anche negli USA e in tantissimi altri paesi del mondo. Il singolo apripista Bitter Sweet Symphony entra nella classifica britannica dei singoli direttamente al numero 2. Il singolo arriva fino al numero 12 nella relativa classifica statunitense, la posizione più alta mai raggiunta dal gruppo negli USA. La canzone utilizza un campionamento, riproposto in loop, di una registrazione sinfonica del brano dei Rolling Stones intitolato The Last Time. La ABKCO Records, che possiede i diritti d'autore del repertorio dei Rolling Stones e che aveva già vietato ai Verve di usare il sample della band anglosassone, intenterà una causa, vincendola, contro il giovane gruppo, rivendicando il 100% delle royalties relative al brano in questione. Successivamente, come risultato della causa vinta, ai due membri dei Rolling Stones Keith Richards e Mick Jagger, compositori della traccia originaria, verranno riconosciuti i diritti d'autore e i relativi diritti di pubblicazione per la canzone, che comparirà in seguito in uno spot pubblicitario della Nike, contro la volontà dei Verve. Dopo l'utilizzo del brano nel film intitolato Cruel Intentions, i Verve sporgeranno a loro volta una denuncia per violazione di copyright, riguardante però i soli diritti morali, per evitare ulteriori usi commerciali della canzone. Il singolo seguente, The Drugs Don't Work, regalerà invece alla band la sua prima numero uno britannica. Contemporaneamente, anche l'album arriva in vetta in Gran Bretagna, e raggiunge, inoltre, la Top 30 oltreoceano, conquistando, durante la scalata vincente, il disco di platino. Quindi, nel corso del popolare tour 1997-98, realizzato per promuovere l'album, il bassista, Simon Jones, collassa sul palco. La band si esibisce poi in un concerto di bentornato a casa, allo Haigh Hall & Country Park di Aspull, Wigan, che vedrà l'ultima esibizione dal vivo di Nick McCabe con i Verve. McCabe deciderà infatti, all'improvviso, di tirarsi fuori dai giochi, abbandonando il tour e adducendo come motivo il fatto di non riuscire assolutamente più a tollerare un'esistenza costantemente trascorsa on the road. Ashcroft, senza i compagni di gruppo, comparirà sulla copertina della rivista Rolling Stone, all'inizio di 1998. I Verve continueranno a suonare con il chitarrista turnista B. J. Cole al posto di McCabe, anche se le originarie partiture di chitarra realizzate da McCabe verranno ampiamente campionate e riproposte dal vivo. Dopo due performance maggiori ai V Festival, nel 1998, e una presso lo Slane Castle, fuori Dublino, inizieranno a circolare voci insistenti su un presunto scioglimento definitivo del gruppo, poco dopo confermato, con un annuncio ufficiale, nel mese di aprile del 1999. Dopo il secondo scioglimento dei Verve, Simon Tong e Simon Jones formano un nuovo gruppo, chiamato The Shining, che comprende inizialmente l'ex chitarrista della band The Stone Roses, John Squire, che lascia però il gruppo prima di iniziare sia le registrazioni che il tour. The Shining pubblicherà un solo album, True Skies, prima di sciogliersi, a sua volta, nel 2003. Jones si unirà quindi alla band dell'artista irlandese Cathy Davey. Tong compare invece come rimpiazzo dal vivo per l'ex chitarrista Graham Coxon, nella band dei Blur, e come chitarrista supplementare in quella dei Gorillaz. Tong è anche un membro del supergruppo formato da Damon Albarn, inizialmente come progetto solista, noto con il titolo dell'unico relativo album finora uscito, The Good, the Bad & the Queen. Dopo lo scioglimento dei Verve, Nick McCabe collaborerà invece con alcuni artisti, tra cui John Martyn, la band proveniente dalla cittadina britannica di Leeds dei The Music, e la band londinese dei Neotropic. Oltre a lavorare con Ashcroft, Pete Salisbury è stato reclutato come batterista anche per un tour UK, nel 2004, dai Black Rebel Motorcycle Club, quando il batterista originario è stato costretto a lasciare, per qualche tempo, il gruppo, a causa di problemi con droga e alcool. Salisbury possiede anche un negozio di batterie a Stockport, in Inghilterra. All'epoca del secondo scioglimento della band, Richard Ashcroft, che smette di prendere droghe all'inizio del Nuovo Millennio, sta già lavorando su del materiale solista, accompagnato, tra gli altri, da Salisbury e Cole. Nel mese di aprile del 2000, esce il suo primo singolo solista, A Song For The Lovers, che raggiunge il Numero 3. L'album di debutto sarà "Alone With Everybody", nel giugno dello stesso anno, a cui seguirà Human Conditions, nell'ottobre del 2002. Di recente, accompagnato dai Coldplay, Ashcroft ha eseguito la celebre Bitter Sweet Symphony, durante i concerti organizzati per il Live 8, il 2 luglio del 2005, a Hyde Park, Londra. Molti hanno pensato che questo evento avrebbe influito positivamente sulla sua carriera solista, e infatti, nonostante recensioni constrastanti, il suo terzo album, Keys to the World (gennaio 2006), sale fino al secondo posto della classifica inglese. Soltanto il lavoro di debutto da record della band degli Arctic Monkeys impedisce al disco di Ashcroft di raggiungere la vetta. Il primo singolo, Break the Night With Colour, arriva fino alla terza posizione. Il 6 giugno 2007, la BBC ha annunciato, dai microfoni di Radio 1, la reunion dei Verve con la pubblicazione di un nuovo album e un tour nel mese di novembre del 2007. La tournée avrà inizio a Glasgow, in Scozia, il 2 novembre, e comprenderà una serie di show che si terranno presso The Carling Academy di Glasgow, The Empress Ballroom e la London Roundhouse. I Verve hanno dichiarato di "...tornare insieme per la gioia di fare musica".[6] L'unico assente dalla reunion della band, Simon Tong, continuerà invece a lavorare al progetto rock alternativo del supergruppo ancora senza un nome, che ha dato vita all'album intitolato con "The Good, The Bad And The Queen", pubblicato nel mese di gennaio del 2007, e realizzato grazie alla collaborazione tra Damon Albarn (delle band dei Blur e dei Gorillaz), Paul Simonon (dei Clash), il musicista Tony Allen (dei Fela Kuti) e, ovviamente, l'ex Verve Simon Tong. L'annuncio dell'imminente reunion ha provocato un'enorme eccitazione tra i fans dei Verve. A dispetto della strategia scelta dal management della band, consistente in un numero limitato di date dal vivo, temendo, nel frattempo, una eccessiva diminuzione nell'originario nucleo dei fans, i biglietti per il tour di sei date, previsto per novembre, sono stati venduti tutti, registrando un sold-out lampo, realizzato in meno di 20 minuti. La nuova pagina MySpace creata di recente dai Verve è stata visitata già 30.000 volte, durante le prime due settimane di esistenza. Questo fatto ha dato vita a una serie di voci, piuttosto insistenti, riguardo la possibilità di una data supplementare, che dovrebbe tenersi nella città natale del gruppo, Wigan, a quasi dieci anni di distanza dal loro ultimo concerto a Haigh Hall, il cui ricordo pare essere ancora piuttosto vivo tra i 40.000 fans che all'epoca vi hanno preso parte. Il 21 ottobre i Verve hanno registrato e immesso in rete una Jam Session gratuita scaricabile dal sito della NME. Una unica traccia della durata di oltre 14 minuti che farebbe pensare ad un ritorno alle vecchie sonorità dei Verve tipicamente Psichedeliche. Le prime date in UK hanno riscosso un grandissimo successo e quindi, poco dopo, i Verve hanno annunciato prima altre date in Gran Bretagna e poi altri concerti in giro per tutta l'Europa e a partire da maggio anche nel nord america. Già ci sono altre date fissate per l'estate 2008 e tra queste anche una in Italia il 16 luglio a Livorno per l' Italian Wave. Il nuovo cd sarebbe dovuto uscire a maggio ma si sono verificati problemi con la casa discografica (EMI) e quindi l'uscita è stata rimandata ad agosto. Intanto sono stati annunciati alcuni titoli di canzoni che saranno presenti nell'album: Rather Be, Sit and Wonder, Judas, Apalachian Springs, Mona Lisa e Love is Noise. Alcune di queste tracce sono già state suonate nei Live in Gran Bretagna e nel nord america e proprio Love Is Noise è il primo singolo estratto dal nuovo album della band "Forth" che uscira il 18 agosto in UK e il 19 negli USA. Il 25 agosto 2008 la band ha pubblicato l'album Forth, che una settimana dopo ha raggiunto la prima posizione nella UK Albums Chart. Dal disco sono stati estratti due singoli: Love is Noise, che ha guadagnato la quarta posizione in classifica, e Rather Be. L'obbligo contrattuale imponeva ad Ashcroft di registrare un album solista, ma all'inizio non è parsa una minaccia per il futuro dei Verve, a detta di Jones. In realtà la band è rimasta inattiva per tutto il periodo finale del 2008, inducendo McCabe a dichiarare che "i Verve sono in vacanza". McCabe e Jones hanno poi cominciato a portare avanti un loro progetto, formando i Black Ships. Nell'agosto 2009 il Guardian ha riportato la notizia del terzo scioglimento della band.



    http://dailymotion.virgilio.it/video/x1pwi...-symphony_music






    Discografia


    Album

    A Storm in Heaven (1993)
    A Northern Soul (1995)
    Urban Hymns (1997)
    Forth (2008)


    Raccolte ed EP

    Verve EP (1992)
    Voyager 1 (1993)
    No Come Down (1994)
    Five by Five (Urban Hymns Promo) (1997)
    Radio Sessions - 1993-97 (1998)
    This Is Music: The Singles 92-98 (2004)


    Singoli

    "All In The Mind" (1992)
    "She's a Superstar" (1992)
    "Gravity Grave" (1992)
    "Blue" (1993)
    "Slide Away" (1993)
    "This Is Music" (1995)
    "On Your Own" (1995)
    "History" (1995)
    "Bitter Sweet Symphony" (1997)
    "The Drugs Don't Work" (1997)
    "Lucky Man" (1997)
    "Sonnet" (1998)
    "Love Is Noise" (2008)
    "Rather Be" (2008)


    Edited by gheagabry - 14/11/2010, 02:09
112 replies since 24/5/2009
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